Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1971/1972
Serie C
03-10-1971 - Giornata: 4 - Udine - Moretti


Udinese AC - Alessandria US 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria US Ciceri Santino, Maldera (II) Attilio Benedetto, Paparelli Ezio, Magri Pier Luigi, De Luca Sergio, Paesanti Paolo, Mantellato Bruno, Di Pucchio Claudio, Sassaroli Gianni, Lorenzetti Giuseppe [70. Proietti Farinelli Vincenzo], Vanzini Franco A disp.:(P) Vincenzi Silvano All.: David Mario

Formazione avversaria
UDINESE AC: Miniussi, Moruzzi, Bonora, Fogolin, Zampa, Bassanese, Ceccolini, Giacomini, Bordon [81. Comisso], Galeone, Dedè. A disp.: Lattanzi. All.: Comuzzi Roberto

Arbitro: Fuschi Enzo (Pescara)
Note
Ammoniti Maldera [A], Paparelli [A], Bonora [U] Angoli: 5-4 Spettatori: 5000 Giornata di sole caldo, terreno buono Inizio gara ore 15.00

Commento
PAREGGIANO I GRIGI AD UDINE DOPO AVER SFIORATO IL GOL Sassaroli prima e Vanzini poi colpiscono i legni della rete avversaria: altre occasioni fallite di un soffio AL «MORETTI» DI UDINE L’ALESSANDRIA HA MESSO IN MOSTRA DUE VOLTI: quello del primo tempo, che era veramente da squadra che punta alla promozione, e quello della ripresa in cui il giudizio è meno ottimistico. Complessivamente, e questo è il parere di coloro che hanno seguito l’undici nella lunga trasferta, si sono notati segni di risveglio, di miglioramento rispetto alle precedenti esibizioni. Lo zero a zero è risultato che si deve considerare positivo considerato che l’Udinese non è certo squadra materasso: a tale proposito la conferma la si ha proprio dalla nostra retroguardia che in diverse occasioni ha dovuto tirare fuori le unghie per non lasciarsi sopraffare. Considerato il volume di gioco espresso nei novanta minuti era forse più logico un 1-1 o un 2-2. Le azioni da goal infatti non sono mancate su entrambi i fronti. L’Alessandria ha avuto le migliori occasioni nel primo tempo quando Sassaroli ha colpito la traversa e sbagliato per un soffio almeno due occasioni da goal. Il nostro centravanti, notevolmente migliorato rispetto alla gara con il Seregno, non riesce a trovare la via della rete e ciò condiziona conseguentemente il suo gioco. E’ indubbio che con un vero uomo goal, i grigi non si troverebbero in svantaggio di due punti rispetto alla prima, quella Solbiatese che ad ogni campionato, mette in mostra un undici in grado di impensierire grandi e piccoli. Il rebus che Mario David deve risolvere non è solo quello dell’uomo goal, ma pure di Lorenzetti che alterna prestazioni da gran campione a prove pittosto opache. Se la difesa e il centrocampo pur con le assenze di Nimis e Colombo, che sono uomini di primo piano, regge con notevole disinvoltura non altrettanto si può dire delle punte che raramente riescono a tradurre il gran gioco in reti. E’ un po’ quello che è accaduto ad Udine nel primo tempo. Gli alessandrini ben sostenuti a centrocampo, si sono trovati più volte in posizione di andare in goal, ma al momento cruciale ci si è accorti che mancava lo spunto, meglio il fiuto verso la rete avversaria. Così pur avendo dominato sotto il profilo tecnico c tattico gli alessandrini sono rientrati nello spogliatoio, per il riposo, senza avere nulla concretizzato. Nella ripresa si è tentata la soluzione di Proietti, ma l’attaccante che aveva preso il posto di Lorenzetti non è riuscito ad inserirsi fattivamente nel gioco. E ra questa la grande occasione, ma per motivi che non sappiamo precisare è rimasto quasi avulso dalla realtà del gioco. I grigi nonostante i padroni di casa avessero assunto decisamente le redini del gioco, hanno tuttavia avuto a disposizione una nuova palla goal con Vanzini il cui tiro si è smorzato sulla base del montante. Se nel primo tempo gli attaccanti sono stati i protagonisti, nella ripresa sono stati difensori e centrocampisti a mettersi in mostra. Il libero Magri è risultato ancora una volta il pilastro