Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1970/1971
Serie C
13-09-1970 - Giornata: 1 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Rovereto US 4 - 2 (1 - 0)
RETI: 43. rig. Sassaroli G.[A], 47. Mantellato B.[A], 50. Di Pucchio C.[A], 60. Vanzini F.[A] 65. Millone [Ro] , 68. Aldi [Ro]

Alessandria US Ciceri Santino, Paparelli Ezio, Fusi Giuseppe, Magri Pier Luigi, De Luca Sergio, Berta Massimo, Mantellato Bruno, Di Pucchio Claudio, Sassaroli Gianni, Lorenzetti Giuseppe, Vanzini Franco [61. Proietti Farinelli Vincenzo] A disp.:(P) Binelli Pietro All.: Manente Sergio

Formazione avversaria
ROVERETO US: Muraro, Nardello, Ciscato [81. Cherubini], Taddei, Battiston, Tumburus, Millone, Abate, Aldi, Moioli, Vendrame. A disp.: Cantagalli. All.: Ballico Giovanni.

Arbitro: Tabanelli Enrico (Ravenna)
Note
Ammonito: Nardello [R] Spettatori: 5.000 circa. Giornata di sole Inizio gara ore 16.00

Commento
QUATERNA SECCA CHE FA SPERARE Alessandria - Rovereto 4-2: è stata la sagra dei gol e degli applausi Un grande Lorenzetti trascina i compagni verso il primo successo stagionale MAI VISTO TANTO ENTUSIASMO SUGLI SPALTI DEL « MOCCAGATTA »: pareva di essere tornati ai tempi d’oro del calcio alessandrino, quando il terreno erboso dello stadio ospitava le grandi del calcio nazionale. Applausi a scena aperta ad ogni azione della nuova Alessandria, e un grande cartello di ringraziamento al presidente Sacco. L’undici mandrogno ha dunque conquistato la fiducia dei tifosi che finalmente hanno potuto ammirare una squadra spumeggiante, che insisteva nelle azioni offensive e che andava a rete. Quattro a due il risultato: poteva essere ancora più pingue se le staffilate di Sassaroli, Lorenzetti e compagni non fossero uscite a lato di un soffio. Sulla quaterna il gioco è scemato e sono venuti fuori gli avversari che, complice Ciceri, hanno accorciato le distanze facendo ammutolire gli aficionados. Un esordio felice sotto tutti gli aspetti e che conferma la fiducia che Manente ha riposto nei ragazzi. Bisogna riconoscere che Sacco ed i suoi diretti collaboratori (Borasio che è la sua lunga mano e Testa, solo per citarne alcuni) hanno avuto la scelta felice nel completare la rosa per il lungo campionato che si concluderà nel giugno del prossimo anno con il confronto con il Rovereto, particolarmente atteso dalla tifoseria locale, ha evidenziato, indipendentemente dal risultato, che l’Alessandria dispone di uomini dal tiro facile, che non cincischiano con la palla, m a puntano al sodo. Negli ultimi anni il problema dei grigi era l’attacco: si faceva gioco, m a i goal giungevano con il contagocce. La rivoluzione operata dai dirigenti nei quadri è da ritenersi positiva. E’ questo un giudizio di massima che non autorizza però per il momento ad entusiasmarsi troppo. Occorreranno ancora due o tre partite per vedere il vero volto della squadra. Non si può infatti pretendere di vedere all’opera una formazione calibrata in tutti i reparti dopo soli novanta minuti di gioco; né si deve dimenticare che è stata una giornata infernale, più ferragostiana che settembrina. Passando all’analisi della gara diremo che l’Alessandria otterrà molto di più quando potrà svolgere un gioco più continuo e non avanzare a strappi. Si sono notate pause che scompariranno con le prossime domeniche quando l’affiatamento tra i singoli aumenterà. A nostro giudizio, la lieta sorpresa della giornata è venuta da Lorenzetti, che riteniamo il miglior uomo in campo. Un ragazzo dalle idee molto chiare, che vede il gioco e che sa inserirsi al momento giusto. I suoi suggerimenti, sempre calibrati, sono stati determinanti nel formare il risultato. Meritava di andare in goal almeno una volta ma, come sovente accade, il più bravo deve accontentarsi di vedere i compagni concludere in rete. Non gli mancheranno le occasioni per rimediare. Se Lorenzetti è stato il gran profeta, un plauso va pure agli uomini di centrocampo, a Di Pucchio che è riuscito