Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1970/1971
Serie C
07-02-1971 - Giornata: 21 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Lecco AC 3 - 3 (1 - 3)
RETI: 19. Lorenzetti G.[A], 68. rig. Sassaroli G.[A], 78. Paesanti P.[A] 18. Mantovani [Le] , 30. Gritti [Le] , 40. Marchi [Le]

Alessandria US Binelli Pietro [46. Chini Andrea], Paparelli Ezio, De Luca Sergio, Magri Pier Luigi, Colombo Antonio, Berta Massimo [46. Proietti Farinelli Vincenzo], Mantellato Bruno, Di Pucchio Claudio, Sassaroli Gianni, Lorenzetti Giuseppe, Paesanti Paolo All.: Manente Sergio

Formazione avversaria
LECCO AC: Casiraghi, Tam, Bravi, Gritti, Sacchi, Marcelli, Mantovani, Lombardi, Goffi, Frank, Marchi. A disp.: Rottoli, Brondi. All.: Longoni Angelo

Arbitro: Monforte Armando (Palermo)
Note
Ammoniti: Paparelli [A], Di Pucchio [A] Angoli: 3-2 Spettatori: paganti, 7.476 per un incasso di lire 8.921.500 Giornata di sole, fondo del terreno buono Inizio gara ore 15.00

Commento
GRIGI IN PANNE PER IL PORTIERE RIMONTANO IN 45' DUE RETI: 3-3 Contro il Lecco l’infelice giornata di Binelli e le incertezze della difesa creano grossi guai © L’incubo delia sconfitta svanisce al 33’ quando Paesanti fulmina l’estremo difensore lariano MIRACOLO AL « MOCCAGATTA »: L’ALESSANDRIA IN SVANTAGGIO DI DUE GOL, PER PAPERE DELLA DIFESA, è riuscita a rimontare nella ripresa fissando il risultato sul 3-3. Una partita che pareva definitivamente perduta — e con essa la possibilità di competere con Padova e Reggiana per la lotta finale — è stata raddrizzata grazie alla volontà dei ragazzi grigi choccati dalle papere della difesa e di Binelli. Pareggiando per la quarta volta sul terreno amico i ragazzi di Manente hanno perduto, dopo venti giornate, il comando della classifica passato nelle mani del Padova che ha liquidato il Verbania con due reti. Affiancata all’Alessandria, la regolare Reggiana che sudando più del previsto, è riuscita ad avere ragione del modesto Legnano. Il Parma, che domenica era stato sconfitto a Treviso, dividendo la posta a Trieste si mantiene sempre in zona promozione a tre punti dai biancoscudati e a due dalia coppia piemontese-emiliana. A proposito dell’undici di Angeleri c’è da dire che domenica prossima ospita tra le sue mura la neo capolista e se vorrà sperare... dovrà batterla. L’incontro più interessante della seconda giornata del girone di ritorno era quello che opponeva i grigi ai lariani che, con una formidabile rimonta, si sono portati a soli sei punti dal capoclassifica Padova. I diecimila spettatori accorsi al Moccagatta — molto numerosa la rappresentanza lecchese — hanno avuto di che divertirsi: sei reti in novanta minuti di cui ben quattro nei primi quarantacinque minuti. Allo scadere del primo tempo l’Alessandria era, o almeno sembrava, spacciata: 3- 1 per il Lecco che azzeccando tre soli tiri aveva fatto centro. Cosa era dunque accaduto in questa prima frazione di gioco? L’Alessandria, a seguito dell’assenza di Vanzini, schierava Paesanti come ala tornante in appoggio a Lorenzetti; in difesa rientro di Colombo e arretramento di De Luca in sostituzione dell'infortunato Fusi. Tattica solita: centro campo rinforzato a tre punte effettive. L’avversario era dei più temibili, per cui Manente aveva adottato le contromisure nella speranza di potere fare centro per primo. Le speranze e la tattica sono andate a catafascio quando al 18’ proprio su spunto di Frank — ex grigio — approfittando di un primo disorientamento difensivo, è riuscito a filtrare un bellissimo pallone che Mantovani ha sfruttato a dovere insaccando. Nulla da fare per Binelli: questa volta la responsabilità