Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1971/1972
Serie C
30-01-1972 - Giornata: 20 - Imperia - Nino Ciccione


Imperia US - Alessandria US 0 - 1 (0 - 1)
RETI: 43. Sassaroli G.[A]

Alessandria US Vincenzi Silvano, Maldera (II) Attilio Benedetto, Di Brino Marcello, Di Tommaso Gianni Loris [68. Bergamo Paolo], Paparelli Ezio, Magri Pier Luigi, Zambianchi Domenico, Di Pucchio Claudio, Sassaroli Gianni, Lorenzetti Giuseppe, Paesanti Paolo A disp.:(P) Ciceri Santino All.: David Mario

Formazione avversaria
IMPERIA US: Bianchi, Brignole, Sassu, Alessio, Ronco, Natta, Chiari, Bosca, Giordano, Boido, Pisano [70. Radio]. A disp.: Settimio. All.: Luciano Dagnino

Arbitro: Pesciarelli Carlo (Roma)
Note
Ammoniti: Di Pucchio [A], Paesanti [A], Natta [I], Brignole [I] Spettatori: 3.600 circa, Angoli: 8-3 Giornata serena, piuttosto fredda, terreno in ot time condizioni Inizio gara ore 14.30

Commento
INIZIA DA IMPERIA LA RINCORSA DEI GRIGI: DUE PUNTI DALLA VETTA LA PRIMA GIORNATA DEL GIRONE DI RITORNO è risultata fatale alla capolista Venezia proficua per i grigi: il Lecco, battendo l’undici di Manente, ha consentito ai ragazzi di David di avvicinarsi alla vetta. Due punti separano ora l’Alessandria dalla coppia Venezia-Lecco. Campionato apertissimo a tutte le soluzioni che pone in evidenza la quadra di Longoni che, in Laguna, ha superato l’ostacolo più difficile del campionato. I lariani che hanno l’attacco più prolifico del girone A (31 reti all’attivo) conducono una media inglese invidiabile: — 1.1 grigi dovranno dunque guardarsi da questo avversario che, con una marcia regolarissima, è pervenuto alla conquista del primato. Per il Venezia, il mo. mento è delicatissimo anche se la squadra ha lottato sino all’ultimo, colpendo nel finale della gara due pali. L’Alessandria conquistando la quarta i vittoria esterna, e la seconda consecutiva, si è confermata come una delle protagoniste del campionato. A meno tre in media inglese, l’undici di David può guardare al futuro con un certo qual ottimismo anche se gli ostacoli da superare sono piuttosto ardui. Nel girone di ritorno Di Pucchio e compagni devono affrontare le avversarie più pericolose lontano dal Moccagatta. Scorrendo la classifica si trae la convinzione che sia un bene, visto che sinora in trasferta sono stati conquistati ben 13 dei 26 punti, ciò significa che quando si devono contrarre gli avversari che attaccano, i grigi si trovano in posizione di netto vantaggio. La ventesima giornata — ferma la Cremonese — ha detto che le squadre che possono aspirare alla vittoria finale sono cinque e precisamente Lecco, Venezia, Alessandria, Solbiatese e Cremonese. Il Lecco con l’Alessandria dispone del potenziale atletico più adatto per sperare di arrivare al traguardo di giugno in posizione di vantaggio. Sul Venezia, pesa l’incognita della mancanza di un parco giocatori che consenta al tecnico di conseguire quella rotazione di uomini indispensabili per evitare pericolosi crolli. La Solbiatese che non ha ambizioni di promozione, sta disputando un campionato con i fiocchi: con una marcia quanto mai regolare si mantiene nelle prime posizioni, sempre pronta ad approfittare dei passi falsi delle avversarie. L’Alessandria ripresasi dallo choc del girone di andata ( infortuni e conte, stazioni) sta raccogliendo i frutti della sua maggiore esperienza. Avevano scritto la scorsa settimana che il successo sul Rovereto era doppiamente importante in quanto si tratta, va di una gara psicologica, mente difficile. Il discorso può essere ripetuto per rincontro