Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1970/1971
Serie C
28-03-1971 - Giornata: 27 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Parma AC 2 - 0 (0 - 0)
RETI: 35. Vanzini F.[A], 47. Lorenzetti G.[A]

Alessandria US Ciceri Santino, Paparelli Ezio, De Luca Sergio, Magri Pier Luigi, Colombo Antonio, Paesanti Paolo, Mantellato Bruno, Di Pucchio Claudio, Sassaroli Gianni, Lorenzetti Giuseppe, Vanzini Franco [60. Berta Massimo] A disp.:(P) Chini Andrea All.: Manente Sergio

Formazione avversaria
PARMA AC: Fiaccadori, Baldan, Piaser, Gioia, Riccardi, Caleffi, Paganini, Rancati, Fava, Regali, Casini [70. Zanotti]. A disp.: Balducci. All.: Angeleri Stefano

Arbitro: Marino Giuseppe (Genova)
Note
Ammoniti: Baldan [P] Spettatori: 9.000 circa, di cui 6428 paganti, per un incasso lordo di lire 7 milioni e 637.40 Angoli: 0-3 Fondo del terreno ottimo, giornata di sole seppure un poco ventosa Inizio gara ore 15.00

Commento
BUONO IL PARMIGIANO CON BEPPE LORENZETTI L’Alessandria studia l’avversario, poi passa con Vanzini e il suo ’’biondino” Alcuni interventi maiuscoli di Ciceri impediscono al Parma di andare a segno PROSEGUE LA COABITAZIONE ALESSANDRIAREGGIANA IN VETTA ALLA CLASSIFICA; hanno vinto entrambe, meritatamente, anche se questa volta i ’’granata” hanno dovuto ricevere la spinta di un calcio di rigore per mettere a tacere il Lecco. Il campionato si fa sempre più entusiasmante, in quanto sia i grigi che gli emiliani, dispongono di uomini capaci di tenere il ritmo di questo lungo torneo. Alle spalle della coppia regina il Padova che viaggia a tre punti di distanza, poi il vuoto considerato che il Venezia — che ha scavalcato il Parma — è a otto punti di distanza. Lo sprint sarà vinto dalla squadra che dimostrerà di possedere maggiori doti di fondo e che passerà indenne attraverso i calori primaverili ed estivi. L’Alessandria che affrontava al « Moccagatta » il Parma, ha superato l’ostacolo nei migliori dei modi, anche se accusa l’incidente a Vanzini (distorsione?) che potrà destare qualche preoccupazione per il futuro. Nulla da eccepire sul risultato che poteva assumere proporzioni maggiori solo che Berta e Sassaroli non avessero sciupato occasioni elementari. L'attenzione degli sportivi era ovviamente rivolta a Mantellato che rientrava in squadra dopo tre domeniche: il giocatore pur dimostrando di risentire della lunga assenza dal campo, ha dato subito tono all’attacco. Con u n ’ala vera schierata sulla fascia laterale del campo il discorso diviene subito più facile per le nostre punte. Mantellato ha giocato al cinquanta per cento, ma è bastato: la forma non tarderà a giungere. L’importante è che il nostro ’’numero sette" abbia ripreso, convinto delle proprie possibilità. I grigi hanno avuto un inizio piuttosto in sordina almeno sul piano del gioco d ’assieme. Paesanti, ad esempio, ha faticato per trovare la giusta posizione; Di Pucchio è apparso piuttosto svanito. Sassaroli che non è certo al meglio della condizione, marcato stretto, non ha portato molto contributo ai compagni. Nonostante questo handicap, la squadra ha dimostrato di sapere contrastare efficacemente l’avversario che badava a non scoprirsi eccessivamente fidando nelle doti realizzatrici di Fava. In più di una occasione, proprio per l’incerta prova di alcuni uomini di centrocampo, i ’’biancocrcciati” sono riusciti a filtrare nelle maglie difensive alessandrine. Fortunatamente da Ciceri a Magri tutto filava per il giusto verso per cui le conseguenze negative sono state minime. In questo quadro, tutt’altro che roseo per i grigi, si è poi inserita la giornata nera dell’arbitro Marino distintosi unicamente per le sue interpretazioni personali. Ha lasciato correre alcuni