con una staffilata a sorprendere il pur bravo Muraro e a B erta che ha iniziato in modo encomiabile come uomo di rottura e di costruzione del gioco. Abbiamo detto dell’attacco: Sassaroli l’uomo goal dei grigi è stato grande. Non ha lo scatto che lascia surplace l’avversario, ma ti ubriaca l’uomo con una serie di finte che preludono alla stangata finale. L'ex laziale, nonostante la giornata afosa, ha retto per tutto i novanta minuti, fiondando in goal, appoggiando preziosi palloni sui compagni. Alla potenza del tiro unisce un dribbling stretto che finisce sempre con il mettere in difficoltà il suo francobollatore. Con i terreni pesanti quando il gioco diverrà più ragionato, Sassaroli sarà certamente un centravanti che costringerà i portieri a tirare veramente fuori le unghie per evitare l’umiliazione del goal. Veniamo alle ali, Mantellato e Vanzini che hanno il pregio di svolgere il loro lavoro sulle fasce laterali senza intasare il centro dove si muovono Sassaroli e Lorenzetti. Hanno iniziato in sordina, ma sono cresciuti con il passare dei minuti tanto da riuscire a determinare il risultato che ha messo in ginocchio i veneti. Bravi entrambi, ma pensiamo che il loro standard di gioco sia senz’altro superiore a quello messo in mostra. Resta la difesa. Ci ha lasciato alquanto perplessi, specie in Ciceri, che si è fatto infilare con troppa facilità. Un goal, il secondo si poteva evitare. Non gettiamo la croce addosso al portiere augurandoci che le incertezze siano dovute ad un momento di sbandamento causato anche dal rilassamento che si è impossessato della squadra dopo che Vanzini aveva messo nel sacco il quarto goal. Paparelli ( buoni alcuni inserimenti in avanti) e Fusi si sono lasciati sorprendere, nella parte centrale della ripresa dagli avversari i quali hanno sfruttato al massimo la maggiore mobilità. Considerato che i nostri due difensori sembrano piuttosto lenti ci sembra che gli stessi debbano attendere l’avversario in zona per contrarlo, lasciando ai compagni di centrocampo la manovra di interdizione. Le due reti subite non devono tuttavia fare testo essendosi trattato di infortuni collettivi: è stato l’andamento del gioco — più che le reti — ad evidenziare alcune pecche che potrebbero essere fatali contro attaccanti più decisi. Magri nel ruolo di ’’libero”, ha interpretato la sua parte con quella sicurezza e volontà che gli riconosciamo. Alcuni interventi sono stati determinanti nel trarre d’impaccio i compagni che dopo il secondo goal parevano avere perduto la tramontana. Anche per lo stopper De Luca, giudizio positivo: è un giovane che può tuttavia migliorare con il passare delle domeniche. Complessivamente, come abbiamo detto, un’Alessandria che promette bene e che migliorerà. Vedremo domenica a Lecco la reale consistenza, poi si potrà fare un pronostico per il futuro (Il Piccolo - Il Gattopardo) PARTEZA LANCIATA PER L'ALESSANDRIA Al 15' della ripresa l'Alessandria vinceva per 4-0. Otto minuti dopo il Rovereto s'era portato sul 2-4. Sembrava il preludio per un finale a sorpresa, ma dopo un comprensibile smarrimento i grigi » hanno ripreso l'iniziativa ed allo scadere dei novanta minuti hanno sfiorato la quinta rete. La successione del gol ha divertito il pubblico che a simili « vendemmiate » aveva perso l'abitudine. Un lungo applauso ha salutato il rientro negli spogliatoi della nuova Alessandria i cui programmi sono chiaramente orientati sulla promozione in serie B. L'ing. Sacco, al quale i tifosi hanno dedicato un cartellone di ringraziamento in un angolo del Moccagatta, quest'estate ha rinnovato quasi completamente la formazione. Partiti Villa e gli altri sono arrivati otto nuovi titolari, la maggior parte dei quali proveniente dalla Lazio. Gente valida e non del tutto nuova, come Di Pucchio che qualcuno ricorderà autore del rigore contro la Juventus proprio nel giorno in cui vincendo contro i biancoazzurri romani per 2-1, i bianconeri conquistarono il