di Imperia dove l’avversario, pur inferiore dal lato tecnico, ha gettato sulla bilancia la forza della disperazione. Su un campo di dimensioni piuttosto ridotte in cui era particolarmente arduo manovrare, i grigi hanno messo in evidenza una determinazione e una concentrazione veramente encomiabile. Era lapalissiano che i padroni di casa avrebbero aggredito senza tanti fronzoli, per mettere a segno quella rete indispensabile per costringere l’avversano ad aprirsi. Un avvio dunque pericoloso che Magri e la retroguardia, hanno saputo superare senza troppi danni. Mancando Vanzini, inviato in montagna ad ossigenarsi, David ha disposto le pedine in modo da potere contenere le prevedibili sfuriate dei padroni di ca. sa puntando sul contropiede. Richiamato in squadra Di Brino, Paparelli è passato stopper mentre sulla estrema destra ha schierato .Zambianchi il cui compito era di dare una mano ai centrocampisti. L’Imperia al fischio d’avvio di Pesciarelli (che alla fine è stato pericolosamente contestato dai tifosi locali) ha abbassato la testa proiettandosi in avanti alla ricerca del gol. Per oltre mezz’ora i liguri hanno premuto seppur disordinatamente nell’area davanti a Vincenzi colpendo anche una traversa. E' stato in questo periodo di maggiore pressione che la retroguardia grigia si è battuta con ordine, ponendo in evidenza un Magri che, quando la lotta si fa accesa, sa fare ricorso all’esperienza e a una volontà che merita ampio riconoscimento. L’anziano libero si è fatto in quattro intervenendo con sicurezza su ogni palla. Maldera che in queste ultime partite ha mostrato chiari segni di ripresa, ha lottato con quella grinta che tanto lo aveva distinto nella parte iniziale del torneo. Quando l’ex milanista ingrana è difficile lasciarlo surplace. Il piccoletto Di Brino non gli è stato di meno e con quella costanza che è ben nota, non ha mollato un solo istante il suo uomo senza ricorrere ad interventi poco ortodossi. Paparelli ben sostenuto alle spalle ha compiuto un solo errore veniale: è stato quando ha trattenuto Giordano. Poteva essere rigo, re, ma l'arbitro giustamente non ne ha ravvisato gli estremi. In linea con i difensori il diciottenne Di Tommaso che pare non avere complessi nonostante la giovane età. Il ragazzo ha operato con profitto nella propria metà campo senza lasciarsi intimorire da Boido. Sino a quando è restato in campo, lo si è visto sempre combattivo pronto non solo a contrarre l’avversario, ma appoggiare preziosi palloni su Lorenzetti. La "sfinge bionda” ha ripetuto la partita di Rovereto, anche se questa volta il suo apporto è stato forse meno appariscente. L’azione del gol è stata sua: la solita stangata che fa bruciare le mani al portiere che non trattiene. Bianchi si è impappinato e Sassaroli molto lestamente ha messo nel sacco. Si era quasi allo scadere del tempo e il gol ha freddato i padroni di casa. A centro-campo la solita regia di Di Pucchio, ormai maestro nel suo ruolo. Il capitano sta profondendo in questo campionato molte energie: dall’inizio alla fine della partita è sempre in movimento. Trotterella al piccolo trotto, è vero, ma è presente nel vivo dell’azione; è sempre pronto a scodellare la palla al momento giusto. Sassaroli che con il gol di Imperia ha raggiunto Vanzini (a quota cinque nella classifica dei cannonieri) si è ancora una volta distinto per la volontà che lo anima. Non disarma mai, neppure nei momenti più critici ed ora sta raccogliendo i risultati. Nel girone di andata non ha avuto molta fortuna: a parte la contestazione dei tifosi, non