Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1970/1971
Serie C
14-03-1971 - Giornata: 26 - Tortona - Fausto Coppi


Derthona FBC - Alessandria US 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria US Ciceri Santino, Paparelli Ezio, De Luca Sergio, Magri Pier Luigi, Colombo Antonio, Berta Massimo, Vanzini Franco, Di Pucchio Claudio, Sassaroli Gianni, Lorenzetti Giuseppe, Paesanti Paolo A disp.:(P) Chini Andrea, Fusi Giuseppe All.: Manente Sergio

Formazione avversaria
DERTHONA FBC: Profumo, Pozzi, Gastaldi, Gorla, Ghidoni, Vignolo, Cella [46. Cogliandro], Rossi, Carniglia, Curatoli, Nordio. A disp.: Bertola. All: Cosola Carlo

Arbitro: Calì Alberto (Roma)
Note
Spettatori: 5000 Angoli: 0-4 Terreno in condizioni ottime, cielo coperto Inizio gara ore 15.00

Commento
PORTAFORTUNA AI GRIGI IL DERBY IN BIANCO L'Alessandria ha fallito alcune occasioni ma il Derthona non è stato inferiore all'attesa LA REGGIANA E’ CADUTA: DOPO VENTICINQUE GIORNATE UTILI GLI EMILIANI SONO CADUTI sullo stesso campo sul quale i grigi erano passati con un gol di Paesanti. E’ questo il fatto saliente del girone A della serie C. L’Alessandria bloccata sul campo del Derthona, appaia nuovamente i granata che in media inglese scendono a — 1 come i grigi. La settima giornata di ritorno, h a segnato anche il definitivo declino del Padova che, sconfitto a Rovereto, si trova ormai distanziato di tre punti dalla coppia regina. Il duello è dunque ristretto alle squadre che sinora si sono dimostrate più regolari. Il campionato domenica prossima riposa: l’appuntamento è per il giorno 28: al Moccagatta giungerà il Parma — che seppure tagliato dalla bagarre per il primo posto — è sempre un complesso di tutto rispetto. Mentre gli alessandrini se la vedranno con i crociati, la Reggiana ospiterà il Lecco che non dovrebbe costituire un serie ostacolo. Il primato è ancora tutto d a giocarsi nelle prossime giornate. Parliamo del derby disputato si sotto un cielo plum beo, più invernale che primaverile. Al Fausto Coppi tutto esaurito o quasi: più di seimila spettatori sugli spalti e gran vociare degli appassionati delle opposte fazioni. L’Alessandria ancora priva di Mantellato, è scesa in campo nella formazione annunciata con Paesanti all’ala sinistra, ma praticamente centrocampista e Vanzini a destra, ma proiettato il più delle volte sull’opposto fronte. Le speranze degli alessandrini erano riposte nel rientro di Lorenzetti, la cui esclusione nella partita interna con il Legnano, aveva suscitato un vespaio di polemiche. Diremo subito che il biondo attaccante ha deluso, seppure parzialmente, le aspettative. Disputato un primo tempo incerto, ha avuto un felice ritorno nella ripresa, ma la sua escalation non è durata più di dieci minuti. Alla sua giornata piuttosto in ombra, si aggiunge la prova tutt’altro che encomiabile di Sassaroli che raramente è riuscito a svincolarsi dal diretto controllore e saettare a rete. Lo abbiamo visto vagare per il campo alla ricerca della palla buona, piuttosto incerto nei contrasti, immobile o quasi nei momenti in cui era necessario insistere. L’attacco privato di queste due punte, non ha trovato in Vanzini il goleador. L’ala ha spunti felici, ma il tiro conclusivo raramente parte dal piede. Insiste nel dribblare, nel volere cercare a tutti i costi la fuga solitaria, ma io spiraglio rimane sempre un sogno. Le speranze di concludere erano riposte in Paesanti il quale dopo avere sbagliato un’occasione ed essere stato bis trattato in area (l’arbitro in questa circostanza avrebbe dovuto concedere almeno una punizione a due), non è più riuscito a centrare lo specchio della porta. In p artico lare nel primo tempo l’Alessandria avrebbe potuto mettere una seria ipoteca sul risultato se gli avanti avessero dimostrato maggior forza di penetrazione. Il Derthona badava per lo più a difendersi che ad offendere, cosa che poi ha fatto nella ripresa. I tentativi di Di Pucchio in particolare di trovare il compagno smarcato sono quasi sempre finiti nel nulla. La giornata di Sassaroli è stata veramente negativa e tutto il complesso ne ha risentito. Abbiamo accennato all’assenza di Mantellato. Da quando il giocatore h a dovuto cedere forzatamente il posto, le azioni si svolgono sempre sulla sinistra: le aperture a destra sono rarissime e quando capitano nessuno è pronto a raccogliere il suggerimento. Per tutti i primi 45’ si è insistito sulla fascia di sinistra, con un gioco pertanto stretto a vantaggio degli attenti difensori locali. Se all'attacco si sono notate le sbavature, alle quali abbiano