Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1970/1971
Serie C
22-11-1970 - Giornata: 11 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Reggiana AC 1 - 1 (1 - 0)
RETI: 22. rig. Sassaroli G.[A] 90. Spagnolo [Re]

Alessandria US Ciceri Santino, Fusi Giuseppe, De Luca Sergio, Magri Pier Luigi, Colombo Antonio, Berta Massimo, Principe Cleto, Di Pucchio Claudio, Sassaroli Gianni, Lorenzetti Giuseppe, Vanzini Franco A disp.:(P) Binelli Pietro, Paesanti Paolo All.: Manente Sergio

Formazione avversaria
REGGIANA AC: Boranga, Zuccheri, Giorgi, Vignando, Barbiero Valeriano, Stefanello, Spagnolo, Galletti [46. Rizzati], Passalacqua Sileno, Zanon, Picella. A disp.: Bandieri. All.: Galbiati Enzo.

Arbitro: Cantelli Carlo (Firenze)
Note
Ammoniti: nessuno Angoli: 6-1. Spettatori: 12.000 (9.673 paganti, incasso L. 11.680.900) Giornata di sole, con ottima visibilità, terreno in discrete condizioni ma un poco allentate per le piogge dei giorni precedenti. Inizio ore 14.30

Commento
COLPO GOBBO DELLA REGGIANA CHE AL 90’ ACCIUFFA IL PARI Beffati i grigi che erano passati in vantaggio con Sassaroli su calcio di rigore - Equo il risultato dopo il leggero cedimento degli alessandrini nella fase finale - L’attacco ha le polveri bagnate? FATALE IL NOVANTESIMO MINUTO AI GRIGI: proprio allo scadere di una bella contesa, la Reggiana è riuscita ad azzeccare il gol che l’ha salvata da una sconfitta che poteva tagliarla fuori dalla lotta per la promozione. Alessandria e Reggiana hanno dunque concluso con un pareggio che non soddisfa troppo i tifosi, che già assaporavano la gioia di questa ennesima vittoria. La partita era difficile e nessuno se lo era nascosto. Lo stesso allenatore Manente aveva messo in guardia i giocatori: i granata rappresentano infatti, al momento attuale, un complesso organico, ben amalgamato che darà filo da torcere a tutti. Le previsioni della vigilia si sono avverate e gli emiliani se ne tornano a casa con un punto che, tutto considerato, è ben meritato. Il pareggio ovviamente non compromette affatto le ambizioni dei grigi che hanno disputato un generoso confronto contro un avversario che sarà indubbiamente il principale antagonista per l'unica poltrona che da diritto alla serie B. Rispetto ai precedenti incontri, i mandrogni non sono apparsi irresistibili, in particolare nel reparto offensivo, che sinora era stato il punto di forza. Ha indubbiamente pesato l’assenza di Mantellato (squalificato per tre giornate) ben sostituito dall’esordiente Principe al quale però manca l’esperienza della C. Bisogna inoltre aggiungere che l’ex monzese, si è trovato a giocare con compagni che non aveva mai avuto modo di seguire nelle precedenti partite. Indipendentemente da questa considerazione generale e prima di scendere nel dettaglio, diremo che l’Alessandria si è trovata ad affrontare un avversario che aveva gli uomini capaci di ingarbugliare le carte e che non è mai stato in soggezione durante l’arco dei novanta minuti. La Reggiana dispone di una salda intelaiatura a centrocampo e di un attacco sempre pronto a sfruttare le occasioni che gli si presentano. La situazione nella zona alta della classifica non è mutata di molto: il Padova piegando il Lecco ha accorciato le distanze portandosi a due punti dai grigi. A quattro punti la Reggiana; il Parma netto vincitore del Legnano, il Trento e la Solbiatese a cinque. I mandrogni si trovano sempre in posizione privilegiata anche se domenica la dea bendata ha messo il suo zampino. Abbiamo detto che l’Alessandria non ha messo in mostra quella freschezza di idee delle scorse domeniche: il comando della classifica logora non poco e i momenti di sbandamento sono inevitabili. La squadra ha risposto alle aspettative lottando ad armi pari con i granata, certe volte superandoli, ma senza quella linearità di azioni tali da scompaginare la munita retroguardia. Dando uno sguardo al taccuino notiamo che i tiri pericolosi verso la porta di Boranga sono stati pochissimi. In una sola occasione Sassaroli ha avuto sul piede la palla del