Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1971/1972
Serie C
24-10-1971 - Giornata: 7 - Tortona - Fausto Coppi


Derthona FBC - Alessandria US 1 - 1 (0 - 0)
RETI: 84. Nordio [De] 78. Maldera (II) A.[A]

Alessandria US Ciceri Santino, Maldera (II) Attilio Benedetto, Paparelli Ezio, Magri Pier Luigi, De Luca Sergio, Di Pucchio Claudio, Mantellato Bruno [80. Proietti Farinelli Vincenzo], Sassaroli Gianni, Bergamo Paolo, Lorenzetti Giuseppe, Vanzini Franco A disp.:(P) Vincenzi Silvano All.: David Mario

Formazione avversaria
DERTHONA FBC: Domenghini Umberto, Ghidini, Spinelli, Consolandi, Gastaldi, Consonni, Martini, Cipelli, Bonacina, Ardemagni [87. Beltrame], Nordio. A disp.: Speretta. All.: Campagnoli Andrea

Arbitro: Menicucci Gino (Firenze)
Note
Rigore sbagliato 75. da Vanzini [A]. Ammoniti: Ghidoni [D], Bergamo [A], Consolando [D] Spettatori 7.500 circa. Giornata di sole, temperatura calda. Angoli: 3-7 Inizio gara ore 14.30

Commento
SALOMONICO PAREGGIO TRA ’’LEONCELLI” E ’ORSACCHIOTTI” E TERZO UNO A UNO PER L’UNDICI DI DAVID. Sbaglia Vanzini rimedia Maldera ma alla fine il Derthona ricupera Rispetto alla disgraziata partita con la Cremonese si sono indubbiamente notati segni di riscossa, m a l’undici non ha ancora raggiunto (pur tenendo presente la serie di infortuni) quell’optimum che deve possedere una formazione che lotta per la promozione. Nel derby con i cugini tortonesi si è tuttavia notato, come abbiamo detto, una maggiore concentrazione e maggiore carattere per risalire la china. Dopo sette giorni di campionato, ¡le posizioni si vanno ormai delineando in classifica: in testa sempre la sorprendente Solbiatese alle cui spalle viaggiano squadre come il Venezia e la Cremonese entrambe vittoriose in trasferta. Quattro punti ci separano dalla prima: il distacco non è incolmabile a condizione che si trovi finalmente la via del successo pieno. Per ¡"atteso confronto con il Derthona, assente Paesanti, ha fatto la ricomparsa Mantellato che proprio per la lunga assenza dai campi, ha gettato nella bagarre lo spirito combattivo senza riuscire a portare un contributo determinante all’asfittico quintetto di punta. Per la mediana David ha scelto il male minore, retrocedendo Di Pucchio che quando c ’è ¡da lottare non si tira certamente indietro. Novità per quanto concerne le punte: la coabitazione Bergamo - Sassaroli è stata risolta in m odo intelligente tenendo in avanscoperta l’ex milanista e in zona arretrata Sassaroli per consentirgli, partendo da lontano, di incunearsi nei corridoi al momento della conclusione. L’esperimento può dirsi riuscito anche se poi sul piano pratico non ha dato i frutti sperati. I due giocatori infatti si sono trovati in almeno due occasioni in zona gol, senza però trovare lo spunto risolutivo. Così la gran mole di lavoro dei centrocampisti ha finito per esaurirsi alle soglie del-l’area di rigore dei leoncelli. Il prodigarsi dei reparti arretrati è servito ben poco per mettere gli attaccanti nella posizione ideale per superare un Domenghini particolarmente incerto. Che l’estremo difensore non fosse in giornata di vena lo si è subito capito sulla punizione di Lorenzetti, quando lo stesso è restato immobile tra i pali mentre la sfera dopo avere carambolato sulla traversa usciva sul fondo. Nonostante questa favorevole premessa, gli alessandrini sono rimasti per lo più alla finestra tanto è vero che le conclusioni, pericolose, nello specchio della porta sono state poche. C’è voluto il solito Maldera per sbloccare il risultato, dopo che Vanzini aveva fallito in modo clamoroso la massima punizione. Sul rigore c’é stata una accesa contestazione da parte del pubblico tortonese. Con animo tranquillo, si può affermare che l'atterramento di Vanzini era da punire, come ha fatto giustamente