della retroguardia, contro il quale si sono infrante le offensive dei bianconeri decisamente proiettati verso Ciceri per trovare la via del goal. Il nostro capitano, che è stato raramente impegnato, si è tuttavia messo in evidenza in alcune occasioni rispondendo da gran campione alle staffilate di Giacomini e Galeone. Maldera e Paparelli, in particolare il primo, non si sono mai lasciati sopraffare dall’orgasmo neppure nei momenti di maggiore pressione. De Luca ha svolto un buon lavoro di interdizione mentre Paesanti si è più volte inserito nelle azioni offensive suggerendo buoni palloni alle punte che non sempre li hanno sfruttati convenientemente. Paesanti sta quest’ anno disputando un campionato con i fiocchi, svolgendo con molto profitto il compito che gli è stato affidato che non è solo di interdizione, ma di sostegno nel vero senso della parola per le punte. Siamo tornati al discorso iniziale che riguarda appunto gli uomini goal. Dopo quattro giornate di campionato sono state messe a segno cinque reti di cui una su calcio di rigore: un po’ poco a dire il vero. E’ indubbio che solo realizzando reti si riesce a fare punti. E ’ questo il grosso problema che angustia David visto che Mantellato non attraversa un periodo di form a splendente e che neppure la soluzione Proietti sembra avere portato a quelle soluzioni auspicate. L’ultima carta rimasta in mano al mister è quella di Bergamo: deve essere giocata al più presto in quanto il 1° novembre si avvicina a grandi passi. L’ing. Sacco sappiamo che segue con occhio vigile la squadra, pronto ad intervenire con qualche rinforzo, in quanto non vuole assolutamente perdere l’autobus della promozione. Siamo del parere che una punta in più non guasterebbe in quanto non bisogna dimenticare che con i terreni pesanti i pesi piuma quali Vanzini, Mantellato, Di Pucchio e Lorenzetti risentiranno dell’ usura in fuori bordo si è imposto Lanfranco Bonghi e nella classe 1500 cc. Mario Bottino. Nella regolarità infine la palma del migliore è andata a Terenzio Lupano davanti a Ubaldo Feltri. La manifestazione è notevole. Non bisogna ignorare che si gioca per almeno quattro mesi su rettangoli resi pesantissimi in cui il dispendio di energie è veramente grande. In altre parole non si deve ripetere l'errore dello scorso anno, visto che difesa e centrocampo sono i reparti più quadrati e con una disponibilità di uomini in grado di fronteggiare gli imprevisti che in un campionato sono veramente molti. Queste prime gare sembrano avere evidenziato in modo netto questi nei che sono, come abbiamo detto, eliminabili prima che divengano cronici. L’Alessandria nonostante l’avvio piuttosto incerto, la disavventura di Busto Arsizio con il Legnano, è in una posizione di avanguardia in grado di controllare gli avversari che sono partiti in quarta e quelli che ci seguono a breve distanza. La Solbiatese che ha violato il campo dell’Imperia non sembra avversaria scomoda per la promozione così dicasi del Verbania che è andato inaspettatamente a vincere sul campo del Seregno. Da tenere d’occhio invece il Trento che ha piegato senza eccessiva fatica un Savona piuttosto dimesso. A quota cinque con i mandrogni troviamo il Venezia (bloccato sullo zero a zero al ”Sant ’Elena”), la Cremonese (pure costretta a dividere la posta), il Treviso, il Padova ed il Belluno. Per l’Alessandria si inizia domenica la serie delle due partite interne e del derbissimo con i cugini tortonesi. Si inizia con un impegno impegnativo, quello con il Venezia di Sergio Manente. L’ex allenatore per due anni alla guida dei grigi scende nella tana dell’orso deciso più che mai a disputare un incontro di cartello. Ci saranno in questa gara motivi veramente polemici: Manente infatti intende dimostrare quanto vale anche con un undici che non è partito con dichiarati motivi di promozione. Sull’altra panchina David che invece vuole assolutamente dare la misura