Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1970/1971
Serie C
03-01-1971 - Giornata: 16 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Padova AC 2 - 1 (0 - 1)
RETI: 68. Lorenzetti G.[A], 72. Paesanti P.[A] 18. Filippi [Pa]

Alessandria US Ciceri Santino, Fusi Giuseppe, Berta Massimo, Magri Pier Luigi, Colombo Antonio, Paesanti Paolo, Mantellato Bruno, Di Pucchio Claudio, Sassaroli Gianni, Lorenzetti Giuseppe, Vanzini Franco A disp.:(P) Binelli Pietro, Principe Cleto All.: Manente Sergio

Formazione avversaria
PADOVA AC: Buso, Marin, Panisi, Doz, Chiodi, Gatti, Dal Pozzolo [78. Collavini], Modonese, Zandoli, Fraschini, Filippi. A disp.: Memo. All.: Matè Elvio

Arbitro: Menegali Gianfranco (Roma)
Note
Ammoniti: Berta [A], Chiodi [P], Dal Pozzolo [P] Spettatori: ottomila circa (un migliaio proveniva da Padova) ed i paganti sono stati 4.833, per un incasso di lire 5.759.700 Angoli: 10-4 Giornata fredda, terreno gelato. Un sole evanescente ha fatto la sua comparsa nel corso del primo tempo; nella ripresa è calata invece la nebbia, non però fitta al punto da disturbare l’andamento della gara. Inizio gara ore 14.30

Commento
DALLA NEBBIA EMERGE DOPO 68' L'ALESSANDRIA E VINCE 2-1 Drammatica partita al "Moccagatta" sotto una cappa polare ® Passano per primi i « biancoscudati » in contropiede e i « grigi » faticano a raggiungere il pareggio La zampata di Lorenzetti propizia il gol del successo di Paesani! AVEVA RAGIONE MANENTE quando sabato affermava: « Non possiamo perdere contro il Padova. Siamo i più forti ». L’Alessandria ce l’ha fatta, dopo avere sudato le sette proverbiali camicie, nonostante che il termometro segnasse dodici gradi sotto zero. Il successo non fa una grinza, il 2-1 è risultato giusto. Una vittoria che ci voleva per corroborare il morale, per dare una nuova fiducia ai giocatori. Veniamo ai goal: inizia il Padova approfittando di un errore di Berta a centro campo, che da via libera ai patavini. La difesa indugia e Filippi (appunto l’uomo di Berta) infila l’infreddolito Ciceri. Sugli spalti i tifosi della città del Santo impazziscono mentre le bandiere biancocrociate svettano al vento. Sul Moccagatta che la nebbia ha risparmiato scende il gelo. La grande paura della sconfitta dura sino al 50’, quando un cross di Vanzini trova pronto Sassaroli a smorzare la sfera di testa e ad adagiarla sul piede di Lorenzetti che, in mezza rovesciata, infila Pangolino alla sinistra di Buso. Lo stadio esplode, nessuno sente più il freddo. Trascorrono pochi minuti e giunge pure il goal della sospirata vittoria. Di Pucchio, con felice intuizione, effettua un traversone da destra a sinistra dove è appostato Paesanti: il mediano raccoglie e al volo lascia partire una bordata che il portiere avversario neppure vede. Dallo zero a uno, in cinque minuti i grigi sono passati a condurre conquistando i due punti in palio. Una vittoria importantissima, considerato che la Reggiana è stata costretta a dividere la posta a Venezia. Gli emiliani, disputando un'accorta gara, sono riusciti a mantenere integra la loro difesa che sinora ha subito solo tre goal. Un vero record considerato che sono già stati disputati sedici incontri. L’Alessandria ha raggiunto quota 25, con una partita in meno, dovendo ricuperare con il Piacenza. A quota ventitré, al Padova, si è aggiunto la Reggiana. Segue poi con 21 punti il sorprendente Trento, che con la Reggiana è ancora imbattuto: una matricola veramente con i fiocchi. Grigi sugli altari dopo la grande rimonta con i biancoscudati. E’ la seconda volta che i mandrogni devono ricuperare una rete. A Chioggia con il Sottomarina erano stati i padroni di casa a portarsi in vantaggio: anche allora, con un travolgente finale, si erano assicurati la vittoria per due a uno. L’incontro clou della sedicesima giornata era appunto Alessandria - Padova, appaiate a quota 