Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1971/1972
Serie C
05-03-1972 - Giornata: 24 - Venezia - Pierluigi Penzo


Venezia Calcio - Alessandria US 1 - 0 (0 - 0)
RETI: 80. Badari [Ve]

Alessandria US Vincenzi Silvano, Maldera (II) Attilio Benedetto, De Luca Sergio, Magri Pier Luigi, Paparelli Ezio, Paesanti Paolo, Mantellato Bruno, Proietti Farinelli Vincenzo, Di Pucchio Claudio, Lorenzetti Giuseppe, Sassaroli Gianni A disp.:(P) Ciceri Santino, Zambianchi Domenico All.: David Mario

Formazione avversaria
VENEZIA CALCIO: Seda, Kuk, Santarello, De Luca, Ronchi, Maiani, Ridolfi, Badari, Ciclitira, Bellinazzi, Bianchi. A disp.: Fornasiero, Cattai. All.: Radio Enrico

Arbitro: Calì Alberto (Roma)
Note
Espulso: Paparelli [A] Ammoniti: Magri [A], Paparelli [A], Maiani [V] Spettatori: 3.500 circa Giornata di pioggia, con raffiche di vento, fon do del terreno in pessime condizioni Angoli: 5-2 Inizio gara ore 15.00

Commento
IL VENEZIA LA SPUNTA E AI GRIGI SALTANO I NERVI VENEZIA, BESTIA NERA CON O SENZA MANENTE: questa la conclusione dopo avere preso atto del risultato. Nei due incontri i neroverdi hanno portato alla loro classifica ben tre punti, come del resto era già accaduto lo scorso anno. Per i grigi un’altra battuta d’arresto a conferma che, nonostante tutto, il campionato è durissimo pur mancando ima "vedette” tipo Reggiana edizione 1970-71. La terza sconfitta dei ragazzi di David, ha sconvolto la classifica nella zona alta, senza tuttavia pregiudicare le possibilità dei mandrogni che si trovano ad un solo punto dal terzetto guida, vale a dire Lecco, Venezia e Solbiatese. Il Lecco sta segnando il passo in modo pauroso : dopo il pareggio interno con il Belluno, ha ceduto nettamente all’« Appiani » con un Padova che non ha ambizioni di alta classifica. Del Venezia abbiamo detto: superando l’Alessandria è stato rilanciato. Desta meraviglia la marcia regolare della Solbiatese che, pur non avendo ambizioni di promozione, ha costretto il Savona a dividere la posta. Appaiata alla squadra grigia la Cremonese che, dopo avere stentata nel ricupero di mercoledì ad avere ragione della Pro Patria, ha colto due preziosi punti in quel di Piacenza. Un successo che ricarica l’undici "grigio-rosso” che sembrava veramente spacciato. A due lunghezze insegue infine l’Udinese che ha liquidato perentoriamente il Verbania. Una nota di merito spetta poi ai cugini tortonesi che battendo di misura il Treviso sono giunti nella zona dell’alta classifica. Il "derby" con i grigi si preannuncia quanto mai interessante e difficile per Di Pucchio e compagni. Il discorso promozione resta dunque aperto per ben cinque squadre raccolte in un fazzoletto. Sono possibili pertanto tutte le soluzioni in questo campionato che si gioca all'insegna del livellamento dei . valori. Per l’Alessandria si i potrebbe tuttavia fare un j discorso a parte: sinora le j ambizioni dei dirigenti e le aspirazioni dei tifosi sono state deluse. Con un organico che ben poche squadre hanno, era stato pronosticato un torneo giocato all’insegna del dominio. Si era detto a settembre che il cammino dei grigi poteva essere offuscato da compagini piuttosto quadrate, tipo Lecco, Venezia, Piacenza e Rovereto. Alla resa dei conti ci si accorge che nessuna possiede la marcia in più per mettere in soggezione l’avversario. I campionati, ha detto David, si vincono alla distanza: su questa considerazione siamo tutti d’accordo, però al momento attuale i grigi denunciano le stesse incertezze della fase iniziale almeno per quanto concerne l’incisività. Ci si accorge ad esempio che i punti perduti nel girone di andata pesano maledettamente ora che le squadre si