Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1970/1971
Serie C
07-03-1971 - Giornata: 25 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Legnano AC 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria US Ciceri Santino, Paparelli Ezio, De Luca Sergio, Magri Pier Luigi, Colombo Antonio, Berta Massimo, Proietti Farinelli Vincenzo, Di Pucchio Claudio, Sassaroli Gianni, Paesanti Paolo, Vanzini Franco A disp.:(P) Chini Andrea, Fusi Giuseppe All.: Manente Sergio

Formazione avversaria
LEGNANO AC: Castellazzi, Talarini, Bodina, Lamera, Gibellini, Frosio, Zulich, Capocci, Lavizzari [49. Mongitore], Campagna, Brenna. A disp.: Riccardi. All.: Sassi Renzo

Arbitro: Tabanelli Enrico (Ravenna)
Note
Espulso 84. Talarini [L]. Ammonito: Lavizzari [L] Spettatori: 8000 circa, di cui 5202 paganti per un incasso totale di L. 6.011.900 cielo sereno con pallido sole, giornata fredda; ottimo il fondo campo Angoli: 11-1 Inizio gara ore 15.00

Commento
I GRIGI NON MATANO IL LEGNANO E LA REGGIANA TORNA IN TESTA La giornata nera di un attacco in maglia rossa © Determinanti le assenze di Mantellato e Lorenzetti, ma soprattutto è m ancata la chiarezza DELUSIONE PER GLI OTTOMILA ACCORSI SUGLI SPALTI PER SALUTARE L’ALESSANDRIA reduce dal successo a Treviso. Si attendeva una passeggiata o quasi da parte degli uomini di Manente, ed invece il gran bussare alla porta "lilla” è rimasto senza esito. Sarà stata la maglia "rossa” indossata all’ultimo momento per dovere di ospitalità, sarà stata l’assenza di Lorenzetti tenuto a riposo, fatto sta che dopo novanta minuti di gioco, ad una sola porta, i mandrogni si sono trovati con un solo punto nel carniere. Le ultime della classifica, avvicinandosi la fine del campionato, tirano fuori i denti e vendono cara la pelle. Il Legnano, che domenica scorsa aveva fatto fuori il Padova è riuscito ad imbottigliare i padroni di casa. Mezzo passo falso degli alessandrini che sono stati nuovamente sopravvanzati dalla Reggiana che, seppure di misura, ha regolato il Parma nel derby emiliano. L’undici dell’ing. Sacco si trova cosi nuovamente a rincorrere l’avversario, alla vigilia del derby con il Derthona in programma al "Fausto Coppi". Perduto un punto al Moccagatta è indispensabile ricuperarlo con i cugini, visto che domenica la Reggiana rischia grosso a Treviso, un campo ostico per tutti, grandi e piccoli. Diamo uno sguardo all’incontro con il Legnano conclusosi con il classico zero a zero. Manente, come preannunciato, aveva tenuto a riposo Lorenzetti: l’ex laziale che non era mai mancato allappuntamento è sottopeso. La fatica accumulata incomincia a farsi sentire, per cui il trainer ha agito nel modo migliore tanto piu che la classica mezz’ala non riposerà il 21 marzo essendo impegnata nella partita internazionale dei semiprofessionisti. Accanto al forfait della mezz’ala, quella di Mantellato, l’uomo che costruisce per i compagni le azioni più insidiose. Indubbiamente il vuoto lasciato dai due si è fatto sentire in particolare nelle puntate offensive. I lilla infatti sono entrati sul rettangolo di gioco con un unico obiettivo: quello di imbrigliare gli attaccanti avversari sperando nel contropiede. La tattica è stata attuata in pieno: sette-otto uomini in difesa con rilanci liberatori a centro campo senza alcuna preoccupazione per le punte. L’Alessandria ha subito risentito di quello schieramento difensivistico. Per mezz’ora Sassaroli e compagni hanno cercato invano di trovare 10 spiraglio per fare filtrare il pallone. Paesanti nel nuovo ruolo di mezz’ala non riusciva a trovare la posizione giusta; Proietti raramente lo si trovava sull’ala pronto ad allargare 11 gioco per creare spazio per le punte. Un fraseggio non troppo convincente che confermava quanto soffrano i nostri ragazzi quando devono affrontare squadre che pensano solo a difendersi. Il centrocampo pur mantenendo il dominio, raramente riusciva ad appoggiare su uomini smarcati: tutto l’attacco era invischiato nella ragnatela degli ospiti. Un primo tempo veramente scialbo con rari tiri in porta. L’unica occasione era di Sassaroli che incuneatosi tra due avversari aveva sul piede la palla buona, ma il centravanti scodellava un tiro centrale facile preda di Castellazzi. Vanzini il più attivo doveva vedersela con un Talarini che rimediava, ogni qualvolta gli sfuggiva, con strattoni alla maglia, con fallacci che meritavano la espulsione, poi decretata nel finale