Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2009/2010
Lega Pro 1ª Div.
20-09-2009 - Giornata: 5 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US 1912 - Figline AS 0 - 2 (0 - 2)
RETI: 29. Fanucchi [Fi] , 30. Redomi [Fi]

Alessandria US 1912 Servili Andrea, Ciancio Simone, Signorini Andrea, Sottil Andrea, Schettino Alberto [71. Damonte Loris], Chiazzolino Giacomo [46. Motta Angelo Giovanni], Longhi Matteo, Buglio Angelo, Rodriguez Samon Reider, Artico Fabio, Fantini Enrico [53. Rosso Daniele] A disp.:Cammaroto Vincenzo, (P) Cicutti Alessandro, Gosheh Shadi, Pucino Raffaele All.: Foschi Luciano

Formazione avversaria
FIGLINE AS: Pardini, Mugnaini, Cosentini, Bettini, Pasquini, Redomi [64. Nazzani], Ghinassi, Campolattano [60. Peruzzi], Guerri, Fanucchi, Fioretti [86. Duravia]. A disp: Novembre, Frediani, D'Antoni, Chiesa. All.: Torricelli Moreno

Arbitro: Giacomelli Piero (Trieste) [Tino, Avellano]
Note
Ammoniti: Schettino [A], Sottil [A], Pasquini [F], Ghinassi [F], Guerri [F], Fanucchi [F]. Angoli: 10-3. Recuperi: 1. + 5. Spettatori: 1.505 paganti, 537 abbonati. Cielo coperto, terreno in condizioni precarie. Inizio gara ore 15.00

