Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1970/1971
Serie C
24-01-1971 - Giornata: 19 - Trieste - Giuseppe Grezar


Triestina US - Alessandria US 1 - 0 (1 - 0)
RETI: 8. Fregonese [Tr]

Alessandria US Ciceri Santino, Fusi Giuseppe [63. Paesanti Paolo], De Luca Sergio, Magri Pier Luigi, Colombo Antonio, Berta Massimo, Mantellato Bruno, Di Pucchio Claudio, Principe Cleto, Lorenzetti Giuseppe, Vanzini Franco A disp.:(P) Binelli Pietro All.: Manente Sergio

Formazione avversaria
TRIESTINA US: Colovatti[70. D'Ambrogio], Rigo, Moretti, Del Piccolo, D'Eri, Pestrin, Rakar [63. Campana], Ciclitira, Truant, Scala Mirto, Fregonese. All.: Pison Sergio

Arbitro: Vannucchi Vittorio (Bologna)
Note
Espulsi: Colombo [A], Ciclitira [T] Ammoniti Ciceri [A], Lorenzetti [A], Fregonese [T] Spettatori: 8.000 circa Campo pesante e pioggia nel corso dell’incontro Inizio gara ore 14.30

Commento
Recuperi: Sottomarina - Derthona 3-0 Triestina - Padova 1-4 LA DEA BENDATA CONDANNA UNA CORAGGIOSA ALESSANDRIA I grigi falliscono a Trieste tre reti e colpiscono un palo © Lo strano arbitraggio del signor Vannucchi UN’ALESSANDRIA IN DIFFICOLTA’ e con un attacco che in quattro giornate non è più riuscito a trovare la via del goal, ha piegato le ginocchia a Trieste, consentendo agli inseguitori, Padova e Reggiana, di acciuffarla proprio all’inizio del giro di boa. Tre squadre dunque al comando: Alessandria, Reggiana e Padova e, distanziato di un punto il Parma, ormai deciso a giocarsi le sue chance per la promozione. Tutto da rifare dunque? Abbiamo d etto del quintetto di punta alessandrino che dopo un inizio sfolgorante è andato calando alla distanza. Venuto a mancare il peso dell’uomo goal Sassaroli, tutto il complesso ne ha risentito e a nulla è valso il lavoro, a volte improbo, del centro campo e della difesa. Dopo la vittoria , voluta e sofferta contro i patavini, la squadra ha denunciato un logorio che è andato sempre più accentuandosi nelle trasferte di Verbania e Piacenza. Quasi non bastasse pure la dea bendata si è schierato dalla parte opposta accentuando così lo stato di disagio. La partita di Trieste, burrascosa, ricca di incidenti, convalida il nostro asserto: crisi degli attaccanti e sfortuna completa. Si poteva vincere 3-1 o quantomeno pareggiare ed invece si è in cassato la seconda sconfitta stagionale. I danni e le beffe: due punti perduti a vantaggio degli inseguitori: Fusi e Vanzini messi k. o. dal gioco duro dei ’’muletti"; Colombo espuiso per un fallo veniale. L’arbitraggio, ancora una volta, è stato dei più scandalosi, visto che al termine triestini e alessandrini, hanno manifestato apertamente il loro malumore. Vannucchi, lo uomo in giacchetta nera — come già era accaduto con Lupi nella partita interna con il Venezia — non ha ricuperato un solo secondo, rifugiandosi negli spogliatoi, per sfuggire all’ira della folla e degli stessi giocatori. Lo arbitro avrebbe dovuto ricuperare non meno di tre minuti, ma per evitare guai peggiori, al 90’ ha mandato tutti negli spogliatoi. L’Alessandria è così rientrata dalla duplice trasferta , con un sol punto nel carniere. La scoppola di Trieste è stata questa volta veramente immeritata, stando ai commenti degli stessi corrispondenti locali che, non esitano a condannare l’arbitro ed a riconoscere che l’undici di Manente ha mancato il successo pieno o quanto meno , il pareggio per mera sfortuna. Cosa è dunque accaduto in questa dannata partita che Ciceri e compagni hanno perduto pur avendo avuto a disposizione non meno di cinquesei occasioni veramente da goal? Lo abbiamo chiesto al "vice” Borasio il braccio destro del presidente ing. Sacco. « L’Alessandria ha giocato forse una delle migliori partite del girone di andata. Dopo la doccia fredda della rete subita in apertura di partita , il nostro centro campo ha assunto il dominio del gioco. I nostri attaccanti sono stati