fanno in quattro per racimolarne il più possibile. Alla conclusione mancano ancora quattordici partite: in pratica sono in palio ancora ventotto punti. Stante l’assenza di un "undici” che la faccia da padrone, la promozione è raggiungibile sui 52-54 punti per cui sono indispensabili 22-24 punti, traguardo a dire il vero non irraggiungibile, considerato che le partite difficili, almeno sulla carta, sono quattro e precisamente: Cremona, Derthona, Padova e Lecco. In altre parole occorre ripetere il campionato dello scorso anno che portò i grigi a quota 52. E ’ indubbio che la piuttosto movimentata sconfitta in laguna potrebbe avere lasciato il segno: il nervosismo in campo e bori ha superato i limiti del lecito. L’Alessandria che aveva impostato una gara prettamente difensiva, beffata al 35’ della ripresa da una rete discutibile, ha accusato nettamente il colpo e alla fine ne hanno fatto le spese Paesanti, David e Lorenzetti venuto quest’ultimo a diverbio con un segnalinee. Lo show di David, dopo il fischio finale dell’arbitro Cali, è indubbiamente da condannare: non si può rifiutare la mano a Ridolfi e a Radio per protestare contro una errata decisione del direttore di gara. Almeno l’allenatore deve mantenere i nervi saldi anche se ritiene la sconfitta ingiusta. Sapere perdere non è facile, ma nello sport, sovente, bisogna fare buon viso a cattiva sorte. Siamo certi che David stesso si sarà reso edotto dell’errore: il trainer grigio è molto impulsivo (ed i giornalisti ne hanno fatto sovente le spese), ma a mente fredda sa valutare le situazioni senza partigianeria. La sconfitta di Venezia potrebbe avere strascichi assai duri per i nostri, considerata l’espulsione di Paesanti e il battibecco tra un segnalinee e Lorenzetti. Sarebbe veramente un guaio se la ”sfinge bionda” dovesse dare forfait proprio alla vigilia di un incontro impegnativo quale è quello di domenica prossima a Cremona. Per la prima seria trasferta David aveva impostato il suo undici su una tattica prettamente difensiva, escludendo Vanzini per fare posto a Proietti che contro l’Udinese aveva ben meritato il posto. Lasciando in avanscoperta Sassaroli e Mantellato le probabilità di passare restavano — come i fatti hanno dimostrato — assai esigue. Il Venezia, avvantaggiato dalla tattica a riccio degli alessandrini, si è proiettato in avanti e per i primi quarantacinque minuti ha imposto un ritmo forsennato per fare saltare la retroguardia avversaria. Il blocco di retroguardia, bene impostato su Magri, ha retto magnificamente pur correndo in varie occasioni qualche grosso rischio. I "neroverdi” mantenendo il dominio del centrocampo, hanno letteralmente aggredito gli ospiti per aprire uno spiraglio, senza troppa fortuna come abbiamo detto. Da Maldera allo stesso Proietti, il "pacchetto” difensivo ha confermato di essere perfettamente in palla tanto che allo scadere dei primi quaranta, cinque minuti, il risultato era ancora ancorato sul. lo zero a zero. Nella ripresa, calato il ritmo dei veneziani, i grigi hanno potuto operare qualche sortita, ma senza trovare lo spunto decisivo per assicurarsi quel gol che avrebbe poi consentito di vivere di rendita. Sono stati invece i padroni di casa a pervenire al gol in modo quasi incredibile. Rivediamo l’azione: la palla viaggia da Maiani a Badari che, da una ventina di metri dalla porta di Vincenzi (che si è ben disimpegnato nella prima frazione della contesa) calcia verso rete. Più che un tiro è un cross operato nella speranza che qualche compagno intervenga: ci prova Bellinazzi che però fallisce. La mossa sbilancia Vincenzi che era uscito con l’intenzione di lanciarsi sui piedi dell’attaccante