Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1970/1971
Serie C
08-11-1970 - Giornata: 9 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Seregno FBC 1913 1 - 0 (1 - 0)
RETI: 29. Sassaroli G.[A]

Alessandria US Ciceri Santino, Paparelli Ezio, De Luca Sergio, Magri Pier Luigi, Colombo Antonio, Berta Massimo, Vanzini Franco [62. Paesanti Paolo], Di Pucchio Claudio, Sassaroli Gianni, Lorenzetti Giuseppe, Proietti Farinelli Vincenzo A disp.:(P) Chini Andrea All.: Manente Sergio

Formazione avversaria
SEREGNO FBC 1913: Battistini, Santi, Bonomini [51. Livieri], Pavesi, Dorini, Ferrerio, Mazzoleri, Rizzi, Ferrari, Cappelletti, Ballabio. A disp.: Spreafico. All.: Trezzi Mario.

Arbitro: Vannucchi Vittorio (Bologna)
Note
Ammoniti: Lorenzetti [A], Cappelletti [A], Ferrari [S], Pavesi [S] Spettatori: circa 10.000 di cui 7.270 paganti per un incasso di L. 8.659.600 Angoli: 5-3 Cielo sereno e sole che è venuto a dissipare la foschia del mattino, dovuta a nebbia. Fondo del terreno di gioco, buono Inizio gara ore 14.30

Commento
È FINITA UNO A ZERO, MA QUANTO HANNO SOFFERTO LE MIGLIAIA DI AFICIONADOS ALESSANDRINI? Sono restati con il fiato sospeso sino al novantesimo, quando l’arbitro Vannucchi ha dato il segnale di chiusura delle ostilità. Il «Moccagatta» sta divenendo sempre più ostico per gli uomini di Manente i quali hanno l’impellente necessità di conquistare i due punti. La capolista ha sempre questo handicap che pesa enormemente sul sistema nervoso dei giocatori. La vittoria, seppure per i capelli, è stata acciuffata e il vantaggio sull'immediato inseguitore, il Padova, è stato mantenuto. Anche l'undici della città del Santo ha sudato più del previsto per ridurre alla ragione il Treviso. Delle squadre di alta classifica solo la Reggiana ha fatto la parte del leone infilzando una inconsistente Sottomarina per sei a zero. Un risultato tennistico, che conferma le ambizioni degli emiliani che intendono porre la loro candidatura alla promozione in serie B. L’Alessandria dovrà tenere particolarmente d ’occhio questo undici che sarà al ’’Moccagatta”, dopo la trasferta di domenica prossima a Udine. Fatta questa rapida carrellata sulla situazione del girone A, soffermiamoci su Alessandria - Seregno, conclusasi con la vittoria dei padroni di casa per una rete a zero messa a segno da Sassaroli. Manente, per la prima volta, dall’inizio del campionato, ha dovuto fare a meno di una delle ali titolari, vale a dire Mantellato, infortunatosi a Parma. L’assenza del giocatore e, lo spostamento a destra di Vanzini, con il conseguente inserimento di Proietti alla sinistra, ha inciso notevolmente sul rendimento del quintetto di punta. Le cose si sono poi complicate per un infortunio allo stesso Vanzini che nella ripresa ha ceduto il posto a Paesanti. L’attacco, che sinora era apparso il reparto più incisivo ha accusato il colpo in particolare per quanto concerne Sassaroli che non ha potuto usufruire di lanci buoni. Il centravanti sovente si è trovato solo tra una selva di avversari, senza potere sfruttare adeguatamente le sue capacità. La situazione si è appesantita nella ripresa, quando Lorenzetti ha accusato più degli altri la fatica accumulata nella prima parte della gara. Il cedimento di Lorenzetti, il calo dello stesso Di Pucchio ha consentito al Seregno di mettere la testa fuori dal guscio e di impensierire non poco la retroguardia grigia. L’incontro ha confermato quanto sia indispensabile per l’allenatore, disporre di una punta vera, onde consentire quella rotazione indispensabile in un campionato come quello di serie C, che si gioca da settembre a giugno con poche soste. Il centrocampo nel primo tempo, è stato splendido in Berta, Di Pucchio e Lorenzetti. Berta, dopo l’appannamento di form a accusato negli ultimi incontri, si è prontamente ripreso. Contro il Seregno ha giocalo in crescendo non concedendo mai tregua all’avversario. Ha