Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1970/1971
Serie C
28-02-1971 - Giornata: 24 - Treviso - Omobono Tenni


Treviso AC - Alessandria US 0 - 1 (0 - 0)
RETI: 83. Paesanti P.[A]

Alessandria US Ciceri Santino, Paparelli Ezio, De Luca Sergio, Magri Pier Luigi, Colombo Antonio, Paesanti Paolo, Proietti Farinelli Vincenzo, Di Pucchio Claudio, Sassaroli Gianni, Lorenzetti Giuseppe, Vanzini Franco A disp.:Berta Massimo, (P) Chini Andrea All.: Manente Sergio

Formazione avversaria
TREVISO AC: Storto, Sirena, Paladin, Alberti, Frandoli, Bellina, Pedroni, Zambianchi, Perego, Colusso, Magistrelli. A disp.: Tosin, Lanciaprima. All: Magistrelli Luciano

Arbitro: Frasso Luigi (Capua)
Note
Ammoniti: Pedroni [T] Spettatori: 4500 circa Angoli: 9-3 Giornata fredda e nuvolosa, ma terreno in ottime condizioni Inizio gara ore 15.00

Commento
Recuperi: Derthona-Reggiana 0-0 LA STOCCATA DI PAESANTI RIPORTA I GRIGI IN TESTA L’Alessandria ha nuovamente raggiunto sa Reggiana costretta da! Seregno al pareggio LA REGGIANA HA RESISTITO SOLA IN TESTA ALLA CLASSIFICA TRE GIORNI: l’Alessandria, espugnando l’imbattuto campo di Treviso, l’ha nuovamente raggiunta a quota 36, migliorando pure la media inglese. La quinta giornata di ritorno ha registrato nella zona alta della classifica un vero terremoto: il Padova ha dovuto inchinarsi al disperato Legnano (che domenica sarà al « Moccagatta »), mentre il Parma non è andato più in là di un pareggio con una Pro Patria, ormai in serie positiva da diverse domeniche. Al comando della classifica Alessandria e Reggiana con 36 punti; distanziato di tre punti il Padova (33) e di cinque il Parma (31). Il duello per il primato, sembra ormai ristretto ai piemontesi e agli emiliani, le squadre più regolari del girone A della serie C. La Reggiana, che mercoledì scorso era stata inchiodata sullo zero a zero dal Derthona (i cugini avevano messo in difficoltà i blasonati avversari) non è riuscita ad avere ragione di un Seregno che sul suo terreno è sempre pericoloso. L’undici granata che si affida ad una difesa fortissima, e che ha nel portiere Boranga uno degli uomini migliori, pare abbia perduto lo smalto degli ultimi tempi. L’attacco denuncia idiosincrasia per il gol e i risultati positivi si fanno sempre più striminziti. Pare che qualche uomo sia "cotto”, ragion per cui il momento del tracollo non dovrebbe tardare. Il derby di domenica prossima tra Reggiana e Parma ci dirà in modo chiaro come stanno di salute i padroni di casa. I ragazzi di Angeleri, seppur tagliati fuori dalla lotta per la promozione, ce la metteranno tutta per non vedere svanire l’esile fiammella. Si troveranno di fronte in questa occasione la difesa più ermetica (i granata hanno subito solo cinque reti) e uno degli attacchi più prolifici che è appunto quello dei biancocrociati che hanno sinora messo a segno 36 reti. Sarà insomma la partita della verità per una delle più dirette avversarie dei grigi. La profezia di Manente che la squadra avrebbe giocato al meglio, contro la compagine che aveva guidato per cinque anni, si è avverata: i ragazzi hanno risposto alla sollecitazione. Il successo conquistato con il gol di Paesanti sull’ostico campo veneto, ha riconfermato che l’Alessandria, sui terreni asciutti, può andare molto lontano. L’attacco è da quattro domeniche puntuale con il gol, mentre la difesa, dopo la magra con il Lecco, si è prontamente ripresa tanto che Ciceri ha abbassato la saracinesca e da 270 minuti è imbattuto. A corroborare lo ambiente è poi giunta la notizia della convocazione di Lorenzetti per la nazionale semiprofessionistica che sarà impegnata domenica 21 marzo. La vittoria ottenuta a spese del Treviso, è servita inoltre a richiamare all’ordine alcuni contestatori interni che, la scorsa settimana, con le loro bizze avevano minacciato di incrinare il fronte di serenità