Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1970/1971
Serie C
10-01-1971 - Giornata: 17 - Verbania - dei Pini


Verbania AS - Alessandria US 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria US Ciceri Santino, Fusi Giuseppe, Berta Massimo, Magri Pier Luigi, Colombo Antonio, Paesanti Paolo [68. Zanfagnin Paolo], Mantellato Bruno, Di Pucchio Claudio, Sassaroli Gianni, Lorenzetti Giuseppe, Vanzini Franco A disp.:(P) Binelli Pietro All.: Manente Sergio

Formazione avversaria
VERBANIA AS: Fellini, Sadocco, Galimberti, Valmassoi, Bagnoli, Salvadori, Libera, Girelli, Signorelli, Bianchi, Butti. A disp.: Barovero, Guidetti. All.: Marchioro Giuseppe

Arbitro: Ciacci Giampiero (Firenze)
Note
Ammoniti: Di Pucchio [A] Angoli: 8-4. Spettatori: 4.000 circa (i tifosi grigi erano un migliaio) di cui 3220 paganti, per un incasso di lire 3.320.000 Pomeriggio di sole, freddo sopportabile; terreno sgombro di neve, a tratti gelato. Inizio gara ore 14.30

Commento
LA PAURA DI PERDERE HA GIOCATO UN BRUTTO SCHERZO a Ciceri e compagni che, impegnati contro una squadra per nulla trascendentale, hanno finito per lasciare agli avversari l’iniziativa, rischiando così il peggio. La dichiarazione rilasciata a fine partita all’ing. Sacco è sintomatica: « Abbiamo giocato male ». Il parere dei numerosi tifosi che h anno seguito l’Alessandria Verbania, collima perfettamente con quello del Presidente La partita è finita zero a zero, come Manente, alla vigilia, auspicava. Un punto guadagnato ho perduto? Lo sapremo alla fine del campionato quando si tireranno le somme. Del mezzo passo falso ne hanno approfittato Padova e Parma. La Reggiana invece si è fatta intrappolare sul proprio terreno da una Pro Patria che alla vigilia non rappresentava certo un ostacolo insormontabile. Agli emiliani è accaduta la stessa disavventura degli alessandrini quando ospitarono il Derthona: tutti pensarono che si sarebbe fatto un sol boccone dei ’cugini”, ma sul campo la realtà fu assai diversa. Così è stato per i granata che hanno perduto veramente un punto scendendo in media inglese a -2. Il Padova invece, dopo la battuta di arresto al Moccagatta ha subito ripreso quota ai danni della matricola Trento che sinora era riuscita a mantenere la propria imbattibilità. Con questo successo i bianco-scudati si sono p orta ti ad un a sola lunghezza dai grigi che devono però ricuperare la partita di Piacenza sospesa per la nebbia. Una bella rimonta sta facendo il Parma che dopo il pareggio di Tortona - susseguente alla chiara vitto ria sul Verbania - è andato a vincere a Solbiate guadagnando un p unto in media inglese. Le pretendenti alla vittoria finale oltre all’Alessandria sono dunque tre e, nell’ordine Padova, Reggiana e Parma. Il campionato tra divenendo sempre più interessante nell’attesa della primavera, stagione in cui emergeranno le squadre che hanno più fondo. I grigi reduci dalla bella e convincente vittoria sul Padova, non hanno saputo ripetere l’exploit a Verbania, contro un undici choccato dall’1-5 subito a Parma. Manente proprio in previsione della immancabile reazione dei padroni di casa non ha voluto rischiare grosso. « Quando si è al comando della classifica bisogna sempre procedere con i piedi di piombo. A Verbania abbiamo conquistato un p unto che servirà senza dubbio in futuro. Si poteva vincere? La risposta è positiva, ma si poteva pure perdere ed allora le critiche sarebbero state ancora più severe ». Il ragionamento del trainer non fa una grinza, m a nel calcio occorre qualche volta rischiare anche se con giudizio. Il Verbania uopo un avvio alla garibaldina - quella dell’aggredire l’avversario alle prime battute è l’arma dei poveri che sopperiscono così alla minore classe - ha finito per cedere il passo ai più forti, vale a dire a Sassaroli e compagni. L’assedio alla porta di Fellini è stato costante, ma di pericoli veramente grossi il portiere ne ha corsi pochi. Sassaroli poi si è "mangiato" un goal quasi fatto : è certo che se avesse indovinato lo specchio della porta, non saremmo qui a parlare dell’andamento della contesa. Quello che ha maggiormente sorpreso non è tanto la mole di gioco sviluppata nella prima frazione di gioco quanto la rassegnazione subentrata nella