l’arbitro, con il tiro dal dischetto. I grigi, per andare a segno, hanno dovuto sfruttare ancora una volta l’inserimento di Maldera che dopo la parentesi con la Cremonese, si è prontamente ripreso tanto da risultare uno dei migliori, indipendentemente dal gol. Sull’1-0 non sono stati pochi i tifosi che hanno pensato al successo pieno, tanto più che mancava meno di un quarto d o ra alla conclusione dell’incontro. Si è invece ripetuto io strano destino delle partite con il Venezia e la Cremonese. Proprio in zona Cesarini è giunto il pareggio, complice la difesa che si è lasciata sorprendere da Nordio che sino a quel momento non era certo stato un m ostro di precisione. Sono svarioni che ci sono costati preziosi punti e che si devono evitare a tutti i costi per non trovarsi poi a mal partito. E’ davvero strano che i reparti arretrati, che costituiscono il settore meglio amalgamato, finiscano con lasciarsi prendere in contropiede. La vittoria, la prima in trasferta, è così svanita nel modo più impensato. L’ing. Sacco a fine partita si è detto ugualmente fiducioso per il futuro. Il presidente aveva pronosticato un pareggio nel derbissimo e lo ha azzeccato anche se il pari 'tortonese ha lasciato un po’ di amaro in bocca. E’ evidente che si guarda con sempre maggiore interesse a novembre, epoca in cui dovrebbero giungere gli auspicati rinforzi oltre ai rientri di Nimis e Colombo, due elementi il cui peso per l’economia del gioco di squadra non si può certo ignorare. Se le indiscrezioni sono esatte una punta (un centravanti?) e un centrocampista sono nei piani del massimo responsabile della società. II grosso problem a di David resta sempre quello di trasformare in rete la mole di lavoro, non indifferente, che si svolge fuori dall’area di rigore. Per guadagnare la testa della classifica necessitano dei gol, sono i soli che pesano sul piatto della bilancia. Una squadra può giocare bene, incantare il pubblico, m a sul piano pratico poco vale quando non riesce ad infilare palloni alle spalle dell’estremo difensore avversario. Forse alle spalle delle punte m anca il suggeritore ideale che sappia appoggiare il pallone al compagno giusto. E ’ un vecchio discorso che ricorre sovente, m a anche in questo caso è sempre necessario avere l’uomo che non indugi nel passaggio a corta distanza. Contro il D erthona si è notato ad esempio che la nostra manovra era troppo leziosa mentre invece i padroni di casa pur dovendo fare a meno del centro campo (scomparso essendo venuto a mancare l’apporto determinante di Ardemagni) sgusciavano verso Ciceri con maggiore rapidità. Fortunatamente la manovra ottima sulle fasce laterali finiva per smarrirsi quando si trattava di superare la barriera dei difensori alessandrini. Dal ciò si deduce che è sempre meglio fare correre la palla invece di sfiancarsi come è accaduto per qualche uomo in maglia grigia. Il cammino verso la promozione è ancora lungo, m a non si deve rimandare sempre i rimedi al domani perchè alla fine, si potrebbe restare con il classico pugno di mosche in mano. La squadra ha in questo momento bisogno di m orale che può essere rinvigorito solo con qualche successo pieno. Domenica prossima è in program m a la trasferta in quel di Belluno, ima matricola. Un incontro che i locali giocheranno con tutta la birra che hanno in corpo se non altro per prendersi la grossa soddisfazione di mettere in difficoltà l’Alessandria, che seppure con tutti gli acciacchi, resta la favorita del girone A. Il trainer ricupererà con molte probabilità Paesanti, ma dovrà fare a meno di Nimis il cui rientro potrebbe avvenire tra quindici giorni nella partitissima con il Padova che lo scorso anno affossò le nostre speranze di promozione sconfiggendoci per uno a zero dopo che Sassaroìi non era riuscito a