Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1970/1971
Serie C
29-11-1970 - Giornata: 12 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Pro Patria et Libertate Calcio 2 - 0 (0 - 0)
RETI: 63. Proietti Farinelli V.[A] 87. aut. Taglioretti [Pr]

Alessandria US Ciceri Santino, Fusi Giuseppe, De Luca Sergio, Magri Pier Luigi, Colombo Antonio, Berta Massimo, Vanzini Franco, Di Pucchio Claudio, Sassaroli Gianni, Lorenzetti Giuseppe, Lorenzetti Giuseppe, Proietti Farinelli Vincenzo A disp.:(P) Binelli Pietro, Paesanti Paolo All.: Manente Sergio

Formazione avversaria
PRO PATRIA ET LIBERTATE CALCIO: Anelli, Mischis, Croci, Frigerio, Lombardi, Taglioretti, Gambazza, Bolchi, Panucci, Denti, Casea[28. Righetti]. A disp.: Mastorzio. All.: Burini Renzo

Arbitro: Ambrosio Albino (Napoli).
Note
Angoli: 5-2 Spettatori: circa 6.000, di cui 3.404 paganti, per un incasso di lire 4.300.000 Giornata piovosa e di nebbia, con visibilità limitata. Terreno assai scivoloso e un poco pesante. Inizio gara ore 14.30

Commento
LE BARRICATE DEI BUSTOCCHI NON FERMANO I PANZER GRIGI La Pro Patria con nove uomini in difesa resiste per 64’ poi crolla© Gli attaccanti alessandrini, piuttosto timidi nei tiro, invischiati dalla manovra avversaria PIU’ DIFFICILE DEL PREVISTO: LA PRO PATRIA, come era nelle previsioni ha fatto le barricate. I bustocchi schierando ben nove uomini nella propria metà campo, hanno tenuto in soggezione l’Alessandria per 64 minuti. Quando ormai lo zero a zero sembrava un risultato acquisito, ecco che i bustocchi, un po' frastornati, hanno dato una mano ai grigi propiziando il primo goal e regalando il secondo. Vittoria dunque sofferta, ma che indubbiamente premia l'undici che più ha cercato la vittoria. Abbiamo avuto occasione, in precedenza, di porre in risalto quanto sia difficile per la squadra che comanda la classifica vincere gli incontri casalinghi. A differenza di quanto accade in trasferta, gli ospiti si rinchiudono in difesa, fanno barriera davanti al proprio portiere. Difendono accanitamente il punteggio bianco cercando con l'aiuto della dea bendata il goal in contropiede. Sono i più forti che devono attaccare e, se la rete non viene, i giocatori incominciano ad innervosirsi mentre i tifosi si spazientiscono. La controprova l’abbiamo avuta con il Derthona sceso in Alessandria per il derby, deciso a dividere la posta. Le partite casalinghe, in particolare quelle con le cenerentole della classifica, sono sempre ricche di incognite. Si può affermare senza ombra di dubbio che più l’avversario è debole, più difficile diviene il compito del più forte. L’Alessandria battendo, seppure con il fiato grosso la Pro Patria, ha conquistato la sua quinta vittoria casalinga tenendo a distanza il Padova che non molla: i biancoscudati sono infatti usciti vittoriosi dal campo veneziano, e ora si accingono al grande confronto di domenica prossima con la Reggiana. I ragazzi di Manente non possono concedersi distrazioni in quanto nel girone A, diverse sono le squadre forti che si battono per la promozione. Sono state giocate dodici partite e il gruppo di testa non si frantuma; tutti danno la caccia ai grigi in fuga dalla prima giornata. Ci vogliono veramente i nervi saldi per respingere gli assalti, per mantenere il comando in attesa di fiaccare le ambizioni degli avversari. I mandrogni hanno risposto per il momento, pienamente alle aspettative dei tifosi che divengono sempre più numerosi ed entusiasti. Erano anni che sognavano un complesso che dettasse legge, che facesse.... tremar le avversarie. Vediamo cosa è accaduto in Alessandria - Pro