deve addebitarsi unicamente alla retroguardia che al primo contatto con i lariani si era disunita. Uno choc durato esattamente un minuto in quanto la squadra, pungolata da quella inaspettata frecciata ha reagito pervenendo al pareggio con Lorenzetti che approfittava di un lancio di Paesanti corretto di testa da Sassaroli. Partita in equilibrio e rinascita delle speranze. L’Alessandria tuttavia denunciava in questa prima fase una idiosincrasia p e r quanto concerne i collegamenti tra settore e settore. Pur avendo le armi per fronteggiare il Lecco, si capiva che gli attaccanti, anche per la scarsa vena di Sassaroii e Lorenzetti, difficilmente sarebbero riusciti a fare centro. Ad ingarbugliare la matassa di questa poco felice giornata ecco la più grossa papera che si sia mai vista su un campo di gioco. Gli ospiti beneficiano al 31’ di un calcio di punizione dal limite dell’area di rigore. Binelli predispone la barriera in attesa della stangata che non viene. Lombardi incaricato del tiro appoggia sullo smarcato G ritti che ha tutto il tempo per fulminare Binelli che neppure si muove. Perchè la barriera dopo il primo tocco della mezz’ala lariana non si è sciolta? Resterà un m istero. Un vero regalo per l’undici di Frank visto che nessuno si è fatto incontro al mediano per ostacolare il tiro. Non passano che otto minuti e giunge la terza rete. Marchi, un’aletta che si fa rispettare e che sarà uno dei migliori in campo, scende sulla sinistra dopo che Magri ha mancato l’intervento, e stringe verso la porta di Binelli. Il portiere dovrebbe uscire per chiudere lo specchio della porta ma rimane immobile tra i pali, mentre Magri, Colombo e Paparelli accorrono per porre rim edio al buco. Sull’innocuo pallonetto c’è molto indugio da parte di tutti: Magri cerca di allungare la sfera a Binelli che rimane impalato. Risultato la palla rotola lentamente in fondo al sacco. Sono tre i goal, un passivo che Marchi e compagni non hanno mai subito. Mentre i tifosi lariani esplodono — e a ragione — ecco un altro grosso guaio per i grigi: l’infortunio a Berta. Tutto sembra congiurare contro l'Alessandria che "va in b arca”, mentre i tifosi, mugugnando, accantonano le ambiziose speranze di promozione. Perdere contro il Lecco significa andare con il morale sotto i tacchi; quello che impensierisce non è la perdita dei due punti quanto il riflesso negativo sulla squadra che dopo cinque domeniche ha ritrovato la via della rete. Sono pochi coloro che sperano nella rimonta. Negli spogliatoi intanto Manente corre ai ripari: schiera Chini tra i pali, sostituisce B erta con Proietti che passa all’ala mentre Paesanti funge da centrocampista. L’ing. Sacco ed i suoi collaboratori non perdono la calma: il presidente ricorda a tutti il grosso premio messo in palio, poi richiama i ragazzi invitandoli a mettercela tutta. « Perdete, ma almeno con onore, dopo avere dato tutto quanto avete in corpo ». La dea bendata piuttosto arcigna nelle ultime domeniche, si schiera questa volta a fianco dei grigi insinuando nella m ente del trainer ospite un dubbio: con due goal di vantaggio perché rischiare? « Lasciamo l’iniziativa ai padroni e badiamo a difenderci ». Sarà questa tattica tutta difensivistica, a consentire ai grigi di raddrizzare le sorti di una partita che sembra segnare la fine dei mandrogni. I ragazzi di Manente rientrano in campo rinfrancati: dalla loro hanno inoltre la migliore preparazione atletica. Sarà appunto il ’’fondo” a consentire a Magri e colleghi di mettere una pezza al risultato. Il centrocampo torna grande anche se qualche uomo non è all’apice della form a ed il Lecco è costretto a rinchiudersi