Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1973/1974
Serie C
16-09-1973 - Giornata: 1 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Legnano AC 1 - 0 (1 - 0)
RETI: 23. aut. Bosotti [Le]

Alessandria US Pozzani Flavio, Maldera (II) Attilio Benedetto, Unere Giuseppe, Reja Edoardo, Barbiero Valeriano, Colombo Antonio, Vanzini Franco [57. Volpato Angelo], Manueli Luigi, Musa Ezio, Mazzia Bruno, Dolso Arrigo A disp.:Cribio Alessandro, (P) Croci Claudio All.: Ballacci Dino

Formazione avversaria
Legnano: Binelli, Talarini, Valentini, Bosotti, Lesca, Cannata, Capocci, Giavara, Mola, Robbiati [65. Xotta], Cascella. A disp.: Bucci, Cassani. All.: Lupi Luciano

Arbitro: Terpin Roberto (Trieste)
Note
Inizio gara ore 16.30

Commento
SI ALZA IL SIPARIO E I GRIGI COSTRINGONO I LILLA ALLA RESA L’Alessandria piega ii Legnano con un’autorete ma ii successo è legittimate da una girandola di azioni - gol fallite di un soffio © Solo le splendide parate di Binelli hanno evitato agii ospiti un passivo più pesante © Tra i migliori Reja, Manueli, Musa e Dolso © La ’’maretta” ai vertice conclusa con la conferma di Paolo Sacco quale responsabile della Società @ Domenica si va all’«Appiani» di Padova Il campionato ili serie C ha consumato domenica il suo primo atto: la grande maratona calcistica è iniziata. La marcia con 38 tappe si concluderà il 16 giugno del prossimo anno con solo due soste intermedie, una nell’andata l’altra nel ritorno. Mentre nei gironi A e lì le venti partite hanno avuto regolare svolgimento, in quello meridionale si sono registrate alcune defezioni dovute al... vibrione colerico. L’augurio è che il campionato 1973-74 non venga ’’inquinato”, non dal colera, ma dalle contestazioni che troppo sovente popolano i campi della serie A e della B. Per l’Alessandria la partita inaugurale è stata disputata al "Moccagatta" davanti a 7 mila spettatori di cui oltre cinquemila paganti per un incasso di 8 milioni 300 mila lire. Ospite il Legnano, squadra corsara che ha un solo obiettivo, la permanenza in serie C. L'incontro che, come vedremo più avanti, è stato vinto dai grigi per uno a zero, era stato preceduto da una serie di ’’golpe” che avevano fatto tremare le strutture della stessa società. Il terremoto è scoppiato mercoledi sera al termine della partita di Tortona, vinta 3-0, che ha aperto la porta ai sedicesimi di Coppa Italia. La buccia di banana la si identifica nell’improvviso diniego dell’ing. Remo Sacco di pagare i premi di partita. Il "mister" non ha accettato di buon grado lo scherzo e, per poco non accado il finimondo. Dino Ballacci che non ha peli sulla lingua, ha minacciato di dimettersi dopo avere pagato personalmente la cifra se i dirigenti insistevano nel loro atteggiamento Sono volate parole piuttosto pesanti e c'è voluta la mediazione del dottor Mauro Grassano per riportare tranquillità in un ambiente piuttosto effervescente. 11 Commissario straordinario per vederci chiaro ha temporaneamente "accantonato” il figlio Paolo poi, quando la buriana si è placata, ci si è accorti che era meglio non affidarsi ad improvvisi colpi di testa. I premi sono stati regolarmente pagati ai giocatori; Ballacci ottenuta la garanzia che nessuno interferirà nel suo lavoro, ha ripreso le redini della conduzione tecnica. Per finire, sabato pomeriggio un comunicato dell’Alessandria U.S. ha precisato che Paolo Sacco « resta il responsabile della società » e che il padre, pur restando dietro le quinte, vigilerà nella veste di Commissario straordinario. Tutto chiarito al vertice? La risposta sembra affermativa, ma sarà il campionato a dirci se la chiarificazione è stala globale o meno. Gli sportivi che hanno seguito con molto interesse la vicenda se lo augurano. Dopo sei anni di serie C, tre promozioni mancate per un soffio, quattro allenatori chiamati a cavalcare la tigre alessandrina, è giusto attendersi qualcosa in più, vale a dire il ritorno in quella serie cadetta che sembra proprio stregala. Il raggiungimento dell'obiettivo è legato non solo a quanto saprà dare la squadra, ma al calore che la circonderà. Solo con l’armonia, la reciproca comprensione è possibile l'operazione rilancio delle vecchie casacche alessandrine. Il passato dovrebbe insegnare qualcosa: il pubblico che segue le vicende