svolto un controllo costante sulla fascia centrale del campo non risparmiandosi né in compiti di difesa, né in quelli di attacco. Indubbiamente il migliore dei grigi in quanto ha dominato quando i compagni accusavano nettamente la fatica. Il Berta visto in azione, promette grandi cose per il futuro, con notevoli vantaggi per tutta la squadra. Se il numero sei alessandrino è stato splendido. Di Pucchio, almeno nel primo tempo, ha brillato per la sua intelligente regia in fase di collegamento tra difesa e attacco. La mezz’ala ha avuto spunti di rilievo e suggerimenti ai compagni che confermano l'intelligenza tattica. A dargli manforte Lorenzetti, che quando il fiato lo sorregge, non teme confronti. II biondino ha svolto una mole di lavoro non indifferente portandosi più volte in zona tiro. E’ stata la spalla più efficiente di Sassaroli che non poteva avvalersi del contributo delle ali. Centrocampo registratissimo nel primo tempo, ma un po’ spompato in almeno due uomini, nella ripresa quando era necessario forzare i tempi per dare il colpo di grazia agli avversari. Vanzini, fin che ha potuto giocare nella pienezza fisica non è dispiaciuto, poi l’incidente gli ha tarpato le ali. Proietti prima a sinistra, poi a destra, si è prodigato oltre misura, senza però dare quel contributo che si attende da un’ala vera. Ha cercato di ’’legare” con Sassaroli, ma in poche occasioni è riuscito nell'intento. Con l’uscita di Vanzini le cose si sono ingarbugliate ancor più. Il goal di Sassaroli al 29' del primo tempo (scaturito a seguito di una punizione di Lorenzetti; sfruttata intelligentemente dal centravanti dopo che la barriera aveva respinto la sfera è stato determinante per la fortune dei grigi. Nella ripresa, come accennavamo all'inizio, il Seregno sfruttando il calo evidente dei centrocampisti, si è portato minacciosamente sotto la porta di Ciceri. La difesa è stata così il reparto che più ha sopportato l’onere dell’offensiva dei lombardi, tutti protesi verso il pareggio. Una nota di me rito spetta senza dubbio a tutto il ’’pacchetto” della retroguardia, come sempre imperniato su Magri. Il ’’libero” ha dovuto tirare fuori le unghie per resistere al forcing degli azzurri ben coadiuvato da un Colombo che si affidava al mestiere ogni qualvolta il centravanti ospite 10 superava in velocità. Paparelli e De Luca pressati da ogni parte hanno tenuto i nervi saldi bloccando le puntate offensive con molta calma. Pure nei momenti più critici la coppia di terzini non ha mai mollato. Sono stati momenti particolarmente duri per tutti, compreso Ciceri, uscito a vuoto su una palla che fortunatamente è finita a lato della sua rete. Il fischio finale dell’arbitro, è giunto come una liberazione per i giocatori e i tifosi che avevano penato non poco. A titolo di merito dei grigi bisogna riconoscere che tutti hanno lottato al limite delle possibilità. Un altro ostacolo, seppure faticosamente (ma pure le dirette avversarie, a dire il vero, non fanno di più) è stato superato. L’Alessandria, come abbiamo detto, necessita di una punta e di un gioco più razionale, per evitare che il peso di una gara ricada su un determinato reparto. Contro il Seregno, come in altre occasioni, il centrocampo ha finito per risentire di quel continuo logorio. Con i terreni pesanti il compito di Berta, Lorenzetti e Di Pucchio si farà ancora più gravoso ragion per cui Manente dovrà meglio orchestrare il piano tattico della squadra onde evitare che sia il gioco del singolo ad imporsi su quello del complesso. L’Alessandria ha ormai scoperto le sue batterie e la vita sarà sempre più dura: possiede tuttavia, come abbiamo avuto occasione di scrivere, un parco giocatori che, se rinforzato almeno con un attaccante, può disputare tutto il torneo coi notevoli chance di promozione. Riteniamo che le sbavature riscontrate nelle gare interne, siano passeggere; i giocatori devono solo abituarsi