Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1971/1972
Serie C
31-10-1971 - Giornata: 8 - Belluno - Polisportivo


Belluno AC - Alessandria US 1 - 1 (1 - 1)
RETI: 44. Grion [Be] 33. Paesanti P.[A]

Alessandria US Ciceri Santino, Maldera (II) Attilio Benedetto, Paparelli Ezio, Magri Pier Luigi, De Luca Sergio, Di Pucchio Claudio, Vanzini Franco, Sassaroli Gianni, Bergamo Paolo, Lorenzetti Giuseppe, Paesanti Paolo A disp.:Di Brino Marcello, (P) Vincenzi Silvano All.: David Mario

Formazione avversaria
BELLUNO AC: Bubacco, Cecco, Grion, Flaborea, Cerantola, Valmassoi, Olivotto, Canella, Inferrera, Zardo, Gaiotti. A disp.: Benassi, Valmassoi. All.: Beraldo Eros

Arbitro: Chiapponi Araldo (Livorno)
Note
Espulso 84. Paesanti [A]. Ammonito Grion [B]. Angoli: 3-2 Giornata buona terreno in ottime condizioni Inizio gara ore 14.30

Commento
GRIGI IN CRESCENDO A BELLUNO MA L'ATTACCO NON.. ESPLODE LA SAGRA DELLE OCCASIONI PERDUTE: COSI’ E’ STATA DEFINITA DAI GIORNALISTI e dal pubblico la partita tra Belluno e Alessandria. L’incontro si è così concluso con uno striminzito uno a uno che torna più a vantaggio dei padroni di casa, che ringraziano per il punto conquistato, che dell’undici di David che vede l’allegra brigata capeggiata da Solbiatese e Venezia allontanarsi sempre più all’orizzonte. All’Alessandria mancano sempre quei tre punti in media inglese riferentesi alla sconfitta con il Legnano e i pareggi interni con Venezia e Cremonese. Aveva due grosse occasioni per avvicinarsi al fatidico zero e le ha perdute sia a Tortona che a Belluno, squadre che irresistibili non sono. L'affermare il contrario sarebbe come riconoscere che il Bormida non è inquinato. Un vecchio detto dice: « aiutati che il ciel ti aiuta ». Il proverbio ben si adatta all’Alessandria che sinora non ha certo avuto dalla sua la spinta o la benevolenza della dea bendata. Dopo otto giornate di cam pionato è indispensabile fare un esame di coscienza se non altro per non cadere nel ridicolo. Che i grigi siano stati handicappati dagli infortuni di Nimis, Colombo e Mantellato (ai quali si aggiunge il forzato forfait di Zambianchi) nessuno lo discute. Il grosso guaio è che il campionato, come tutti sanno, non si ferma, va sempre avanti. In questo frangente la squadra ha offerto buone esibizioni per quanto concerne i re parti arretrati, ma non certo nelle punte. Contro il Venezia, la Cremonese, il Derthona e infine il Belluno, i centrocampisti hanno macinato azioni su azioni, quasi come un rullo compressore, ma il bottino è stato di soli quattro goal, uno per partita. Una media piuttosto bassa considerato che la nostra pur brava difesa il suo goal domenicale per jella o per errore proprio se lo becca. La classifica del resto parla chiaro: nove reti messe a segno e sei subite. Di questi nove goal due sono stati realizzati su calcio di rigore (mentre altri due sono stati falliti) il che riduce il bottino a soli sette di cui quattro infilati nella porta del frastornato Imperia nella partita d ’esordio. La domanda che gli sportivi si pongono in queste settimane è sempre la stessa: « Possibile che non si riesca a mettere nella rete avversaria qualche pallone in più?». In quel di Belluno, e tutte le cronache Io confermano, i grigi hanno sciorinato decine e decine di azioni in profondità, ma solo una è andata a buon fine, rischiando poi la beffa della sconfitta a tre minuti dalla conclusione. Quale è dunque il « mal sottile » di cui soffre l’undici di David? Ritorniamo al tabellino dei goal: dei nove centrati nelle porte avversarie due spettano ad un terzino (Maldera) uno ad un mediano schierato all’ala (Paesanti) il che conferma che manca alla squadra l’uomo goal. Quest’ultimo, essendo giunto il tanto sospirato novembre, sta per arrivare. I dirigenti mantengono il massimo riserbo, m a da indiscrezioni si è appreso che si starebbe per mettere nero su bianco. Si parla insistentemente di Fava che lo scorso anno giocò nel Parma mettendo a segno quindici reti e non è detto che si sbagli di molto. Le sorprese non dovrebbero limitarsi a questo solo giocatore. Stando a « radio fante », il Commissario straordinario Sacco sarebbe alla ricerca di una forte mezz’ala. Con il rientro di Nimis e l’inserimento di un centravanti che sappia sfruttare a dovere il gioco svolto dai centrocampisti, il « mal sottile » dovrebbe scomparire per lasciare il posto ad una compagine che si inserisca d ’autorità nel lotto che guarda alla promozione in serie B. Si dovrà tuttavia attendere il 14 novembre perchè sino a tale data i nuovi acquisti non potranno scendere in campo. Domenica prossima, David dovrà fare ancora una volta appello alle vecchie forze per superare il Padova, avversario con il quale è sempre aperto il discorso, in particolare, dopo quanto accaduto nello scorso campionato nella città del Santo. E della partita di Belluno? Occorre soffermarci perchè l'Alessandria indipendentemente dai goal mancati, ha confermato di essere in netta ripresa in particolare sotto il profilo agonistico. Potendo disporre di Paesanti, ormai ristabilito, David ha mentenuto Di Pucchio in mediana il rientrante Paolo all’ala sinistra con precisi compiti non solo di interdizione, ma di appoggio alle punte. Ciò allo scopo di mantenere Sassaroli quale spalla di Bergamo. Con il trascorrere dei minuti si è vista un’Alessandria decisa finalmente a conquistare quella vittoria che le sfugge da diverse settimane. In particolare Di Pucchio nella fase centrale del campo è salito in cattedra orchestrando l’offensiva dei compagni. Ben presto si c notato che la squadra aveva in mano la carta vincente se le punte con minore precipitazione e con quel pizzico di fortuna che si deve sempre invocare non avessero mancato conclusioni quasi fatte. La tattica offensiva dell’undici di David affidata oltre che a Bergamo, a Lorenzetti e alle due ali, Vanzini e Paesanti, si è dimostrata indovinata almeno sul piano tattico se non su quello pratico. Lo stesso sportivissimo pubblico bellunese non ha mancato di sottolineare le azioni più pregevoli degli ospiti che pur premendo sull’acceleratore non riuscivano a mettere la sfera alle spalle del bravo Bubacco. Le occasioni da rete non sono mancate, ma solo al 32’ si è giunti al sospirato goal: su traversone di Sassaroli irrompe Paesanti che fa centro. L’incubo sembra essersi finalmente dissolto quando allo scadere, il Belluno con il terzino Grion, ben appostato nell’area davanti a Ciceri, riagguanta il pareggio. Nella ripresa i grigi hanno due grossissime occasioni per mettere fuori causa l’avversario. La prima al 9’ quando Di Pucchio scodella davanti alla porta avversaria un dosato pallone per la testa di Maldera. L’incornata del terzino è ottima, ma questa volta Bubacco si segna con il gomito compiendo uno di quegli interventi che fanno restare a bocca aperta avversari e pubblico. I grigi insistono e al 13’ Paesanti batte una punizione: la sfera colpisce il palo e torna in campo dove Vanzini ha davanti a sè la porta spalancata. L’ala potrebbe accompagnare con il petto la sfera in rete, ma preferisce colpirla con il piede alzandola sul fondo. Sfumate queste grosse occasioni gli avversari si fanno