delle sue capacità. Manente conosce dei giocatori grigi vita e miracoli, ovvio pertanto che prenda le contromisure con cognizione. Il suo obiettivo sarà certamente la suddivisione della posta. I neroverdi, a dire il vero, hanno dalla loro la tradizione: difficilmente i grigi riescono a mettere loro la museruola. Al momento attuale l’Alessandria non può fare concessioni: la vittoria è d’obbligo per potere continuare la strada che porta alla serie B. Sarà pertanto una partita da vedere se non altro per prendere atto dei miglioramenti dei grigi e delle reali possibilità dell’undici. Il pronostico ò ovviamente dalla parte di David e dei suoi ragazzi che pur con tutto il rispetto che hanno per Manente non intendono indugiare oltre. Le pause al momento attuale non sono consentite se non altro per evitare sgradite sorprese. Per la formazione che il mister farà scendere in campo è prematuro sbilanciarsi. Il dubbio resta sempre quello di Mantellato: si potrebbe trovare una soluzione con l’innesto di Bergamo all’ala. Un’ala che potrebbe essere di notevole aiuto per Sassaroli giocando quest’ultimo prevalentemente sulle fasce laterali. David dopo la prova di Udine ha indubbiamente le idee più chiare in proposito: sa che non può concedersi troppe licenze in particolare con un avversario che vuole assolutamente fare una bella figura La paura di Udine è acqua ormai passata: un pareggio può suonare anche male a qualche orecchio più esigente degli altri ma alla fin fine bisogna considerare che l’Alessandria giocava soggiogata da una psicosi tutta particolare, determinata cioè dalle prime domeniche di campionato quando tutto, salvo la prima, era andato a rovescio. Quindi plaudiamo a questo pareggio senza timore alcuno che qualcuno, da qualche parte, ci venga a dire che siamo o del pazzi oppure dei presuntuosi. Non dimentichiamo, infatti, che l’Alessandria continua a giocare senza due delle sue migliori pedine: Colombo e Nimis, salite a tre con la partenza di Zambianchi (che non è l’elemento di valore come gli altri ma pur sempre all’altezza dei suoi impegni nella squadra). Non dimentichiamo, ancora, che l'Alessandria sta ’’usando” queste settimane come cavia sperimentale per una formazione del tutto inedita rispetto alla preparazione del precampionato. Per quattro ruoli su undici, proprio nei settori più delicati, cioè nella difesa e nella manovra sulla centro campo, la squadra di David ha dovuto rifare tutto, cambiando i progetti di tattica sul 4-4-2 che pur non avendo concesso risultanze convincenti nel pre campionato, certo avrebbe dato molto di più alla resa dei conti portata dal campionato. E fortuna vuole che da due domeniche è rientrato in squadra Magri se no il conto sarebbe salito ad una quinta sostituzione. Insomma non si venga a dire che l’Alessandria a Udine avrebbe dovuto vincere: il pareggio è un buon risultato e dovrebbe accontentare tutti quanti. D’accordo su alcuni difetti. Per citare, quello di Lorenzetti, che tanto è spettacolare e positivo al « Moccagatta », altrettanto è il rovescio di se stesso in trasferta. Poi Mantellato che non riesce a trovare la giusta misura del suo gioco. Nella partita disputata contro l'lmperia aveva già messo tutti in pace sulla sua condizione ed invece i timori della vigilia si sono ancora riconfermati. Insomma l’Alessandria è ancora tutta da vedere e questo, se con un occhio si consulta la classifica, potrebbe tornare abbastanza gradevole visto che le squadre più avanti, stando ad un pronostico, non dovrebbero tenere sulla distanza. Quindi giungiamo alle deduzioni e cioè che se l’Alessandria con una squadra squinternata è riuscita a raggiungere la quota 5 in quattro partite (due in casa e due in trasferta) vuole dire che ha retto abbastanza bene all’urto con la sfortuna. E intanto i giorni passano, e ormai si avvicina sempre più il tempo dei rientri di Nimis, prima, e Colombo, poi. E allora, solo in quel