Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2009/2010
Lega Pro 1ª Div.
28-09-2009 - Giornata: 6 - Novara - Silvio Piola


Novara Calcio - Alessandria US 1912 1 - 0 (1 - 0)
RETI: 33. Rigoni [No]

Alessandria US 1912 Servili Andrea, Ciancio Simone [77. Rosso Daniele], Sottil Andrea, Cammaroto Vincenzo, Gosheh Shadi, Mateos Aparicio Marcelo [23. Damonte Loris] [58. Motta Angelo Giovanni], Briano Mauro, Buglio Angelo, Rodriguez Samon Reider, Fantini Enrico, Artico Fabio A disp.:Chiazzolino Giacomo, (P) Cicutti Alessandro, Schettino Alberto, Signorini Andrea All.: Foschi Luciano

Formazione avversaria
NOVARA CALCIO: Ujkani, Gheller, Lisuzzo, Ludi, Tombesi [63. Coubronne], Porcari, Gonzalez, Shala [69. Evola], Bertani, Rigoni [63. Morandi], Rubino. A disp: Fontana, Cossentino, Ledesma, Motta. . All. Tesser Attilio

Arbitro: Irrati Massimiliano (Pistoia) [Gava, Paiusco]
Note
Ammoniti: Ghosheh [A], Rodriguez [A], Gheller [N]. Angoli: 6-5. Recuperi: 1.+ 3. Spettatori: 3.188 paganti, abbonati 1.486, incasso di 48.226 €. Serata calda, terreno eccellente. Inizio gara ore 20.45