fallacci, è intervenuto a sproposito innervosendo 1 ’ ambiente, tanto che per un momento si è temuto il peggio. A dargli una mano è giunta al 35’ la rete di Vanzini, a digiuno di gol da diversi mesi. Era dal 18 ottobre dello scorso anno che la nostra ala mancina non ’’trovava” più la porta avversaria. L’ultima volta era accaduto a Legnano dove i grigi si imposero per due a zero grazie ai gol di Vanzini e Sassaroli. Dopo cinque mesi di astinenza, su un prezioso suggerimento di Lorenzetti, è riuscito a mettere a segno il sesto punto personale con un tiro angolatissimo alla destra del portiere parmense. Sbloccato il risultato l’undici ha trovato d ’incanto quella forza di penetrazione che ha nel contropiede la conclusione naturale. Con un Lorenzetti in forma splendente, tutto diviene più facile sia in difesa che all’attacco. La ripresa è stata indubbiamente la frazione più interessante della contesa, a parte l’atteggiamento di Marino. Di Pucchio, ritrovato lo smalto e la chiarezza d’idee, ha propiziato il secondo gol messo a segno con intelligente furbizia da Lorenzetti. Sul due a zero tutti hanno tirato un sospirane di sollievo ed il Parma ne ha approfittato per saggiare la consistenza della retroguardia alessandrina. Sfruttando proprio un leggero sfaldamento del centrocampo, Fava e compagni si sono presentati più volte davanti a Ciceri. "Saltato” in almeno due occasioni Magri, l’estremo difensore alessandrino ha sfoderato tutta la classe che possiede. In almeno due occasioni è stato veramente splendido, mantenendo integra la sua rete. Sono ormai sei (e sono 540’) domeniche che San tino non si china a raccattare palle. L’Alessandria privata di Vanzini per un brutto fallaccio (sostituito da Berta) ha reagito, con il contropiede, mettendo in crisi Form ai stanca retroguardia ospite. Berta — dopo che Sassaroli si era visto respingere da Fiaccadori un azzeccato colpo di testa proprio nell’angolino — su un preciso suggerimento di Paesanti, spintosi in avanti, ha spedito la sfera alle stelle con tutto lo specchio della porta libero. Nel finale è stata poi la volta di Sassaroli a fare attraversare alla palla tutta la luce della casa del numero uno parmense. Il risultato era ormai acquisito e gli sportivi, assai numerosi, hanno sorvolato su quelle "pazzie”. Risultato ampiamente a favore dei ragazzi di Manente che nella ripresa, scrollatisi di dosso la ’’ruggine” della sosta, hanno dimostrato di essere veramente i più forti. Di capitan Ciceri abbiamo scritto: il nostro guardiano sta veramente meravigliando nonostante le trentacinque primavere. Paparelli è apparso uno dei migliori in campo anche se aveva da badare ad un avversario piuttosto scattante. Si è sempre inserito nell’azione al momento giusto, tamponando le falle che in qualche occasione si erano aperte. La posizione arretrata della sua ala, ha favorito De Luca che ha potuto spingersi in più di una occasione a centro campo ed oltre. La proiezione in avanti ha scoperto in qualche occasione la zona, con ripercussioni piuttosto serie per la retroguardia. Colombo ha dovuto lottare come un mastino con un Fava che si è dimostrato elemento assai pericoloso. Lo stopper gli si è incollato alle calcagne facendo perdere sovente la tramontana al numero nove biancocrociato. Il duello si è risolto positivamente per Colombo che sa sempre tirare fuori le unghie quando le cose volgono al peggio. Su Magri il discorso non muta: è sempre un attento mastino che sa ricuperare con bravura quando viene bruciato sul tempo. Ha molta freddezza e ciò lo salva dalle situazioni più intricate. Veniamo a Paesanti apparso in difficoltà nella prima frazione di gioco, ma che poi si è ripreso quando si è trattato di oltrepassare la