Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1970/1971
Serie C
25-04-1971 - Giornata: 31 - Busto Arsizio - Carlo Speroni


Pro Patria et Libertate Calcio - Alessandria US 1 - 1 (0 - 0)
RETI: 65. Panucci [Pr] 60. Proietti Farinelli V.[A]

Alessandria US Ciceri Santino, Fusi Giuseppe, De Luca Sergio [47. Berta Massimo], Magri Pier Luigi, Colombo Antonio, Paesanti Paolo, Mantellato Bruno, Proietti Farinelli Vincenzo, Sassaroli Gianni, Lorenzetti Giuseppe, Vanzini Franco A disp.:(P) Binelli Pietro All.: Manente Sergio

Formazione avversaria
PRO PATRIA ET LIBERTATE CALCIO: Anelli, Mischis, Croci, Frigerio, Righetto, Verdelli, Calloni Giampiero, Bolchi [85. De Bernardi], Panucci, Maconi, Casea. A disp.: Mastrorgio. All.: Burini Renzo

Arbitro: Moretto Mario (San Donà di Piave)
Note
Ammoniti: Calloni [P], Verdelli [P], Bolchi [P], Angoli: 6-5 Spettatori: 4.000 Tempo buono, campo in condizioni di fondo discrete Inizio gara ore 15.00