ripresa. I tifosi del Verbania si attendevano il gran crescendo degli ospiti e il crollo dei beniamini. Non è accaduto nulla di tutto ciò in quanto Sassaroli e colleghi hanno preferito non correre rischi. I padroni di casa che non si attendevano certo un tal regalo ne hanno approfittato per spingersi in avanti alla ricerca del colpo gobbo. Sulla loro strada hanno però trovato un a difesa piuttosto arcigna che ha avuto in M agri un baluardo insuperabile. I grigi hanno alleggerito la pressione con qualche sfuriata non troppo convincente e alla fine il risultato è stato di zero a zero. Una esibizione scolorita? Diamo ancora la parola a Manente: « L’Alessandria ha giocato la sua partita su un terreno che non gli è affatto congeniale. Abbiamo costruito alcune occasioni da rete e una di queste è stata fallita di un soffio da Sassaroli. Arrischiare di più era pericoloso: trovarsi in svantaggio di un goal sarebbe stato veramente problematico. Il punto ci tornerà utile ». Il suo programma attuale qual’è? - « Domenica dobbiamo vincere con il Venezia. Per il resto ho preventivato altri due pareggi che ci porterebbero a quota 30. Non dobbiamo rischiare: se riusciremo ad azzeccare un successo esterno tanto di guadagnato ». Questo il discorso del tecnico che considera positiva la prova di Verbania nonostante il tifosi siano del parere che premendo un po' più sull’acceleratore si poteva tornare a casa con l’intera posta. Non staremo a dilungarci per scoprire chi ha ragione. Veniamo alla prestazione dei singoli. Ciceri: una partita senza pecche. Quando è stato chiamato in causa lo ha fatto con sicurezza. La difesa, in particolare nella ripresa ha tenuto assai bene chiudendo ogni corridoio. Il fatto che Ciceri solo raramente sia intervenuto su tiri di una certa consistenza lo dimostra. M agri, ’’libero di lusso” si è confermato all’altezza della fama che si è conquistato in questo campionato. Pure Colombo e in misura minore Paesanti non hanno mai mollato i loro rispettivi avversari anche se il terreno non consentiva di muoversi con sicurezza. All'attacco una nota di merito per Di Pucchio che ha sempre avuto idee chiare sia quando si trattava di appoggiare il gioco a centrocampo che in fase di attacco. In ombra Vanzini costretto a giocare su un terreno che certo non si addice al suo tipo di gioco. Sassaroli lasciato sovente senza l’appoggio di un a spalla, si è smarrito non riuscendo così ad inserirsi nei suggerimenti di un Mantellato a corrente alternata. Rimane Lorenzetti la cui tecnica si esprime su un tappeto che consente preziosismi e non su un pantano. Da questo affrettato resoconto appare evidente che il reparto meno efficiente della squadra è stato l’attacco che non sempre ha potuto avere validi suggerimenti dai centrocampisti. Il commento dell’incontro esterno con il Verbania si esaurisce con queste note. Nei corso della settimana i commenti sul risultato saranno ancora all’ordine del giorno, ma la sostanza, come abbiamo detto, rimane quella del punto che consente a Manente di re sta re sempre a + 1 in media inglese con un vantaggio di due punti sui biancoscudati fermi a - 1. L’obiettivo dei grigi è il Venezia che domenica scorsa si è p resa la bella soddisfazione di vincere il derby con la Triestina. Il successo ha consentito ai neroverdi di compiere un ulteriore passo in avanti e di insediarsi a quota 19. Per i grigi sarà un impegno, come al solito difficile, ma che dovranno superare per presentarsi con tutte le carte in regola al recupero di mercoledì prossimo a Piacenza. Dopo Venezia, l’Alessandria ha in calendario tre trasferte consecutive che dovrebbero fruttare almeno tre punti. Con il mese di febbraio la squadra potrà concedersi un po’ di respiro in vista dello sprint finale che si concluderà il 13 giugno. Il ruolo di marcia che Manente si era imposto nel mese di settembre è stato sinora rispettato per cui le probabilità di raggiungere il sospirato traguardo della promozione restano intatte. Concludere il girone di andata a quota trenta significa avere compiuto una performance non indifferente tenuto conto che è dall’inizio del campionato che la squadra mantiene il comando della classifica con tutti gli oneri ad essa connessi. L’undici ha sempre risposto