Patria. Burini, trainer lombardo privato di Calloni e Bruno, ha puntato tutte le chance sulla difesa. Nove uomini nella propria m età campo e due sole punte ad insidiare la porta di Ciceri. In otto davanti ad Anelli con una sola parola d’ordine: chiudere ogni corridoio all’avversario, non lasciare assolutamente spazio per il tiro. Una barriera impenetrabile o quasi, con nugoli di maglie di tigrotti incollate attorno a Sassaroli o a Vanzini. Praticamente impossibile passare al centro e, Sassaroli in più di una occasione, ha cercato la soluzione di forza, ma senza troppa fortuna. Troppi gli uomini che gli contendevano il pallone e neppure con la sua bravura è riuscito a passare. Come in altre occasioni, l'unica manovra possibile era quella sulle ali: i grigi ’’orfani” di Mantellato, non dispongono certo di estreme in gran forma. Vanzini non sta attraversando un felice momento; assolve con impegno il compito, ma senza trovare lo spunto che aveva fatto di lui, all’inizio del campionato l’uomo goal. Sovente si è spostato sulla sinistra do ve il gioco gravitava, lasciando praticamente scoperta la sua zona. Proietti che non ha demeritato è rimasto fermo nella sua fascia di sinistra per cui non avendo Sassaroli allargato a destra, le azioni in questo settore sono naufragate. Occorrevano cross per gli uomini che si trovavano al centro dell’area, ma ne sono stati effettuati pochi. L’assedio alla porta della Pro Patria non ha conosciuto tregua, ma quanti sono stati i tiri veramente pericolosi che hanno chiamato in causa Anelli? Pochi c quasi tutti di Lorenzetti che quando ha fiato, fa veramente impazzire la retroguardia ospite. E' stata notata una incertezza nei tiri a volte esasperante. Lo stesso Fusi, che libero da impegni ha finito per manovrare costantemente a centro campo, ha avuto sul piede alcuni palloni che il giocatore si è lasciato banalmente sfuggire. Al solito grande Berta che sta impressionando per la costanza e per la form a che lo sorregge, ha fatto riscontro un Di Pucchio a fasi alterne. Ogni qualvolta la mezz’ala ha avuto lucidità, tutto è filato via liscio e senza troppe complicazioni. L’Alessandria pur avendo non tre punte, ma a volte cinque, si è lasciata imbottigliare dagli avversari che in realtà non hanno mai abbozzato una manovra offensiva degna di rilievo. Fortunatamente il gran lavoro al corpo — per usare un termine pugilistico — ha dato i risultati nella seconda parte della contesa, quando lo zero a zero aleggiava sinistramente sul Moccagatta. La difesa bustocca era frastornata per il gran lavoro ed in più di una occasione aveva commesso errori piuttosto madornali. Il goal è scaturito al 19’ quando Fusi invece di cercare la conclusione personale ha effettuato un forte tiro verso porta che un difensore ha smorzato trasformandolo in un traversone sul quale si è gettato con bella scelta di tempo Proietti. L'ex legnanese siglando il primo goal in grigio, ha liberato i compagni da un vero incubo. Da quel m omento le cose si sono semplificate enormemente e allo scadere è giunto il raddoppio a legittimare una supremazia su cui non si può discutere. Di Pucchio ha battuto una punizione e Proietti raccolta di testa la sfera l’ha appoggiata su Vanzini che ha saettato verso rete; Taglioretti nella foga di liberare ha colpito male la sfera di testa lasciando di stucco il suo portiere: 2-0. Un risultato che non fa una grinza, ma che lascia ugualmente qualche dubbio per quanto si riferisce le punte. Terzini e mediani hanno accompagnato, a differenza di altre volte, le manovre offensive, ma nelle conclusioni gli uomini di punta hanno