Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1970/1971
Serie C
20-01-1971 - Giornata: 15 - Piacenza - Galleana


Piacenza FC - Alessandria US 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria US Ciceri Santino, Fusi Giuseppe, De Luca Sergio, Magri Pier Luigi, Colombo Antonio, Berta Massimo, Mantellato Bruno, Di Pucchio Claudio, Sassaroli Gianni, Lorenzetti Giuseppe, Vanzini Franco A disp.:(P) Binelli Pietro, Paesanti Paolo All.: Manente Sergio

Formazione avversaria
PIACENZA FC: Fioravanti, Illiano [73. Ardemagni], Freddi, Zoff II, Filipponi, Avere, Franzoni, Cornaro, Jacolino, Robbiati, Stevan. A disp.: Lazzara. All.: Arcari

Arbitro: Lenardon (Siena)
Note
Espulsi: 78 Vanzini [A] Ammoniti: Di Pucchio [A], Berta [A], Spettatori: 5174 per un incasso di L. 3.458.900. Angoli: 9-2 Giornata fredda e piovosa e terreno pesante. Recupero della gara sospesa il 20.12.1970 Inizio gara ore 14.30

Commento
Recuperi: Pro Patria-Solbiatese 0-0 Pareggio nel recupero di Piacenza e tante perplessità sul futuro dei grigi. D’accordo: l'Alessandria è in testa alla classifica con due punti di vantaggio e quindi cosa si potrebbe dire? Alla fin fine la squadra gioca (non certo bene, ma nemmeno male) e non perde. Il fatto che preoccupa e l’attacco il quale, sistematicamete, resta all'asciutto In ogni partita C ’è una crisi latente, e questa è chiara, rafforzata ancor più dopo la prova di mercoledì. Sassaroli, il goleador, è rimasto ormai tale solo per il ricordo delle reti realizzate nella prima parte del campionato e come già era successo con il Venezia anche con ii Piacenza, pur dimostrando un leggero miglioramento, non è stato affatto pericoloso. E con lui lo sono tutti quelli del settore avanzato nel mentre alle spalle, bisogna riconoscerlo, si stanno facendo dei prodigi. La difesa con un Ciceri in perfetta condizione, presenta un gigante nella figura di Magri. Attorno lui. liberatore di tutte le situazioni intricate, ruota un complesso di atleti che sì stanno affermando come i migliori della serie C. Intendiamo parlare di Colombo, Fusi, De Luca e più avanti ancora di Berta che dopo la prova incolore con il Venezia, a Piacenza ha disputato un partitone, sul metro di quanto l’abbiamo visto fare prima che la situazione contingente lo obbligasse a retrocedere nel ruolo di terzino. L’attacco, dunque, deve essere riveduto e... corretto. Perlomeno al fine di concedere a giocatori come Sassaroli la possibilità di un riposo che potrebbe essere provvidenziale non solo per la squadra ma anche per lo stesso atleta il quale ritornerebbe certamente in formazione reintegrato nelle sue doti iniziali. D’altra parte anche Manente già prima della partenza per Piacenza era di questo avviso. « Vedrò — diceva — e poi «venialmente lascierò a riposo Sassaroli nella partita di Trieste . Infatti la squadra è partita, dopo l'incontro di mercoledì, per il ritiro di Lignano Sabbia d’Oro con l’aqgiunta di Principe e Proietti nonché di Paparelli E torniamo ancora per un momento sull'incontro di Piacenza. Ancora una volta un arbitro (stavolta era il siqnor Lenardon di Siena) ha fatto il bello ed il brutto tempo come gli è parso e piaciuto. Ci ha rimesso le penne Vanzini ii quale andrà certamente incontro ad una squalifica dopo che per la partita con il Venezia già è stato ammonito con diffida. Vanzini ha il brutto vizio di protestare con l’arbitro ma non commette gesti cattivi durante il gioco, cosi come mercoledì l'espulsione è stata originata dalla classica goccia che fa traboccare il vaso: uno scontro, inevitabile, con il portiere avversario e la conseguente espulsione (era il 