Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1972/1973
Serie C
23-04-1973 - Giornata: 30 - Udine - Moretti


Udinese AC - Alessandria US 2 - 0 (1 - 0)
RETI: 32. Blasig [Ud] , 86. Pellizzari [Ud]

Alessandria US Pozzani Flavio, Di Brino Marcello, Paparelli Ezio, Berta Massimo [64. Leonarduzzi Valentino], Colombo Antonio, Salvadori Roberto, Musa Ezio, Manueli Luigi, Bianchi Bruno, Lorenzetti Giuseppe, Snidaro Gian Carlo A disp.:(P) Croci Claudio All.: Marchioro Giuseppe

Formazione avversaria
Udinese: Zanier, Zanin, Bonora, Giacomini [60. Iesse], Righin, Zampa, Pellizzari, Politti, Blasig, Girelli, Dedè. A disp.: Zaina. All: Comuzzi Luigi

Arbitro: Mascia Ruggero (Milano)
Note
Ammoniti: Colombo [A], Bianchi [A], Bonora [U], Pellizzari [U] Spettatori: 15.000 circa Angoli: 9-2 Giornata di sole leggermente ventilata, campo in perfette condizioni. Inizio gara ore 15.30

Commento
UN ALTRO PASSO FALSO DELL'ALESSANDRIA I piemontesi battuti per 2-0 ad Udine -1 bianconeri hanno disputato una bella gara e si trovano a due punti dagli emiliani - Marcature di Blasig e Pellizzari -1 grigi domani in Coppa Dire che l'Alessandria abbia mancato una grossa occasione è forse poco rispettoso per l'Udinese che ha meritato di vincere il confronto diretto (2 a 0) fra le inseguitrici del Parma. Certo è che i grigi non sono stati all'appuntamento con la battuta d'arresto subita dagli emiliani a Piacenza ed hanno dimostrato nel modo più chiaro possibile quali siano i loro limiti attuali e quanto poche siano le speranze di poter riagguantare gli avversari in fuga in testa alla classifica. Si può anzi affermare, dopo la partita vista al « Moretti » e non solo per la situazione venutasi a determinare, che proprio l'Udinese è la squadra più y preparata a ricevere l'eredità del Parma, qualora gli uomini di Sereni e Del Grosso denunciassero un improvviso calo di fine torneo. Se il campionato dovesse essere paragonato ad una staffetta, potremmo dire che l'Alessandria è stata la prima frazionista, il Parma la seconda e l'Udinese la terza ed ultima con qualche possibilità di tagliare per prima il traguardo. I bianconeri hanno infatti denunciato, dopo trenta partite giocate, una invidiabile freschezza atletica cui hanno fatto riscontro una gran determinazione ed un'ottima tecnica. La prima mezz'ora dell'incontro è stata quasi da manuale e soltanto chiudendosi nel proprio campo l'Alessandria è riuscita ad evitare di soccombere. Appoggiata su una difesa poco «cattiva» ma ben equilibrata, con un centrocampo assai efficace, l'Udinese ha fatto vedere le cose migliori in attacco grazie ad un Blasig in grande forma ed al velocissimo Pellizzari. E sono stati proprio questi due uomini a piegare i grigi con la loro intelligenza tattica e la convinzione di poter concludere degnamente il campionato. Blasig, il centravanti pittore, ha messo a segno il primo gol al 32'. L'azione è partita da una svista dell'arbitro Moscia che ha concesso un fallo ai bianconeri per un'entrata scorretta subita, invece, dal terzino alessandrino Di Brino. Giacomini ha lasciato partire una punizione calibrata per Blasig che in elevazione ha battuto Pozzani di testa. Se la meccanica del gol è stata viziata dall'errore arbitrale, e di questo possono recriminare i ragazzi di Marchioro, bisogna però far presente che gli udinesi avevano, a quel momento, già creato almeno cinque occasioni da rete e che, con l'andamento preso dall'incontro, le cose non sarebbero potute finire diversamente. Del resto il fatto di essere andati in vantaggio ha portato i bianconeri a chiudersi in retroguardia concedendo più spazio al gridi che avrebbero così avuto la possibilità almeno di pareggiare. Invece in questo frangente l'Alessandria ha evidenziato le sue carenze che si