dentro la propria area. Il vantaggio consiglia loro di non rischiare troppo; poi c è sempre l’eventualità di andare a segno in contropiede. M archi è l’uomo adatto: ha scatto e velocità ed una spalla degna che risponde al nome di Frank. E’ tutto un susseguirsi di azioni offensive che denunciano tuttavia la lentezza di Sassaroli il quale non riesce a sganciarsi dal diretto avversario. Lorenzetti si fa in quattro mentre Paesanti m orde il freno per dimostrare che ci sa fare. Tutto sembra aiutare i padroni di casa che al 23’ accorciano le distanze. Sassaroli ha uno spunto imperioso e due avversari lo ostacolano, lo chiudono. Il rigore c’è grosso come una casa e, dal dischetto, il centravanti non sbaglia l’occasione di incasellare un altro goal per il carniere. Sassaroli finta poi fa secco Casiraghi sulla sinistra. Sul 2-3, a ventidue minuti dalla conclusione, si può ancora rischiare l’impossibile: l’obiettivo è il pareggio che salvi capra e cavoli. Il pubblico fa la sua parte mentre i giocatori in campo ce la mettono tutta. Il goal è nell’aria e giunge puntuale al 33’ quando Paesanti su servizio di Lorenzetti si mette in cattedra superando alcuni avversari e concludendo in goal con una di quelle sciabolate che lasciano il portiere di stucco. I grigi tentano l’impossibile, ma il Lecco che si è accorto troppo tardi dell’errore, cerca di rimediare tentando di trovare quella via del goal che nel primo tempo era divenuta una specie di via lattea, tanto era la facilità con la quale i suoi attaccanti andavano diritti verso la rete alessandrina. Indubbiamente l'Alessandria ha perso un punto, m a come si erano messe le cose, bisogna concludere che il punticino è stato guadagnato, ampiamente. Sull andamento della partita oltre agli svarioni della difesa ha pesato la incertezza dell’estremo difensore. La presenza di Ciceri, che ha ormai scontato le due giornate di squalifica, ridarà maggior sicurezza a tutto il reparto. L’Alessandria superato lo choc del goal deve ora badare a ricucire meglio il tessuto della retroguardia. Come abbiamo detto all’inizio, nulla è stato compromesso anche se Alanente e gli sportivi avevano preventivato il successo pieno. E ’ indispensabile rimboccarsi le maniche e pigiare sull’acceleratore, come del resto fanno le altre grandi. Domenica prossima è in program m a la trasferta di Monfalcone: non è una squadra irresistibile, ma ha l’acqua alla gola. Tra l'Alessandria e i "cantierini” c’è una buona spanna di diversità per quanto concerne la tecnica. Ora che l'attacco ha ritrovato la via della rete, è indispensabile puntare al successo pieno: sono ormai due mesi che la squadra non vince. (Il Piccolo - Il Gattopardo) Un affannoso inseguimento per l'Alessandria I GRIGI RIMONTANO DUE RETI E RAGGIUNGONO IL LECCO: 3-3 Si è risvegliato l'attacco che da cinque gare non segnava - Si è addormentata invece la difesa L'Alessandria è riuscita a raddrizzare le sorti della partita quando questa pareva compromessa alla fine del primo tempo. Andati al riposo in svantaggio per tre reti a una, i grigi, con un entusiasmante secondo tempo, hanno recuperato i due gol di svantaggio,e sono andati vicini alla vittoria. Ieri l'attacco alessandrino ha ritrovato la via della rete dopo un digiuno di cinque partite ma, di contro, la difesa è apparsa in giornata nera. Cosicché il pareggio, alla resa dei conti, può essere anche accettato come il male minore Due errori della difesa locale hanno permesso agli ospiti di trovarsi con un vantaggio non demeritato, considerato che i lombardi, per nulla intimoriti dalla capolista, hanno giocato una gara aperta e senza ostruzionismi difensivi. La