bistrattati duramente — e Vanzini ha lasciato il campo venti minuti dalla conclusione in condizioni precarie tanto che se ne starà a riposo per una decina di giorni — in più di una occasione. Abbiamo avuto diverse occasioni per pareggiare. Lorenzetti dopo avere superato tre avversari ha servito magistralmente Mantellato che però non ha avuto fortuna nella conclusione. Pochi minuti dopo è stato Mantellato a "scodellare” sui piedi di Lorenzetti un'altro pallone d’oro, ma pure questa volta non c’è stato nulla da fare. Per finire il magnifico colpo di testa di Magri che h a colpito in pieno la traversa. Più sfortuna di così ». Tutti concordi dunque nel riconoscere che l’Alessandria non è stata inferiore alla Reggiana e al padova che l’avevano preceduta al "Valmaura”. Ad essere realisti, si può aggiungere che ai grigi è venuto a mancare l’uomo centrale dell’attacco. Principe non ha demeritato: ha messo in luce buoni numeri che hanno confermato che il ragazzo possiede un discreto bagaglio tecnico, ma purtroppo ha il grave handicap di non avere peso. Ogni qualvolta è venuto a contatto con la difesa gli è toccata la peggio. In serie C le difese picchiano sodo, non badano troppo al sottile. Il gran lavorare dei centrocampisti e delle ali è servito poco. La ” crisi ” dell’ Alessandria dipende unicamente dall’abbassamento di tono di Sassaroli. La difesa è salda, ben amalgamata, il centrocampo il più forte non solo del girone A, ma di tutta la serie C. (Il Piccolo - Il Gattopardo) I GRIGI SORPRESI DALLA TRIESTINA (0-1) SBAGLIANO TROPPO E NON RIMONTANO Protestano i dirigenti alessandrini per l'arbitraggio, troppo tollerante sul gioco duro dei giuliani - Infortunati Fusi e Vanzini, un espulso per parte (Colombo e Ciclitira) L'Alessandria domina, la Triestina vince. I veneti segnano quasi a freddo con Fregonese, poi si chiudono a riccio in difesa, come impauriti; i grigi salgono in cattedra, attaccano in massa, ma sciupano troppo. E alla fine per poco la squadra di Manente non subisce un altro gol: De Luca trattiene in area per la maglia Fregonese, impedendogli di tirare; è fallo da rigore, non c'è dubbio, ma l'arbitro inspiegabilmente non lo concede. Uno a zero: l'Alessandria, che da quattro partite non riesce più a seqnare, è raggiunta in testa da Reggiana e Padova; la Triestina, che non vinceva da due mesi, torna al successo ed allontana la crisi. Una partita burrascosa, conclusa con i grigi in nove (Vanzini k. o. per un brutto colpo alla caviglia, Colombo espulso) e con i veneti in dieci (espulso anche Ciclitira). Un incontro « cattivo » che ha avuto inoltre una « coda » polemica. Un dirigente dell'Alessandria ha lanciato pesanti accuse contro il giudice di gara: « C'è una congiura arbitrale — ha detto — nei nostri confronti. Non si può permettere ad una squadra di fare tanti falli cattivi senza mai intervenire: Vanzini ha preso un calcio alla caviglia ed ha dovuto lasciare il campo e non abbiamo potuto sostituirlo perché avevamo già rimpiazzato Fusi, che zoppicava per un brutto fallo di Fregonese. Perché, poi, Colombo è stato espulso? Non è la prima volta che gli arbitri si accaniscono contro di noi ». In effetti, l'operato del signor Vannucchi ha lasciato molto a desiderare. Ha sbagliato molto, troppo: ed ha cercato di rimediare finendo con l'aggiungere altri errori. Non ha espulso Ciceri, reo di una grave scorrettezza su Fregonese. forse per non infierire sull'Alessandria che aveva già un uomo in meno: poi, però, ha mandato fuori dal campo Colombo e Ciclitira per reciproche scorrettezze, quando invece sarebbe stata più giusta una semplice ammonizione; alla fine ha negato un rigore alla Triestina, e si è rifugiato negli spogliatoi al 45" minuto esatto, senza recuperare neppure uno dei tre o quattro minuti che si erano persi in discussioni ed incidenti. Un arbitraggio così avrebbe fatto perdere la pazienza a chiunque. Se