dei grigi ha dimostrato, sin dalla prima domenica, di volere aiutare psicologicamente i giocatori ai quali è stato affidato il compito di tradurre in realtà ciò che allo stato attuale è solo un sogno. Ed eccoci così giunti al confronto di esordio tra Alessandria e Legnano. Il mister come era accaduto mercoledì al "Fausto Coppi", ha rinunciato a Dalle Vedove e Baisi. L’ex barese, affetto da tallonile, pare ingigantisca il malanno per motivi finanziari visto che non sono pochi a definirlo un « malato immaginario », rispolverando una commedia di Goldoni. Baisi invece ha scoperto le propria batterie senza troppi indugi. Nonostante i ripetuti contatti tra Novara (sua società di appartenenza) e Alessandria, le strette di mano con la promessa di mettere nero su bianco, ci si è accorti che il centravanti non aveva alcuna intenzione di definire la propria posizione. Secondo gli accordi intervenuti, il sodalizio di via Gentilini dovrebbe versargli otto milioni e quattro i novaresi. Il conguaglio non è stato bene accetto dall'interessato il quale ha così fissato le richieste: quattro milioni dagli azzurri più dodici dalla nuova società. In totale sedici milioni, un ingaggio da nababbo sul quale non concordiamo. La valutazione tecnica del giocatore non consente un tale sacrificio. Accordargli una tale prebenda, significa scatenare la rivoluzione all’ interno della rosa dei giocatori. Ballacci ha tentato invano di fargli comprendere che una tale somma non l’avrà da nessuno. Il giocatore ha fatto orecchie da mercante pensando, con molle probabilità, di essere indispensabile. L’errore di valutazione è quanto mai evidente perchè l'Alessandria, davanti ad un caso come questo, adotterà il principio di non prestare ulteriore attenzione al giocatore. In parole i povere significa che il sostituto sarà trovato altrove con il prossimo mese di novembre. Molti i nomi che si fanno, compreso quello del giovane centravanti granata Pasquali che lo scorso anno ha militato nelle file dell’Anconitana. Sul taccuino di Ballacci sono indicati altri nominativi per cui è bene attendere prima di indicare il futuro attaccante. Il confronto con il Legnano ha evidenziato la necessità di disporre di un uomo gol capace di dialogare con Musa e di sfruttare i cross che giungono al centro. Un atleta di buona statura, piuttosto mobile e pronto a fiondare a rete. Ballacci non ha nascosto ai giornalisti che disponendo di un tale elemento, si sentirebbe oltremodo sicuro. Cosa è accaduto contro i lilla? L’Alessandria ha faticato non poco nel primo tempo poi, nella ripresa, ha assunto decisamente le redini dell'incontro. Facile spiegare la metamorfosi verificatasi in così breve lasso di tempo. Mentre nei primi quarantacinque minuti i grigi sono apparsi piuttosto claudicanti a centrocampo, con l'innesto di Volpato si è automaticamente determinata una zona filtro che ha consentito un maggior controllo delle puntate avversarie e nel contempo di meglio impostare il lavoro in profondità. Vanzini impiegato come ala tornante non sta attraversando un periodo felice: il buon Franco è alla ricerca oltre che della forma migliore di tranquillità. Giostrando sulle fasce, inevitabilmente deve trascurare il sostegno di cui necessita Reja che sovente si spinge in avanti, come del resto ha fatto Dolso. I locali non disponendo di un perno, pur presentandosi diverse volte davanti a Binelli hanno poi. subito la pressione avversaria. Non importa se essa è stata sterile. Con Volpato invece la situazione è mutata come d’incanto, proprio per le cause alle quali abbiamo accennato. L’ex catanese smanioso di assicurarsi un posto in squadra, oltre a badare ai collegamenti si è inserito al momento giusto sia in fase di dialogo con Musa che di conclusione. Per il bergamasco un esordio che lo colloca sin d’ora tra i protagonisti del campionato che ha mosso i primi passi. Se Volpato è stato tra i migliori una nota di merito spetta senza dubbio a Musa divenuto centravanti effettivo per la defezione di Baisi. Il ragazzo, a differenza di quanto accadeva nello scorso torneo, non solo ha ripetutamente cercato il gol, ma ha tentato di aprire la manovra sui compagni, con passaggi smarcanti alcuni dei quali veramente apprezzabili sotto il profilo tecnico. Sfortunatamente tanto