Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1971/1972
Serie C
12-03-1972 - Giornata: 25 - Cremona - Giovanni Zini


Cremonese US - Alessandria US 1 - 1 (1 - 1)
RETI: 7. Silva [Cr] 5. Proietti Farinelli V.[A]

Alessandria US Vincenzi Silvano, Di Brino Marcello, Maldera (II) Attilio Benedetto, Di Pucchio Claudio, De Luca Sergio, Paparelli Ezio, Mantellato Bruno, Proietti Farinelli Vincenzo, Sassaroli Gianni, Manueli Luigi, Vanzini Franco A disp.:(P) Ciceri Santino, Fusi Giuseppe All.: David Mario

Formazione avversaria
CREMONESE US: Uccelli, Maianti, Cesini, Platto, Guarneri, Sironi, Carminati, Morosini, Silva, Donina, Guarnieri. A disp.: Grassi, Delle Donne. All.: Rota Giovan Battista

Arbitro: Lattanzi Franco (Roma)
Note
Ammoniti: Proietti [A], Maldera [A], Uccelli [C], Malianti [C] Angoli: 7-4 Spettatori: 4500, di cui 3141 paganti per un incasso di Lire 5.786.000 Campo piuttosto pesante, flagellato dalla pioggia e da vento gelido Inizio gara ore 15.00

Commento
TREMANO I GRIGIOROSSI DAVANTI ALL'ALESSANDRIA Splendida prestazione dei grigi a Cremona: segnano con Proietti, subiscono il pareggio e falliscono clamorosamente con Sassaroli L'ALESSANDRIA CHE I TIFOSI SOGNANO si è vista nella pienezza di tutti i suoi meriti a Cremona. Su un campo stroncagambe, con un gelido vento che faceva compiere alla sfera strane traiettorie, i grigi hanno dato battaglia senza risparmiarsi. Cremonese Alessandria è stato un incontro disputato all’insegna dell’agonismo, a viso aperto, come si conviene a due squadre che occupano le alte sfere della classifica. David ha schierato i suoi uomini con raziocinio, senza ricorrere a tattiche astruse e alla fine il risultato gli ha dato ampiamente ragione. Prima di addentrarci nel commento della gara soffermiamoci brevemente su quanto accaduto sugli altri campi. Il Venezia che nella precedente domenica aveva fortunosamente piegato i grigi, è crollato senza attenuanti a Verbania mentre il Lecco, che giocando sul campo amico aveva i favori del pronostico, non è riuscito ad andare più in là di un pareggio con il Trento, dopo essersi trovato in svantaggio. Ha fallito il bersaglio pieno pure la Solbiatese che ha incontrato sulla sua s tra da un Legnano tutto pepe. Il volto della classifica parla nettamente a favore dei grigi: Lecco e Solbiatese a 32 punti, Alessandria. Venezia e Cremonese a 31 punti. In media inglese i grigi hanno raggiunto l’undici di Longoni. C’è di più: i mandrogni si trovano a dovere disputare otto partite al "Moccagatta” e solo cinque in trasferta. Il vantaggio rispetto alle dirette concorrenti è evidentissimo. L’Alessandria vincerà, o perderà il diritto alla promozione sul terreno amico. Le trasferte di Venezia e Cremona che precedevano il derby con il Derthona, potevano essere fatali se le altre concorrenti avessero allungato il passo. E’ invece accaduto che i grigi, pur dovendo rinunciare a tre punti su quattro, si trovano in una posizione veramente invidiabile. Quello che più conta a nostro avviso non è stato solo il punto largamente guadagnato a Cremona, ma il gioco sciorinato durante l’arco della partita, ottimamente diretta da un arbitro preciso e oculato quale è Vittorio Lattanzi di Roma. Fa piacere, una volta tanto, sottolineare la direzione perfetta dell’uomo in « giacchetta nera ». Tra i semiprofessionisti non m anca no i buoni fischietti. Cosa è dunque accaduto a Cremona in un pomeriggio più invernale che primaverile? Lo spirito nuovo dell’undici alessandrino che conscio del proprio ruolo nulla ha lasciato al caso. Come fummo severi in passato a giudicare Mario David, occorre ora rendergli giustizia. Il mister, in quella che poteva essere una partita veramente decisiva, ha schierato i suoi ragazzi in modo perfetto se ciò si può dire nel mondo del calcio. Privo di Paesanti e Lorenzetti, squalificati, ha rinunciato al pur bravo Magri per fare posto a Manueli. Il pupillo di Pietruzzi è risultato tra i migliori, se non il migliore, seguito a ruota da Di Pucchio, Proietti, Paparelli e da tutti gli altri grigi. Manueli si è incollato a Donina, uno dei migliori grigiorossi senza concedergli spazio, poi quando i compagni passavano al contrattacco si è inserito più volte nella manovra incuneandosi nel vivo dell’arcigna difesa ospite. Per