per cui la porta resta completamente sguarnita. Il pallone finisce così in rete tra la costernazione dei grigi che non si attendevano certo una iattura del genere. Per l’arbitro e il segnalinee è gol anche se Lorenzetti protesta energicamente in quanto Badari al momento del tiro aveva spostato in modo irregolare il mandrogno. In campo si accende una furiosa mischia e a farne le spese è Paesanti al quale la rete è veramente rimasta nel gozzo. Si riprende a giocare, ma per l’Alessandria è troppo tardi per rimediare ad una situazione piuttosto intricata. Ci prova, è vero, ma senza troppa fortuna. Poi al fischio finale, gli incidenti del post partita con il pubblico che fischia sonora, mente in segno di disapprovazione all’operato di David. Le mosse tattiche dell’allenatore che puntava al pareggio sono risultate indovinate, resta da vedere se non era meglio rischiare qualcosa in più. Le partite impostate esclusivamente sulla difensiva possono giocare brut, ti scherzi: basta un errore per compromettere tutto. A Venezia è accaduto proprio così e dopo avere con. frollato la gara per due terzi ecco la beffa del goal che ti inchioda alla sconfitta senza possibilità alcuna di rimediare. Di questa Alessandria molto abbiamo scritto in questi mesi per cui non crediamo di dovere riprendere il discorso dall'inizio. Una cosa però ci preme di ribadire: la nostra squadra dispone di uomini in grado di affrontare le gare difficili anche con tattiche meno rinunciatarie. Quando l’undici è stato chiamato ad esprimere il meglio di sè lo ha fatto con molta autorevolezza dimostrando di sapere attaccare oltre che difender, si. La difesa ad oltranza non sempre dà i suoi frutti come abbiamo visto. Quando si ha effettivamente fiducia nei propri uomini un pizzico di coraggio, non guasta mai. Archiviata la prima partita del trittico con una sconfitta immeritata si guarda al secondo impegno. La Cremonese, superata la crisi — almeno così pare — sarà un ostacolo non meno duro dei lagunari. Il chiaro successo ottenuto a Piacenza (contro un undici che proprio irresistibile non è sul terreno amico) ha ridato morale ai grigio rossi che in pochi giorni hanno racimolato ben 4 punti raggiungendoci a quota trenta. Partita decisiva quella di domenica prossima? Visto l’andamento del campionato riteniamo che non lo sia affatto a con. dizione che l’Alessandria sappia conquistare un risultato utile. Un’altra sconfitta avrebbe infatti ripercussioni psicologiche veramente serie alla vigilia dell'atteso derby con il Derthona. Tornando a casa con un punto le probabilità di promozione resteranno immutate anche se le tre capoliste riusciranno a fare bottino pieno. Alla fine del torneo restano ancora quattordici domeniche sulle quali grava l’incognita dei crolli primaverili. Diamo intanto uno sguardo alle altre gare che impegnano le dirette avversarie: il Lecco, suonato a Padova, torna sul terreno amico per ricevere il Trento. Una squadra piuttosto scorbutica quest’ultima e con una di. fesa poco perforabile. Dovrebbero vincere i padroni di casa, ma con i se non si è mai fatta la storia. Derby tra Solbiatese e Legnano: sembra di pragmatica anche se gli incontri cittadini possono riservare sorprese. La terza squadra capolista, il Venezia si reca a Verbania e l’avversario, a dire il vero, non sembra molto arrendevole. Per concludere un pareggio dei grigi a Cremona tornerebbe veramente comodo a David e ai suoi ragazzi. Auguriamocelo nella speranza che si abbia la volontà di gettare nella mischia maggiore determinazione, almeno per quanto riguarda le nostre punte, disabituate al gol. (Il Piccolo - Il Gattopardo) AL S. ELENA RISOLVE BADARI (1-0) A 