squadra ospite vista ad Alessandria si è rivelata un'ottima formazione: forte in difesa con il bravissimo Casiraghi, il Lecco ha giostrato molto bene a centrocampo con Frank (ex grigio) e Lombardi. Non ha convinto molto in prima linea, ove soltanto Marchi e l'altra ala. Mantovani, hanno portato i più pericolosi attacchi per i loro colori. L'Alessandria, scesa in campo con la necessità di vincere per mantenere il primato in classifica, ha stentato nella prima parte a trovare il ritmo, subendo a tratti le iniziative del Lecco e tentennando in difesa. Si è ripresa nel secondo tempo, sospinta dagli ottimi Di Pacchio, Paesanti e Mantellato, così da dare l'esatta misura del suo indiscusso valore. Nel primo quarto d'ora, le due squadre si sono equivalse, poi al 18' il Lecco è andato in vantaggio: una bellissima azione di Frank culmina con un dosato passaggio a Mantovani, il quale continua l'azione terminandola con un forte tiro che batte Binelli. Pronta reazione dei grigi, che pareggiano quasi subito (19') con un gol di Lorenzetti che, ricevuto un passaggio da Paesanti, riesce a correggere la traiettoria della sfera in rete spiazzando Casiraghi. Alla mezz'ora, fallo di Magri su Marchi e punizione dal limite: tocco di Lombardi e Gritti e stangata del mediano che, approfittando della barriera mal piazzata e della indecisione della difesa, trova il corridoio giusto e segna. Al 40' Frank fa viaggiare Marchi, il quale si porta fin quasi sulla linea di fondo: esce Binelli e intervengono Colombo e Magri, che si ostacolano a vicenda, e l'ospite è lesto a infilare nella rete sguarnita. Alla ripresa del gioco, l'Alessandria sostituisce Berta, vittima di un incidente, con Proietti e l'incerto Binelli con il giovanissimo Chini. I grigi attaccano a ripetizione; le mischie si susseguono in area ospite, ma la difesa biancazzurra non si lascia sorprendere: ci vuole un rigore perché l'Alessandria riduca le distanze. Ciò accade al 23'. Sassaroli, in piena area, viene caricato e messo a terra da due avversari e l'arbitro decreta la massima punizione. Batte lo stesso Sassaroli ed è gol. Dieci minuti dopo, il gol del pareggio alessandrino. Paesanti, a grandi falcate, parte da centrocampo, scarta due avversari e poi lascia partire un gran tiro che fulmina Casiraghi. (La Stampa - Ed. Sport - Emma Camagna) RECUPERO: Derthona - Legnano 0-0 RISULTATI: Padova - Verbania 2-0 Piacenza - Rovereto 2-1 Pro Patria - Treviso 2-1 Reggiana - Legnano 1-0 Solbiatese - Seregno 2-2 Trento - Sottomarina 1-0 Triestina - Parma 1-1 Udinese - Monfalcone 0-0 Venezia - Derthona 3-1 CLASSIFICA: Padova, p. 31; Reggiana, Alessandria 30; Parma 28; Lecco, Trento, Venezia, Solbiatese 25; Treviso 22; Seregno 21; Udinese 20 ; Pro Patria, Verbania, Triestina 18; Rovereto, Piacenza 16; Legnano 14; Derthona 13; Monfalcone 12; Sottomarina 10; *una gara in meno MARCATORI: 15 reti: Zandoli (Padova); 11 reti: Rancati (Parma); 10 reti: Fava (Parma); 9 reti: Goffi (Lecco) e Bellinazzi (Venezia); 8 reti: Sassaroli (Alessandria) ; Modonese (Padova), Zanolla (M onfalcone), F errari (Seregno), Fregonese (Triestina), Bianchi (Venezia); 7 reti: Rizzati (Reggiana), Rizzi (Sottomarina), Ballabio (Seregno); 6 reti: Sperotto (Udinese); Pedroni (Treviso), Marchi (Lecco), Musa (Solbiatese), Jacolino (Piacenza) Il punto sul campionato Il Venezia ha avuto ragione sul Derthona grazie a una gara dominata specie nel primo tempo. Il Piacenza è tornata alla vittoria battendo il Rovereto più nettamente di quanto non dica il punteggio finale. Il Verbania è stato sconfitto sul campo del Padova e ha dovuto recitare il mea culpa a causa delle occasioni sprecate.