a l clima dell’alta classifica, ricordando che tutte le squadre vanno a gara per dare un dispiacere a chi naviga in alto. L’importante tuttavia è vincere per mantenersi in zona B e non soffermarsi sul passato. Domenica prossima l’Alessandria si reca a Udine, patria di Manente: come sempre l’obiettivo è quello di non perdere. Rientrerà sicuramente Mantellato e si spera molto in Vanzini. Per il resto non ci dovrebbero essere novità di rilievo. Auguri dunque per il viaggio nel Veneto, con lo sguardo puntato alla settimana successiva, quando scenderà al ’’Moccagatta” la Reggiana. (Il Piccolo - Il Gattopardo) RISOLVE IL SOLITO SASSAROLI Buon gioco degli alessandrini nel primo tempo contro il Seregno (1 a 0) - Nella ripresa l'iniziativa passa ai lombardi ma la squadra di Manente resiste validamente Conta il risultato e, quindi, nulla da dire. L'1 a 0 al Seregno parla da solo. L'Alessandria continua a capeggiare la classifica, seguita a due punti dal Padova. La partita di ieri, però, va distinta in due parti. La prima, che coincide con i 45 minuti iniziali, è stata esaltante. Un vero spettacolo di bel gioco, nel quale la squadra di Manente ha sfoggiato un repertorio cosi vasto e cosi valido da risultare impressionante. L'intesa, la coesione fra i reparti, la perfetta esecuzione di ogni manovra, soltanto per un miracolo non hanno schiacciato il Seregno, avversario solido, che ha badato soprattutto a difendersi. Che la strapotenza dell'attacco grigio si sia risolta con un solo gol di Sassaroli è la riprova di come gli uomini di Trezzi non concedano nulla nella propria area. Anzi anche la rete marcata dal numero 9 locale, si può attribuire, più che ad una prodezza degli avanti grigi, ad uno dei pochi sbandamenti di Ferrarlo e compagni. Giocando con il solito « modulo » che prevede quattro punte, i grigi hanno più volte sfiorato la marcatura. I motivi del calo dell'Alessandria si dovrebbero ricercare in particolare nel troppo impegno profuso inizialmente. Forse un certo peso l'ha avuto anche l'assenza di Mantellato all'ala destra ed una giornata non troppo felice di Vanzini che, peraltro, si è anche infortunato nel primo tempo (una botta ad una caviglia) ed è stato sostituito dall'esuberante ma poco pratico Paesanti. (La Stampa - Ed. Sport - Cristiano Chiavegato) RISULTATI: Padova - Treviso 1-0 Piacenza - Parma 1-1 Pro Patria - Monfalcone 3-1 Reggiana - Sottomarina 6-0 Solbiatese - Rovereto 1-0 Trento - Derthona 1-0 Triestina - Udinese 0 0 Venezia - Legnano 1-0 Verbania - Lecco 2-2 CLASSIFICA: Alessandria p. 16; Padova 14; Reggiana 13; Solbiatese, Trento 12; Udinese, Parma 11; Verbania 10; Seregno, Venezia 9; Pro Patria, Piacenza, Derthona, Monfalcone e Triestina 7; Treviso, Rovereto e Lecco 6; Legnano, Sottomarina 5 MARCATORI: 10 reti: Zandoli (Padova); 5 reti: Sassaroli, Vanzini (Alessandria), Maioni (Verbania); 4 reti: Aldi (Rovereto), Bagatti, Sperotto (Udinese), Fava, Rancati (Parma), Passalacqua (Reggiana), Rizzi (Sottomarina), Panucci (Pro Patria), Ferrari (Seregno), Jacolino (Piacenza), Bellinazzi (Venezia), Zanolla (Monfalcone); 3 reti: Rizzati (Reggiana), Jaconi, Goffi (Lecco), Gambazza (Pro Patria), Panis (Padova) Il punto sul campionato Il Trento ha conquistato altri due punti nel match giocato contro il Derthona senza meritarli, d'altra parte i piemontesi non hanno fatto molto per giustificare un risultato diverso. Il Verbania ha regalato al Lecco un pari, accumulando una serie di errori banali: sette gol sbagliati, tre dei quali in maniera clamorosa. Il match tra Piacenza e Parma si è concluso in parità, risultato che ha accontentato entrambi in una gara con molti capovolgimenti di fronte con azioni finite nel nulla per un soffio. Risultato tennistico per la Reggiana ai danni del Sottomarina: il risultato, da solo, ha testimoniato l'andamento del match. Il gol di Modenesi ha dato il successo al Padova contro il Treviso.