raddoppio, ed è stato al 24’ della ripresa, quando ha fatto sibilare la sfera sopra la traversa. Per il resto si è trattato di tiri ’’telefonati”; di ”a fondo” che si spegnevano all’inizio dell’area di rigore. L’apporto di Vanzini in fase conclusiva non è mai stato determinante. L’ala si è mossa bene sulle fasce laterali senza trovare l’attimo per stangare a rete, per sfruttare il tiro a sorpresa. Principe lo ha imitato sulla destra: ha un ottimo tocco di palla, ma dal suo piede rari sono stati i palloni scagliati verso la porta avversaria. Rimane Sassaroli che ha vanamente cercato di liberarsi dalla stretta guardia a cui veniva sottoposto. Non ha rinunciato a cercare la palla, a giocarla, ma è sempre, o quasi incappato nella fitta ragnatela che i difensori gli tendevano. Lorenzetti ha giocato una buona partita ed i suoi meriti vanno al di là del perentorio inserimento in area che ha fruttato il calcio di rigore che Sassaroli ha trasformato con un tiro astuto. La mezz'ala dovendo badare al centrocampo, non può certo impegnarsi unicamente in fase di offesa e con la Reggiana bene ha fatto a non sguarnire la sua zona. All’Alessandria è mancato Di Pucchio regista che orchestra le azioni, che suggerisce il passaggio marcante. Nella ripresa, più che nella fase iniziale è apparso un po’ svanito tanto che la squadra è venuta a trovarsi, in più di una occasione, divisa in due tronconi. Il gran correr di Berta, che va annoverato tra i migliori in campo, non è servito a bloccare sul nascere le offensive di Passalacqua e compagni. Berta ha corso, ha suggerito, ma nei suoi spostamenti ha dovuto, per cause di forza maggiore, abbandonare il centro campo dove i granata andavano costruendo la rimonta giunta in zona Cesarini: Anche Colombo si è trovato più volte in netta difficoltà tanto che il centravanti, effettuando sovente spostamenti laterali, è stato lasciato in surplace. Ha rimediato con l'esperienza alla maggiore scaltrezza del suo uomo, ma non sempre è riuscito nell'intento. Il libero Magri ha disputato la sua consueta partita, ha faticato il doppio dovendo tenere sempre sotto gli occhi il pericolo che veniva da Passalacqua. E’ piaciuto Fusi che ha finito in crescendo e lo stesso De Luca. Se si eccettua il ’’pasticcetto” finale che ci è costato la rete del pareggio, la nostra difesa è apparsa molto salda. Più volte i terzini non hanno mancato di effettuare sgroppate di alleggerimento. Su Ciceri, che proprio allo scadere del 630’ di imbattibilità, ha dovuto chinarsi per raccogliere in fondo alla rete il pallone del pareggio degli emiliani, nessuna responsabilità. E ’ sempre stato attento è preciso come al 20’ quando si è esibito in uno splendido intervento su un pallone ben manovrato da Passalacqua. Questa in sintesi la Alessandria – Reggiana, un confronto equilibrato con prevalenza alterna degli attacchi. Poteva finire uno a zero per i grigi e nessuno avrebbe gridato allo scandalo; si è finito sull’uno a uno, e scandalo non c’è stato. Si può tuttavia trarre una considerazione; le partite bisogna giocarle sempre con lo stesso ritmo sino al novantesimo minuto ed evitare, quando è possibile, i falli al limite dell’area di rigore. Sono sempre i più pericolosi nella fase finale in quanto chi lo subisce si trova inevitabilmente tutti gli avversari nella propria area e, nella confusione, la rete - come purtroppo è accaduto - può sempre scappare - con grande delusione degli sportivi che mal digeriscono queste beffe. Come scrivemmo dopo il pareggio interno con il Derthona, nulla è compromesso, anzi lo stimolo per migliorare nel futuro diviene ancora più vivo. L'esperienza amarognola servirà per i prossimi cimenti. Il campionato è, non ci stancheremo di scriverlo, lungo, ed il pretendere che l’undici giochi sempre al meglio è pura utopia. Pure gli squadroni tipo Milan, Cagliari, Internazionale e Juventus incappano sempre nelle loro domeniche nere o quasi. (Il Piccolo, 25 novembre 1970 – Il Gattopardo [Giuseppe Zerbino]) Sul piano squisitamente tecnico Alessandria e Reggiana, proprio