73'). E poi, visto che parliamo di arbitri, ci torna facile citare ancora una volta ii signor Lupi che ha diretto la partita con il Venezia. All’Alessandria, la teatralità di questo siqnore che indica chiaramente ai giudici di linea un minuto di recupero e poi cambia idea, è costata mezzo milione di multa. Dice la Lega nel dispositivo della punizione « per intemperanze dei tifosi »: ma per quella dell'arbitro chi ci pensa? Lasciamo andare, e per non pensarci diciamo che tutto si fa per sport. Pensiamo alla partita di domani a Trieste. I grigi hanno rimesso in sesto fisico e idee nel ritiro di Lignano Sabbia d'Oro. Per raggiungere il traguardo fissato da Manente dei trenta punti ci vorrebbe una vittoria ma è chiaro che la Triestina sarà un osso duro se non impossibile. La formazione probabile (Manente deciderà all'ultimo istante) è la seguente: Ciceri; Fusi, De Luca; Magri, Colombo, Berta; Mantellato, Di Pucchio, Proietti (Principe). Lorenzetti, Vanzini; n. 12 Binelli, n. 13 Paesani. (Il Piccolo) «Se riusciamo ad ottenere mordente ma l'Alessandria un punto in queste condizioni ebbene significa che per l'Alessandria è davvero l'anno buono». L'ing. Sacco, presidente dei grigi, non ha difficoltà ad ammettere con questa frase che l'Alessandria vista a Piacenza era la brutta copia della capolista ammirata in molte altre partite. Eppure, nonostante la scarsa vena, l'undici di Manente è riuscito ad assicurarsi nel recupero di Piacenza un punto prezioso, resistendo al generoso assalto degli emiliani, tenendo loro fronte anche quando — in seguito all'espulsione di Vanzini — è rimasto con dieci elementi. L'Alessandria, in caso di vittoria, si sarebbe aggiudicata il titolo di campione d'inverno con una settimana di anticipo sulla conclusione del girone di ritorno: ha mancato l'obiettivo ma ha proseguito la serie positiva, grazie alla solidità della propria difesa nella quale ancora una volta sono emersi in tutto il loro valore Ciceri, Colombo, Magri e De Luca. La partita è risultata un monologo del Piacenza, proteso specialmente nel primo tempo in un insistente quanto sterile « forcing ». I ragazzi di Arcari (22 anni l'età media della squadra) stanno raggiungendo un buon affiatamento, non mancano loro né grinta né determinazione. Ben orchestrati da Zoff, Avere, Cornaro e Robbiati, i piacentini sono partiti all'arrembaggio sin dall'inizio, avvicinandosi sovente al gol con Stevan e Jacolino; ma in verità l'unica rete realizzata porta la firma dell'Alessandria sta cercando di aiutarlo, idria: è avvenuto dopo 8' di instaurando un regime « forte » i gioco ma l'arbitro Lenardon ed imponendo ai giocatori, divisi — lo stesso assediato domenica negli spogliatoi a Savona un direttore di gara sfacciatamente casalingo, oggi almeno annullava la marcatura di Lorenzetti per la carica di Sassaroli sul portiere. L'Alessandria, nella quale hanno destato note positive anche Mantellato e Lorenzetti, è riuscita ad impegnare Fioravanti soltanto nel finale con un tiro di Sassaroli; il Piacenza ha messo alle strette Ciceri diverse volte ma il portiere si è difeso veramente bene e in un'occasione è stato salvato da Magri che ha deviato sulla linea (45') un tiro di Stevan. Nella ripresa il Piacenza ha accusato la fatica, ha perso col proprio pubblico anche oggi abbastanza numeroso nonostante il freddo e la pioggia.(La Stampa) CLASSIFICA: Alessandria p.28; Reggiana, Padova 26; Parma 25; Trento 22; Solbiatese* 21; Lecco, Venezia, Treviso 20; Udinese, Seregno 17; Verbania 16; Rovereto, Piacenza, Legnano, Triestina 14; Pro Patria, Derthona 13; Monfalcone 10, Sottomarina *una gara in meno