altruismo non è servito a molto, in questa occasione. L'importante è che insista. L'unica nostra perplessità deriva unicamente dalla posizione, a volte troppo arretrata, che determina un vero vuoto in fase d’offesa. L’arretramento trova tuttavia una parziale giustificazione nel fatto che il centravanti operando nettamente in svantaggio come statura sull'avversario, preferisce cercare spazio altrove, partendo da lontano. La partita di Musa la si deve considerare pertanto positiva come quella di Manueli, fino a quando il fiato non gli è venuto meno. Il ragazzo ha giocato sullo standard delle migliori prestazioni dello scorso campionato. Scattante e tecnicamente dotato, ha creato — operando proprio sulla fascia — decine di azioni gol compresa quella che ha fatto perdere la testa a Bosotti il quale, nella foga, ha indirizzato la sfera nella propria porta consentendo ai locali di sbloccare il risultato. Peccato che i cross sempre precisi, non abbiano trovato la testa di un compagno pronto a deviarli in rete. La statura delle nostre punte, consiglia la manovra rasoterra più che quella volante. Per la giovane promessa alessandrina una domenica di soddisfazione anche se nel finale la fatica ha annebbiato in qualche occasione le idee. Lo sforzo della prima tenzone ufficiale ha inciso pure sul regista Mazzia, una mezz’ala che pur senza possedere la quinta, è sempre presente nel vivo dell’azione. L'intelligenza tattica è fuori discussione, per cui gli appannamenti denunciati devono essere ascritti unicamente alla preparazione troppo affrettata. Non si spiega altrimenti alcuni errori madornali, come quello della rete del raddoppio mancata balordamente. L'ex juventino è capace di fornire un plafond assai superiore a quello messo in mostra davanti ai settemila tifosi mandrogni. Bene impostato Reja che ha un bagaglio di esperienza notevolissimo, capace di mascherare la tenuta che è al momento attuale approssimativa. Il mediano ha avuto spunti veramente eccellenti. Per l’intero arco della partita lo abbiamo sovente notato smarcato pronto a ricevere il passaggio o ad impostare le triangolazioni. Possedendo un tiro per nulla disprezzabile si è inserito con sicurezza nella manovra impegnando duramente Binelli. L'estremo difensore legnanese, vecchia conoscenza degli sportivi, merita una segnalazione a parte: dopo la gaffe del primo tempo si è ampiamente riscattato con alcune parate da grande campione. Se nel finale l'Alessandria non ha arrotondato il bottino, come meritava, lo si deve unicamente a Binelli splendido sulle raffiche . .. sparate da Musa, Volpato, Manueli e Mazzia. Sull'opposto fronte, il collega Pozzani nelle rare occasioni in cui è intervenuto si è disimpegnato con sicurezza. Per l’estremo difensore alessandrino una partita di ordinaria amministrazione. Buona la tenuta difensiva di Maldera e Unere: quest'ultimo approfittando della posizione arretrata di Capocci si è sovente proiettato verso la rete avversaria. Maldera è rimasto per lo più in zona proprio per evitare sgradite sorprese. Lo sbilanciamento in avanti di Unere è stato contenuto dalla posizione difensiva di Dolso che ha spaziato nella propria metà campo. Il tanto discusso Arrigo ha mostrato in questa occasione maggiore grinta, più mobilità: solo qualche peccato veniale che il pubblico gli ha perdonato proprio per la concentrazione dimostrata. Con qualche ombra l'esibizione di "Gengis Kan" Barbiero, libero spazza tutto. L’ex reggiano ha tuttora ribadito quanto si sapeva e cioè che è un atleta al quale non fa difetto l’esperienza. Lo si trova sempre al posto giusto in particolare nei momenti più delicati. Per la retroguardia un pilastro che risulterà utile quando si affronteranno cimenti più impegnativi. Lo stopper Colombo ha raggiunto uno standard di gioco accettabile: sulla mobilità può ancora migliorare. Domenica si è battuto senza risparmio affidandosi sovente alla grinta che non gli difetta. 