10' dal termine i grigi incassano il gol decisivo Molte polemiche per la rete, viziata da un fallo su Lorenzetti - Espulso Paesanti, David rifiuta di stringere la mano a Radio - I veneti tuttavia avevano colpito due pali L'Alessandria, sconfitta al S. Elena per 1 a 0 con un gol di Badari a 10' dal termine, ha perso una grossa occasione per portarsi in testa alla classifica in compagnia di Solbiatese e Lecco. I grigi, autori di una partita giocata con fermezza e volontà, ma senza fare le « barricate », avevano resistito sino al momento della segnatura del veneziani, imponendo un pareggio meritato grazie ad un'attenta marcatura della difesa, agli ottimi interventi del portiere Vincenzi, vera rivelazione di questo campionato, e anche ad un po' di fortuna, visto che una volta per tempo gli attaccanti neroverdi avevano colpito i pali delia porta alessandrina. Il gol che ha piegato Lorenzetti e compagnia, cancellando la speranza di portare a casa almeno un punto, è stato abbastanza fortuito, e, se i lagunari hanno meritato di andare In rete, In altre occasioni la segnatura sarebbe stata più logica. L'azione che ha determinato la sconfitta dell'Alessandria è nata sulla destra per merito dello stesso Badari. Il numero 8 veneziano è sceso verso la porta di Vincenzi mentre la difesa grigia cercava di organizzarsi. Si è sbarazzato di Lorenzetti che lo contrastava e ha centrato con un tiro non troppo potente ma aiutato dal forte vento che soffiava in suo favore. Probabilmente, Badari avrebbe voluto effettuare un cross a Bellinazzi, che si trovava in posizione avanzata, ma la punta neroverde ha mancato il contatto con il pallone che però è carambolato egualmente in rete di palo sorprendendo Vincenzi. Mentre il Venezia dava vita alle solite scene di entusiasmo (per i lagunari la vittoria vuol dire uscire dalla crisi che ha portato alla sostituzione di Manente con Radio e alla perdita del primato in classifica), i grigi correvano subito verso l'arbitro romano Cali chiedendo che il gol venisse invalidato per un fallo di Badarl su Lorenzetti. Effettivamente il centrocampista del Venezia, per poter mantenere il controllo della sfera e calciare verso la rete, ha tolto di mezzo Lorenzetti in maniera piuttosto brusca, spostandolo letteralmente. Il direttore di gara è stato tuttavia inflessibile, arrivando ad espellere Paesanti, il più vivace nelle proteste. Uno strascico polemico poco simpatico della prima contestazione del piemontesi si è avuto ancora negli spogliatoi mentre le squadre e la terna arbitrale rientravano dal campo. Lorenzetti e uno del segnalinee hanno avuto uno scambio di parole piuttosto violento, il giocatore grigio, che ha persino pianto per la rabbia, ha detto di essere stato Insultato malamente e minacciato dal collaboratore dell'arbitro, il quale non ha voluto dare una propria versione del fatti. Ci sono stati propositi di denuncia nel clan alessandrino, ma poi, quando è tornata un po' di calma, mentre carabinieri e polizia presidiavano lo spazio sotto le tribune come se la situazione stesse per precipitare, tutto si è risolto con un nulla di fatto. La tensione che nel corso di un incontro combattuto, molto sentito da entrambe le parti, non è mal mancata neppure sugli spalti, si era fatta sentire ancor di più quando David, al fischio di chiusura,'si era rifiutato di stringere la mano a Ridoni e al suo collega Radio. La partita se non è stata spettacolare sul plano tecnico, anche per il cattivo tempo (pioggia e raffiche di vento), non ha mancato di interessare dal primo all'ultimo minuto: il Venezia ha mantenuto, come è logico, le redini del gioco calando di tono nel secondo tempo quando i grigi