Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1971/1972
Serie C
16-04-1972 - Giornata: 29 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Trento AC 2 - 1 (1 - 1)
RETI: 40. rig. Proietti Farinelli V.[A], 72. Proietti Farinelli V.[A] 44. Meneghetti [Tr]

Alessandria US Vincenzi Silvano, Maldera (II) Attilio Benedetto, De Luca Sergio, Magri Pier Luigi, Paparelli Ezio, Paesanti Paolo, Proietti Farinelli Vincenzo, Di Pucchio Claudio, Bergamo Paolo, Lorenzetti Giuseppe, Vanzini Franco A disp.:(P) Ciceri Santino, Sassaroli Gianni All.: Pietruzzi Mario

Formazione avversaria
TRENTO AC: Cometti, Fabbri, Turinelli, Neri, Sartori, Baveni [46. Medeot], Scocchi, Sigarini, Meneghetti, Scali, Milanesi. A disp.: Caliari. All.: Bozzato

Arbitro: Busalacchi (Palermo)
Note
Ammonito: Sigarini [T]. Spettatori: 5000 circa, di cui 2842 paganti p er un incasso di lire 4.364.400 Angoli: 5-4 Terreno a tratti pesante per la pioggia caduta nella notte di sabato e nella mattinata di domenica, cielo coperto Controllo antidoping per i grigi Vincenzi, Proietti e Bergamo Inizio gara ore 15.00

Commento
TRASCINATI DAGLI AFICIONADOS I GRIGI TRAVOLGONO IL TRENTO Esplode il "tifo” al «Moccagatta»: l'Alessandria all’arrembaggio, dopo il pareggio dei veneti, agguanta il successo con una splendida rete di Proietti, che aveva aperto le marcature nel primo tempo COME ERA NELLE PREVISIONI: L’ALESSANDRIA HA SUPERATO L’OSTACOLO TRENTO, mentre Lecco, Venezia e Solbiatese hanno diviso la posta. La classifica vede sempre in testa i lariani, seguiti ad un solo punto dai grigi che hanno agguantato il Venezia e distaccato la Solbiatese che si è fatta imporre il pari dall’Udinese. Nel girone A, il discorso promozione è apertissimo in quanto la capolista arranca faticosamente. L’Alessandria, rinnovata nello spirito, è bene in sella, anche se domenica l'attende la non facile trasferta di Savona. I liguri sono stati castigati duramente a Piacenza e si faranno in quattro, ma se incontreranno sulla loro strada non è detto che non possa scapparci una vittoria. II tabellino promozione dei grigi prevede il raggiungimento della quota 52: ne mancano ancora 15 che dovranno essere rag. granellati nelle restanti cinque partite interne e nelle quattro trasferte. Il campionato, come è stato giustamente scritto, si accorda con il trascorrere delle domeniche e chi sbaglia paga di tasca propria. Proprio partendo da questo presupposto occorre evidenziare il clima psicologico in cui vivono i giocatori. L’Alessandria dopo il derby ha affrontato la realtà a viso aperto e di ciò ne diamo atto all’ing. Sacco. La sua non è stata come abbiamo avuto modo di rilevare, una scelta facile. I rischi nel calcio sono più numerosi di quanto si possa pensare. La decisione di sospendere David, coraggiosa e ponderata, sta dando i suoi frutti. Lo constatano ogni domenica i fans che seguono la squadra. Pur nei momenti critici — e durante l’arco dei novanta minuti se ne presentano sempre — i giocatori stringono i denti, fanno ricorso all’orgoglio. Diceva bene Armano a fine partita: « I ragazzi danno tutto e ciò è molto importante in questo mo. mento. Contro il Trento hanno avuto alcune impennate di orgoglio vera, m ente ammirevoli. Seguiamoli con calore e vedrete che i risultati non potranno mancare ». Contro il Trento si è assistito ad un episodio che non si registrava da tempo: i tifosi nel momento cruciale del. la gara hanno dato tutto , il loro sostegno alla squadra trascinando i ragazzi alla conquista del successo. Per venti minuti il tifo è risultato ve. ram ente infernale ed i giocatori hanno ampiamente ripagato la fiducia che era stata riposta in loro con quella bellissima rete di Proietti che è stata l’epilogo di un lungo periodo di supremazia. Con il Trento si è dunque avuta una conferma: quando i ragazzi si impegnano nessun obiettivo è irraggiungibile. In molte occasioni avevamo lamentato che la squadra mancava di fiducia in se stessa: di. versi allenatori delle squadre che si erano affronta, te, avevano rimarcato questo aspetto negativo. Il clima ora è mutato: si bada al sodo, cioè ai due punti e il successo lo cerca tutta la squadra. Questa volontà è emersa in