11 centravanti Mola ha trovato un osso assai duro da rodere visto che solo poche volte è riuscito a sfuggire al controllore che non gli concedeva spazio. Il successo conquistato a spese di un Legnano molto accorto è stato quanto mai meritato anche se sul tabellino figura che Tunica rete è ... un’ autorete. L'andamento della gara ed in particolare la ripresa è nettamente favorevole ai locali i quali alla line hanno raccolto una larga messe di applausi. Il pubblico in questa occasione ha dimostralo il proprio attaccamento ai colori sociali badando più ai pregi che ai difetti della squadra. Una prova di maturità che merita di essere segnalata a conferma dell'entusiasmo che accompagna la squadra in questa ennesima fatica. La prima giornata di campionato non ha registrato molti colpi a sensazione. Solo l'Udinese l'ha spuntata in trasferta in casa della matricola Bolzano: per i bianconeri una dimostrazione di forza che li colloca tra i favoriti del girone. Hanno vinto pure le nobili decadute Monza e Mantova. I primi con una notevole sicurezza, meno i virgiliani che hanno sudalo più del previsto per domare una Gavinovese che si è dimostrata solida in tutti i reparti. All'appuntamento con la vittoria è mancato solo il Lecco che non è riuscito a superare l'arcigna difesa vigevanese e l’incontro si è concluso a reti inviolate. La Pro Vercelli ha invece sprecato molto a Solbiate perdendo una occasione quanto mai propizia per compiere un passo avanti in media inglese. Previsioni è ancora prematuro azzardarne in quanto troppe sono ancora le squadre alla ricerca della condizione migliore. Veniamo al prossimo turno. L’Alessandria scende all’« Appiani » di Padova dove lo scorso anno i grigi la fecero da mattatori zittendo gli increduli tifosi veneti. I bianco scudati "bruciati” a Monza cercheranno di rifarsi a spese dell'ospite di turno che è appunto l’undici di Ballacci. Facile immaginare la foga dei locali desiderosi di mettere a tacere le ambizioni di Barbiero e compagni. Sarà pertanto una partita piuttosto tirata che consentirà di tirare le prime somme sui grigi i quali dovranno dimostrare oltre alla coesione, il carattere indispensabile in queste partite. Il mister al momento attuale pare non avere problemi. Nel caso Baisi si decidesse a firmare il contratto l’ex novarese sarà schierato senz'altro al centro con Musa seconda punta per la prima trasferta stagionale molli saranno i tifosi che sulle ali dell’entusiasmo seguiranno la squadra nella città del Santo. L’ Alessandria troverà pertanto all'Appiani una buona aliquota di tifosi che si attendono un risultato positivo. Ballacci in settimana cercherà di eliminare, con le consuete istruzioni tattiche, le sbavature registratesi nel corso di Alessandria-Legnano. Se i grigi sapranno ripetere i novanta minuti delle scorsa domenica, il Padova avrà vita assai difficile nonostante il vantaggio del terreno amico. E' indubbio che un nuovo successo garantirebbe ai mandrogni un vantaggio psicologico notevole anche rispetto agli avversari tipo Monza che se la vedrà invece con il Derthona al « F. Coppi » (Il Piccolo - Il Gattopardo) L'ALESSANDRIA E' PARTITA CON IL PIEDE GIUSTO L'autogol del Legnano basta per lo 0-1 Uno a zero al Legnano. L'Alessandria inizia il campionato con il piede giusto, anche se il successo è giunto con un'autorete del libero Bosotti. Una volta tanto i grigi escono sorridendo dal «Moccagatta», tra gli applausi del numeroso pubblico. Dopo le partite di Coppa Italia, la «minicrisi» dirigenziale e le ventilate dimissioni di Ballacci, la squadra ha risposto con i fatti all'attesa dei tifosi. Il punteggio finale non rispecchia l'andamento della partita. L'Alessandria avrebbe potuto vincere con uno scarto di reti consistente se la mira delle punte fosse stata più precisa e se il portiere degli ospiti Binelli non avesse compiuto diversi interventi miracolosi. In squadra si sono visti Reja e Mazzia, due uomini che indubbiamente con la loro esperienza sono in grado di fornire un certo ordine. L'ex palermitano s'è mosso con disinvoltura, portandosi spesse volte all'attacco per suggerire e per concludere le azioni. La prova di Mazzia va presa invece con riserva. La mezz'ala è in ritardo di preparazione. Solo quanto sarà in di concludere s'è sempre trovato in difficoltà. Veniamo a Dolso. Ha giostrato per lunghi periodi in zona arretrata del campo (una tattica concordata con l'allenatore) per creare spazi in zona avanzata, facendo saltuariamente capolino all'attacco. Dolso, con un saggio di tecnica raffinata e con intelligenza, dare un giudizio completo Mazzia ha terminato l'incontro col fiatone e