Commento
A BUSTO ARSIZIO L’ALESSANDRIA HA PERDUTO UN PUNTO MA NON LA SPERANZA DELLA B Aveva la vittoria in tasca e l’ha sciupata. E’ stata la partita della grande delusione che neppure la notizia del pareggio della Reggiana, a Solbiate, ha attenuato. Resta la consolazione che la squadra continua a reggere bene la distanza, ma ciò non può fare mutare il parere di chi ha assistito all’incontro che opponeva la prima della classe ad una delle ultime, appunto la Pro Patria. I bustocchi hanno fatto il loro dovere: si sono difesi sino a quando Proietti non ha portato in vantaggio i compagni, poi si sono gettati allo sbaraglio, rimediando, grazie ad un errore della difesa grigia. Fortunatamente gli emiliani, impegnati sul sempre ostico campo di Solbiate, hanno collezionato l’ennesimo zero a zero che, mentre conferma la graniticità della difesa, evidenzia la pochezza dell’attacco che non sa trovare la via del goal. Alle spalle della coppia regina, Alessandria e Reggiana, appaiate pure in media inglese (—1) ecco il Padova che nelle ultime partite ha guadagnato due punti riducendo lo svantaggio a sole tre lunghezze. I patavini vincendo per 4-3 con il Venezia, hanno messo in mostra un attacco alquanto prolifico, ma una difesa piuttosto sbadata. Questo difetto già lo si conosceva. Sabato i biancoscudati della città del Santo, giocano la loro ultima grande carta: si recano in visita al ’’Mirabello” dove li attende una Reggiana decisa a liquidare la partita. Un incontro veramente clou considerato che il Padova, per continuare a sperare, deve vincere a tutti i costi. Un pareggio non risolverebbe nulla, anzi affievolirebbe le già poche speranze. Al ’’Mirabello”, il 1° maggio si scontreranno la difesa più ermetica del girone A e l’attacco più prolifico: un confronto veramente da titani che potrebbe dire una parola quasi definitiva per i destini delle due società impegnate. Vediamo, prima di vendere la pelle dell’orso, cosa è accaduto a Busto Arsizio. Manente a seguito delle squalifiche di Paparelli e Di Pucchio, li sostituisce secondo logica: Fusi in difesa e Proietti nel ruolo di regista; per il resto tutto invariato. I bustocchi i quali giocano una partita quasi decisiva per il loro futuro, dimostrano di non volere arrischiare troppo: un punto si conta sempre, sembrano dire. Al fischio d’inizio solita sfuriata dei locali, poi le redini passano in mano ai più forti, vale a dire agli alessandrini. Anche se Fusi vede i sorci verdi con Casna, il centrocampo regge bene. Proietti è in giornata di vena: imbastisce le azioni a centrocampo poi si incunea veloce nei corridoi per servire Lorenzetti e Sassaroli. La scelta dell’ex legnanese appare subito indovinata, anche se in diverse occasioni spreca la mole di lavoro in passaggi balordi. Sassaroli al centro appare invece fermo, ben distante dalla condizione della parte iniziale del torneo. Non riesce assolutamente a vincere un dribbling, volta sempre la schiena alla rete di Anelli, senza riuscire a trovare lo spunto risolutore. Ha la sua grande occasione su servizio di Lorenzetti: lascia partire una bordata sulla destra dell’estremo difensore dei tigrotti che fa gridare al goal. La palla malignamente incoccia il palo e torna in gioco a portiere battuto. Al centravanti gli si presenterà ancora una occasione ma la sciuperà. Per il resto buio pesto, buio assoluto. Il ragazzo cerca disperatamente di sfondare, ma non gli riesce uno stop, uno scatto degno di nota. Pendola nell’area avversaria, ma senza costrutto tanto che i numerosi aficionados si spazientiscono. Impossibile che non sappia più giocare? L’ ansia del goal sembra tormentare il buon « Sassa » che invece di fare meglio peggiora. Pure le ali non entusiasmano. Vanzini gravita sovente nella zona di Mantellato creando molta confusione e poco costrutto. Non si comprende bene perchè non voglia restare sulla fascia di sinistra. Mantellato, non certo brillante come in altre occasioni, lo lascia fare. L’Alessandria domina sino all’area di rigore, poi si smarrisce in inutili passaggi a corta distanza. I tiri più pericolosi sono di Lorenzetti che il diretto avversario abbatte volentieri ogni qualvolta il « figlio del sole » tenta di centrare il bersaglio. L’arbitro non pare intenzionato ad ammonire alcuno e neppure quando il nostro numero dieci viene brutalizzato in area di rigore. Evidentemente è stato scritto che di calci di rigore non se ne debbono concedere. L’ Alessandria domina la scena, ma resta solo l’amaro in bocca per le azioni sfumate di un soffio, ma sempre sfumate. Fortunatamente il centrocampo fa il proprio dovere; Paesanti, che raramente supera la metà campo suggerisce buone trame, ma i compagni si dimenticano di lanciarlo a sua volta. Colombo che sta attraversando un periodo di forma smagliante, rende la vita particolarmente difficile a Panucci, nervoso più che mai. Lo stopper non perdona, fa piazza pulita e trova pure il tempo per andare in