Commento
IL DERBY NON LASCIA PUNTI Ma rabbia, tanta, e due infortuni. Il più grave è Marcelo Mateos Aparicio, costretto a lasciare il campo dopo 20’: cambio accelerato, Luciano Foschi e lo staff medico si sono accorti subito che il guaio, per il centrocampista, era serio, molto serio. «Sapremo l’entità esatta solo questa sera, dopo l’ecografia. Necessario aspettare 48 ore almeno, perché c’è un versamento di sangue e l’accertamento non sarebbe stato possibile subito - conferma Paolo Guidetti, ds dell’Alessandria - Però temo che non sarà un danno lieve». L’immagine che è entrata in tutte le case d’Italia è quella del centrocampista sorretto da Schettino e Signorini, che faticosamente raggiunge gli spogliatori, alla fine del primo tempo. E ieri, alla ripresa degli allenamenti, Mateos si è presentato al campo della Michelin, ma con le stampelle, «perché non posso appoggiare il piede a terra, troppo dolore ». La dinamica conferma la prima ricostruzione del presidente Gianni Bianchi. «Il piede destro si è bloccato in una buca del terreno - racconta Guidetti - e Marcelo la gamba destra ha fatto un movimento strano. Marcelo ha avvertito un dolore fortissimo, in un primo momento, mi ha confessato già a fine gara, ha temuto che si trattasse del ginocchio. Invece è un problema muscolare alla coscia, temiamo uno strappo, che comporterà tempi non brevissimi di recupero. Aspettiamo, comunque, l’esito dell’esame di oggi e poi ho la certezza che Mateos, con la sua enorme forza di volontà e con il suo carattere da lottatore, accorcerà i giorni della rieducazione». Oggi anche l’esame per Loris Damonte, che aveva dato il cambio a Mateos e che ha dovuto chiedere la sostituzione al quarto d’ora della ripresa. «Infortunio più leggero: è andato lungo su un pallone, pensiamo a uno stiramento. Peccato – aggiunge Guidetti - perché sono stati due cambi forzati, che ci hanno tolto due elementi e impedito anche a Foschi altre variazioni». Abbiamo ritrovato la prestazione’ Non piace solo il risultato. «Faccio i complimenti ai vincitori, però questa volta credo che li meritino, anche di più, i vinti ». Luciano Foschi esalta «la prestazione ritrovata. Un tempo tutto nostro, gol a parte non ricordo una sola arata di Servili. Certo, nelle ripartenze abbiamo sbagliato qualcosa di troppo nell’ultimo passaggio, ma la nostra ripresa avrebbe legittimato almeno un pareggio. I ragazzi - confessa il tecnico - alla fine, negli spogliatoi, piangevano. Il rammarico è forte, ma anche la certezza che siamo tornati noi». Un ‘ritrovarsi’ fondamentale alla vigilia della rivincita con il Como, che si annuncia decisiva - sono parole della dirigenza lariana – per il futuro di tecnico (Di Chiara) e squadra. (Il Piccolo - Mimma Caligaris) Cremonese non scappi. Il messaggio del Novara è chiaro. Vinto il derby piemontese, la squadra di Tesser si riporta a un passo dalla vetta grigiorossa. Sì, gli stessi colori vestiti ieri sera dai cugini dell' Alessandria, come se fosse un segno del destino in vista di quello che si preannuncia essere (Lumezzane permettendo) il duello che segnerà la testa del torneo. La chiave Marco Rigoni, fantasista veneto di scuola Juve, a suo tempo candidato erede di Del Piero, ha deciso la gara (primo gol stagionale) e dimostrato progressi evidenti, con sprazzi di classe e giocate ricamate. Chissà che quello che la sfortuna gli ha negato in bianconero, non possa ritrovarlo sotto la cupola di San Gaudenzio. Novara grande per 45' Un primo tempo sontuoso, giocato con intensità e vigore, cercando di trovare varchi in una difesa munitissima, ha portato al vantaggio, meritato. Tombesi ha sradicato l' ennesimo pallone, s' è accentrato e ha crossato di destro per l' irruzione vincente di Rigoni. Non ci sono state altre occasioni, ma quella pressione avrebbe messo in ginocchio chiunque. La ripresa è stata più soft, soprattutto quando è uscito Rigoni per passare al più prudente 4-3-2-1 con il debutto di Morandi. Buona la difesa, ma disattivato l' attacco, anche se al 38' Rubino avrebbe potuto chiudere il match (schiacciata a lato di testa). Alessandria a testa alta La terza sconfitta di fila potrebbe far suonare qualche allarme, ma la prestazione degli uomini dell' applaudito ex Foschi è stata incoraggiante, sicuramente migliore di quella del turno precedente con il Figline. Certo, in avvio un gol annullato a Rodriguez ha fatto discutere: l' attaccante ha vinto un rimpallo con Ujkani e appoggiato in rete, per l' arbitro s' è aiutato con una mano, ma non era così. Nella ripresa è salito in cattedra Fantini, altro