per la posizione in classifica delle due contendenti, non hanno espresso molto. E’ stato più un duello di centrocampisti - finito in parità come l'incontro - che un continuo rovesciamento di fronti. Spiegabilissimo tutto ciò con una considerazione evidente: gli emiliani puntavano al pareggio, possibilmente senza reti; i grigi erano piuttosto cauti (Gazzetta del Popolo). SERIE C : i piemontesi hanno ancora due punti di vantaggio sul Padova L’ALESSANDRIA E’ BLOCCATA DALLA REGGIANA Fatale ai grigi l'ultimo secondo (1-1) Segnano su "rigore,, raggiunti solo al 90' La squadra di Manente, dopo aver realizzato con Sassaroli dal dischetto, ha preferito chiudersi in difesa « Brucia un po' perché è accaduto all'ultimo secondo. Ma il risultato è giusto. Il punto perso con la Reggiana ce lo riprenderemo domenica prossima ». Manente è onesto giudice. L'Alessandria ha trovato l'avversario più difficile dall'inizio del torneo: l'1 a 1 è tutt'altro che un passo falso e non intacca la solida posizione del complesso grigio. Il pareggio appariva del resto inevitabile. L'Alessandria, passata in vantaggio al 22' del primo tempo con un rigore realizzato dal centravanti Sassaroli, si era barricata in difesa e si destreggiava in contropiede. Alla mezz'ora della ripresa, convinta di aver superato il peggio, si è abbandonata a un gioco dissennato. I suoi schemi, sino a quel momento lucidi e razionali, si sono inariditi, la spinta offensiva affievolita. La Reggiana, ancora senza sconfitte, era temuta, i grigi si erano preparati ad affrontarla con ogni cautela. Fortissima in difesa con Boranga e Zuccheri, la formazione granata possiede nel ritmo e nello scambio fulmineo tra centrocampisti e attaccanti i suoi punti di forza. L'Alessandria ha faticato a imbrigliare gli ospiti malgrado la consueta massiccia azione di Berta e le pregevoli rifiniture di Lorenzetti. I padroni di casa hanno accusato l'assenza dell'ala destra Mantellato, squalificato. Ha esordito Principe: si è adeguato a fatica al gioco d'assieme ed è stato sistematicamente anticipato (e intimidito) dalla difesa granata. Questa lacuna ha avuto ripercussioni sulle punte: la prestazione dell'altra estrema, Vanzini, è stata discontinua, Sassaroli è parso talvolta indeciso nei dialoghi in area.. In queste condizioni aver resistito alla sfuriata emiliana fino allo scadere del tempo costituisce la più valida conferma della saldezza e della condizione atletica dell'undici alessandrino. I grigi iniziano distendendosi all'attacco, la Reggiana ricorre a una serie di falli per frenare Berta (2') e Principe (10'). Poi è la volta di Lorenzetti, al 22', lanciato in area da Fusi. L'interno, falciato, crolla a terra e l'arbitro concede il «penalty». Sassaroli centra il bersaglio con un fortissimo tiro sulla destra di Boranga. Un minuto prima della fine il granata \| Galletti accusa una distorsione al ginocchio, nella ripresa viene rimpiazzato da Rizzati. Il secondo tempo è spesso dominio degli ospiti. Al 12' Ciceri interviene su Vignando, al 20' il portiere grigio compie una prodezza per fermare un colpo di testa di Stefanello, al 35' ancora Ciceri blocca la conclusione di Spagnolo. L'Alessandria richiama in difesa anche le punte, ma la barriera viene forata al 45': l'interno sinistro Zanon batte una punizione dal limite, la palla scavalca due difensori, Colombo sbilanciato da Passalacqua la sbuccia, Ciceri la sfiora appena. Spagnolo che è a un metro dalla porta, scaraventa in rete. (Stampa Sera – Eros Mognon) I grigi raggiunti al 90’ ALESSANDRIA – REGGIANA 1-1 (1-0) La Reggiana ha conquistato sul filo del rasoio del novantesimo un meritato pareggio con un’avventurosa rete di Spagnolo. Eppure, anche se fosse finita con la vittoria dei padroni di casa, non ci sarebbe stato nulla da eccepire malgrado la prestazione degli ospiti fosse stata del tutto valida come quella dei grigi. E’ stata indubbiamente una grossa partita, giocata all’insegna del centrocampo, che sia in un versante come nell’altro, ha creato il filo conduttore della giornata. Ciceri