riusciva a scrollarsi di dosso il complesso del gol. Era di. venuto un vero incubo dal quale pareva non sapersi liberare. Ora che la serie negativa è stata spezzata, il Gianni ha ripreso fiducia: con maggiore tranquillità tutto pare sia divenuto più facile. Indipendentemente dalle reti messe a segno merita l’oscar della costanza: non è facile trovare un atleta che si batte senza riserve quando tutto sta andando a rovescio. Sta riprendendo quota pure Paesanti che ha bisogno di giocare. Il ragazzo si impegna, lotta e il suo contributo sta divenendo sempre più concreto. I prossimi impegni ci diranno se è riuscito a raggiungere lo standard dello scorso anno. Per concludere la disamina sui giocatori, un plauso spetta pure a Vincenzi che, nonostante la lunga attesa sulla panchina, si è subito confermato come un valido difensore, Domenica è stato impegnato più volte, ma neppure nei momenti critici ha perduto la flemma. Per David una nota lieta. Non possiamo dimenticare Bergamo che nei venti minuti in cui è stato in campo si è battuto con volontà sopperendo alle ben note deficienze tecniche. Tutto positivo dunque in questa partita? Abbiamo detto che la retroguardia e il centro-campo si sono mossi con la consueta sicurezza (pure Zambianchi ha dato un contributo non indifferente) deducendo a contenere le sfuriate dei nerazzurri che in fatto di agonismo non si sono lasciati certo superare dai grigi. All’attacco i ben noti difetti in fase conclusiva: Sassaroli, Lorenzetti e Di Pucchio hanno avuto sul piede diverse palle gol, ma per precipitazione e sfortuna le hanno mancate. Le carenze del quintetto di punta continuano dunque ad es. sere al centro delle discussioni in quanto, non sempre, si trovano portieri incerti che consentono di andare a bersaglio facilmente. La mancanza di Vanzini si è fatta sentire, ma ad onore del vero non è stata determinante in quanto l’Alessandria conscia dei propri mezzi, ha saputo nascondere i difetti riuscendo, al momento giusto, a mettere in bella evidenza i pregi. Se alla fine è stato detto che finora perchè non meritava la sconfitta, bisogna pure aggiungere che nel calcio la legge è molto dura: vince chi va a bersaglio. In altre precedenti occasioni abbiamo visto l'Alessandria meritare qualcosa di più, ma non è rimasta che la magra consolazione. Nulla dunque da eccepire sul risultato che, una volta tanto che è stato conquistato con la benevole compiacenza della dea bendata che sinora non era stata molto prodiga con i ragazzi di Sacco Archiviato il risultato i tifosi guardano al prossimo impegno con il Legnano che domenica al termine di una movimentata gara è riuscito a piegare il Piacenza portandosi a centro classifica. I lilla scenderanno al Moccagatta lasciando ai grigi l’iniziativa. La tattica è la solita: difesa e centrocampo ben guarniti e due punte in avanti per sfruttare il contropiede. Sassaroli, Lorenzetti e Vanzini (proba, bellissimo è il rientro) dovranno rimboccarsi le maniche per poter aprire uno spiraglio nella munitissima difesa. Le partite dei grigi sul terreno amico sono state sinora le più difficili. Si dovrà pertanto manovrare molto sulle ali per creare spazi al centro onde consentire a Sassaroli e Lorenzetti di inserirsi. Nei precedenti incontri si è operato con attacchi in massa portati proprio davanti alla porta avversaria dove solitamente sono arroccati i difensori. 