23. Viva dunque l’attesa per questa prova della verità che nonostante il freddo ha richiamato sugli spalti ottomila persone (di cui 4.833 paganti per un incasso di cinque milioni 759 mila 700 lire). E' mancato il nuovo record degli incassi al Moccagatta, ma in compenso sono giunti due punti. Le previsioni della vigilia sono state pienamente rispettate: Alessandria in avanti tutta protesa ad assicurarsi il goal e Padova guardingo nella propria centro campo. Sin dai primi minuti si arguisce che Berta avrà una bella gatta da pelare: Filippi è u n ’ala piuttosto scattante e il nostro atleta si proietta troppo in avanti. Dopo che Lorenzetti ha fallito una facile occasione, ecco la legnata degli ospiti. Berta non intercetta a centro campo un pallone e i biancoscudati si scatenano. Magri c Colombo, ’’lisciano” la sfera, raccoglie Filippi che giustizia Ciceri. Una vera doccia fredda visto che il Padova non è avversario da prendere sottogamba. Il centrocampo alessandrino nonostante Paesanti lasci alquanto a desiderare domina e gli attacchi si susseguono a tamburo battente. Alla mezz’ora sul nostro taccuino annotiamo venti conclusioni di cui circa la m età a lato. Lorenzetti, Mantellato, Sassaroli, Di Pucchio, Vanzini e lo stesso Paesanti bombardano la porta di Buso senza trovare il... buso per fare centro. Il Padova ha effettuato solo cinque tiri e uno di questi ha fatto centro mentre un secondo è stato miracolosamente salvato da Ciceri, aiutato da un provvidenziale scivolone. Effettivamente è stato, per tutto il primo tempo, un monologo alessandrino con grossi rischi in fase difensiva. Il nervosismo indubbiamente ha giocato un ruolo preponderante. Il goal quasi a freddo pesa come una palla di piombo e nonostante il gran premere, il Padova rientra negli spogliatoi in vantaggio. La soluzione di Berta terzino lascia molti dubbi appunto perchè è un mediano più di attacco che di difesa. Manente nell’intervallo deve avere catechizzato i ragazzi visto che all’inizio della ripresa le marcature sono più strette e non approssimative, e a centro campo c’è meno confusione. La squadra in questa prima parte pare avere il morale sotto i tacchi. I patavini reggono bene e non disdegnano il contropiede. Fortunatamente Colombo sembra un leone e Zandoli, il cannoniere del girone A, non riesce ad impensierire una sola volta Ciceri. Con il trascorrere del tempo cresce Berta — che alla fine sarà uno dei migliori — e pure Paesanti che deve avere imparato la lezione. All’attacco Mantellato e Vanzini giocano maggiormente sulle fasce laterali, in particolare il primo. E’ proprio insuperabile questo Padova? Ci vuole una prodezza di Lorenzetti al 68’ per riagguantare il pareggio. Lo stadio esplode mentre la squadra ritrova, nello spazio di pochi secondi, il morale. Ora tutto diviene più facile. Di Pucchio si erge a regista mentre i compagni manovrano a largo raggio. A centrocampo Berta e Paesanti hanno partita vinta sui diretti avversari. Trascorrono quattro minuti e giunge il goal della vittoria di Paesanti. Con un avversario ormai alle corde, i grigi vanno a nozze, sfiorando più volte il terzo goal. Nessuno potrebbe gridare allo scandalo. Le considerazioni su questo confronto al cardiopalma si possono riassumere in poche righe: l ’Alessandria sui terreni pesanti o gelati deve badare maggiormente all’essenziale. Su Berta terzino abbiamo detto: meglio affidare questo ruolo ad un difensore puro anche se contro il Padova, nella ripresa, si è largamente riscattato. L’apporto di Berta in mediana è troppo determinante per rinunciarvi a cuore leggero. Per il resto nulla da obiettare: gli undici uomini mandati in campo hanno sputato l’anima pur di raddrizzare il risultato compromesso da uno sbandamento iniziale collettivo. Sassaroli al centro del quintetto di punta, su un terreno infido, non ha perduto una battuta: è stato su ogni