trasformare un calcio di rigore. I biancoscudati, a differenza dello scorso campionato, non sembrano irresistibili, ma sarà bene tenerli d ’occhio. L’esperimento Bergamo - Sassaroli sarà ripetuto in quanto giocando in trasferta i due avranno a disposizione maggiore spazio per la manovra. L’appoggio di Di Pucchio restituito al compito di regista dovrebbe favorire T esperimento a condizione che i due si decidano a tentare con maggiore frequenza il tiro a rete. Concludiamo questa rubrica giunta al settimo campionato con un saluto e un augurio; che il sogno dei tifosi di vedere finalmente l’Alessandria in serie B si realizzi. Domenica scorsa sull’infuocato ’’Fausto Coppi” erano migliaia i tifosi assiepati sugli spalti, per incitare i beniamini e respingere l’assalto di alcuni troppo nervosi cugini. In testa a tutti il club ”Alè grigi’", con bandieroni e molto fiato nei polmoni per incitare i beniamini nella buona e nella cattiva sorte. Un pubblico così merita veramente la promozione. (Il Piccolo - Il Gattopardo) Derby caldo a Tortona MOLTI PUGNI IN TRIBUNA RIGORE FALLITO DAI GRIGI L'ex attaccante Castoldi colpito da malore e ricoverato all'ospedale Pareggio fra Derthona e Alessandria al termine di una partita interessante, sufficientemente valida sul plano tecnico e tiratissima sul piano dell'agonismo. Il classico clima da derby (una ventina di chilometri dividono le due città) con tutti gli ingredienti dei derby: mischie furiose in tribuna, scazzottature generali che hanno messo a dura prova la pazienza — e in un caso l'incolumità — delle forze dell'ordine. Mai visti tanti pugni in tribuna, dati e incassati con un impegno degno di miglior causa e con parecchie persone che sono tornate alle rispettive abitazioni con dei ricordi non precisamente piacevoli. Uno spettatore colpito da malore nei minuti finali della partita: l'ex giocatore del Derthona Beppe Castoldi, che è dovuto ricorrere alle cure dei sanitari. Un pubblico esagitato e con troppe propensioni alla rissa. Certo più valido, i agonisticamente, dei ventidue giocatori in campo. Un punto a testa per Derthona e Alessandria, un punto che soddisfa pienamente l'allenatore Campagnoli, mentre David afferma che i grigi meritavano la vittoria. Indubbiamente, se si osservano le varie conclusioni a rete, è chiaro che l'Alessandria è andata più vicino al successo, ma è altrettanto vero che ha sciupato parecchio. Nonostante ciò, non è inesatto affermare che i grigi hanno fatto un passo avanti rispetto a domenica scorsa e che molti loro problemi — soprattutto sul piano dell'entusiasmo e della fiducia nel propri mezzi — si possono considerare risolti. Si trattava di una partita estremamente delicata per David e i suoi uomini, che ne sono usciti con un'autorità che va ben oltre il punteggio. Dall'altra parte, il Derthona ha giocato con entusiasmo e ordine, almeno finché Ardemagni — che è, sceso in campo in condizioni imperfette e che aveva chiesto all'allenatore un turno di riposo, è stato in grado di resistere allo sforzo. Meritato senz'altro il pareggio, anche se un risultato in bianco avrebbe meglio rispecchiato l'andamento della partita. Le emozioni tutte nella ripresa. Comincia autorevolmente l'Alessandria con due azioni da rete sbagliate per un soffio. Al 55' VanZini filtra sulla sinistra ed effettua un cross perfetto per Bergamo, liberissimo sul dischetto del rigore. Il centravanti non è pronto ad approfittarne, cerca di controllare la palla e riesce a farsi incredibilmente anticipare da un difensore. Passano pochi si ferma e Maldera — inseritosi tempestivamente all'attacco — riesce a mettere in rete di testa. Dopo un episodio che non contribuisce certo a riportare la calma in tribuna (tiro da fuori area di Ardemagni deviato da Magri in corner con un braccio, e conseguenti