11 risultato è stato uno striminzito zero a zero (ve. di Savona e Verbania). David avrà certamente tratto profitto da queste lezioni che hanno rovinato la media inglese. Contro il Legnano è d’obbligo la vittoria per non concedere ulteriore vantaggio al Lecco che affronta la sempre pericolosa Cremonese: potrebbe pure scapparci un pari. Il Venezia dal canto suo si reca a Vercelli dove i bianchi di Hamrin non sembrano in grado di contrastare efficacemente la capolista. Una giornata dunque, la ventunesima, che sembra fatta proprio per dare una mano ai grigi che hanno il morale alle stelle dopo le due vittorie esterne. Non resta che attendere sino a domenica per sapere se il Moccagatta è ancora tabù per Di Pucchio e amici, decisi questa volta a dimostrare che i successi sinora conquistati non sono il frutto di circostanze favorevoli, ma di una maggiore maturità atletica della squadra. (Il Piccolo - Il Gattopardo) Per i grigi una bella gara ma gol trovato IMPERIA SBAGLIA IL PORTIERE SASSAROLI NE APPROFITTA Sfortunati i liguri che avrebbero meritato il pareggio. L'Alessandria matura di partita in partita Con un gol di Sassaroli al 43' di gioco, l'Alessandria è passata ad Imperia e si mantiene a stretto contatto con le squadre di testa del girone A della serie C I grigi si sono trovati di fronte una squadra scatenata, decisa a non lasciare il passo alla quolata avversaria senza combattere e hanno dovuto'dare fondo alle proprie energie per portare a casa i due punti. I nerazzurri hanno attaccalo sin dai primissimi minuti e hanno premuto sulla porta difesa da Vincenzi per quasi tutto il primo tempo. Dopo aver ottenuto ben quattro calci d'angolo nei nove minuti iniziali e una traversa con Chiari al 22', i liguri hanno capitolato a due minuti dal termine per un vero infortunio occorso al portiere Bianchi, che si è lasciato sfuggire per ben due volte il pallone dalle mani. L'azione s'è aperta sulla destra, quasi all'altezza dell'area dell'Imperia. Lorenzetti ha intercettato un tiro di rimessa, ha proseguito sul fondo e ha tirato al centro, dove Bianchi ha preso le giuste misure ma si è lasciato sfuggire il pallone dalle mani. In area si sono precipitati contemporaneamente Sassaroli e Di Pucchio: la sfera è ancora andata a battere su Bianchi, che per la seconda volta consecutiva non ha saputo fermarla e Sassaroli non ha avuto difficoltà a mettere in rete. Invano Natta e Chiari hanno reclamato per un presunto fallo di fondo di Lorenzetti, perché l'arbitro romano Pesciarelli ha subito convalidato il gol e fatto segno di rimettere al centro. L'Imperia ha ancora cercato il pareggio con rabbia, imbastendo azioni su azioni; ma l'Alessandria, giocando con molta calma e determinazione, non si è scomposta, ha fermato gli assalti di Giordano e compagni senza dare segni di sbandamento, costruendo anzi molte pericolose sortite in contropiede. La cronaca infatti deve registrare almeno tre occasioni abbastanza facili da gol1 per Sassaroli, Lorenzetti e Paesanti, mentre l'Imperia non ha più avuto modo di mettere in pericolo la porta di Vincenzi, sostituto di Ciceri, infortunatosi domenica scorsa a Rovereto. A parte questo e due episodi per i quali da una parte e dall'altra s'è reclamato il rigore (al 10' per Giordano trattenuto in area da Paparelli e al 76' per Lorenzetti falciato da Ronco quando aveva già passato la linea della « zona calda» nerazzurra), la partita è vissuta su un acceso agonismo, con due squadre che hanno lottato fino in fondo senza risparmiarsi. L'Alessandria ha confermato in pieno i progressi messi in evidenza negli ultimi incontri. I grigi hanno smesso di giostrare di fioretto e hanno iniziato a menare di spada e i risultati saltano fuori. Lorenzetti è tornato in