giorno, i grigi inizieranno il campionato e se sbaglieranno, loro oppure David, tutti sono autorizzati a buttare la croce addosso a chi se lo merita. (Il Piccolo - Il Gattopardo) I GRIGI CON UN PALO DI VANZINI SFIORANO IL SUCCESSO A UDINE I piemontesi hanno attaccato di più creando alcune situazioni pericolose, ma spesso sono stati confusionari e imprecisi - Buone prove di Lorenzetti e della difesa - Soddisfatto David che mirava al pareggio Un pareggio in bianco che non la una grinza. Udinese ed Alessandria, intatti, ben poco han fatto per guadagnare la posta piena. Hanno svolto in gran parte un gioco di copertura a centrocampo limitandosi a compiere qualche sporadica puntata in avanti. Delle due, comunque, è stata certamente l'Alessandria che ha spinto più a fondo l'acceleratore, sebbene a David mancassero Nimis. Colombo e Zambianchi. I grigi, intatti, in almeno un paio di occasioni hanno sfiorato la segnatura e specie in occasione del palo colpito da Vanzlni al 41' del primo tempo) sono stati anche sfortunati. L'Alessandria, d'altra parte, era venuta ad Udine con la precisa intenzione di dividere la posta e di non rischiare grosso dopo la stentata vittoria casalinga di domenica scorsa. David ha raggiunto lo scopo e può dichiararsi soddisfatto, anche se in prima linea sono emerse le solite pecche e la mira dei suoi frombolieri si è rivelala assai manchevole. Sassarolì. anco ha avuto sul piedi maggiori occasioni, ma le ha sempre sprecate per precipitazione e anche perché il suo diretto avversario. Zampa, non lux certamente giocato di fino e l'ha marcato ricorrendo anche a qualche durezza. Bloccato i Sassaroli, l'attacco piemontese ha girato a tre cilindri. Mantellato s'è prodigato davanti al suo ex pubblico, ma non lui cavato fuori che qualche pallone spiovente, mal sfruttato dai compagni in area. Di Pucchio aveva da vedersela con Giacomini, il « cervello » dell'Udinese, e il suo compito l'ha assolto con Bordon serve di testa Giacominl. che sflora il palo di destra; al 41' Paesanti batte una punizione e serve Vanzini, che coglie nettamente il palo. Ripresa. Tentativi di Giacomini al 4', di Galeone al 9' e Moruzzi al 17'; al 18' Giacomini di testa sfiora il palo: al 20' bel volo di Ciceri su colpo di testa di Bordon; al 30' Ceccolini serve su punizione il centravanti, che gira debolmente al volo; al 38' bella triangolazione Comisso-Galeone-Comisso, che quest'ultimo sciupa spedendo alto di testa. (La Stampa- Ed. Sport - Stefano Borghi) Risultati: Belluno - Lecco 2-1 Cremonese - Treviso 0-0 Derthona - Pro Vercelli 0-0 Imperia - Solbiatese 2-3 Legnano - Rovereto 0-0 Padova - Pro Patria 1-0 Seregno - Verbania 0-2 Venezia - Piacenza 0-0 Trento - Savona 2-0 CLASSIFICA: Solbiatese p. 7; Trento, Verbania 6; Alessandria, Cremonese, Treviso, Venezia, Belluno, Padova 5; Legnano, Rovereto, Udinese 4; Lecco, Seregno, Piacenza, Derthona 3; Pro Patria, Savona, Pro Vercelli, 2; Imperia, 1 Marcatori: 3 reti: Crespi (Solbiatese), Sigarini (Trento). 2 reti: Zambianchi (Alessandria), Guidetti (Verbania), Lombardi (Rovereto), Pereto (Treviso), Delle Donne (Cremonese), Cicli tira (Venezia), Mazzoleni (Seregno). Foglia (Solbiatese), Gaiefa e Camelia (Belluno). Il punto sul campionato Meritata vittoria del Verbania sul campo del Seregno, al termine di una partita che ha visto i bianco-cerchiati dapprima senza controllare senza affanno la manovra di un Seregno sottotono e poi, nella ripresa, spingersi in avanti e realizzare una doppietta. Contro una Solbiatese in gran forma, l'Imperia ha giocato una buona partita, riuscendo anche a portarsi in vantaggio, terminando battuta per la propria ingenuità. Derthona e Pro Vercelli sono scese in campo con l'obiettivo di non peggiorare la loro posizione in classifica: hanno attaccato maggiormente i padroni di casa. Il Savona è stato sconfitto a Trento resistendo per quasi un'ora agli attacchi dei trentini con ordine e grinta.