particolare durante l’incandescente quarto d’ora della ripresa quando il risultato, fisso sull’uno a uno, pareva veramente inamovibile. I ragazzi di Pietruzzi e Armano, si sono portati in area avversaria decisi a spezzare l’incantesimo, chiamando in causa più volte l’attento Cometti. Abbiamo visto Sassaroli ricuperare un palio, ne impossibile, un Lorenzetti mobile e per nulla preoccupato delle accoglienze non troppo festose dei difensori bianchi. Il gol è maturato con il trascorrere dei minuti; si direbbe che gli sportivi lo hanno gustato ancora prima che Proietti siglasse la doppietta. Questo preambolo era necessario per spiegare la non sempre brillante esibizione del primo tempo. Il Trento è avversario da non sottovalutare e quanto vale lo ha dimostrato in campo. I veneti hanno impostato la gara non su un catenaccio ad oltranza, m a su una tattica elastica che consisteva nello sfruttare le proiezioni in avanti dei padroni di casa. In più di una occasione le punte che stazionavano a centro campo, Meneghetti e Milanesi, si sono incuneati con decisione nelle maglie difensive alessandrine. Fortunatamente il rientrante Magri non ha mai concesso troppa confidenza agli avversari: ha dimostrato freschezza e conseguente lucidità ricuperando sveltamente nelle poche occasioni che era stato superato. Con un avversario che non voleva fungere da materasso, il centrocampo alessandrino, forse un po’ troppo infoltito in relazione al numero delle punte vere, ha compiuto Terrore di fiondare sovente in profondità e in particolare sulle fasce laterali. Il terreno allentato dalla pioggia, caduta abbondantemente nella notte e in mattinata, non favo, riva certo né gli scatti né i ricuperi. A questa considerazione si aggiunga la necessità impellente di sbloccare il risultato. Bergamo lasciato forse troppo solo si è trovato in più di una occasione in difficoltà non potendo contare su una spalla che poteva essere Lorenzetti o Proietti. Con le punte troppo isolate in avanti, con qualche uomo che stentava a trovare la giusta carburazione i veneti hanno potuto attuare la loro tattica con una certa tranquillità. Quando però l’Alessandria ha premuto in avanti Baveni e Sartori si sono trovati in netta difficoltà. Basta dare uno sguardo al taccuino per averne conferma. Il perfetto centro di Lorenzetti al 26’ che ha consentito a Bergamo di sfiorare il gol (la palla colpita di te. sta dal centravanti è andata a stamparsi sulla tra. versa); l’azione in profondità di Paesanti che ha costretto Cornetti a sfodera, re un intervento maiuscolo ne sono la indiretta conferma. Ogni qualvolta si è operato decisamente e sulle ali con passaggi diagonali gli ospiti hanno accusato decisamente il colpo. Rivediamo l’azione del rigo, re che ha consentito ai grigi di aprire le marcature. Vanzini dalla destra centra per Bergamo che, si destreggia con molta calma tra ben tre avversari, finché Fabbro lo strattona decisamente per una manica facendolo ruzzola, re al suolo. Nessun dubbio sulla massima punizione che il rigorista Proietti ha trasformato con una fiondata alla destra del portiere abilmente spiazzato. Pure lo scorso anno, e sempre su calcio di rigo, re l’ala aveva dato la vittoria alla sua squadra tra. sformando nella stessa porta la massima punizione. Nella ripresa l’Alessandria si è ripresentata con un volto nuovo e con la ferma intenzione di fare propria l’intera posta. La prima mossa felice è venuta dalla panchina con la sostituzione di De Luca con Sassaroli per aggiungere un ’altra punta -all’attacco grigio. Operando in diagonale sotto l’orchestrazione di un Di Pucchio che molto dà in questi con. fronti piuttosto caldi e, con un Lorenzetti deciso a dimostrare che la classe non era svanita, il Trento ha incominciato ad accusare il colpo. L’Alessandria lavorando ai fianchi l'undici veneto è andata gradatamente acquistando tono dimenticando la fatica accumulata nella prima frazione della gara. Con un crescendo notevole le punte hanno concluso numerose azioni con tiri insidiosi verso la rete avversaria. La diana è stata suonata prima da Lorenzetti con un perfetto rasoterra che 11 portiere non ha trattenuto consentendo a Sassaroli di sparare nella