Commento
GRIGI AMARO RITORNO AL MOCCAGATTA Squadra senza mordente e senza gioco, il Figline ringrazia e chiude i conti in 120 secondi Doveva essere una festa. Il ritorno al Moccagatta dopo tre mesi, la prima partita in C1 nello stadio che fra poco festeggerà gli 80 anni. L’ha rovinata il Figline, che non aveva mai vinto e che interpreta, molto bene, la classica partita da trasferta, rinunciando a un attaccante, un 4-4-1- 1 solo apparentemente più coperto che, in realtà, serve a esaltare le qualità migliori dei toscani di Torricelli, le ripartenze. Festa rovinata, però, soprattutto dall’Alessandria, che si fa male da sola, moltiplicando i difetti che già si erano intravisti con la Pro Patria, allora però arginati, e anche sette giorni prima a Perugia. Un’Alessandria che non gioca, lunga e sfilacciata: i grigi sanno che i gialloblù sono bravi a ripartire, per tutta la settimana preparano la partita per arginarli e non farsi sorprendere, poi dimenticano tutto, su un campo che certo non aiuta, perché la palla rimbalza male, la tattica è una rinuncia forzata, la tecnica pure. Il peggior ritorno al Moccagatta, dove l'Alessandria, in una gara ufficiale di campionato, non perdeva dal maggio 2007 (stagione 2006 – 2007) contro il Voghera: quasi un'eternità, ma la squadra di Foschi fa tutto per agevolare il compito agli ospiti. Che sfruttano a dovere due regali: la svolta alla mezzora del primo tempo, in 120 secondi i padroni di casa consegnano la partita a una squadra che, fino a ieri, aveva un solo punto e un solo gol, sintomo di una fatica a produrre gioco, che invece non si nota, ben mimetizzata dalle difficoltà, ben più evidenti, degli uomini di Foschi. Al 28’ l'ennesima rete che nasce dalla fascia destra dell'attacco avversario: Schettino si dimentica Mugnaini, che può crossare comodo, per l'incornata di Fanucchi, libero di saltare in area. Neanche il tempo di reagire e al 30’ c'è un contatto sospetto in area tra Signorini e Fioretti, la palla scivola sul secondo palo, dove arriva Redomi in scivolata. Grigi annichiliti, che balbettano, reagiscono timidamente, e ogni secondo che passa accentua l’impressione di una squadra molle, svuotata, mai aggressiva, involuta. Una squadra senza fosforo, che alimenta un interrogativo: quando mancano due titolari fondamentali come Briano e Mateos, i cambi non garantiscono altrettanto. Non è un processo ai singoli, perché gli effetti sono corali. E il risveglio è duro «forse perché - ammette il presidente gianni Bianchi - ci eravamo abituati tutti troppo bene». (Il Piccolo - Mimma Caligaris) Ritorno al Moccagatta amaro per i grigi, che perdono dopo oltre due anni l'imbattibilità interna (ultimo stop il 6 maggio 2007, contro il Voghera) e vengono ridimensionati dal duplice schiaffo inflitto da un Figline giudizioso e capace di tornare a casa con i tre punti senza rubare nulla. L'Alessandria, invece, stecca la prima in casa dopo il ritorno in C1: squadra troppo lunga, pesano le assenze a centrocampo e sono quasi nulli i tiri in porta: il risultato più logico è lo 0-2. Dopo un sostanziale equilibrio nel primo quarto d'ora, c’è una bella iniziativa di Fantini sulla destra al 18' ma il cross non trova compagni pronti alla battuta. Pericolosissimo contropiede valdarnese al 21': partono in tre verso la porta di Servili ma è provvidenziale la deviazione aerea in corner di Sottil. A ridosso del 26’ ancora un bel lancio di Artico ma Fantini cincischia troppo in area. Al 28' Figline in vantaggio. E'ancora la fascia presidiata da Schettino il tallone d'Achille dei grigi: cross dalla destra di Mugnaini, l’ottimo Fanucchi prende il tempo a Sottil e inzucca nell'angolino trafiggendo Servili. Dopo due minuti, la doccia fredda del raddoppio. Spiove un pallone dalla sinistra, Signorini cintura Fioretti a centro area, la palla arriva a Redomi che in scivolata da pochi passi insacca alle spalle dell'incolpevole Servili. E' decisamente in «bambola» l'Alessandria: gira a vuoto Schettino dalla cui parte arrivano i pericoli maggiori, la difesa in toto è in affanno e in mezzo pesa la mancanza del fosforo di Briano, anche se Longhi è uno dei meno peggiori. L'unica vera azione è a tempo scaduto: Artico innesca Rodriguez, pronto lo scatto e il conseguente cross dalla sinistra ma il pallone attraversa tutta l'area piccola senza che nessun giocatore grigio riesca ad intervenire. La prima mossa di Foschi a inizio ripresa è l'inserimento di Motta per Chiazzolino nel tentativo di dare un po' di verve nella zona nevralgica. Non cambia però la musica, con la partita incanalata come meglio non si può per il Figline: i gialloblù attendono la sterile Alessandria e provano ad alleggerire con azioni di contropiede. I grigi si buttano in avanti più con la forza della disperazione che con azioni manovrate: il risultato è una girata al volo di Motta comodamente parata da Pardini (17'), poi affiora un po' di nervosismo. Vola in area Artico (21') dopo uno splendido controllo aereo ma il capitano si alza senza protestare. L'unico a tenere impegnata la difesa ospite è Rodriguez ma per i grigi è notte fonda. Il primo vero tiro in porta è di Damonte (35') la cui botta è deviata in angolo dall'estremo toscano. C'è tempo solo per un tentativo di testa di Fioretti su cross di Mugnaini (39'), poi la pioggia spegne un’Alessandria già scialba di suo. (La Stampa - Ed. Alessandria - Francesco Gastaldi) Debutto amaro al Moccagatta per l' Alessandria: il Figline con una doppietta nel giro di soli tre minuti ha trovato la sua prima vittoria stagionale. Dopo una fase di studio ospiti in vantaggio al 28' con una deviazione di testa di Fanucchi. Un vero e proprio pasticcio in area grigia, permette 120 secondi dopo a Redomi di battere ancora l' incolpevole Servili. La reazione dell' Alessandria avveniva solo nella ripresa, ma le conclusioni di Rodriguez, Damonte, Rosso e Artico venivano bloccate da un attento Pardini. (Gazzetta dello Sport) RISULTATI: Arezzo-Benevento 1-0 Como-Perugia 0-1 Foligno-Cremonese 1-2 Monza-Viareggio 1-0 Pergocrema-Novara 1-1 Pro Patria-Lecco 0-2 Sorrento-Paganese 1-1 Varese-Lumezzane 4-2 CLASSIFICA: Cremonese p. 12, Novara 11, Varese, Lumezzane 10, Arezzo, Perugia 9, Pergocrema 8, Foligno, Alessandria 7, Lecco 6, Monza, Sorrento, Benevento, Viareggio, Como 5, Pro Patria, Figline 4, Paganese 2. MARCATORI: 5 reti: Le Noci (Pergocrema), 4: Ebagua (Varese), 3: Artico (Alessandria), Musetti (Cremonese), Cavagna (Foligno), Motta (Novara). Il punto sul campionato Due traverse colpite nel finale dal Pergocrema hanno salvato il Novara dal primo k.o. stagionale. Beffa finale per il Foligno che ha ceduto, solo nel finale, i tre punti alla Cremonese che è balzata in testa alla classifica. Ed è stato Coda, che ha sostituito l' affaticato Guidetti al 28' del secondo tempo, a siglare la rete partita dopo un' incertezza della difesa biancazzurra. Dopo aver perso l' imbattibilità a Crema, il Varese s' è subito rifatto costringendo alla prima sconfitta il Lumezzane. E’ scalata la classifica l' Arezzo, alla seconda vittoria consecutiva nel proprio terreno dopo che un vero e proprio nubifragio ha condizionato oltre un' ora di gara. (La Gazzetta dello Sport)