esprimono nell'assoluta incapacità a segnare. L'assenza di un uomo come Vanzini (squalificato e sostituito dall'esordiente Snidaro, classe 1954) e del terzino Mainerà si fa sentire troppo evidente. L'attaccante è l'unico che ritorna, si muove e si sposta da sinistra a destra creando varchi e soluzioni ai compagni. Maldera come terzino d'ala ha dimostrato il suo valore. Manca quindi la spinta decisiva, stante il fatto che i due goleador grigi, Musa e Bianchi sono troppo statici per risolvere da soli. Poiché anche il centrocampo (Berta e Salvadori soprattutto) è piuttosto fiacco, ecco che la difesa è costretta a sopportare tutto, il peso della partita e finisce per farsi bucare. Non sono bastati infatti un grande Lorenzetti (chi dice che non sia combattivo?) ed un Manueli più che valido a costruire un gioco abbastanza fluido da controbattere quello dell'Udinese. Udinese che impostando dall'1 a 0 in poi una perfetta manovra in contropiede, ha trovato anche la seconda rete venuta per merito di Pellizzari. Classica azione di alleggerimento bianconera, Blasig controllato da tre alessandrini riesce a dare il tocco smarcante a Pellizzari e l'ala velocissima si trova da sola davanti a Pozzani e lo batte con un mezzo pallonetto quando il portiere si tuffa sui suoi piedi per evitarne il tiro. Un due a zero arrivato nel momento di maggior pressione dell'Alessandria che chiude lo scontro all'86'. Ora l'Udinese si pone come maggior candidata all'inseguimento del Parma ed i grigi debbono accontentarsi di guardare da lontano, sperando nei passi falsi degli avversari, alla pari del Venezia, sconfitto a Trento. Un finale di campionato che è comunque molto vivo ed acceso. Marchioro ed i suoi uomini dovranno fare tutto da soli (giocando anche senza premi, « congelati » dal presidente Sacco subito dopo la partita con la Cossatese). Recuperare quattro punti dal Parma e due dall'Udinese è quasi impossibile, ma matematicamente ci sono ancora speranze. Domani i'grigl giocheranno il primo quarto di finale della Coppa Italia con lo Spezia. Questo potrebbe essere un incentivo per la dura partita di domenica prossima contro la Solbiatese. Anche per la retrocessione la lotta sta diventando incandescente. Ormai fuori causa il Verbania, staccato di nove lunghezze, una decina di squadre è coinvolta nella « bagarre » finale. In quattro punti ci sono Vigevano (25), Belluno e Rovereto (26), Triestina e Cossatese e Derthona (27), Pro Vercelli e Piacenza (28), Padova, Sobiatese e Legnano (29). Domenica il Derthona ha fatto un buon passo avanti, battendo la Pro Vercelli, mentre la Cossatese si è fatta rosicchiare un punto dal Verbania in casa. Potrebbe essere qualcuna di queste squadre, impegnata a togliersi dall'incomoda posizione, a determinare anche la promozione, con risultati a sorpresa nelle ultime partite. (La Stampa - Ed. Sport - Cristiano Chiavegato) Risultati: Belluno-Triestina 0-0 Cossatese-Verbania 0-0 Derthona-Pro Vercelli 1-0 Padova-Rovereto 1-2 Piacenza-Parma 1-0 Seregno-Cremonese 1-1 Solbiatese-Savona 2-3 Trento-Venezia 2-0 Vigevano-Legnano 1-1 CLASSIFICA: Parma p.42; Udinese, 40; Alessandria e Venezia, 38; Savona, 34; Cremonese, 31; Seregno e Trento, 30; Legnano, Padova e Solbiatese, 29; Piacenza e Pro Vercelli, 28; Triestina, Derthona e Cossatese, 27; Rovereto e Belluno, 26; Vigevano, 25; Verbania, 16. Il punto sul campionato Sconfitta del Parma per mano del Piacenza grazie alla rete di Migliorati al 3', il Parma ha reagito, in maniera caotica ammassando uomini nell'intasata area piacentina agevolando, in tal modo, il compito degli avversari. Il Derthona ha sconfitto la Pro Vercelli impostando la gara con tranquillità senza mai cedere all'affanno e soprattutto senza subire la soggezione di squadre più quotate.