porta sguarnita fallendo però clamorosamente il bersaglio. Per altre due volte il Gianni è andato vicinissimo a quella marcatura che cerca con tutta la carica agonistica che ha in corpo. Poi l’azione dello splendido gol di Proietti che ha concluso prepotentemente il duetto con Ber. gamo. La cronaca di Alessandria . Trento potrebbe esaurirsi con queste note. Il tripudio degli sportivi a fine gara è il miglior commento al secondo sue. cesso casalingo ottenuto sotto la gestione Pietruzzi . Armano. Un’Alessandria caricata a dovere che quando le necessità della partita io richiedono sa fare appello a quella grinta che invidiavamo ad altre squadre. Commentava Pietruzzi; « Una vittoria sofferta, ma voluta. Non dimentichiamo che Lorenzetti ha giocato handicappato da un ematoma alla gamba, tanto che la sua presenza a Savona è per il momento incerta. Abbiamo compiuto un altro passo in avanti. Dobbiamo rispettare la nostra tabella di marcia senza preoccuparci degli altri. Se continueremo sullo stesso metro le soddisfazioni non mancheranno. I ragazzi hanno capito che tutti gli avversari quando giocano contro di noi si impegnano al massimo: non possiamo sottovalutare alcuno, né il Savona né la Pro Patria che riceveremo tra quindici giorni ». Il discorso dell’allenatore è chiaro: l’avvenire dell’Alessandria è nelle mani dei giocatori i quali non possono tradire la fiducia né dell’ing. Sacco né degli sportivi che si sentono veramente vicini ai beniamini. Domenica l’appuntamento è in riva al mare, a Savona un undici che nell’andata riuscì ad imporre agli alessandrini il pareggio. Una trasferta non certo facile visto che i liguri occupano una posizione in classifica che potrebbe di. venire critica con il tra ¬ scorrere delle domeniche. L’Alessandria non può permettersi di fare beneficenza, in questo particolare momento. I punti valgono veramente doppio in particolare se conquistati in trasferta. Armano e Pietruzzi ricorreranno, con molte probabilità a Colombo completamente ristabilitosi dall’incidente che lo ha tenuto lontano dai campi di gioco per diverse settimane. Il forte stopper, provato sabato scorso a Tortona nella Beretti, ha dimostrato di essere in perfetta form a e di non risentire dell’infortunio. Con il ritorno di Colombo, Paparelli potrebbe essere retrocesso a fianco di Maldera. Per l’attacco i soliti dubbi che riguardano la coppia Bergamo. Sassaroli; il possibile rientro di Mantellato e l’infortunato Lorenzetti. L’imbarazzo sta nella scelta e ciò è certamente un fatto positivo considerato che i tecnici possono scegliere gli uomini più in form a. Come sempre centinaia saranno gli sportivi al seguito del. la squadra pronti ad incitare i beniamini protesi verso la testa della graduatoria. (Il Piccolo - Il Gattopardo) I GRIGI (2-1 AL TRENTO) RITROVANO I LORO TIFOSI Grande impegno della squadra di Pietruzzi - Segna per primo Proietti su rigore, pareggia Menegali dopo quattro minuti - Nella ripresa è ancora l'ala destra a realizzare Per la prima volta dopo diverse domeniche l'Alessandria vince e si merita anche gli applausi. Non è stato il risultato (2 a 1 al Trento) e probabilmente neppure II gioco ad entusiasmare i tifosi, accorsi, come sempre, numerosi al Moccagatta. II pubblico ha. Invece apprezzalo l'Impegno e la grinta che I grigi hanno messo per vincere questo Incontro che non si presentava facile per la solidità della squadra avversaria, forse priva di grandi talenti, ma compatta e determinata. Andati in vantaggio con un rigore concesso dall'arbitro Busalacchi con una certa magnanimità, gli alessandrini si sono visti raggiungere pochi minuti dopo per una svista della difesa che è rimasta ferma su un calcio di punizione che invece i trentini hanno sapientemente utilizzato. A questo punto in altre occasioni l'Alessandria si spegneva accontentandosi del pareggio. Ieri, invece, Lorenzetti e compagni hanno dato il via ad un « forcing » che soltanto la sfortuna avrebbe potuto privare di una conclusione positiva. Batti e ribatti sulla porta di Cornetti, il secondo gol è venuto, splendido nella sua esecuzione, portando il successo, pienamente meritato. Si è insomma sofferto ma, questa volta con soddisfazione