talento di scuola Juve: al 15' s' è ritrovato la palla del pari sui piedi, ma è stato impreparato nella deviazione; al 21' ha calciato bene e Ujkani ha risposto alla grande; poi al 36' un suo tiro dal limite deviato da Coubronne ha colpito la traversa. Non era serata, ma guai abbattersi. (Gazzetta dello Sport) Il 74° derby (in effetti era il 90°. Museo Grigio) lo vince il Novara grazie al gol messo a segno da Rigoni al 32’ del primo tempo ma poi gli azzurri soffrono fino alla fine per il ritorno dell’Alessandria che, nella ripresa, non si da per vinta e sfiora il pareggio. E’ stato un bel derby giocato con grande intensità dalle due squadre che si sono affrontate a viso aperto senza risparmiarsi mai. Per quel che ha fatto vedere nella prima parte, il Novara ha meritato il successo. Con questi tre punti gli azzurri conquistano il secondo posto in classifica. Si è giocato in una cornice di pubblico splendida con cinquemila spettatori e un tifo indiavolato anche se gli Ultras del Novara hanno scioperato per 18’ restando fuori dallo stadio per protestare contro la tessera del tifosi. Per tutto quel tempo sono stati i supporter dei grigi (almeno 600) a farsi sentire. Il pubblico di Novara però non ha fatto mancare mai il sostegno alla sua squadra. Si parte con gli schieramenti annunciati anche se Tesser presenta la novità di Gozalez al posto dell’acciaccato Motta. Gli azzurri si schierano con il 4-2-3-1 e l’Alessandria risponde con un 4-3-3 molto offensivo. Ma è subito il Novara a rendersi pericoloso anche se dopo 3’ rischia davvero grosso. Su un retropassaggio corto, Ujkani esce dai pali in maniera goffa, rimedia con un colpo di testa ma serve Rodriguez che infila la porta. Per l’arbitro ha toccato con una mano anche se il replay televisivo dirà che non era così. Scampato il pericolo gli azzurri si fanno decisamente più aggressivi vanno al pressing alto e gli ospiti sono in difficoltà. Ci sono scontri duri, che l’arbitro lascia correre, ma la partita che vive di un’instabile equilibrio, è avvincente con rapidi capovolgimenti di fronte. Il Novara cerca la testa di Rubino con lanci lunghi ma la difesa dei grigi molto fisica regge bene. Allora ci prova Bertani dalla fascia sinistra a penetrare con alcuni «tagli» efficaci e dalla parte opposta Gonzalez col suo movimento tiene in apprensione la difesa ospite.Gli azzurri faticano a prendere in mano il pallino del gioco anche se negli a fondo risultano pericolosi e l’Alessandria soffre. Al 32’ il gol che decide la partita. Tombesi al rientro, va sulla sinistra chiude e mette in mezzo dove, all’altezza del primo palo arriva in spaccata Rigoni e mette a segno il suo primo gol stagionale. E’ un vantaggio meritato. Adesso il Novara cerca di abbassare i ritmi anche per tenere a bada l’agonismo dell’alessandrini che hanno il grande merito di non darsi mai per vinti. Il derby è anche questo. Nella ripresa con gli azzurri che cercano di chiudere la partita devono soffrire invece il ritorno degli ospiti che vanno vicino al pareggio con Fantini che colpisce la traversa con palla deviata da Porcari. (La Stampa - Ed. Novara) RISULTATI: Benevento-Varese 1-0 Cremonese-Arezzo 5-1 Figline-Como 2-0 Lecco-Foligno 1-1 Lumezzane-Sorrento 1-0 Paganese-Pro Patria 0-0 Perugia-Monza 2-1 Viareggio-Pergocrema 1-0 CLASSIFICA: Cremonese p. 15, Novara 14, Lumezzane 13, Perugia 11, Varese 10, Arezzo 9, Foligno, Pergocrema, Benevento, Viareggio 8, Lecco, Alessandria 7, Figline 6 Pro Patria, Monza, Sorrento, Como 5, Paganese 3. MARCATORI: 5 reti: Le Noci (Pergocrema), 4: Chianese (Arezzo), Musetti (Cremonese), Ebagua (Varese), 3: Artico (Alessandria), Zanchetta (Cremonese), Giacomelli, Cavagna (Foligno), Samb (Monza), Motta (Novara). Il punto sul campionato Di fronte a una Cremonese tutta impeto e assalto, l' Arezzo resiste solo un' ora. Il crollo alla distanza. L' attacco più forte del campionato che prima sgretola poi polverizza la difesa più ermetica (2 gol in 5 gare, prima dei 5 allo Zini). Fatica per tutto il primo tempo il Lumezzane, imbrigliato dalla tattica del fuorigioco dal Sorrento, ma l' ingresso del possente Galabinov dopo 11' della ripresa scompagina i piani della squadra di Simonelli. Il bulgaro, entrato da pochi secondi, scatta con tempismo sul taglio di Emerson dalla sinistra e porge al centro a Pesenti la palla che decide il match. Un palo, tre traverse, due gol, un paio di reti fallite, eppure il Perugia ha rischiato di non vincere perché agli sgoccioli della gara Samb, solo in area, ha sprecato un rigore in corsa. (La Gazzetta dello Sport)