alle sollecitazioni del tecnico e del pubblico anche in questi mesi che non sono certo quelli che favoriscono i ragazzi che prediligono, appunto per la loro maggiore classe, i campi asciutti. Il pubblico che in queste domeniche è sempre stato vicino alla squadra non mancherà di dare tutto il suo entusiastico appoggio agli orsacchiotti che sembrano veramente avviati verso la grande vittoria. Raggiunta la B, si vedrà se continuare verso... la A (Il Piccolo – Il Gattopardo [Giuseppe Zerbino]) Poche emozioni nel derby piemontese L'ALESSANDRIA OSA TROPPO ED IL VERBANIA LA BLOCCA: 0 A 0 Capita, a volte, che il timore di perdere sia più forte della volontà di vincere. Cosi, vengono fuori partite all'insegna della paura: emozioni poche, sbadigli tanti. Per il Verbania. dopo i cinque gol subiti a Parma, una nuova sconfitta avrebbe significato la crisi. Marchioro aveva detto: un pareggio contro la capolista mi andrebbe bene e Manente, di rimando: un punto in trasferta e sempre un risultato positivo ». Date queste premesse, lo zero a zero è il risultato più logico. E se i tifosi non sono soddisfatti, questo è un altro discorso. La colpa del « non gioco di ieri. pero, è soprattutto dell'Alessandria. Il Verbania e una squadretta modesta, una « provinciale sotto tutti i punti di vista; gli incassi sono scarsi i ieri si sono superati di poco i tre milioni, eppure si trattava del derby con la capolista, mancano i mecenati, il Verbania è addirittura senza presidente. la formazione titolare è composta quasi interamente da ragazzini: ieri: minorenni erano otto, forse un record per la serie C. Giovani pieni di volontà, ma ancora grezzi, acerbi. Qualcuno, contro l'Alessandria; aveva addirittura del timore reverenziale. L'ing. Sacco, a! termine dell'incontro, ha detto: « I miei grigi hanno giocato proprio male, è inutile cercare attenuanti ». A nostro avviso, la squadra di Manente ha osato troppo poco: quindi si è spinta all'attacco, soprattutto nella ripresa, lo ha fatto con scarsa convinzione, non ha mai tentato decisamente un « a fondo ». Secondo Manente, il terreno scivoloso ha influito sul gioco dell'Alessandria. Eppure, domenica scorsa, i grigi hanno rimontato e vinto contro il Padova una squadra vera su un campo ben peggiore. Per quasi tutto il primo tempo, i grigi hanno giocato al rallentatore, lasciando l'iniziativa al Verbania. La squadra di Manente, in difesa, era ben protetta, con Magri libero. Colombo stopper su Signorelli e Fusi su Libera, l'attaccante più pericoloso della squadra locale Libera vent'anni, un'aletta con un dribbling ubriacante ed uno scatto da centometrista) fino ai limiti dell'area di rigore ricorda Skoglund: poi quando è il momento di concludere, si perde in tiri fiacchi o II lascia rubare la palla in modo banale. Un vero peccato. Verbania. Mantcllalo atterrato al limite dell'area avversaria Il Verbania attaccava l'Alessandria si difendeva senza difficoltà e ogni tanto partiva a sua volta all'offensiva, ma mancava poi d'incisività. Cosi, nei primi quarantacinque minuti ne Fellini né Fellini ha dovuto esibirsi in un Ciceri hanno corso pencoli seri. Qualche spicciolo di bel gioco. Ma soltanto qualche spicciolo. Nella ripresa i grigi, che avevano speso meni) energie, sono usciti con più frequenza dalia propria area per cercare l'enplein ». Ma erano tentativi timidi, quasi impacciati. Sassaroli riusciva di tanto in tanto a liberarsi dalla guardia di Valmassoi. ma regolarmente si faceva anticipare da Bagnoli o calciava a lato; Vanzini si portava a spasso per il campo Sadocco, ma poi sbagliava anche i passaggi; Lorenzetti. affidato a Salvadori, uno dei migliori del Verbania . correva molto ma concludeva poco. Così, anche il secondo tempo ha deluso: il gioco ristagnava a centrocampo, le difese sembravano fortissime» di fronte alla sterilità degli opposti attacchi. Ma forse era solo un'impressione. con un po' più di coraggio i grigi avrebbero potuto vincere. (La Stampa - Ed. Sport - Maurizio Caravella) Il gran correre dei biancocerchiati frena i grigi VERBANIA - ALESSANDRIA 0-0 “Straziami, ma di goal saziami”. Così dice uno striscione dei tifosi alessandrini, spiegato di fronte alla tribuna. La squadra di Manente saprà tener fede alla prima