di gara dall’arbitro Tabanelli. Il gran premere rimaneva senza costrutto tanto che si arguiva che non sarebbe stato facile perforare quella difesa imperniata su una ragnatela di difensori decisi a tutto. Nella ripresa la squadra entrava in campo mostrando una maggior grinta, ma gli stessi difetti della parte iniziale. Il Legnano si rinchiudeva ancora di più nella propria metà campo, tanto che Ciceri non veniva quasi mai chiamato in causa. Pure Paparelli e De Luca avanzano per tentare il gol sorpresa. Abbiamo detto di Vanzini, indubbiamente tra i migliori, ma sulla destra l’apporto di Proietti era nullo o quasi. Allo spaesato... Paesanti si aggiungeva la non felice giornata di Di Pucchio invischiato a sua volta in un gioco che non gli consentiva di aprire su compagni liberi. Sassaroli aveva qualche spunto notevole, ma era solo fumo. Contro una squadra racchiusa davanti al proprio portiere è indispensabile attuare un gioco a largo respiro e cercare la conclusione da tutte le posizioni. Non si spiega altrimenti come il gran premere sia rimasto senza il conforto di un gol. L’unico grande pericolo alla porta di Castellazzi era quello portato da De Luca al 9’ della ripresa. L’azione era di Sassaroli che scendeva appoggiando su Paesanti il cui tiro veniva deviato in angolo. Vanzini batteva dalla bandierina e De Luca al volo indirizzava a mezz’altezza alla sinistra del portiere. Castellazzi seppure coperto effettuava un intervento miracoloso stendendosi in tuffo e deviando. Su questa stangata si spegneva praticamente il desiderio di vittoria dei grigi. Continuava l’assedio, i calci d’angolo si susseguivano, ma di tiri nello specchio della porta se ne vedevano pochi. Paesanti, Proietti avevano qualche buona palla che tuttavia mancavano per un soffio. Il solo Vanzini creava scompiglio nella retroguardia lilla senza imbeccare il compagno libero. Sulla destra si aveva praticamente il vuoto e l’orgasmo faceva il resto. Zero a zero dunque dopo novanta minuti di gara disputati ad una sola porta. Si è ripetuta la stessa partita con i neroverdi veneziani: gran premere ma nessun gol. Abbiamo detto che a differenza di altri confronti l’Alessandria non è stata certamente maiuscola. I tifosi recriminavano sull’assenza di Lorenzetti, ma del senno di poi sono piene le fossa... E, stata una giornata piuttosto nera per diversi giocatori che quando giocano in casa sentono più che mai l’impegno di dovere andare in gol a tutti i costi. Non bisogna farne un dramma perchè a tutte le squadre capitano questi appannamenti collettivi in particolare ora che avvicinandosi la fine nessuno vuole perdere più terreno. L’impegno di Manente e dei suoi compagni, è ora rivolto al derby, una partita che non si può perdere ne tantomeno pareggiare. Per il grande confronto l’allenatore potrà disporre sia di un Lorenzetti rinfrancato che di un Mantellato desideroso di dimostrare quanto valga. Squadra al gran completo dunque e con un Ciceri che da quattro domeniche non si inchina a raccogliere palloni in fondo alla rete. I cugini che domenica sono stati costretti a cedere i due punti a Piacenza scenderanno in campo quanto mai speranzosi: la loro classifica è alquanto malferma ragion per cui punteranno più al pareggio che alla vittoria. La loro tattica non sarà di difesa ad oltranza perchè sanno che battendo l’Alessandria possono migliorare la classifica e il morale. Sarà insomma una partita incandescente con migliaia di alessandrini sugli spalti per questo confronto che potrebbe essere decisivo per le due contendenti. Innanzitutto occorrerà tenere i nervi saldi; controllare adeguatamente l’avversario nella parte iniziale della contesa per poi cercare di trafiggerlo. Domenica il ’’Fausto Coppi” rivivrà la sua grande giornata, una giornata in cui lo sport dovrebbe imporsi sulle passioni di parte. Il derby si presenta importantissimo per entrambe le squadre e praticamente senza un vero favorito considerato che queste partite fanno storia a sè. Manente caricherà a dovere i ragazzi che sentono più che mai l’importanza della posta in palio. Mentre l’Alessandria se la vedrà con i leoncelli, la capolista Reggiana dovrà difendere il suo scettro a Treviso, un undici capace di ogni prestazione. A sua volta il Padova, che ha rosicchiato un punto ai grigi visita il campo del Rovereto. Una domenica veramente calda per le squadre di testa a circa tre mesi dalla conclusione della loro annuale