richieste frenetiche del calcio di rigore da parte del Derthona), arriva il pareggio ali'84'; il pallone spiove nell'area dell'Alessandria e Martini devia di testa verso Nordlo, qualche metro fuori area. Tiro Improvviso — e fortunato, perché evita di incocciare in diversi giocatori — e re te all'incrocio del pali. Applausi ed elogi per l'ala sinistra, che a 33 anni ha giocato la sua migliore partita - Espulsione (troppo severa) di Natta - 4000 spettatori Beppe Bracco Il grigio Maldera minuti (64') e Lorenzetti si destreggia al limiti dell'area. Pressato, riesce a '«liberare» Sassaroli, che pub presentarsi solo davanti a Domenghini. Sembra un gol fatto, ma il portiere riesce a intercettare il tiro con bravura. Ottimo il suo intervento, ma anche indecisione da parte dell'alessandrino. Si arriva così all'episodio che ha scatenato i tifosi in tribuna. Al 74', una bella serie di scambi al volo fra Vanzlni e Sassaroli, finché il primo viene a trovarsi in buona posizione in piena area. Affrontato da Cipelli, Vanzini perde l'equilibrio e cade a terra quando ormai sembrava non riuscire più a controllare il pallone. L'arbitro non ha dubbi e decreta il calcio di .rigore. Decisione forse avventata, perché la cari* ca di Cipelli non è apparsa scorretta al punto da giustificare la massima punizione. Comunque, l'ancora frastornato Vanzini effettua il tiro e sbaglia clamorosamente mandando il pallone a lato.L'Alessandria potrebbe accusare il colpo, ma per sua fortuna passa in vantaggio subito: 76', Di Pucchio effettua un traverso ne dalla destra, sul quale la difesa del Derthona resta inspiegabilmente ferma e Maldera riesce a mettere in rete di testa. Dopo un episodio che non contribuisce certo a riportare la calma in tribuna arriva il pareggio all'84': il pallone spiove nell'area dell'Alessandria e Martini devia di testa verso Nordio, qualche metro fuori area. Tiro improvvisato e fortunato perché evita di incocciare in diversi giocatori - e rete all'incrocio dei pali (La Stampa - Ed. Sport - Beppe Bracco) Risultati: Imperia - Udinese 1-0 Lecco - Savona 2-2 Legnano - Seregno 1-0 Piacenza - Belluno 1-1 Pro Vercelli - Trento 0-0 Rovereto - Venezia 0-1 Solbiatese - Pro Patria 1-0 Treviso - Padova 1-1 Verbania - Cremonese 0-1 CLASSIFICA: Solbiatese \| p. 12; Cremonese e Venezia, 10; Treviso, 9; Trento, Alessandria, Padova e Udinese 8; Lecco, Belluno, Seregno 7; Savona, Verbania, Legnano, Piacenza 6; Imperia e Derthona 5; Rovereto, Pro Patria, Pro Vercelli 4 Marcatori: 4 reti: Ciclitira (Venezia), Rosso (Savona), Crespi (Solbiatese); 3 reti; Gaiotti (Belluno), Lombardi (Rovereto), Mazzoleri (Seregno), Bellotto (Solbiatese), Sigarini (Trento), Perego (Treviso), Guidetti (Verbania), Delle Donne (Cremonese), Giordano (Imperia), Tombolato (Padova); 2 reti: Zambianchi, Vanzini e Maldera (Alessandria), Canella (Belluno), Guarneri e Cantoni (Cremonese), GaGoffi, Jaconi e Chinellato (Lecco), Nomirelli e Bosani (Legnano), Boscolo e Modonese (Padova), Franzoni (Piacenza), Dezio e Tonelli (Pro Vercelli), Lombardi (Rovereto), Foglia (Solbiatese), Compagno (Trento), Bellinazzi (Venezia). Il punto sul campionato Un incontro rovente e prestigiosa affermazione dell'Imperia: da un lato l'Udinese apparsa molto compatta, focalizzando il gioco a centrocampo, i locali hanno puntato sulla vigoria atletica e la generosità. Terza sconfitta del Verbania, superato davanti al proprio pubblico, dalla Cremonese: la vittoria ha premiato la squadra che ha avuto un maggior numero di occasioni e si è portata più pericolosamente a rete. Un punto per la Pro Vercelli che ha costretto al pari il Trento: i vercellesi hanno superato una giornata di grande paura. Il Savona ha retto per parecchio tempo l'assalto del Lecco e il pareggio è apparso il risultato più giusto.