pallone a dialogare con i compagni o concludendo direttamente a rete. Lorenzetti dopo essersi ’’mangiato” un goal quasi fatto, ha rimediato con una prodezza. Il giocatore ormai lo conosciamo: può fare mutare volto ad una partita nel modo più imprevedibile. Della difesa in gran luce Colombo; buona la prova del libero Magri, piuttosto a disagio su quel lastrone gelato, e di Fusi che il mestiere lo conosce assai bene. Per concludere il parere di Manente che, a fine partita era letteralmente trasformato. « La gara l’avete vista: l’avversario non è di quelli con cui si posso, no compiere errori. La tattica che avevamo scelto era quella giusta visto che loro avrebbero lasciato a noi l'iniziativa. Attaccare è sempre pericoloso in quanto ci si scopre e l’avversario ne trae giovamento. Il goal patavino è nato a seguito della proiezione in avanti dei grigi. Il successo lo abbiamo meritato ampiamente. Gli attaccanti si son trovati dieci quindici volte a contatto con Buso: diverse occasioni le abbiamo sbagliate per un soffio. Su un terreno asciutto il risultato non sarebbe mai stato posto in discussione. L’importante comunque è avere vinto. Ora pensiamo alla partita di domenica prossima a Verbania ». Manente ha poi aggiunto di avere, nell’intervallo, richiamato Berta e compagni ad un maggior rispetto delle marcature. «Lasciando ai biancoscudati maggior spazio la nostra retroguardia ha corso minori rischi ». Per quanto concerne Paesanti, l’autore del goal della vittoria, ha giustificato l’inizio piuttosto incerto con il fatto che era la prima volta che giocava una partita ’’tutta intera”. Effettivamente nella ripresa l’apporto del mediano, indipendentemente dai goal, è stato assai più redditizio per i compagni di attacco. (Il Piccolo - Il Gattopardo) I GRIGI, DOPO 68' DI PAURA, RIMONTANO E PIEGANO IL PADOVA: 2-1 I veneti, in vantaggio con Filippi, raggiunti nel finale da Lorenzetti e battuti da un gol di Paesanti Per l'Alessandria, una partita cominciata male e finita bene. Il Padova, arcigno in difesa ed opportunista all'attacco, è andato in vantaggio in contropiede dopo poco più di un quarto d'ora con un gol di Filippi, un'aletta veloce che nello stile ricorda Hamrin. Il risultato è rimasto nelle mani dei veneti per tutto il primo tempo e per metà della ripresa, la squadra di Manente attaccava con quattro o cinque uomini ma non riusciva a passare; poi, nel giro di soli quattro minuti, le sorti dell'incontro si sono capovolte, all'improvviso: i grigi prima hanno pareggiato con Lorenzetti, poi hanno vinto con Paesanti. Un successo difficile e sofferto, ma giusto: ed ora l'Alessandria ( che deve recuperare una partita, quella col Piacenza) è di nuovo sola al comando. Era diffìcile giocare, ieri, al « Moccagatta »: in parecchi punti il campo era gelato, mantenersi in equilibrio era un problema; inoltre la temperatura oscillava fra i dodici ed i quattordici gradi sotto zero, il freddo pungente annebbiava le idee. Il Padova, che puntava chiaramente al pareggio, è sceso in campo con due sole punte: il centravanti Zandoli (affidato al controllo di Colombo) ed il « numero otto » Modonese, controllato dal terzino destro Fusi. Su Dal Pozzolo e Filippi, che partivano da lontano, giocavano rispettivamente Paesanti (che però ha impiegato tutto il primo tempo per trovare la posizione giusta) e Berta. L'Alessandria ha iniziato alla garibaldina, come al solito. Mantellato, Sassaroli, Lorenzetti e Vanzini si sono portati quasi stabilmente nell'area avversaria, i grigi hanno dato quasi subito l'impressione di poter dominare. Ma si trattava soltanto di un' impressione: Sassaroli, stretto nella morsa formata da Gatti e Chiodi, si è fatto spesso anticipare (con il terreno in quelle condizioni, d'altra parte, era più facile difendersi che attaccare), Mantellato, Vanzini e Lorenzetti hanno sciupato facili occasioni. Dopo