metà campo a sostegno delle punte. DelFattacco il migliore indubbiamente Lorenzetti (che il Club "Ale grigi” ha premiato con una medaglia d’oro): ha percorso decine e decine di volte il campo, sia per dare una mano alla difesa, che per imbastire le offensive alle quali ha sempre preso parte diretta. Una prova veramente encomiabile nonostante le due mezze partite nella rappresentativa nazionale in Francia e a Israele. Metamorfosi per Di Pucchio, partito piuttosto in sordina, ma divenuto autoritario nella ripresa non solo per l’interdizione a centrocampo, ma sotto la porta grigia. Suo uno splendido salvataggio su due attaccanti parmensi che si erano trovati quasi a tu per tu con Ciceri. Di Mantellato abbiamo detto: gli è mancato il fondo, ma ciò era prevedibile. E’ solo questione di tempo, poi tornerà nuovamente grande. Vanzini piuttosto nebuloso sino all’azione del gol — si sposta non sempre a proposito sul settore destro lasciando scoperta la sua zona — si è svegliato con il trascorrere dei minuti: l’inizio della ripresa lo aveva visto assai più incisivo, sino al m omento in cui è stato messo k.o. da due avversari. Un breve discorso per Sassaroli, apparso lento e non sempre in tono. Il giocatore ha mezzi atletici notevoli che dovrebbe fare valere in maggiore misura. Possiede un tiro notevole, ma troppe poche sono le volte che cerca la conclusione perentoria. Nel finale ha avuto alcuni "scossoni”, ma da lui è logico chiedere qualcosa di più. Gli sportivi, come sempre, sono alle spalle per incitarlo. Superata senza complicazioni la prima delle sei partite interne, ecco che subito spunta l’impegno della prossima domenica. Si gioca a Seregno, castigato duramente a Padova. Il terreno dei lombardi è assai ostico visto che è tuttora imbattuto. Il Seregno ha disputato sinora in casa 13 partite: ne ha vinte sette e pareggiate sei. La stessa Reggiana non è andata più in là di uno zero a zero. Bastano questi pochi dati per capire che il compito dei grigi è tutt’altro che facile. Mentre la Reggiana si reca a Sottomarina, l’Alessandria dovrà badare a non perdere contatto: un pareggio? Manente lo firmerebbe subito considerato che ora bisogna procedere con i piedi di piombo. Meglio accontentarsi del poco che arrischiare grosso per avere nulla. La squadra è ormai collaudata per questi impegni: i numeri per farsi valere non mancano. Lo schieramento, se Vanzini si riprenderà in tempo utile, dovrebbe essere lo stesso collaudato nella partita clou con il Parma che, non dimentichiamolo, possiede un attacco piuttosto filtrante: lo precede solo quello del Padova. La difesa così ben collaudata dovrebbe reggere, senza troppi patemi d’animo, a Seregno: il resto lo faranno Lorenzetti e compagni. La lunga rincorsa verso la B è iniziata, ed i palloncini variopinti lanciati prima dell’inizio della gara, pare portino fortuna. Superato l’ostacolo di Seregno si vedrà su come com portarsi nel futuro: per il momento, l’importante, è stringere i denti, non mollare per tenere sempre sotto tiro la Reggiana, un’avversaria veramente degna di questo interessantissimo campionato di serie C, edizione 1970-71. (Il Piccolo - Il Gattopardo) I GRIGI RITROVANO IL CENTROCAMPO E SUPERANO IL PARMA Vanzini apre le marcature al 35' del primo tempo; Lorenzetti raddoppia all'inizio della ripresa Ottima la prova di Paesanti tornato nella mediana - Ciceri autore di una bella serie di interventi Dopo due fiacchi pareggi contro squadre potenzialmente inferiori, uno squillante successo. L'Alessandria, ritrovando il proprio centrocampo è tornata alla vittoria ed ha sconfitto il Parma per 2 a 0. Sin dalle prime battute della partita è apparso chiaro che i grigi erano di nuovo quelli della prima parte della