tredicesimo scudetto. Nuovi sono il portiere e i due terzini, nuovo è l'intero quintetto attaccante. Soltanto la linea del mediani, stopper, libero e laterale, è rimasta invariata. E' giusto dar atto a Manente di aver già risolto in breve tempo parte dei problemi che generalmente assillano una squadra praticamente rifatta. Quelli dell'affiatamento e dell'impegno, ad esempio. L'Alessandria ha aggredito il Rovereto, un complesso che nella scorsa stagione s'era distinto come la rivelazione del torneo, fin dal primo minuto stringendo gli avversari in una morsa che prima o poi era fatale dovesse soffocarli. Dal piede di Sassaroli, un centravanti che ha già raccolto le simpatie di tutti, sono partiti ripetutamente autentici bolidi, da tutte le posizioni. I grigi» hanno dovuto rimandare l'appuntamento con il primo gol (su rigore), fino al quarantatreesimo minuto soltanto perché l'estremo difensore del Rovereto, Muraro, si è puntualmente opposto ad ogni insidia con interventi che hanno strappato applausi persino ai tifosi della squadra di casa. Sembrava imbattibile. A due minuti dal riposo, però, ti fronte difensivo degli ospiti si è arreso. Un tiro di Lorenzetti veniva deviato dal braccio di Tumburus. L'arbitro, forse un po' troppo precipitosamente, concedeva il penalty. Sassaroli dagli undici metri non falliva. L'Alessandria dilagava all'inizio delta ripresa. Al secondo minuto Mantellato deviava in rete, di testa, un lungo cross di Vanzini. Al 5' Di Pucchio trafiggeva Muraro con un tiro da venticinque metri all'incrocio dei pali. Al 15' una combinazione Sassaroli-Vanzini dava l'opportunità a quest'ultimo di siglare il quarto gol. A questo punto entrava in scena Manente con due decisioni poco comprensibili. Faceva uscire dal campo proprio Vanzini, per rimpiazzarlo con Proietti, tredicesimo giocatore, il quale andava ad occupare la posizione di mezz'ala sinistra, mentre Lorenzetti, l'uomo più lucido e più, valido fino a quel momento nel centrocampo alessandrino, veniva relegato all'ala. Il caso ha voluto che, proprio mentre i grigi tentavano di riorganizzare il gioco a centrocampo, il Rovereto segnasse due gol, al 20' con Melloni che raccoglieva al volo un cross di Ciscato e al 23' con Aldi che su punizione infilava l'angolino alla destra di Ciceri. (La Stampa – Ed. Sport - Franco Costa) RISULTATI Padova - Solbiatese 1-0 Parma - Treviso 3-2 Pro Patria - Sottomarina 1-2 Reggiana - Derthona 2-0 Seregno - Piacenza 1-0 Trento - Lecco 2-0 Udinese - Legnano 4-0 Venezia - Monfalcone rinv. Verbania - Triestina 1-0 CLASSIFICA: Udinese, Alessandria, Reggiana, Trento, Sottomarina, Padova, Parma, Seregno e Verbania p. 2; Monfalcone, Venezia, Piacenza, Solbiatese, Treviso, Triestina, Pro Patria, Derthona, Lecco, Rovereto, Legnano 0 Ogni * = una gara in meno MARCATORI: 2 reti: Sperotto (Udinese), Fava (Parma), Pedroni (Treviso), Passalacqua (Reggiana ); 1 rete : Sassaroli, Mantellato, Di Pucchio, Vanzini (Alessandria), Melloni e Aldi (Rovereto), Libera (Verbania), Bagatti e Caporale (Udinese), Caleffi (Parma), Sigarini (Trento), De Bernardi (Pro Patria), Rizzi e Fumagalli (Sottomarina) , Zandoli (Padova), Ballabio (Seregno). Il punto sul campionato Otto vittorie interne ed una in trasferta su nove partite (rinviata Venezia-Monfalcone). La Reggiana ha sconfitto il Derthona grazie alla doppietta di Passalacqua, un gol per tempo: i piemontesi sono scesi in campo con un atteggiamento prudente che ha retto solo per una mezz'ora. Vivace, nonostante il caldo, la prima gara tra Verbania e Triestina: squadre giovani e veloci che hanno lottato con grande volontà. Il Piacenza ha iniziato la stagione a Seregno con una sconfitta: la gara è stata abbastanza combattuta ma ha messo in evidenza due squadre bisognose di ultimare la preparazione. Un gol di Zandoli ha permesso al Padova di battere la Solbiatese. Il Parma ha esordito con una convincente vittoria davanti al proprio pubblico grazie anche alla doppietta di Fava.