accennato, il pacchetto difensivo ha retto bene l’urto. Berta si è m osso con una certa qual sicurezza — anche se in qualche occasione si è lasciato trascinare dall’orgasmo. iMagri dimostrando quell’autorevolezza ormai riconosciutagli è stata la cerniera dello sbarramento . Il senso della posizione non lo ha mai tradito . Un atleta veramente impareggiabile che sta dando alla squadra un contributo veramente grande. Pure Colombo non ha certo giocato al risparmio bloccando lo spaesato Carniglia, che è stato quasi sempre anticipato. Solo nella ripresa quando ha preso in consegna Cogliandro ha dovuto fare appello all’esperienza per non lasciarsi soppraffare. Dei due terzini c’è da aggiungere che Paparelli in difficoltà nella prima frazione di gioco contro lo scatenato Nordio si è andata gradatamente riprendendo tanto che alla fine è riuscito a mettergli la museruola. Dall’altro lato De Luca si è battuto con la consueta grinta e con un ardore agonistico veramente commovente. Capitan Ciceri (giunto ormai alla 5.a domenica di imbattibilità) nelle occasioni in cui è stato chiamato in causa ha sfoderato tutta la sua classe. Una sicurezza tra i pali che consente ai compagni di svolgere i loro compiti senza eccessive preoccupazioni. Questo lo specchio della squadra nel primo tempo giocato quasi sempre con i grigi in avanti, m a senza quel pizzico di pepe indispensabile per fare centro. Nella ripresa, le cose sono mutate a vantaggio dei leoncelli che hanno sveltito la manovra con l’inserimento del loro tredicesimo uomo, Cogliandro. L’attaccante ha veramente suonato la diana per i compagni per i grigi sono stati momenti particolarmente drammatici. Il guaio — per il Derthona — è che il tredici non può avvalersi di una spalla che sappia dargli man forte nei momenti delicati. Fortunatamente per l’Alessandria la difesa non si è fatta sorprendere, rintuzzando le puntate dei locali. Solo quando i grigi hanno trovato Lorenzetti è stato possibile capovolgere il fronte delle operazioni. La mezz’ala che sembrava trasformata si è inserita autorevolmente tra le maglie tortonesi gettando lo scompiglio. Il biondino ha retto una decina di minuti, poi è tornato nell’ombra. Il Derthona che con il passare dei minuti aveva tratto la convinzione che era alquanto pericoloso insistere in una tattica troppo aperta, avviandosi al termine di quella che era stato definito il "giorno più lungo” ha tirato i remi in barca per difendere il punto che alla fine tornerà certamente utile. C’è stato un arrembaggio finale dell’Alessandria, ma senza troppe preoccupazioni per Profumo. Risultato equo sotto tutti gli aspetti visto che le azioni pericolose sui due fronti si sono equivalse. Dire ora che i grigi hanno guadagnato o perduto il punto è presto. La Reggiana del resto non era andata più in là dello zero a zero confermando che l’undici di Cosola, sul pro p rio terreno sa difendersi con i denti. La situazione dopo la trasferta nella tana dei cugini non è certamente peggiorata visto che nonostante tutto la squadra ha nuovamente raggiunto la te sta della classifica, posizione che non vuole abbandonare. Con Alessandria e Reggiana al comando, si chiude così la seconda tappa del campionato. Dal 28 marzo al 13 giugno ci sarà una volatona, senza ulteriori soste: chi ha birra in corpo lo dovrà dimostrare in questi ultimi mesi di singolar tenzone. Il turno di riposo, causato dagli impegni internazionali dei semiprofessionisti, gioverà indubbiamente ai ragazzi di Manente che devono ritemprare le forze. Abbiamo detto che Sassaroli non è all’apice della forma, e anche qualche altro elemento deve distendere i nervi. Il tempo lavora questa volta a nostro vantaggio in quanto ci consentirà di ricuperare Mantellato che per l'attacco risulta una pedina veramente in sostituibile. Per domenica prossima non sono previste partitelle: i giocatori, domani giovedì, dopo l’ultimo allenamento si prenderanno una breve vacanza presso le famiglie. La ripresa dell’attività dovrebbe avvenire martedì prossimo; occorrerà presentarsi con molta buona volontà non solo per conquistare i due punti a spese del Parma, ma per affrontare tutti gli ostacoli futuri che sono alquanto ardui. Infatti dopo lo scontro con i ragazzi di Angeleri ci sarà la trasferta in quel di Seregno il cui campo è stato già visitato dal Padova (sconfitto) e dalla Reggiana (pareggio). Come si vede, per i tifosi i patemi d’animo non accennano a diminuire in vista della partita dell’anno, quella che vedrà Reggiana e Alessandria battersi veramente per il primato. (Il Piccolo - Il Gattopardo) IL