stagione. Forse gran parte del merito va attribuito agli emiliani che, pur non essendo arrendevoli, lasciano giocare e non si ammucchiano in difesa, ma è necessario sottolineare che l'Alessandria ieri non si sarebbe lasciata imbrigliare neppure da avversari più aggressivi o catenacciari. L'attacco riavuta la spinta e riallacciati i collegamenti con gli altri reparti è diventato più incisivo: la difesa, pur denunciando qualche incertezza non ha lasciato molto spazio per Fava e compagni. Sotto l'impulso di Lorenzetti e Di Pucchio, ottimamente coadiuvati da Paesanti, gli esterni Vanzini e Mantellato ed il centravanti Sassaroli hanno avuto molte occasioni favorevoli. Lorenzetti sembra essere aumentato di statura: molto probabilmente la convocazione in Nazionale Semipro ha avuto effetti positivi sul morale del numero dieci alessandrino il quale si è assunto e ha portato a termine con disinvoltura il compito di coordinatore e di suggeritore che gli è congeniale. Addirittura si potrebbe dire che Lorenzetti si trasforma in qualche evenienza in una punta assai pericolosa e la dimostrazione migliore è il bel gol che il centrocampista ha messo a segno. Del suo collega Di Pucchio già si conosce il talento. Questa volta però Di Pucchio a differenza di quanto è successo ultimamente è ingigantito con il passare del tempo, disputando una ripresa in continuo crescendo. Al duo degli interni si è aggiunto Paesanti, tornato al suo ruolo naturale. il mediano ha aggiunto alla potenza numeri di classe e ha svolto un ruolo notevole in difesa e attacco. Molto male ha fatto il Parma che ha lasciato Paesanti cosi libero di svariare, tanto è vero che i maggiori pericoli per Fiaccadori sono nati dal 6 grigio. La partita di ieri ha segnato il rientro di Mantellato, ala destra non è ancora al massimo ma il suo apporto si fa già notare. Vanzini è stato un vero folletto. Molto mobile (tanto che qualche volta hanno fatto fatica a trovarlo gli stessi suoi compagni, l'ala sinistra non ha saputo tuttavia esprimersi al cento per cento, perchè costretto a lasciare il campo al 60' di gioco dopo aver subito un brutto fallo. Nel complesso, se si aggiunge un'ottima prova di Ciceri che è stato assai bravo nel momento di maggior pressione del Parma si è vista una Alessandria in piena salute, tanto da far sperare bene per la fine del campionato che si preannuncia quanto mai « caldo ». Tanto che qualcuno parla già di spareggio con la Reggiana per la promozione. Del Parma c'è poco da dire. E' una squadra solida, vivace che non possiede al momento dei veri risolutori. (La Stampa - Ed. Sport - Cristiano Chiavegato) Risultati: Padova - Seregno 2 0 Piacenza - Monfalcone 1-1 Pro Patria - Derthona 0-0 Reggiana - Lecco 2-1 Solbiatese - Sottomarina 1-0 Trento - Rovereto 0-0 Triestina - Legnano 0 0 Venezia - Udinese 1-0 Verbania - Treviso 0-0 CLASSIFICA: Reggiana, Alessandria p. 40; Padova 37; Venezia 32; Parma, Solbiatese, Trento 31; Lecco 28; Seregno 27; Treviso 26; Pro Patria, Udinese, Verbania, Triestina 24; Rovereto, Piacenza, Legnano 23; Derthona 21; Monfalcone, 16; Sottomarina 15 Il punto sul campionato Con una condotta di gara prima guardinga e poi sempre più autoritaria il Derthona ha ottenuto a Busto Arsizio un prezioso pareggio, sfiorando addirittura la vittoria. Posta in palio molto alta a Piacenza perchè entrambe le squadre lottavano per non retrocedere: i padroni di casa e il Monfalcone hanno dato vita ad un match, terminato in pareggio, che ha visto il nervosismo dominare la sfida. Con pieno merito, il Padova ha superato il Seregno che ha giocato con determinazione fino al 90': i padroni di casa hanno imbastito azioni veloci ed essenziali che hanno parecchie volte causato problematiche.