più intraprendenti, senza riuscire ad avere la meglio su una difesa ben orchestrata da Magri e che si avvale di due terzini quali Maldera e Paparelli che non fanno complimenti. Partita dunque tecnicamente pregevole per l’Alessandria se l’obiettivo non fosse la serie B. Quello che conta sono i punti e sinora questi ultimi non giungono con quella metodicità che dovrebbero. Non è la prima volta che ia squadra domina, impone all’avversario il proprio gioco: alla resa dei conti manca tuttavia sempre qualcosa. Si può chiamare sfortuna, incapacità a concludere in rete, imprecisione, ma la sostanza resta sempre la stessa. L’attacco deve assolutamente tradurre in reti tanta superiorità sfruttando abilmente non solo le proprie capacità, ma pure gli errori dell'avversario. Nel clan grigio nonostante questo ennesimo pareggio c’è molta fiducia nel futuro, una fiducia che possiamo definire ragionata nonostante le constatazioni tecnico-tattiche sembrano essere, per il momento, diverse. Il Commissario straordinario ing. Sacco dopo la partita con il Venezia aveva dichiarato: « Per le prossime tre partite ci necessitano almeno altrettanti punti. Sarei soddisfatto perché riusciremmo a mantenere i contatti con le prime. Da novembre le cose vedrete che andranno diversamente ». Il pronostico è stato rispettato: non resta che attendere le prossime domeniche per vedere se avremo la tanto sospirata esplosione dei grigi. Il tempo stringe per cui non si possono perdere ulteriori punti per non dovere poi sottostare ad un faticoso inseguimento per risalire la corrente. Domenica prossima giunge al "Moccagatta” il Padova e David dovrà con molte probabilità fare a meno di Paesanti che espulso a Belluno, rischia una giornata di squalifica. Sarebbe questo un handicap che non ci voleva considerato che Nimis non è ancora al meglio della condizione: il rientro in squadra è infatti previsto, con molte probabilità, per la difficile trasferta di Trento. Se Paesanti sarà squalificato il tecnico ricorrerà con molte probabilità a Proietti. L’obiettivo, inutile nasconderlo, è quello della vittoria piena. Sassaroli (che ha un fatto personale con i patavini) e compagni non dovrebbero fallire (Il Piccolo Il Gattopardo) GRIGI IN SOSTANZA L'1-1 SPRECONA L'ALESSANDRIA IL BELLUNO IMPONE IL PARI I grigi attaccano di piu', ma inutilmente - Un palo di Lorenzetti - Espulso Paesnti I grigi si sono trovati a difendere nell'ultimo quarto d'ora un pareggio che in partenza era considerato una soluzione di ripiego; né si può dire che per buona parte dell'incontro, la squadra di David non abbia saputo far valere un'Inquadratura migliore, un più efficace gioco di insieme, una maggior capacità di manovra. Eppure l'unica rete messa a segno dagli alessandrini può essere considerata un Infortunio della difesa gialloblù, del resto lo stesso discorso può essere fatto per Il gol del veneti. In definitiva alla migliore impostazione complessiva dell'Alessandria (giustificata dalle ambizioni molto precise di) promozione In B), lui fatto riscontro l'agonismo di un Belluno tecnicamente meno dotato, ma con flato 'da vendere e pubblico entusiasta alle spalle. Quanto al pubblico si deve ricordare che verso la fine ha applaudito a lungo Paesanti espulso dall'arbitro con una decisione discutibile, come discutibile è stata tutta la sua direzione di gara. E applausi ci sono stati anche a fine partita per gli altri giocatori alessandrini: fischi esclusivamente per l'arbitro Chiapponi. II risultato può essere accettato senza eccessive recriminazioni da entrambe le squadre. L'Alessandria mette