novanta minuti ha giostrato su quell'impossibile rettangolo senza accusare la fatica. A centro campo Di Pucchio è tornato ad esprimersi nel modo migliore. Lottatore per eccellenza, il capitano ha suggerito le tram e migliori, fungendo da vero uomo di collegamento tra difesa e attacco. Che dire poi di Proietti? Il ragazzo sta facendo passi da gigante e, indipendentemente dal goal da manuale, ha messo in mostra una limpidezza di idee che m ai avevamo avuto modo di vedere. Sulla fascia centra le del campo ha svolto un notevole lavoro di interdizione fungendo da vera spalla per Mantellato, Sassaroli e Vanzini. Le tre punte grigie che affrontavano una difesa piuttosto grintosa, sono andate vicinissime alla conclusione in più di una occasione. Sarebbe bastato un pizzico di fortuna e il risultato sarebbe certamente cambiato. Sassaroli in netta ripresa, ha fallito il suo goal domenicale, quando le squadre erano sull’uno a uno. Mantellato ricuperata una palla quasi impossibile, ha effettuato al 36’ del primo tempo un perfetto cross per la te sta del centravanti. Era più facile fare centro che fallire, ma il Gianni volendo cercare la soluzione nell’angolino, ha mandato la sfera a lambire il palo alla destra di Uccelli ormai fuori causato, è che abbia ritrovato L’importante, come condizione particolarmente utile nelle prossime partite al "Moccagatta ”. Sulla sinistra Vanzini si è battuto con la consueta caparbietà: avanti indietro per novanta minuti, sempre con la stessa concentrazione. Un campionato veramente con i fiocchi per la mancina alessandrina. Se centrocampo e attacco sono risultati veramente positivi, una nota di merito la si deve riservare alla retroguardia. Assente M agri, l’allenatore ha incaricato De Luca di svolgere l’azione di uomo « spazzatutto » e il ragazzo ha svolto magnificamente il compito affidatogli. Un discorso a parte merita Paparelli che doveva vedersela con Silva, autore del pareggio e che sinora ha già messo a segno otto goal. Dopo l’attimo di smarrimento in occasione della rimonta grigiorossa, Paparelli è salito in cattedra e da quel momento il centravanti è stato anticipato con regolarità cronometrica. Nella ripresa in particolare lo stopper grigio ha dominato nel vero senso della parola, sganciandosi per ricuperare le palle che finivano in zona m orta. Ottimo come sempre Maldera dal cui piede è partita l’azione del goal alessandrino al 5’ di gioco quando era in atto il forcing misurato dei padroni di casa. La rete merita effettivamente di essere raccontata. Il terzino avanza poi effettua un calibrato cross al centro dell’area dove Sassaroli, di testa, corregge la traiettoria per Proietti che volta le spalle alla porta. La mezz’ala con perfetta intenzione effettua una rovesciata (di quelle che solitamente fanno finire il pallone alle stelle) che sorprende nettamente Uccelli che riesce a fatica a sfiorare la sfera che si adagia in fondo al sacco. Una scudisciata per la Cremonese, che rilanciata dal tifo infernale dei propri fans perviene al pareggio un minuto dopo, sfruttando la unica incertezza della retroguardia. Per Proietti un goal capolavoro, di quelli che solitamente si mettono in cornice. Non possiamo dimenticare Di Brino che doveva vedersela con la punta avversaria più insidiosa: Guarnieri. Il ragazzo h a dovuto stringere i denti e certe volte ricorrere alle manieri forti per avere la meglio sull’ala che entrava in area come una ariete. Nessuna colpa per Vincenzi in occasione del pareggio; per la restante parte della partita si è comportato onorevolmente nelle occasioni in cui è stato chiamato in causa. Il lettore si domanderà la causa di questa prestazione maiuscola ed in particolare del favoloso primo tempo. La risposta è presto data: l’Alessandria ha manovrato ariosamente retrocedendo quando l'avversario premeva e distendendosi in avanti quando la manovra, meglio le file del gioco passavano nelle mani di Di Pucchio, Proietti o Manueli. Ovviamente tale tattica è stata resa possibile dal comportamento della Cremonese che ha giocato e lasciato giocare senza ricorrere ad ostruzionismi. L’Alessandria affrontando così la contendente in campo aperto ha espresso il meglio finendo veramente in crescendo nonostante il terreno reso pesantissimo dalla pioggia e il freddo