è vero che entrambe le squadre hanno ragione di protestare contro il giudice di gara, è altrettanto vero, però, che i suoi errori hanno falsato soltanto in minima parte l'andamento della partita. L'Alessandria avrebbe potuto segnare almeno quattro o cinque volte: se non l'ha fatto, può accusare soltanto la sfortuna, oppure più semplicemente può fare dell'autocritica, perché i suoi attaccanti hanno sbagliato troppi tiri a rete. Si può parlare di cattiva sorte in tre occasioni, tutte clamorose: al 26' del primo tempo Mantellato calcia da posizione angolata, il portiere è battuto ma Del Piccolo riesce a respingere; otto minuti dopo, su tiro di Lonrenzetti, il portiere è di nuovo fuori causa ma questa volta è D'Eri ad allontanare il pericolo; al 40' della ripresa Magri colpisce in pieno la traversa. Con un po' di fortuna, insomma, i grigi avrebbero potuto vincere per 3-1 (o 3-2. se l'arbitro avesse poi concesso quel rigore). Recriminare però non serve, resta il fatto che l'Alessandria da quattro partite non segna. Ieri Manente ha lasciato fuori Sassaroli. piuttosto opaco in questo periodo sostituendolo al centro dell'attacco con il giovane Principe, al quale però Del Piccolo (il migliore dei difensori triestini) ha concesso ben poco spazio. Mantellato ha corso molto, ma è apparso stranamente impreciso nelle conclusioni, mentre Vanzini si è fatto anticipare dall'esordiente Rigo. Il gran lavoro svolto a centrocampo da Di Pucchio, Lorenzetti e Berta, quindi, è stato inutile: le manovre offensive dei grigi erano ben congegnate, ma non approdavano mai a nulla, anche perché la Triestina, dopo aver segnato, si è stretta nella propria area con otto od anche nove uomini per difendere il prezioso successo. Il gol è venuto all'8', all'improvviso: Ciclitira è scattato sulla destra, ha effettuato un cross al centro verso Fregonese, che ha anticipato Fusi ed ha messo in rete al volo da pochi passi. L'Alessandria è sembrata un po' sotto « choc », ha tardato ad organizzarsi. Ma dopo una ventina di minuti ha assunto il comando del gioco, lo ha tenuto fino al termine del primo tempo e per quasi tutta la ripresa. Tante belle azioni, ma tutte senza risultato. Quando, al 25' del secondo tempo, Vanzini è stato costretto ad uscire zoppicando e l'Alessandria è rimasta in dieci, i grigi hanno continuato ad attaccare; ed hanno insistito anche quando, dieci minuti dopo, Colombo è stato espulso assieme a Ciclitira. Niente da fare, per i grigi è una domenica molto amara. (La Stampa - Ed. Sport - Maurizio Caravella) Risultati: Derthona - Legnano rinv. Lecco - Treviso 3-1 Monfalcone - Reggiana 1-2 Padova - Udinese 10 Parma - Sottomarina 1-0 Seregno - Rovereto 1-1 Trento - Solbiatese 0 0 Venezia - Piacenza 3-2 Verbania - Pro Patria 0-0 CLASSIFICA: Alessandria, Reggiana, Padova p.28; Parma 27; Trento 23; Solbiatese, Venezia, Lecco 22; Treviso 20; Seregno 19; Verbania, Udinese 17; Triestina 16; Rovereto 15; Legnano, Piacenza, Pro Patria 14; Derthona 13; Monfalcone, Sottomarina 10 *una gara in meno Marcatori: 14 reti: Zandoli (Padova); 10 reti: Rancati e Fava (Parma); 9 reti: Goffi (Lecco); 8 reti: Modonese (Padova), Ferrari (Seregno) e Bellinazzi (Venezia); 7 reti: Sassaroli (Alessandria) e Rizzato (Reggiana); 6 reti: Fregonese (Triestina), Sperotto (Udinese), Rizzi (Sottomarina), Jacolino (Piacenza), Zanolla (Monfalcone) Il punto sul campionato Il primo tempo è stato tutto del Venezia: i neroverdi hanno aggredito il Piacenza con un gioco deciso e veloce segnando con Scarpa e Bianchi. Partita assai combattuta tra Verbania e Pro Patria anche se terminata con il risultato di parità. Zandoli, capocannoniere del girone A ha dato al Padova una vittoria preziosa segnando al 30' su rigore. Seconda sconfitta consecutiva casalinga per il Monfalcone costretto alla resa da una Reggiana che ha confermato la piena legittimità delle proprie ambizioni.