difettato parecchio. Non si può certo imputare al terreno viscido la responsabilità per le incertezze nel tiro. L’unica nota lieta è che Mantellato ha quasi ultimato la lunga squalifica: il suo rientro gioverà enormem ente in particolare per il tipo di gioco che svolgono Sassaroli e Lorenzetti che sono le frecce più pericolose, nell’attesa del risveglio di Vanzini. Nulla da eccepire per gli altri reparti. Fusi e De Luca sono ormai una coppia collaudata; Magri è sempre attento e preciso. Colombo si difende sempre con i denti e quando l’avversario lo sovrasta sopperisce con l’esperienza che non gli fa certo difetto. Il ciclo delle partite casalinghe è finito con un consuntivo positivo: tre punti su quattro. Lo sguardo è rivolto alla trasferta di domenica prossima a Trento la matricola che ha una delle difese più registrate: in dodici partite ha subito tre reti. Domenica scorsa i trentini sono usciti indenni dal difficile campo di Valmaura di Trieste confermando che non si tratta di un fuoco di paglia. E’ un undici che si è subito inserito nel clima della C con clementi non di classe eccelsa, ma che giocano coralmente. Il compito dell’Alessandria è questa volta tremendamente difficile: superare questo ostacolo significa proseguire a ruota libera fino allo scontro diretto con il Padova in program m a per il 3 gennaio del prossimo anno. Manente, interpellato sulla trasferta ha risposto che saranno i « grigi a ridimensionare i trentini ». I mandrogni sono ormai un complesso collaudato ad ogni tipo di insidia per cui il tornarsene imbattuti non è affatto impresa impossibile. L’Alessandria giocherà una gara accorta lasciando ai trentini il compito di cercare il goal: a Manente e compagni un pareggio è risultato da considerare positivo sotto tutti i profili indipendentemente da quanto accadrà sul campo di Padova. La partita clou della giornata è infatti lo scontro diretto tra i biancoscudati e i granata di Reggio Emilia che domenica hanno liquidato, perentoriamente, la Solbiatese. Il Padova cercherà la vittoria a tutti i costi per non perdere d’occhio i grigi, ma la Reggiana non può accontentarsi di fungere da spettatrice. Un incontro infuocato e aperto a tutti i risultati. Alessandria - Trento e Padova - Reggiana sono veramente i due incontri che calamitano l'attenzione della tredicesima giornata e che potrebbero dare una svolta a tutto il campionato. Nella trasferta più impegnativa e rischiosa del girone di andata i grigi saranno accompagnati da centinaia di tifosi i quali hanno riacquistato completa fiducia nei loro beniamini. Il traguardo della serie B pur essendo ancora lontano, si avvicina sempre più. L’incitamento dei tifosi pensiamo sia determinante per queste partite che fungono da esami per le squadre più brave che puntano a tornare nella serie cadetta. Forza grigi: gli sportivi mandrogni sono tutti al vostro fianco (Il Piccolo - Il Gattopardo) Novanta minuti di vane barricate LA PRO PATROA NON RESISTE ALL'ASSEDIO DEI PIEMONTESI Proietti sblocca il risultato, ribadito da un'autorete del lombardo Taglioretti L'Alessandria ha ritrovato il gioco essenziale e incisivo delle scorse settimane. La vittoria contro la Pro Patria lia annullato ogni apprensione: l'undici grigio è ancora quello che ha conquistato il primato in classifica con una entusiasmante sequenza di successi. Il pareggio di sette giorni fa con la Reggiana è stato un episodio occasionale, gli alessandrini hanno ripreso la loro autorevole marcia. L'incontro con i bustocchi ha messo in luce un'Alessandria implacabile. L'avversario ha compiuto due errori, per due volte i