pungente. L’applauso che ha accompagnato gli atleti e l’arbitro agli spogliatoi, sia alla fine del primo tempo che allo scadere del novantesimo ne è la riprova. Di più non ci si poteva attendere da questo confronto che ha onorato veramente il gioco del calcio. La partita è risultata così un test assai importante per i grigi alla vigilia dell’atteso derby con i cugini tortonesi. Dei leoncelli molto si è scritto: stanno disputando un campionato veramente con i fiocchi, sempre in crescendo. Si trovano a quattro punti dall’Alessandria, ma con una partita in meno essendo stata rinviata quella in programma al "Fausto Coppi” con il Piacenza. Il clima è veramente propizio per questo scontro diretto che potrebbe avere ripercussioni veramente notevoli nella zona primato. Campagnoli caricherà a dovere i propri ragazzi chiamati a dimostrare quanto realmente valgono. Il cimento del "Moccagatta” si preannuncia all’insegna della combattività e di fronte ad un pubblico quanto mai appassionato. Tempo permettendo il cassiere dei grigi farà veramente affari d’oro. David al momento attuale ha unicamente il problema della scelta degli uomini visto che Lorenzetti ha scontato il turno di squalifica. Il sacrificato pertanto dovrebbe essere Manueli che è stato veramente splendido: non è detto però che ciò accada. Il trainar ha questa settimana il tempo per lavorare veramente in tutta serenità senza Tassino costante della polemica. L’incontro con il Derthona bene si presta per confermare la validità della prova sostenuta a Cremona, in casa di una delle avversarie direttamente interessate alla poltrona della serie B. Agli sportivi, come nella partita con l’Udinese, si chiede il costante appoggio che deve essere veramente rumoroso quanto contenuto nei limiti della sportività. Domenica l’Alessandria potrebbe veramente spiccare il volo verso l’alto, quel volo sognato da lungo tempo dagli appassionati che seguono i beniamini nella buona e cattiva sorte. I tempi difficili sembrano essere definitivamente tramontati, occorre fare il possibile perchè non ritornino. Concludiamo con una precisazione sui fatti accaduti nel post partita di Venezia-Alessandria. David, come lo stesso ha precisato, si rifiutò di stringere la mano a Ridolfi e collega Radio in quanto il comportamento di questi ultimi, durante la gara, fu veramente antisportivo. Logica quindi la reazione del mister che era stato bersagliato unitamente ai giocatori, da epiteti non certamente sportivi. (Il Piccolo - Il Gattopardo) Sassaroli "regala,, il successo L'ALESSANDRIA PRODIGA ANCHE A CREMONA: 1-1 Botta e risposta all'inizio tra Proietti e Silva, poi il centravanti dell'Alessandria ha sprecato l'occasione decisiva Cremonese ed Alessandria hanno concluso alla pari — su un campo pesantissimo, sotto una pioggia battente ed un vento gelido — una partita di ottimo contenuto tecnico, condotta senza particolari accorgimenti difensivi e dal gioco arioso ed interessante. Nonostante il tatto che la Cremonese abbia attaccato di più (ma certo con minor discernimento) è l'Alessandria che può maggiormente rammaricarsi per la mancata vittoria, perché il suo centravanti, Sassaroli, ha incredibilmente mancato la rete decisiva. « La prossima volta che mi succede una cosa del genere — ha detto Sassaroli — non mi resta che suicidarmi ». Senza arrivare a tanta drastica decisione, è chiaro che David e compagni ieri, con un po' più di accortezza, potevano tranquillamente portarsi a casa i due punti. Al di là del risultato, la partita comunque ha messo in mostra un'Alessandria vivace, attenta, molto più sicura del fatto suo. La Cremonese è squadra pericolosa sotto tutti gli aspetti, sa attaccare con impeto e conta su una coppia di terzini — Maianti e Cestai — di altissimo livello; è quindi in grado, con il suo gioco « a folate », che a tratti è spumeggiante, di mettere in difficoltà qualsiasi avversario. Grosso merito dell'Alessandria è stato quello di aver saputo con. tenere, dall'alto di un'organizzazione superiore a centrocampo, un avversario pericolosissimo e di aver creato, con accortezza, i presupposti per il contrattacco. Se ha sbagliato la conclusione, è un altro discorso. Resta il fatto che la prova di ieri ha dimostrato che i grigi — specialmente se impareranno a non sciupare