finale. L'Alessandria si è presentata in campo con la formazione praticamente adottata da quando la conduzione della squadra è passata nelle mani di Mario Pietruzzi, con la supervisione di GÌnetto Armano. Bergamo è stato confermato nel ruolo di centravanti (con Sassaroli in panchina pronto ad intervenire, come è poi avvenuto); Maldera e De Luca hanno costituito la coppia dei terzini, mentre in mediana, Paesanti e Di Pucchio servivano per la spinta iniziale nelle azioni offensive e per la rottura, quando il Trento si spostava in attacco. L'esame generale della squadra è stato cosi positivo che lascia prevedere un ottimo finale di campionato. La situazione della Alessandria, in lotta per la promozione, sta diventando sempre più rosea, visto che molte dirette avversarie continuano a perdere colpi. Il giovane Bergamo si è rivelato molto prezioso; Proietti, autore ieri delle due reti alessandrine è il «jolly» dell'attacco in grado di risolvere nella rete avversaria. Tutta la difesa ha dimostrato una buona coesione, con la regia di un Magri superlativo e senza stonature. Soltanto Maldera, peraltro ottimo in alcuni spunti e quando si porta In avanti, ha palesato qualche incertezza, dovuta più all'ingenuità che a un'errata impostazione tecnica. Per il resto bene Lorenzetti i nonostante una leggera distrazione muscolare sopportata sin dall'inizio della partita), bene Di Pucchio ed anche Vanzini, nonostante la tendenza ad essere troppo individualista. Queste note positive vanno anche ad onore del Trento che con i suol Sigarini, Neri, Scocchi e Menegali ha disputato un incontro onesto, senza concedere nulla. Dopo un paio di puntate di Paesanti e Proietti, è ancora Bergamo a propiziare il primo gol dei grigi. Su un cross di Di Pucchio al 40' il centravanti alessandrino in area si libera di un avversario ma Fabbro, nel tentativo di colpire il pallone lo sbilancia, facendolo ruzzolare a terra. E' rigore e Proietti incaricato del tiro, non sbaglia mettendo in rete sulla sinistra di Cornetti. La gioia dei grigi dura poco. Quattro minuti dopo, Maldera si lascia tentare da un inutile fallo su Milanesi. L'ala sinistra trentina calcia dall'esterno a metà dell'area e Menegali di testa sorprende tutti raggiungendo il pareggio. All'inizio della ripresa Bozzato sostituisce Baveni con Medeot e al 56' Pietruzzi, seguendo un programma già stabilito manda In campo Sassaroli facendo uscire un terzino, De Luca. La maggiore spinta alessandrina si fa sentire e la pressione sulla porta di Cornetti è continua: Sassaroli, Bergamo, Vanzini, ancora due volte Sassaroli (un colpo di testa fuori di poco e un tiro alto da solo davanti alla porta) cercano la vittoria. Riesce nell'intento al 72' Proietti che, raccolto un veloce diagonale di Vanzini, arriva in corsa e, traversando tutta l'area, calcia rasoterra battendo Cornetti. Sul 2 a 1 il Trento accenna una vaga reazione ma l'Alessandria tiene bene il ritmo e si aggiudica i due punti. (La Stampa - Ed. Sport - Eros Mognon) Risultati: Alessandria - Trento 2-1 Imperia - Derthona 1-0 Legnano - Cremonese 0-0 Piacenza - Savona 3-1 Pro Vercelli - Lecco 0-0 Rovereto - Belluno 1-0 Seregno - Venezia 1-1 Solbiatese - Udinese 2-2 Treviso - Pro Patria 2-0 Verbania - Padova 1-0 CLASSIFICA: Lecco p. 38; Venezia, Alessandria 37; Solbiatese 36; Cremonese 35; Udinese 33; Trento 31; Padova, Verbania, Derthona, 30; Belluno 29; Seregno 27; Savona, Legnano 26; Piacenza 25; Rovereto, Treviso 23; Pro Vercelli, Imperia 22; Pro Patria 20 Il punto sul campionato Contro la capolista Lecco, la Pro Vercelli ha ottenuto un punto molto utile in chiave salvezza: i locali hanno sviluppato una gran quantità di gioco soprattutto nel secondo tempo. L'Imperia è stato spesso dominato dalla tecnica del Derthona che ha veleggiato a centrocampo, i padroni di casa hanno combattuto con la loro arma migliore la volontà e hanno trovato il gol della vittoria al 90'. Il Piacenza ha avuto la meglio sul Savona che ha adottato una tattica prevalentemente difensivista. Il Verbania ha ottenuto il successo a 7' dalla fine contro il Padova grazie al gol di Gini: il successo è stato meritato per la determinazione messa in campo dai piemontesi.