VIVACE DERTHONA IMPONE AI GRIGI UN GIUSTO: 0-0 Appannata la squadra di Manente, soprattutto a centrocampo dove manca un regista - Fra i tortonesi ottima prestazione di Curatoli e Cogliandro Pareggiando (0 a 0) il derby con il Derthona, l'Alessandria ritorna in testa alla classifica del girone A della serie C. insieme alla Reggiana. La sconfitta della squadra emiliana è giunta più opportuna di quanto non possa sembrare. I grigi attraversano un periodo di appannamento ed anche se contro i « cugini bianconeri hanno dato vita ad una partita divertente, non sono riusciti a nascondere il loro stato latente di malattia. Una malattia che, a nostro avviso, va cercata a centrocampo dove si sente la mancanza di una regia, cioè del collegamento fra i reparti difensivi e quelli offensivi. Non si vedono più le triangolazioni dell'inizio di campionato, qualche volta la difesa traballa, Sassaroli e Vanzini serviti poco, danno l'impressione di aver perso dello smalto e non riescono a segnare. Contro 11 Derthona e rientrato l'interno sinistro Lorenzetti. La sua prova si può considerare nel complesso positiva ma l'apporto del numero dieci-non è stato, alla fine, determinante. Il fatto di essere stato convocato nella nazionale « semiprò » lo ha reso particolarmente pericoloso agli occhi degli avversari che. come hanno fatto i tortonesi, gli hanno posto una guardia attenta e severa. Di Pucchio dal canto suo non appare più il lucido coordinatore di una volta. Ricusa di andare avanti e si mantiene in posizione arretrata, quasi a divenire un terzino. Cerca insomma degli spazi morti per manovrare, evitando il contatto con l'avversario e gli « affondi » che erano congeniali a Sassaroli e compagni. Non è detto, comunque, che l'intera colpa di questo appannamento dei grigi debba ricadere sulle spalle di Di Pucchio e del collega Lorenzetti. Di domenica in domenica il compito diventa sempre più arduo e se prima gli avversari si concedevano qualche distrazione, ora non lo fanno più. E' il caso, ad esempio, del Derthona che, navigando in cattive acque, doveva contro l'Alessandria strappare qualcosa. I « leoncelli » si sono quindi dati da fare e nel conteggio finale lo 0 a 0 si dimostra più che giusto e meritato. Come ha detto Armano che pur seguendo sempre con passione l'Alessandria, è un giudice obiettivo, «se nel "derby" fossero state cambiate le maglie, alla fine non si sarebbe potuto dire quale delle due squadre era in lotta per la promozione e quale, invece, stava battendosi per la salvezza ». Il Derthona ha giocato con molto dinamismo. Ha in Curatoli un motore che non si ferma mal, in Vignolo un pilastro della difesa che, se in giornata di vena, non si passa facilmente. L'innesto di Cogliandro al 46' in sostituzione di Cella si è dimostrato assai utile, accentuando la velocità e la pericolosità dell'attacco locale. Anche Nordio non poche volte ha messo in crisi Magri e compagni. Di Carniglia jr., centravanti, non si pub dire molto. Indubbiamente ha della classe e possiede ottimi spunti. Il suo comportamento è tuttavia in altre occasioni sconcertante. per discontinuità. Ha detto l'allenatore Cosola che si vive di settimana in settimana, nella lotta per evitare la retrocessione. Diciamo pure che un Derthona come quello nomini hanno la possibilità di salvare la squadra dalla cattiva sorte. (La Stampa - Ed. Sport - Cristiano Chiavegato) Risultati: Lecco - Solblatese 2-1 Legnano - Pro Patria 1-0 Monfalcone - Verbania 0-2 Parma - Trento 0-1 Rovereto - Padova 1-0 Seregno - Triestina 1-0 Sottomarina - Venezia 0-0 Treviso - Reggiana 1-0 Udinese - Piacenza 2-0 CLASSIFICA: Reggiana, Alessandria p. 38; Padova 35; Parma 31; Trento, Venezia 30; Solbiatese 29; Lecco 28; Seregno 27; Treviso 25; Udinese 24; Pro Patria, Verbania Triestina 23; Rovereto Piacenza, Legnano 22; Derthona 20; Sottomarina, Monfalcone 15. Marcatori:16 reti: Zandoli (Padova); 12 reti: Rancati e Fava (Parma); 10 reti: Sassaroli (Alessandria), Modonese (Padova), Bellinazzi (Venezia), Goffi (Lecco); 9 reti: Ferrari (Seregno), Fregonese (Triestina), Bianchi (Venezia); 8 reti: Zanolla (Monfalcone) e Rizzi (Sottomarina) Il punto sul campionato Il Verbania è uscito meritatamente vittorioso dalla battaglia combattuta nel fango e sotto la pioggia battente, vittoria doppiamente preziosa per la formazione piemontese in quanto ottenuta contro una diretta concorrente per la lotta salvezza: il Monfalcone. Un gol di Righi, siglato all’85’ ha consentito al Treviso di battere la Reggiana: prima sconfitta degli emiliani al termine di una gara veloce e combattuta.