le occasioni — hanno buone probabilità per puntare alla promozione. La partita si è « accesa » subito, dando luogo fin dai primissimi minuti agli episodi determinanti. Il ritmo, nonostante il terreno pesante, è stato sostentassimo, con la Cremonese che cercava il gol sotto la spinta del suo pubblico, ma era l'Alessandria ad andare per prima in vantaggio. Maldera, al 5', avanzava autorevolmente da destra, resisteva ad una carica e metteva al centro una palla che Sassaroli deviava di testa verso Proletti. Quest'ultimo, vista l'impossibilità di controllarla, tirava al volo in rovesciata. Di solito, tiri del genere si perdono alle stelle, ma Proietti azzeccava in pieno l'angolazione e sorprendeva nettamente Uccelli. Un gol splendido, di eccezionale fattura. La Cremonese incassava il colpo ma insisteva caparbiamente e, dopo solo due minuti, perveniva al pareggio. Davvero a tempo per le sue ambizioni, perché se avesse tardato un po', con l'Alessandria di ieri — che sapeva organizzarsi e amministrarsi con oculatezza — avrebbe incontrato molte difficoltà. Invece, pareggiava subito, con il classico colpo d'incontro e grazie anche ad una distrazione collettiva della difesa grigia. Al 7', azione sulla destra nell'area alessandrina: Morosinl effettuava un lungo traversone sul quale i difensori lasciavano via libera allo smarcato Carminati che poteva tirare quasi a colpo sicuro da sinistra. Vincenzi era già bravo a respingere di pugno allontanando la palla a pochi metri sui piedi di Silva che metteva in rete. Tutto da rifare con comprensibile contraccolpo psicologico per 1 grigi. La Cremonese continuava ad attaccare, ma si trovava di fronte una difesa ottimamente impostata che faceva perno su un Di Pucchio strepitoso che non sbagliava una palla e rilanciava ottimamente le punte. Anche Proietti e Paparellt si mettevano in buona evidenza per cui le sfuriate della Cremonese non producevano apprezzabili effetti. Era anzi l'Alessandria che mancava il gol del successo. Al 37' Mantellato da sinistra del fondo campo effettuava un calibrato traversone a Sassaroli, liberissimo a due passi dal portiere. Il centravanti avrebbe potuto colpire di testa senza preoccupazioni, invece cercava di cogliere in contropiede Uccelli e « calibrava » il pallone di poco a lato del palo. Nella ripresa, il ritmo subiva un netto (e comprensibile) calo, specialmente da parte della Cremonese. I grigi avevano quindi modo di far valere la loro maggior classe complessiva, ma non riuscivano più a creare l'occasione decisiva per il gol. Qualche spunto vivace nei minuti finali nelle due parti e poi la conclusione che vedeva entrambe le squadre soddisfatte. Hanno dato vita ad una bella partita e le notizie della radio sono tali da rallegrarle, specialmente l'Alessandria: il Venezia ha perso, il Lecco ha pareggiato. La strada della serie B è sempre aperta. (La Stampa - Ed. Sport - Beppe Bracco) Risultati: Cremonese - Alessandria 1-1 Derthona - Piacenza rinv. Imperia - Seregno 1-0 Lecco - Trento 1-1 Pro Patria - Savona 1-0 Pro Vercelli - Padova 1-0 Rovereto - Udinese 0-0 Solbiatese - Legnano 1-1 Treviso - Belluno 0-0 Verbania - Venezia 3-1 CLASSIFICA: Lecco, Solbiatese p. 32; Cremonese, Venezia ed Alessandria 31 ; Udinese 29; Derthona, Belluno 27; Padova, Trento 26; Verbania, Legnano 24; Savona 23; Seregno 22; Piacenza, Treviso 20; Rovereto, Pro Patria 19; Imperia 18; Pro Vercelli 17 *una gara in meno Marcatori: 11 reti: Boscolo (Padova); 9 reti: Chinellato (Lecco), Bellinazzi (Venezia) e Foglia (Solbiatese); 8 reti: Goffi (Lecco) e Silva (Cremonese); 7 reti: M archi (Lecco), Giordano (Im peria), Ciclitira (Venezia), Bordon (Udinese) e Calloni (Verbania) Il punto sul campionato Secondo risultato utile consecutivo della Pro Vercelli, vittoriosa contro il Padova: è stata la partita della volontà e della determinazione. Severa lezione al Venezia da parte di un Verbania inflessibile: la velocità, la tenuta e le improvvisazioni degli atleti hanno demolito la capolista. La rinnovata Imperia ha ottenuto la vittoria contro il Seregno: la superiorità è andata oltre il punteggio. A 6' dalla fine la Pro Patria tutta grinta e generosità è riuscita a spuntarla con Beltrami su un Savona tecnicamente buono ma troppo rinunciatario spesso nella ripresa.