nel conto un palo colpito da Lorenzetti (dopo una leggera deviazione di Bubacco) al 14' della ripresa; il Belluno l'occasione mancata a tre minuti dalla fine da Inferrerà, praticamente a porta vuota. Grigi e gialloblu inoltre possono fare la conta delle occasioni sciupate: forse più evidenti quelle dei bellunesi, ma più numerose quelle degli alessandrini. Tra l padroni di casa in luce Cecco, Cerantola, Valmassai e Ollvotto; tra gli ospiti sempre pericolosi e su livello elevato di rendimento Sassaroli, Di Pucchto e Paesanti. Già in partenza l'allenatore gialloblù Beraldo ha adottato uno schieramento estremamente prudenziale, lasciando in avanti soltanto una o due punte, per cui gli ospiti hanno assunto ti comando del centrocampo. Privi di compiti di marcatura, si sono trovati così Di Pucchio (che ha saputo sfruttare molto bene la situazione) e Flaborea, oltre naturalmente al liberi Cerantola e Magri. Nel secondo tempo, quando l'Alessandria ha fatto mucchio In più di un'occasione nell'area del Belluno, c'è mancato poco che la disposizione tattica dei bellunesi ricevesse un premio, probabilmente immeritato, poiché sono state favorite le azioni di contropiede che, condotte in velocità, hanno messo in difficoltà la difesa piemontese. Non si può comunque dire che l'Alessandria vista a Belluno, pur essendo squadra ragguardevole, possa per il momento essere Indicata come la logica pretendente alla poltrona in serie B. Le manca qualcosa sul piano della grinta, per quanto ostica possa essere per tutti sul proprio terreno la matricola Belluno. Le reti: al 33' approfittando di uno sbandamento collettivo della difesa bellunese, Sassaroli recupera un pallone al limite dell'area, crossa rasoterra verso il centro dove Irrompe Paesanti (che sarà espulso all'84' per gioco ostruzionistico). L'ala sinistra non ha difficoltà a toccare In rete alla sinistra di Bubacco, rimasto immobile. Sette minuti dopo, quasi insperato, Il pareggio, propiziato da un fallo compiuto de Sassaroli su Canella a tre quarti campo. Calcia lungo Flaborea che pesca sul limite dell'area Grlon, Il quale sì libera del diretto avversario e poi tira imparabilmente sulla destra di Ciceri. Poco dopo ti terzino veneto è ammonito per proteste. (La Stampa - Ed. Sport - S.S.) Risultati: Cremonese - Rovereto 0-0 Derthona - Verbania 2-2 Padova - Piacenza 3-1 Pro Patria - Lecco 1-4 Savona - Pro Vercelli 1-4 Seregno - Solbiatese 1-1 Trento - Treviso 1-0 Venezia - Imperia 1-0 Udinese - Legnano 1-0 CLASSIFICA: Solbiatese p.13; Venezia 12; Cremonese 11; Udinese, Padova, Trento 10; Treviso, Alessandria. Lecco 9; Belluno, Seregno 8; Verbania 7; Piacenza, Savona, Legnano, Derthona, P. Vercelli 6; Imperia, Rovereto 5; P. Patria 4 Marcatori: 4 reti: Jaconi (Lecco), Modonese (Padova), Rosso (Savona), Crespi e Bellotto (Solbiatese), Ciclitira (Venezia); 3 reti: Gaiotti (Belluno), Delle Donne (Cremonese), Golii (Lecco), Tombolato (Padova), Mazzoleri (Seregno), Sigarini (Trento), Perego (Treviso), Bellinazzi (Venezia), Guidetti (Verbania) Il punto sul campionato Strepitosa vittoria della Pro Vercelli che ha travolto il Savona, al termine di una gara in crescendo tale da giustificare un punteggio ancor più consistente. Pareggio tra le piemontesi Derthona e Verbania: gli ospiti si sono portati in vantaggio di due gol hanno ceduto al recupero dei bianconeri. Il Venezia ha vinto contro l'Imperia: dopo un primo tempo equilibrato la gara si è accesa nella ripresa. Senza faticare troppo il Padova ha dominato il match contro il Piacenza: al 23' i locali avevano già messo al sicuro il risultato.