che è indispensabile in una società che punta chiaramente alla promozione in B. I resoconti del lunedì sono concordi nel riconoscere a Manente di avere ben disposto le pedine per una partita assai importante per il futuro della società. I grigi giocavano con Io sguardo rivolto a Seregno dove era impegnata l’altra big del girone, ma ciò non li ha certamente distolti dall’obiettivo che era quello di ottenere il massimo. Il trainer che proprio alla vigilia aveva dovuto rinunciare a Mantellato, influenzato, era partito alla volta del Veneto più che mai fiducioso di ben figurare. Giocava contro la sua ex squadra e la voglia di ben fìgurare non difettava certo. L’Alessandria è venuta fuori alla distanza — come già era accaduto con il Lecco — mettendo sul piatto della bilancia le migliori doti di fondo. Il Treviso che era partito alla garibaldina, deciso ad assicurarsi l’intera posta contro una grande, ha finito con il fiato grosso. E’ stato appunto nel finale che gli alessandrini sono riusciti a cogliere il frutto della tattica, apparentemente sorniona, che li aveva contraddistinti durante l’intero arco della partita. E' bastato un attimo di disattenzione e Sassaroli — ancora tra i migliori — ha imbeccato l’ opportunista Paesanti che non ha fallito il bersaglio. Una vera doccia fredda per i padroni di casa, convinti di dividere la posta contro un’avversaria che mette soggezione, in particolare ora che bada al sodo, dovendo tenere sotto tiro gli emiliani. Il jolly della partita è stato ancora una volta Paesanti che continua a segnare gol decisivi. Il suo innesto in squadra ha coinciso con il ritorno delle migliori prestazioni della compagine. Si può dire che il ragazzo si è conquistato prepotentemente il posto in squadra con un crescendo veramente impressionante. La posizione di uomo di punta gli è congeniale ed i risultati sinora conseguiti lo confermano. Le prestazioni maiuscole di Paesanti mascherano il periodo non troppo felice di Lorenzetti che abbisogna di un turno di riposo. L’ex laziale, sfruttando la classe di cui dispone, riesce sempre a cavare lo spunto risolutore, ma l’allenatore deve vagliare la possibilità di non spremerlo troppo visto che il campionato è ancora lungo. Non si esclude che domenica prossima contro il Legnano, Lorenzetti possa restare in tribuna in attesa di riprendere il posto in vista della impegnativa trasferta di Tortona. L'assenza di Mantellato si è fatta sentire, ma Vanzini — che non ha ancora ritrovato la forma migliore — e Proietti hanno sopperito con molta volontà cercando di sfruttare i palloni che i centrocampisti gli fornivano. Di Sassaroli abbiamo detto: alle calcagne aveva un mastino, Frandoli, ma il nostro numero nove non ha mai disarmato ed alla fine, sfruttando proprio un errore del suo angelo custode, ha trovato lo spunto che ha permesso a Paesanti di andare a rete. Il fromboliere mandrogno si è ormai completamente ripreso ed il suo apporto offensivo è veramente notevole. Di Pucchio, rientrato dopo la giornata di riposo, ha nuovamente assunto il ruolo di regista con maggiore grinta. L’apporto dato sia alla retroguardia che alle punte è stato veramente notevole. Capitan Ciceri è stato veramente splendido; alcuni interventi da gran maestro hanno strappato gli applausi. Una vera sicurezza tra i pali. Con le spalle al sicuro pure la retroguardia si è mossa con maggiore scioltezza: l’orchestrazione di Magri è stata scevra da errori. Per il nostro libero è questa un’annata veramente d’oro. Non ha mai mancato ad un appuntamento con la palla a conferma che i riflessi sono sempre pronti. Ad una preparazione atletica perfetta si deve aggiungere poi l’esperienza acquisita durante la lunga carriera. Merita veramente un plauso questo veterano che è certamente uno dei "liberi” più interessanti di tutta la serie C. Paparelli e De Luca hanno fallito