Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1973/1974
Serie C
11-11-1973 - Giornata: 9 - Savona - Valerio Bacigalupo


Savona FBC - Alessandria US 0 - 2 (0 - 1)
RETI: 23. Volpato A.[A], 79. Baisi S.[A]

Alessandria US Pozzani Flavio, Di Brino Marcello, Unere Giuseppe, Reja Edoardo [80. Maldera (II) Attilio Benedetto], Barbiero Valeriano, Colombo Antonio, Manueli Luigi, Volpato Angelo, Baisi Sergio Pietro, Mazzia Bruno, Dolso Arrigo A disp.:(P) Croci Claudio, Vanzini Franco All.: Ballacci Dino

Formazione avversaria
Savona: Paterlini, Brignole, Budicin, Bosca, Canepa, Rossi, Ardemagni, Cucchi, Panucci, Matteoni, Pavone. A disp.: Ghiso, Andreoli, Capra. All.: Tagnin Carlo

Arbitro: Ambrosio Marco (Napoli)
Note
Ammoniti: Brignole [S], Bosca [S], Reja [A] Spettatori: seimila circa di cui 4100 paganti per un incasso di 6 milioni 300 mila lire Angoli: 6-6 Inizio gara ore 14.30

Commento
« Alcuni dirigenti agiscono nella maniera più sconsiderata calpestando i diritti di una città che risponde sin troppo bene alle sollecitazioni della squadra »: con questa esplosiva dichiarazione Dino Ballacci ha iniziato il colloquio con i giornalisti che si assiepavano nel corridoio degli spogliatoi del "Bacigalupo” di Savona. Cosa aveva indotto il mister a lanciare il suo anatema dopo una vittoria che riportava l’undici al vertice della classifica ? La campagna acquisti novembrina conclusasi alcune ore prima con un nulla di fatto. Partito Musa gli era stato garantito un sostituto, se non altro per consentire all’allenatore di fronteggiare infortuni e squalifiche che in un campionato non mancano. Dopo una settimana di sosta all'Hilton di Milano non si è avuta nessuna fum ata bianca. Così Ballacci, dopo avere conseguito il secondo successo in trasferta, ha vuotato il sacco prendendo lo spunto dalla gagliarda prestazione dei ragazzi. » Il risultato è giusto. Il Savona ha lottato come poteva, ma siamo forti. La nostra è una grossa squadra dispetto dei danni che alcuni dirigenti stanno causando ». Proseguendo il mister ha calcato ulteriormente la mano: « Vogliono smantellare la squadra. Dopo Vanzini hanno ceduto pure Dalle Vedove. Pensate che per poco faccio giocare Vanzini il cui contratto è stato spedito in Lega. Se lo avessi fatto avremmo perduto la gara ». I dirigenti avevano promesso l’acquisto di un attaccante ? « Certo. Avevo dato il benestare alla cessione di Musa solo 'dopo che davanti a due testimoni era stata garantita la sostituzione. Se non gioca Baisi non ho una punta. Giudicate voi. Prometto che non parlerò più con i dirigenti anche perchè c’è una persona di Milano che cerca di portare uno dei suoi grossi giocatori, senza interpellarmi ». Il riferimento al dott. Giulio Cappelli è chiaro. Ballacci ha ancora qualcosa da dire: « I ragazzi sono pronti a battersi per vincere il campionato come hanno dimostrato. Aggiungo che sono stato turlupinato. I tifosi dovrebbero fischiarmi ogni volta che entro in campo: aggiungo però che ho agito in buona fede. Certo, è doloroso riconoscere che a 49 anni ti prendono per . . . il bavero ». Cosa accadrà dopo queste dichiarazioni esplosive non è facile a dirsi. L’ing. Sacco e il figlio Paolo si sono trincerati dietro il più assoluto silenzio. Solo nel pomeriggio di lunedì Paolo si è fatto vivo per smentire le voci circa il probabile licenziamento di Ballacci. « Non credo ad una parola di quanto hanno scritto i giornali. Ballacci non può avere fatto quelle affermazioni ». Liquidato il j’ accuse dell’allenatore il presidente ha così proseguito: « All’ Hilton è stato fatto il possibile per portare in Alessandria un attaccante. I giocatori papabili sono stati dichiarati incedibili oppure sono state avanzate richieste esorbitanti che non potevamo accettare. Aggiungo inoltre che il dott. Cappelli non è mai entrato nelle trattative dell'Alessandria che sono state condotte personalmente da Ballacci. Posso assicurare che Vanzini resterà in grigio: inoltre sono a buon punto le trattative per avere Di Prospero. Al mercato novembrino abbiamo acquistato il diciannovenne Rossi, un giovane attaccante che molte squadre ci invidiano ». Le reazioni degli sportivi alle parole di Ballacci, sono state piuttosto vivaci. La dirigenza alessandrina è stata ufficialmente posta sotto accusa. Per la prossima domenica è prevista una dimostrazione di appoggio al mister che si trova su dei tizzoni accesi. La piazza mandrogna si rivela sempre più difficile per gli allenatori. Resisterà Ballacci ? Gli sportivi lo spalleggiano, così i giocatori. Il braccio di ferro tra il m ister da una parte e i Sacco dall’altra è in corso: è una prova di resistenza assai pericolosa per entrambi e che non porterà nessun beneficio alla squadra. In quest’ultimo caso la sollevazione popolare non è da escludere. Il nostro augurio è che tutto si risolva nel modo migliore. La