soli sei minuti, proprio a Lorenzetti si è presentata la prima palla gol: ma l'ha sciupata banalmente, calciando alto da pochi passi. Si giocava ad una porta sola, ma la difesa del Padova reggeva bene, con autorità. E al 18', proprio in un momento in cui la pressione dei grigi si stava accentuando, il Padova all'improvviso si è portato in vantaggio. Filippi a centrocampo intercetta un passaggio a Berta, fugge sulla destra e scambia in velocità con Modonese, che si libera di Colombo e gli ripassa il pallone: Ciceri esce alla disperata, ma Filippi lo batte sul tempo da pochi passi. E' il primo tiro del Padova nello specchio della porta, ma è già gol. L'Alessandria per qualche minuto sembra un po' « choccata », poi torna a premere nell'area dei veneti: al 31' Mantellato tira e Lorenzetti, sulla respinta del portiere, manda il pallone a lato da pochi passi. Nove minuti dopo, ancora in contropiede, per poco il Padova non raddoppia: Dal Pozzolo passa a Fraschini, Ciceri esce tempestivamente e riesce a respingere in tuffo. Ripresa. Ora i grigi sembrano più precisi, cercano di più lo smarcamento, mentre nella difesa del Padova comincia ad aprirsi qualche falla. Sassaroli retrocede a cercarsi i palloni, Lorenzetti sale di tono. I grigi, anziché ammucchiarsi al centro finendo col danneggiarsi a vicenda, allargano di più il gioco, si spostano continuamente di posizione cercando di confondere le idee agli avversari. Venti minuti di batti e ribatti, poi finalmente il pareggio. E' il 23': calcio di punizione di Mantellato, cross di Vanzini verso Lorenzetti, tiro di quest'ultimo da pochi passi e gol, con il portiere che riesce a sfiorare ma non a respingere il pallone. L'Alessandria è scatenata, ora cerca ostinatamente il raddoppio. E l'attesa dura poco, solo quattro minuti: traversone di Mantellato per Di Pucchio, passaggio a Paesanti, gran tiro in corsa dal limite e gol. Il Padova, che sembrava avere in pugno la partita, ora è k. o. Mate aveva impostato la squadra per una gara difensiva, l'estro di Filippi e gli scatti di Zandoli e Modonese non bastano per raddrizzare il risultato. I veneti tentano l'ultima carta, fanno uscire Dal Pozzolo e lo sostituiscono con Collavini, cercando di dare così più respiro alle loro manovre offensive. Ma ora che ha conquistato — e tanto faticosamente — il successo, l'Alessandria non se lo fa più sfuggire. (La Stampa) Risultati: Monfalcone - Derthona 1-1 Parma - Verbania 5-1 Pro Patria - Solbiatese rinv. Rovereto - Lecco 0-0 Sottomarina - Legnano 0-1 Trento - Seregno 2-0 Treviso - Udinese 2-0 Triestina - Piacenza 1-1 Venezia - Reggiana 0-0 CLASSIFICA: Alessandria* p. 25; Reggiana, Padova* 23; Trento, Parma* 21; Solbiatese** 18; Treviso, Udinese, Venezia* 17; Lecco 16; Seregno, Verbania 15; Triestina 14; Rovereto 12; Piacenza, Derthona, Legnano* 11; Pro Patria*, Monfalcone 10; Sottomarina 9 *due gare in meno una gara in meno Marcatori: 12 reti: Zandoli (Padova); 9 reti: Rancati e Fava (Parma); 8 reti: Modonese (Padova) e Ferrari (Seregno); 7 reti: Sassaroli (Alessandria) e Goffi (Lecco); 6 reti: Sperotto (Udinese), Rizzati (Reggiana) e Rizzi (Sottomarina) Il punto sul campionato A sei minuti dal termine il Derthona è riuscito, contro il Monfalcone, grazie alla rete del centravanti Nordio, a raddrizzare le sorti del match che pareva ormai compromesso. A sette minuti dalla fine del match la Triestina è riuscita con Tumiati a raddrizzare una gara che sembrava perduta contro il Piacenza. Il Treviso ha battuto l'Udinese in un incontro dove gli ospiti hanno attaccato di più ma il Treviso è riuscito a passare due volte. La Reggiana è uscita imbattuta dal campo del Venezia confermando di avere un'ottima difesa. Il Verbania, apparso subito in chiara difficoltà, sul terreno gelato e scivoloso ha fatto le spese della ottima giornata dei cannonieri locali Rancati e Fava.