ben pochi interventi anche quando gli avversari premevano da tutte le parti alla ricerca del gol che avrebbe potuto sconvolgere i piani degli alessandrini. Una coppia veramente bene affiatata. Colombo che nella partita casalinga con il Sottomarina non era stato tra i migliori — un malessere aveva però condizionato la prestazione — si è prontamente ripreso tanto da dettare legge. Questa volta non si è fatto sorprendere dal centravanti trevigiano che, alla fine, ha disarmato. Cosa dice Manente di questo nuovo successo (il sesto ottenuto in trasferta) conquistato proprio su un terreno di gioco che ben conosce? « Il nostro obiettivo è quello di fare il maggior numero possibile di punti. Contro un avversario che era deciso a vendere cara la pelle abbia scelto una tattica prudenziale, attendendo il momento propizio. Non si poteva fare altrimenti. Nel primo tempo abbiamo imbrigliato le puntate dei padroni di casa andando vicini al gol. Nella ripresa, quando il Treviso è calato di tono, abbiamo preso le redini. La vittoria è stata meritata e tutti i ragazzi si sono impegnati con grande volontà ». Il programma futuro? « Domenica abbiamo al "Moccagatta” il Legnano, avversario che è riuscito a mettere k.o. il Padova. Sarà una partita dura, da non sottovalutare. Ovvio che dobbiamo vincerla per presentarci a Tortona per il derby con tutte le carte in regola. Domenica la Reggiana ospiterà il Parma e per Boranga e compagni non sarà certo una passeggiata. E’ giunto il momento di pigiare sull’acceleratore: se riuscissimo a presentarci a Reggio Emilia con due punti di vantaggio il gioco potrebbe essere fatto. I ragazzi con il ritorno alla bella stagione paiono trasformati; il morale è alto; il momento sembra veramente propizio. Gli sportivi che in questo periodo sono più che mai vicini alla squadra non devono tuttavia farsi troppe illusioni. Il cammino è ancora lungo, ma le premesse, come ho detto, sono buone ». (Il Piccolo - Il Gattopardo) IL RITMO DEI GRIGI STRONCA IL TREVISO DECIDE LA STOCCATA DI PAESANTI: 1-0 Un premio speciale per la vittoria del Presidente alessandrino Dopo aver stroncato il Treviso sul ritmo. l'Alessandria ha raccatto i fruiti della sua intelligente gara, segnando a 7 minuti dalla conclusione il gol della vittoria, il successo degli uomini di Manente è indiscutibile: i due punti premiano la solidità della retroguardia (che drago vecchio» Ciceri!), l'infaticabile lavoro del centrocampo, l'ottimo tento opportunistico delle punte, specie del ritorto Sassaroli. Il Treviso era ancora imbattuto "sul proprio campo. Il perché lo ile capito vedendo gli uomini di Massei correre come forsennati, contrattando con molta grinta le offensive precise ed elaborate degli alessandrini. Manente ha vinto la batta glia nel primo tempo quando ha tenuto i suoi abbastanza abbottonati pur concedendo libertà d'iniziativa a Sassaroli, nonché a Poetanti e Vamini. Il difficile era tenere a freno i veneti nei primi 45 minuti, attendere con pazienta ti momento per dare la botta. L'Alessandria si è difesa con ordine, anche te Paparelli ha faticato nel controllare l'esperto Magistrali, mentre Colombo e De Luca annullavano con sicurezza lo scattante Perego ed il pericolato Pedron dietro, Magri come libero, comandava l'area con la consueta autorità. A centro campo Di Pacchio era il solito cervellone» idee e passaggi per i compagni. Peccato che Vanzini — non ancora al meglio della condizione — non riuscisse od inserirti, com'è nelle tue possibilità, nella manovra e che Lorenzetti — molto bravo nella ripresa — un po' estraneo al gioco, che in caso contrario l'Alessandria sarebbe andata a segno già nel primo tempo. Nella ripresa, quando il Treviso ha incominciato ad avere i riflessi annebbiati per la fatica, l'Alessandria ha preso in pugno la partita e si è messa a spingere finché ha raggiunto il tuo