si sono fatti minacciosi. David ha tolto di squadra Di Brino e Vanzinl sostituendoli con De Luca e Maldera. I due terzini si sono presi cura di Bianchi e Ciclltira, mentre a Paparelli è andato il compito di controllare Bellinazzi, compito assolto non senza difficoltà e qualche volta con estremi rimedi. Di Pucchio ha giocato con il numero 9 sulle spalle, ma sempre in posizione arretrata, mentre il compito di attaccare è rimasto a Macellato e Sassaroli, con la regia di Lorenzetti. Alla spinta offensiva del grigi hanno contribuito alternativamente Paesanti (sicuro e anche pericoloso nel tiro) e Proietti. Naturalmente i veneti hanno avuto in Ciclitira, Bianchi e Bellinazzi le loro carte migliori, anche se alla distanza il rendimento è sceso molto. II.potenziale offensivo neroverde "è altissimo, se si considera che esiste anche un buon gioco a centrocampo, al quale Badari, lo stesso Bellinazzi e Maiani contribuiscono a ritmo serrato. Maiani, però, è troppo nervoso e molte volte si lascia trascinare a falli plateali e cattivi, non disdegnando pure qualche accenno pugilistico. Per la cronaca le emozioni più forti si sono avute al 4' per un tiro di Bianchi parato acrobaticamente da Vincenzi nell'angolo, e tre minuti dopo quando Ciclitira, sceso sulla destra fin quasi sulla linea di fondo, ha lasciato partire un forte tiro ad effetto che ha mandato il pallone a colpire l'interno del palo sinistro per rimbalzare fuori campo. Al 26' Martellato su lancio di Paesanti, trovatosi da solo davanti alla porta di Seda, ha tirato a lato. Dopo una forte pressione sino al termine del 'primo tempo, il Venezia ha incominciato l'offensiva nella ripresa, ottenendo un altro palo: questa volta dopo soli due minuti di gioco per un fallo su Ciclitira, Badari ha calciato una punizione raccolta da Bellinazzi che ha sparato fortissimo colpendo il montante destro della porta alessandrina. All'80' il gol di Badari e l'Alessandria, priva dell'espulso Paesanti, ha potuto soltanto evitare il raddoppio. (La Stampa - Ed. Sport - Cristiano Chiavegato) Risultati: Belluno - Pro Vercelli 1-1 Derthona - Treviso 1-0 Legnano - Imperia 1-1 Padova - Lecco 2-0 Piacenza - Cremonese 0-2 Savona - Solbiatese 0-0 Seregno - Rovereto 0-0 Trento - Pro Patria 1-0 Udinese - Verbania 2-0 CLASSIFICA: Lecco, Venezia, Solbiatese p. 31 ; Cremonese, Alessandria 30; Udinese 28; Derthona 27; Padova, Belluno 26; Trento 25; Legnano, Savona 23; Verbania, Seregno 22; Piacenza 20; Treviso 19; Rovereto 18; Pro Patria 17; Imperia 16; Pro Vercelli 15 Marcatori: 11 reti: Boscolo (Padova); 9 reti: Chinellato (Lecco), Bellinazzi (Venezia); 8 reti: Goffi (Lecco), e Foglia (Solbiatese); 7 reti: Silva (Cremonese), M archi (Lecco), Giordano (Imperia), Ciclitira (Venezia), Bordon (Udinese) Il punto sul campionato L'Imperia ha ritrovato a Legnano la forza d'animo per disputare un incontro di alto livello agonistico e strappare un punto con una prestazione collettiva ammirevole. L'Udinese ha vinto sul Verbania con il classico punteggio di due reti a zero in una partita flagellata dalla pioggia. La Cremonese ha vinto sul campo del Piacenza nel momento in cui gli emiliani esercitavano la maggiore pressione con i gol di Donina e Guarnieri. Il Derthona ha giocato con una sicurezza sbalorditiva, ottiene i risultati preventivati recitando a memoria un gioco spettacolare, anche i Treviso è caduto al Coppi. Il Belluno e la Pro Vercelli hanno pareggiato il loro match grazie a una saggia disposizione degli ospiti. Il Savona non è stato fortunato nel match contro la Solbiatese: la partita è stata un monologo dei liguri mentre i lombardi difendevano asserragliati davanti alla loro rete.