implorazione, ma, quanto alla seconda, non riuscirà a concepire nemmeno l'ombra di un gol. Il Verbania scende in campo con gli occhi aperti, eppure quasi convinto di venir stracciato alla prima unghiata. La sconfitta di Parma ha fatto meditare Marchioro. Tre punte sono troppe: fuori Maioni tra l'altro acciaccato, e dentro Bianchi, elegante ragazzino in prestito dal Varese. Due sole punte, Libera e Signorelli, ben protette alle spalle dal citato Bianchi e Butti. Sadocco è su Vanzini, Valmassoi su Sassaroli, Galimberti su Mantellato, Bagnoli libero. Dall'altra parte, Fusi su Libera, Colombo su Signorelli, Berta su Butti, Magri libero. Salvadori e Lorenzetti (forse i due migliori) si incontrano a centrocampo. “Straziami, ma di goal saziami” chiedono i grigi; invece è Signorelli a farsi buttare giù poco dentro l'area dopo aver fatto lo slalom tra tutti i birilli dell'Alessandria. Il Verbania ha l'argento vivo nelle vene, ma manca di esperienza ed ecco Mantellato, in contropiede, mettere di poco fuori con un rasoterra diagonale. Il pericolo scampato consiglia i padroni di casa a muoversi con maggior prudenza; tuttavia il ritmo è sempre elevato, il che non fa certo piacere agli ospiti, decisi ad addormentare la partita e piazzare la botta a tradimento alla prima occasione. Valmassoi annulla Sassaroli, Salvadori frena Lorenzetti; gli altri corrono come pazzi, col cuore in mano, e nella ripresa lasceranno sul campo anche l'ultima goccia di sangue. Il finale del primo tempo è tutto dell'Alessandria; il Verbania ha la bava alla bocca ma resiste e quando Ciacci fischia il riposo, il pubblico piange dalla felicità. “L'Alessandria ha sempre vinto a Verbania. Uscirà nella ripresa e ci ucciderà” pensa la gente. I grigi escono col sonnifero, ma il Verbania non abbocca e continua a correre. Signorelli e Libera cercano i corridoi, Galimberti e Sadocco hanno le caviglie in frantumi ma volano come gli stambecchi. La ragnatela dei centrocampisti (cresce all'infinito Salvadori, fa tenerezza alle mamme Butti) sembra sufficiente per invischiare la capolista. Il miracolo a 10 minuti dalla fine: cross di Libera, sul centro si catapultano Signorelli e Colombo e lo stopper infila nel sacco. Autorete. Non è vero: la palla è alta e finisce sul fondo. Il Verbania è allo stremo delle forze, ma ormai sicuro di avercela fatta. Cade, esausto, Signorelli al novantesimo e Marchioro non ha nemmeno il tempo di inserire Guidetti. L'Alessandria? L'abbiamo attesa per più di un'ora ma non è uscita. I tifosi grigi raccolgono lo striscione e salgono sul loro pullman. Non sappiamo se la loro squadra li abbia proprio straziati; certo che se speravano di saziarsi coi gol … (Tuttosport - Sandro Bottelli) RECUPERI: Derthona – Parma 0-0 Legnano - Seregno 1-0 Solbiatese - Piacenza 1-0 Venezia - Pro Patria 4-2 RISULTATI: Derthona - Udinese 1-0 Lecco - Monfalcone 2-0 Legnano - Piacenza 0-0 Padova - Trento 1-0 Reggiana - Pro Patria 1-1 Rovereto - Sottomarina 2-0 Seregno - Treviso 1-1 Solbiatese - Parma 0-1 Triestina - Venezia 0-1 CLASSIFICA: Alessandria* p. 26, Padova 25, Reggiana 24, Parma 23, Trento 21, Venezia 19, Lecco, Solbiatese, Treviso 18, Udinese 17, Seregno, Verbania 16, Rovereto, Triestina 14, Derthona 13, Piacenza, Legnano 12, Pro Patria* 11, Monfalcone 10, Sottomarina 9. Ogni * = 1 gara in meno. MARCATORI: 13 reti: Zandoli (Padova); 9 RETI: Fava (Parma); 8 reti: Modonese (Padova), Ferrari (Seregno); 7 reti: Sassaroli (Alessandria), Rancati (Parma). Il punto sul campionato I recuperi infrasettimanali hanno modificato la classifica anche se gli spostamenti non hanno inciso sulla situazione nelle zone calde. Nel turno regolare il Padova e il Parma si avvicinano ad Alessandria e Reggiana bloccate sul pareggio. Faticoso quello della Reggiana contro la Pro Patria che si è resa pericolosa in più occasioni. Meritata vittoria di un Derthona che pare aver ritrovato la grinta dei giorni migliori e si è battuto con grande vigore contro l'Udinese anche se sono scesi in campo con una squadra rimaneggiata. A Padova si è conclusa l'imbattibilità del Trento, i padroni di casa hanno vinto 1-0 con gol di Zandoli. La Solbiatese ha subito la prima sconfitta casalinga contro il Parma che si è dimostrata squadra solida.