avanscoperta. De Luca non si risparmia, imitato da Fusi costretto a sua volta a ricorrere alle maniere forti per non lasciarsi sfuggire l’ala mancina. Si con-, elude il primo tempo sullo zero a zero dopo che i grigi avevano avuto a portata dei loro piedi almeno due reti. Gli errori si scontano, in particolare in trasferta Nella ripresa accade l’imprevisto: De Luca accusa uno stiramento e Manente deve ricorrere a Berta. E’ la mossa più indovinata della partita. Il « 13 » pare un trottolino, tanto è sveglio quanto smanioso di dimostrare che pure lui ci sa fare. L’ala che deve controllare gioca arretrata e Berta si trasforma in centometrista. Parte dalla propria area con la palla al piede, come un’ala vera, poi centra e Proietti riesce a fare centro. Esplodono i tifosi mandrogni che mugugnavano, in particolare dopo che Sassaroli tutto solo al centro dell’area, non aveva saputo mettere a rete, con un preciso colpo di testa un suggerimento di Mantellato. La Pro Patria punta nell’orgoglio si fa più incisiva, ma non passerebbe mai se Colombo, Magri, Fusi e Ciceri compreso, non si addormentassero improvvisamente. Il pareggio balordo giunge a freddare le speranze iniziali: ora si, pensa ai goal sciupati, così ingenuamente, nel primo tempo e nella parte iniziale della ripresa. (Il Piccolo - Il Gattopardo) I GRIGI TROPPO SCIUPONI LA PRO PATRIA FA 1 A 1 Alla rete di Proietti, replica il centravanti Panucci - La squadra di Manente spreca diverse occasioni: Sassaroli colpisce un palo poi, da solo davanti al portiere, tira alto sulla traversa Alessandria sciupona Ha giocato abbastanza bene, ha creato diverse occasioni da gol ed è tornata a casa con un punto solo. Allenatore, dirigenti e giocatori possono recriminare perché la vittoria era a portata di mano ed ora la Reggiana si troverebbe dietro di un punto. Priva di Di Pucchio e Paparelli l'Alessandria si è presentata a Busto ben decisa a vincere, invece la Pro patria l'ha bloccata sull'1-1. Bisogna pur dire che i tigrotti hanno giocato con una delle loro migliori partite, non tanto sul piano tecnico, quanto su quello della determinazione e della volontà. La Pro si trova in cattive acque, naviga nella bassa classifica e questo pareggio con gli alessandrini e molto prezioso. Per questo Panucci e compagni ce l'hanno messa tutta ed hanno giocato con la rabbia in corpo. Manente ha fatto scendere in campo Proietti nel ruolo di Di Pucchio e Fusi al posto di Paparelli. Mentre il primo se l'è cavata egregiamente il terzino ha avuto non poche incertezze, comportandosi quasi con timore riverenziale nei confronti degli avversari anche con quelli che di rispetto (calcistico) non ne chiedevano molto. Comunque l'Alessandria avrebbe meritato di più del pari. la Pro Patria ha impostato un primo tempo molto veloce, basandosi sulle punte Panucci, Casua e Calloni piuttosto pericolose. Nella ripresa esausta per lo sforzo ha calato il ritmo e Lorenzetti ha preso il sopravvento a centrocampo creando diverse situazioni difficili per il bravo Anelli. invece a turno la stessa mezz'ala Sassaroli e Mantellato hanno fallito l'appuntamento con il gol. E' passata per prima l'Alessandria al 15' della ripresa: Berta è partito a lungo; il pallone è pervenuto a Proietti il cui tiro è rimbalzato sul corpo di Anelli, che era uscito di porta, ed è finito in rete. Quando la Pro Patria sembrava ormai piegata, dopo soli 8' ecco invece il pareggio. Bolchi ha spedito il cross nell'aria dei grigi. La difesa è rimasta a guardare come imbambolata e Panucci ha preso in contropiede Ciceri, rovinando in rete insieme al pallone. In precedenza (al 3' del secondo tempo) su un lancio di Proietti, il centravanti Sassaroli, da solo davanti al portiere, aveva spedito incredibilmente alto di testa sulla traversa. Lo stesso giocato-re aveva colpito un palo al 20' di gioco, dopo aver ricevuto uno smistamento di Lorenzetti ed esistere smarcato. Questi gli episodi più significativi. Per la Pro Patria, una buona prova collettiva, con segnalazione per il portiere Anelli, l'esordiente n.10 Macon: ed il veloce Calloni. (La Stampa - Ed. Sport - Cristiano Chiavegato) Risultati: Derthona - Lecco 0-0 Monfalcone - Legnano 2-2 Padova - Venezia 4-3 Parma - Seregno 1-1 Solbiatese - Reggiana 0-0 Trento - Triestina 1-1 Treviso - Sottomarina 1-2 Udinese - Rovereto 0-0 Verbania - Piacenza 0-2 CLASSIFICA: Reggiana, Alessandria p. 45; Padova 42; Parma 36; Trento, Venezia 35; Lecco, Solbiatese, Treviso 32; Udinese 30; Seregno 29; Piacenza, Legnano 28; Rovereto 27; Pro Patria, Derthona, Triestina 26; Verbania 25; Sottomarina 21; Monfalcone 20 Il punto sul campionato La partita si è conclusa con la sconfitta del Verbania in casa contro il Piacenza: l'origine della sconfitta è stato il negativo periodo del portiere Fellini. Il Derthona, in formazione rimaneggiata, è riuscito a strappare un pareggio contro il Lecco che ha dimostrato di essere squadra battagliera e volitiva.