gran forma ed è stato ancora una volta il miglior uomo in campo, con spunti lucidissimi, una chiara visione di gioco, ottimamente coadiuvato dall'infaticabile Di Pucchio, fondista della squadra e cuore a centrocampo. Un'altra coriferma s'è avuta per il giovanissimo Di Tommaso, che ha esordito domenica scorsa. Di Tommaso ha giocato in difesa su Boido, senza lasciargli spazio, e ha anche costruito in attacco, collaborando e lottando su ogni palla. E' un ragazzo sul quale David può fare sicuro affidamento per il futuro per completare la sua ragnatela di centrocampo. Nel ruolo di stopper Paparelli non ha avuto esitazioni e ha controllato il pericoloso Giordano in maniera molto efficace, anche se qualche volta è stato costretto ad agire di forza. Nel complesso una squadra che matura di partita in partita e che sembra aver trovato finalmente la giusta via per segnare, visto che Sassaroli, tirato a lucido come un ragazzino ventenne, sembra aver ritrovato lo smalto di un tempo e non lascia passare partita senza fare un gol. L'Imperia ha avuto sfortuna. Obiettivamente avrebbe pbttitb'' rftefftàite anche- uft'lpa' reggio. Purtroppo ancora Una volta è mancato il gol al momento giusto. Un po' meno di precipitazione e avrebbe forse ottenuto un risultato positivo. S'è rivisto un Bosca lottatore, un Chiari con idee precise e anche la difesa, a parte Bianchi che ha la responsabilità del gol, non ha avuto tentennamenti. I nerazzurri ancora una volta escono sconfitti (e se la prendono soprattutto con l'arbitro) quando avrebbero necessità di essere un po' aiutati dalla buona sorte. Questa sera c'è la riunione del consiglio direttivo. Sembra che l'elezione del nuovo presidente sia possibile. Come maggior candidato, si fa il nome del dott. Carlo Rizzo, che fu già alla guida della società qualche anno fa. (La Stampa - Ed. Sport - Cristiano Chiavegato) Risultati: Venezia - Lecco 1-3 Legnano - Piacenza 3-2 Cremonese - Pro Patria rinv. Udinese - Pro Vercelli 1-0 Derthona - Savona 1-0 Padova - Solbiatese 0-0 Belluno - Trento 0-0 Seregno - Treviso 0-0 Rovereto - Verbania 1-0 CLASSIFICA: Lecco, Venezia p. 28: Alessandria, Solbiatese 26: Cremonese ?4; Udinese, Belluno 23; Derthnna, Trento. 21; Padova 20: Legnano e Seregno 19; Verbania, Savona 18; Piacenza, Treviso 16; Rovereto 15; Imperia 14; Pro Patria* 12; Pro Vercelli 11 *una gara in meno Marcatori: 8 reti: Goffi (Lecco), Bellinazzi (Venezia), Boscolo (Padova); 7 reti: Silva (Cremonese), Marchi (Lecco), Ciclitira (Venezia); 6 reti: Chinellato (Lecco), Giordano (Im peria), Modonese (Padova), Bordon (Udinese); 5 reti: Sassaroli e Vanzini (Alessandria), Gabetto (Imperia), Rosso (Savona), Crespi e Bellotto (Solbiatese), Dadè (Udinese), Calloni (Verbania) Il punto sul campionato Vittoria, di misura, della Pro Vercelli contro l'Udinese: i locali hanno resistito, tenacemente, agli assalti dei padroni di casa, un pò deconcentrati. Reti inviolate tra Padova e Solbiatese, a conclusione di una partita che ha tenuto gli sportivi padovani con il fiato sospeso fino alla fine. Il Rovereto ha sconfitto il Verbania grazie ad un gol di Musa al 37', andati in vantaggio, i locali, hanno badato soltanto a difendersi. Non è stata una bella partita tra Belluno e Trento: il gioco si è ravvivato solo nella ripresa quando il Belluno ha premuto quasi ininterrottamente rendendosi, però, pericoloso soltanto in una occasione. Facile vittoria del Derthona, in eccellente condizione atletica, contro il Savona che è stato frantumato prima ancora che dagli avversari, dalla direzione arbitrale.