grigi lo hanno trafìtto. Berta, Fusi, Lorenzetti, Di Pucchio sono stati i protagonisti della gara, impostata su un « forcing » pressante, su una continua serie di azioni d'attacco condotte senza risparmio d'energie. Gli alessandrini hanno stretto la Pro Patria in una .morsa dalla quale non è più sfuggita. C'è stata soltanto una breve fase di rilassamento all'inizio della ripresa, dovuta al nervosismo e alla preoccupazione di non riuscire a superare lo sbarramento avversario. Ma subito dopo il dominio dei grigi è tornato ad esprimersi con azioni incessanti, con il costante appoggio, questa volta, oltre che dei mediani Berta e Colombo, dei due difensori De Luca e Fusi. La Pro Patria si è disimpegnata dall'incalzante offensiva con una ottusa barriera davanti ad Anelli. Ce l'ha fatta per 63', superando indenne mischie diventate autentiche bolge. Poi, quando Di Pucchio ha cercato la via del gol con azioni aggiranti e lanci alle estreme, e Sassaroli ha accentuato i tentativi di risolvere di forza con tiri improvvisi, il dispositivo della difesa lombarda ha cominciato a incrinarsi. Dopo la prima rete segnata da Proietti, gli ospiti hanno abbozzato qualche iniziativa. Timide manovre con il centravanti Panucci (sempre bloccato dai grigi) e con Righetti entrato nella ripresa in sostituzione dell'ala sinistra Casna, poi il gioco dei bustocchi è tornato balbettante. L'Alessandria ha ritrovato l'ispirazione e la grinta del primo tempo e ha concluso con una ulteriore dimostrazione di potenza. Fusi è avanzato ancora fino al limite dell'area lombarda, Colombo si è sganciato dalle retrovie con maggiore frequenza, il martellamento è ripreso. Il raddoppio era scontato: è giunto a 3' dalla fine, con la complicità di un avversario, ma egualmente meritato e gradito. Queste le reti. 18' della ripresa: lancio di Fusi dalla sinistra, il portiere Anelli si appresta a intervenire, ma il terzino Croci lo previene con una deviazione. Accorre Proietti e, a scivolone, insacca da un metro: 42': scambio in velocità Berta-Sassaroli e tiro-cross di Vanzini. Taglioretti segue la traiettoria, teme che Anelli non intercetti, e colpisce di testa per mandare sul fondo. La palla schizza in rete, tra il portiere e il palo. (La Stampa - Ed. Sport - Eros Mognon) Risultati: Lecco - Derthona 3-1 Legnano - Monfalcone 0-0 Piacenza - Verbania 0-0 Reggiana - Solbiatese 3-0 Seregno - Parma 1-1 Sottomarina - Treviso 1-2 Triestina - Trento 1-1 Venezia - Padova 1-2 Rovereto - Udinese 0-0 CLASSIFICA: Alessandria p. 21; Padova 19; Reggiana 17; Parma, Trento 15; Udinese, Verbania, Solbiatese 14; Seregno, Triestina 12; Venezia 11; Lecco, Rovereto 10; Treviso, Pro Patria, Piacenza, Monfalcone 9; Derthona 8; Legnano 7; Sotto marina 5 Marcatori: 11 reti: Zandoli (Padova); 7 reti: Sassaroli (Alessandria) e Ferrari (Seregno); 6 reti: Goffi (Lecco): 5 reti: Vanzini (Alessandria), Maioni (Verbania), Rancati (Parma), Rizzati (Reggiana); 4 reti: Aldi (Rovereto), Fregonese (Triestina), Sperotto e Bagatti (Udinese), Fava (Parma), Passalacqua (Reggiana), Rizzi (Sottomarina), Panucci (Pro Patria), Modonese (Padova), Ballabio (Seregno), Jacolino (Piacenza), Bellinazzi (Venezia), Zanolla (Monfalcone) Il punto sul campionato Piacenza e Verbania hanno dato vita ad un match combattutissimo, ricco di colpi di scena interessanti nonostante il pareggio. Vittoria meritata del Padova sul campo del Venezia grazie ad un migliore gioco d'insieme. Fortunoso pareggio del Parma sul campo del Seregno: gli ospiti si sono spinti una sola volta all'attacco riuscendo a riequilibrare le sorti del match con Rancati al 47'.