fatica Dopo, una giornata di riposo per tutti prima di iniziare lo sprint per giungere allo striscione d’arrivo. L’Alessandria ha ancora tutte le chance per puntare alla promozione in B nonostante il pareggio interno con il Legnano e non può certo gettarle al vento nella partita più sentita di questa parte iniziale del girone di ritorno. L’appuntamento è dunque a Tortona per far sì che il tifo, il caldo incitamento spronino la squadra verso la sua settimana vittoria stagionale in trasferta. Forza grigi e... vinca il migliore. (Il Piccolo - Il Gattopardo) IL MURO DEL LEGNANO IMPONE IL PAREGGIO ALLA SQUADRA DI MANENTE «Un match di irrisoria facilità si era detto alla vigilia dell’incontro; una partita di quelle che capitano proprio nei momenti più fortunati. L’Alessandria non può perdere questa occasione favorevole, non può lasciarsela sfuggire; la Reggiana ne trarrebbe sicuro profitto, spiccherebbe il volo e poi l’inseguimento sarebbe assai impegnativo. Manente ha lasciato a riposo addirittura il tandem Lorenzetti-Mantellato ^ ’Rientreranno nei derby — aveva detto — devono recuperare entrambi la condizione migliore per rendere al massimo nel prosieguo del campionato ». Oggi l’assenza dei due classici centrocampisti (pur se dettata da una loro effettiva carenza fisica) ha dimostrato chiaramente che l’Alessandria è condizionata dalla loro presenza » (La Gazzetta del Popolo) « I grigi hanno perso una facile occasione per rimanere in testa alla classifica alla pari con la Reggiana. Uno scialbo Legnano li ha infatti costretti allo 0-0 aggravato dal fatto che i piemontesi giocavano in casa. Dire che il risultato rispecchi pienamente il gioco visto in campo, non sarebbe giusto: il pareggio premia di più i lombardi che non sono m ai andati oltre la m età campo. Ma appunto nel fatto che il Legnano sia riuscito a far rispettare le proprie volontà di concludere a reti inviolate, sta la colpa dell’Alessandria, rea di avere sciupato anche occasioni e ancor di più di non aver trovato lo spunto per mettere all’attivo i due punti che aveva a portata di mano (La Stampa - Ed. Sport - Cristiano Chiavegato) «Dopo aver battuto il Padova, il Legnano è venuto al ’’Moccagatta ” per mettere acqua sul fuoco delle speranze alessandrine imponendo un pareggio che non era certo previsto dal clan locale. E’ indubbio che l’Alessandria, dopo aver vinto la domenica precedente a Treviso, ha voluto snobbare la partita odierna lasciando Lorenzetti a riposo quando già difettava di una pedina importante come Mantellato. L’attacco è finito cosi alle ortiche e mancando in particolare di quella penetrazione che assolutamente deve esserci in una partita del genere ». (La Gazzetta dello Sport) « Questa l’Alessandria? Se così fosse non rimarrebbe altro che rientrare subito nei ranghi. Ma gli uomini di Manente sono ben altra cosa, almeno così hanno dimostrato di essere sino ad oggi, e se non sono riusciti a superare il modestissimo ostacolo che il turno gli riservava, c’è proprio da dire che sono incappati in una giornata quanto m ai negativa. E’ mancato loro senza dubbio quel pizzico di fantasia che L orenzetti avrebbe sicuramente recato se non si fosse preferito concedergli un turno di riposo, visto che al controllo era stato trovato sotto peso di un paio di chili ». (Tuttosport) Risultati: Padova - Sottomarina 1-0 Piacenza - Derthona 2-1 Pro Patria - Seregno 1-1 Reggiana - Parma 10 Solbiatese - Udinese 3-1 Trento - Treviso 2-0 Triestina - Monfalcone 1-0 Venezia - Lecco 1-0 Verbania - Rovereto 0-0 CLASSIFICA: Reggiana p.38; Alessandria 37; Padova 35; Parma 31; Solbiatese, Venezia 29; Treviso 28; Lecco 26; Seregno 25; Treviso, Pro Patria, Triestina 23; Piacenza, Udinese 22; Verbania 21; Rovereto, Legnano 20; Derthona 19; Monfalcone 15; Sottomarina 14 Il punto sul campionato La Reggiana, passata in vantaggio con Frisoni, ha portato fino alla fine il risultato nel derby emiliano contro il Parma che è stato più aggressivo ma ha mancato il passaggio finale. Il Padova, pur attaccando, di continuo ha faticato più del previsto, per avere ragione del Sottomarina. I gol di Pellegrini e Neri hanno permesso al Trento di avere ragione del Treviso. Il Piacenza, con una rimonta spettacolosa, è riuscito ad avere ragione del Derthona che fino al 40' era in vantaggio. Ancora un punto perso malamente dal Verbania, contro il Rovereto, che ha visto aggravarsi la sua situazione in classifica.