le idee annebbiate. Lo stesso dicasi del giovane Manueli, che ha perso gradualmente incisività. Generosa, ma pasticciata, è stata anche la prova di Musa. Il piccolo attaccante ha avuto il duro compito di sostituire Baisi, in disaccordo economico con la società, che ben difficilmente si potrà risolvere. Musa ha fatto soffrire il longilineo Lesca, ma al momento è però risultato uno dei migliori. L'innesto di Volpato a una decina di minuti dalla ripresa e gli sganciamenti di Dolso hanno vivacizzato la manovra della squadra. La difesa è stata autorevole con il dinamico Unere e i validi Barbiero e Colombo Soltanto Maldera ha palesato qualche incertezza nel primo tempo, zoppicando per un po' in serie a una botta, ma poi si è ripreso. In definitiva un'Alessandria con qualche problema da risolvere: l'intesa va perfezionata; il centrocampo è apparso un po' pesante, all'attacco manca un vero goleador, che la società dovrà ingaggiare al prossimo mercato di novembre. L'Alessandria, comunque, è una squadra sorniona (come la scorsa stagione) che accusa cali di rendimento e pause per poi improssive, pregevoli fiammate offensive. La gara contro il Legnano è stata un collaudo relativo. L'undici di Lupi ha contenuto dignitosamente le sfuriate dei padroni di casa, senza peraltro impensierire Fozzani. Una formazione, quella dei lillà, che manovra bene la palla fino a tre quarti di campo per poi naufragare ingenuamente. Ancora una volta la Serie C rivela un netto divario tecnico-tattico fra le «grandi» e le altre compagini. La cronaca è ricca di note. L'Alessandria coglie i frutti della sua superiorità territoriale al 23': un centro di Manueli provoca l'intervento di Bosotti che sfiora la palla di testa mandandola alle spalle di Binelli. Subito dopo il Legnano potrebbe pareggiare con Mola che, solo davanti al portiere, lascia partire un tiro corto, ma centrale. Fozzani compie una grande parata. Al 35' Reja impegna Binelli. Le maggiori emozioni si hanno però nella ripresa. Al 61' e al 63' si registrano due «stangate» di Musa che Binelli neutralizza. E' un autentico assedio alla porta del Legnano. Un minuto dopo Mazzia, solo davanti al portiere, spreca da pochi passi l'occasione del raddoppio calciando inspiegabilmente a lato. Al 65', 70' e 85' tentano ancora di andare in gol rispettivamente Volpato, Mazzia, Barbiero. Binelli, un po' per fortuna un po' per bravura, contiene la sconfitta con una serie di prodezze. (La Stampa - Ed. Sport - Ferruccio Cavallero) Risultati: Belluno - Seregno 2-0 Bolzano - Udinese 0 1 Clodiasott. - Savona 1-0 Mantova - Gavinovese 1-0 Monza - Padova 3-1 Solbiatese - Vercelli 0-0 Triestina - Derthona 1-0 Venezia - Trento 1-1 Vigevano - Lecco 0-0 CLASSIFICA: Belluno, Monza, Udinese, Alessandria, Clodiasott., Mantova, Triestina p.2; Trento, Lecco, P. Vercelli, Solbiatese, Venezia, Vigevano 1; Legnano, Gavinovese, Derthona, Savona, Seregno, Padova, Bolzano 0 Marcatori: 1 rete: Ardemagni e Grossetti (Monza); Ballarin e Inferrerà (Belluno); Stefanelli (Padova); Peressin (Udinese); Cardillo (Mantova), Mongitore (Trento), D’Alessi (Triestina) Stella (Clodiasottomarina), Bellinazzi (Venezia) Il punto sul campionato Un Savona dimesso ha perso il primo autobus del campionato: l'assenza di titolari importanti è stato il freno che ha bloccato la squadra. L'incontro è stato piacevole per merito del Clodia. Avvio soddisfacente del Vigevano, presentatosi all'avvio del campionato con la squadra rinnovata per tre quarti, la gara con il Lecco è terminata a reti inviolate. Un rigore trasformato da D'Alessi ha permesso alla Triestina di avere la meglio sul Derthona. Pareggio senza lodi e infamia per la Pro Vercelli, fermata sul campo della Solbiatese, il risultato ha premiato, forse, maggiormente i lombardi graziati troppo spesso dalle punte vercellesi. La Gavinovese è stata abbastanza sfortunata in quanto nel primo tempo, prima del gol di Carpillo, che ha deciso il match, ha colpito due traverse; nonostante la sconfitta, per mano dl Mantova, la squadra piemontese ha mostrato di avere alcune buone individualità. Netta supremazia di punteggio e di gioco del Monza nei confronti del Padova, sceso nella città lombarda con una formazione eccessivamente difensivista e con lo scopo di portare via almeno un punto.