obiettivo: il gol della vittoria. La rete porta la firma di Paesanti, ma è tutto merito di Sassaroli. uno dei migliori dell'Alessandria, nonostante la feroce marcatura cui è stato sottoposto da Frandoli Sassaroli ha vinto uno dei tanti accesi contrasti con lo stopper all'altezza della linea laterale destra; è uscito da un autentico corpo a corpo con il pallone incollato alla tetta, è andato avanti per alcuni metri aprendo poi di sinistro sui centro dell'area a Pedroni, che aveva seguito iniettino temente l'azione. La palla è passata fra le gambe di Colusso che, sbilanciato, ha mancato l'intervento: Paesanti ha preso la sfera e tranquillamente di sinistro l'ha calciata in rete sorprendendo Storto nel momento in cui accennava all'uscita. Un bel gol dopo una bella partita per un'Alessandria che è tornata finalmente a credere in te stessa, nelle proprie possibilità di promozione e che con il ritorno della gara si esprime con livelli tecnici quando il centrocampo grigio gioca la palla — lo si è visto diverse volte anche ieri: Di Pucchio è risultato ancora una volta l'animatore e il regista del complotto; con lui meritano il massimo del punteggi Ciceri, Magri. Colombo e Sassaroli. Ma anche tutti gli altri hanno giocato bene. Il primo tempo è stato molto vivace anche se avaro di conclusioni. Al 9' comunque l'Alessandria segnava con Sassaroli ma l'arbitro annullava per un precedente discutibile fallo. Lo stesso centravanti grigio al 34' veniva atterrato in area da Frandoli e c'erano gli estremi del rigore, ma fratto — nel complesso discreto — chiudeva gli occhi, pareggiando però Il conto nella ripresa quando Paparelli (24') tratteneva in area Magistrelli per un braccio (l'azione stava però per concludersi con Ciceri in possesso della patta). Anche il Treviso segnava (9' della ripresa) ma stavolta il fuorigioco di Sirena era evidentissimo anche per i tifosi trevigiani. Poi al 38' l'impennata di Cattaroli e la stoccata di Poetanti e tanti abbracci fra i numerosi tifosi grigi che avevano seguito la squadra anche a Treviso. Negli spogliatoi, ovviamente, aria di fetta, tanto che il presidentittimo» ing. Sacco, mentre affibbiava una pacca sulle spalle al vice» Borasio, esclamava: «Diamo un bel premio a questi ragazzi, se lo meritano! ». E quando l'ingegnere parla di premi si può essere sicuri che la porzione è abbondante per tutti. (La Stampa - Ed. Sport - Giorgio Gandolfi) Risultati: Derthona - Verbania 1-0 Lecco - Triestina 0-0 Legnano - Padova 1-0 Monfalcone - Solbiatese 0-0 Parma - Pro Patria 1-1 Rovereto - Venezia 2-0 Seregno - Reggiana 0-0 Sottomarina - Piacenza 1-0 Udinese - Trento 1-0 CLASSIFICA: Reggiana, Alessandria p. 36; Padova 33; Parma 31; Solbiatese, Venezia 27; Lecco, Trento 26; Seregno 24; Treviso 23; Pro Patria, Udinese 22 ; Triestina 21: Piacenza, Verbania 20; Rovereto, Legnano, Derthona 19; Monfalcone 15; Sottomarina 14 Marcatori: 16 reti: Zandoli (Padova); 12 reti: Fava e Rancati (Parma); 10 reti: Sassaroli (Alessandria); 9 reti: Goffi (Lecco), Modonese (Padova), Ferrari (Seregno), Fregonese (Triestina), Bellinazzi e Bianchi (Venezia); 8 reti: Rizzi (Sottomarina) e Zanolla (Monfalcone); Il punto sul campionato Due prodezze di Profumo hanno salvato il Derthona dalla sconfitta parando ben due rigori e Cella che ha siglato il gol della vittoria contro il Verbania. Partita emozionante tra due squadre che dovevano assolutamente vincere, si è imposto il Legnano con una punizione di Bodina sul campo del Padova. Il Sottomarina, contro il Piacenza, ha badato esclusivamente al risultato, nella prima parte della gara hanno operato in contropiede con tre punte, adottando una copertura elastica raggiungendo la rete al 12'. Gran bella gara ed equo risultato di parità tra Seregno e Reggiana: più equilibrata la compagine emiliana che ha fatto registrare un predominio tecnico-tattico.