e Boranga, i due portieri, sono stati chiamati in causa pochissime volte e per le due reti, nessuno ha colpa specifica. Il ritmo di gioco sin dalle prime avvisaglie è stato impressionante, ma anche coordinato nelle triangolazioni, in un sistema tattico simile. Continui i capovolgimenti di fronte, che finivano poi d’infrangersi al contatto del dispositivo difensivo avversario. Il decantato attacco dell’Alessandria ha forse risentito dell’assenza di Mantellato, essendo l’esordiente Principe (ventiquattro anni, proveniente dal Monza) troppo acerbo per inserrirsi nella manovra. Comunque questo non può costituire una scudsante per il pareggio. Oggi non si può parlare che bene dei grigi. La difesa è riuscita con Magri, Colombo e De Luca ad orchestrare un ottimo gioco corale con i centrocampisti Di Pucchio e berta nel mentre Fusi, sovente risucchiato da Galletti e poi da rizzati, è finito non poche volte in posizione di attacco con spunti del tutto positivi. Più avanti i virtuosismi di Lorenzetti hanno portato al frutto della massima punizione, nel mentre Vanzini è stato l’instancabile coordinatore delle puntate di Sassaroli e Principe. Il centravanti per altro ha trovato in Stefanello un vero e proprio mastino. Sullo stesso metro il discorso per la reggiana. Difesa e centrocampo ermetici, protetti pure dall’attacco, dove Galletti nel primo tempo e Rizzati in seguito azionavano preferibilmente in tutt’uno con Vignando e Zanon. E’ finita dunque nella maniera più giusta, con due squadre che certamente meritano il ruolo di protagoniste del campionato. Ed ecco alcuni brevi cenni di cronaca: 21’: Lorenzetti dalla destra entra i narea e viene atterrato da giorgi: è rigore e il tiro è di Sassaroli che non perdona (rasoterra a fil di palo). Ripresa: 57’: un tiro di Vignando da fuori area è bloccato a terra da Ciceri. 65’ Zanon dalla destra alza sulla testa di Stefanello, che obbliga Ciceri ad una spettacolosa parata in volo. 69’: Stefanello sbaglia un intervento e la palla è a Sassaroli, che stringe al centro e poi tira alto sulla traversa. 90’ fallo di Berta su Zanon sul fondocampo a destra: punizione battuta dallo stesso Zanon (rasoterra che passa davanti a tutti); tenta la respinta Colombo, sbilanciato da Passalacqua, sfiora con la mano Ciceri e poi la palla finisce a Spagnolo che insacca di piatto. (La Gazzetta dello Sport – Franco Benzi). Su rigore cade l’imbattibilità esterna (472 minuti) di Boranga ma allo scadere Spagnolo provvede a salvare quella della squadra. La Reggiana ha ottenuto forse, qualcosa in più, basti pensare che l’offensiva di Giorgi e compagni si puo condensare in un tiro alto una spanna di Galletti (10’ del primo tempo) e in un a stupenda schiacciata di Stefanello (20’ della ripresa) parata in due tempi, non senza difficoltà, da Ciceri (Tuttosport) RISULTATI: Monfalcone - Rovereto 1-2 Padova - Lecco 2-1 Parma - Legnano 2-0 Pro Patria - Udinese 0-1 Seregno - Derthona 3-0 Solbiatese - Venezia 0-0 Trento - Piacenza 0-0 Triestina - Treviso 1-0 Verbania - Sottomarina 1-0 CLASSIFICA: Alessandria p. 19, Padova 17, Reggiana 15, Parma, Solbiatese, Trento 14, Udinese, Verbania 13, Seregno, Venezia, Triestina 11, Pro Patria, Rovereto 9, Lecco, Piacenza, Monfalcone, Derthona 8, Treviso 7, Legnano 6, Sottomarina 5. MARCATORI: 10 reti: Zandoli (Padova), 7: Sassaroli (Alessandria), 6: Ferrari (Seregno), 5: Vanzini (Alessandria), Maioni (Verbania) Il punto sul campionato La Reggiana beffa l'Alessandria sul filo di lana imponendole il pareggio ed il Padova ringrazia e si avvicina. I tre punti di vantaggio dei grigi sono diventati due perché i patavini hanno superato 2-1 il Lecco all'Appiani. Trento e Solbiatese sprecano l’occasione di agganciare il terzo posto in classifica facendosi fermare sull 0-0 casalingo rispettivamente da Piacenza e Venezia. Due vittorie esterne della giornata: il Rovereto vince a Monfalcone e lo sopravanza in classifica, l'Udinese si impone di misura a Busto Arsizio. Pesante battuta d’arresto del Derthona che incassa tre gol a Seregno.