partita l’Alessandria torna sola in testa, come ai bei tempi. Approfittando del nulla di fatto tra Venezia e Lecco i grigi, vincitori a Savona per due a zero hanno abbandonato la brigata. Per capitan Barbiero e compagni una bella soddisfazione in quanto il successo in Liguria non solo ha consentito di guadagnare la testa, ma di riportare a quota zero la media inglese. Una capolista con te carte perfettamente in regola. Alle spalle oltre al Venezia (che domenica sarà al ’’Moccagatta” ) e al Lecco, si è inserita la sorprendente Pro Vercelli che con due goal di Sollier è passata all’’’Appiani” di Padova. E’ tornato inoltre alla vittoria, seppure stentatamente il Monza mentre il Mantova perde ulteriore terreno a seguito della sconfitta di Bolzano. La lotta per il prim ato si fa interessantissima anche se siamo solo agli inizi. I grigi chiamati ad affrontare il non facile ostacolo dei biancoazzurri di Tagnin, hanno confermato il loro attuale, favorevole stato di forma. Con due goal di Volpato e Baisi hanno liquidato la partita contro una squadra che si è battuta in modo commovente, ma che nulla poteva davanti alla maggiore classe dell’avversario Tagnin proprio nel tentativo di rovesciare il pronostico ha rinunciato al libero di ruolo per usufruire di un maggior numero di punte. La tattica era quella giusta: i savonesi dovevano aggredire gli ospiti sin dalle prime battute, cercare di disorientarli, di costringerli ad accettare il duello in campo aperto. La mossa era però troppo scoperta perchè Ballacci abboccasse. L’Alessandria non si è scomposta; ha lasciato che i padroni di casa si sfogassero bloccando il gioco sulla fascia centrale del campo. Il centrocampo non ha concesso nulla intessendo una fitta ragnatela di passaggi che hanno disorientato i savonesi iniziando nel contempo un’opera di erosione nell’attesa del momento propizio. L’uomo vincente dei grigi è senz’altro Reja che sta attraversando un periodo veramente spettacoloso. Il numero quattro ha giostrato cori sicurezza ponendo sul piatto della bilancia la sua rocciosità nei contrasti e la chiarezza in fase di appoggio in particolare quando si trattava di operare sulle fasce laterali. Onnipresente ove si trovava il pallone, ha percorso chilometri e chilometri disorientando il contendente. Se Edoardo è stato il match - winner, Volpato lo ha assecondato nello svolgimento del compito mentre Mazzia era pronto a coprire gli spazi vuoti e a stare in agguato pronto a sfruttare ogni eventuale errore altrui. Con compiti di mezza punta troviamo Dolso che ha avuto la sola colpa veniale di lasciare troppa libertà a Bosca che ne approfittava per distendersi in azione di appoggio alle punte. Arrigo tuttavia, con la inimitabile classe ha contribuito non poco alla seconda vittoria stagionale fungendo da. regista, mantenendo il controllo della palla e spingendo sull’acceleratore ogni qualvolta intravedeva la possibilità di puntare a rete. In almeno due occasioni la nostra ala mancina poteva alleggerire sul compagno smarcato, ma la voglia di strafare gli è stata fatale. Delle punte diremo che raramente Baisi è riuscito a liberarsi della stretta guardia di Canepa che lo seguiva come un’ombra. Il centravanti sempre marcato stretto si è tuttavia portato appresso l’angelo custode aprendo un varco a Volpato o Manueli. Opportunista come sempre Baisi ha poi atteso l’attimo propizio per vibrare la zampata: la seconda rete ha tolto ai savonesi ogni voglia di lottare ulteriormente in una gara già largamente compromessa dopo la rete di Volpato Attivissimo come sempre, ma con pause, Manueli che nel finale del primo tempo e della ripresa ha fatto venire il brivido alle migliaia di fans locali. Lo scatto è sempre bruciante: impiegarlo in posizione leggermente avanzata non ci sembra un errore. Il ’’pacchetto” difensivo imperniato su Barbiero, ha visto un grande Colombo, anche se lo stopper svolge mansioni che raramente comportano gloria. Alle prese con un Panucci piuttosto cattivello che lavora abbondantemente di gomiti, il buon Antonio non si è lasciato abbindolare. Lo ha anticipato sia di testa che di piede togliendogli l'iniziativa. Se Colombo sta mantenendo le promesse di inizio campionato Di Brino sorprende per la grinta che non trova riscontro negli altri compagni. Il ragazzo è stato sinora considerato un volenteroso, ma da qualche domenica la metamorfosi è evidente: la maturazione tecnica, lenta ma continua appare chiara. Una lieta conferma per Marcello che a ll’inizio di stagione pareva chiuso dalla più esperta coppia Maldera II - Unere. Salgono pertanto le quotazioni del giovane atleta al quale va riconosciuto il merito di dedicarsi al calcio con molta passione. Meno appariscente, anche se redditizio ra p porto fornito da Unere, un difensore che ama dialogare in profondità e che non sempre trova la spalla che lo asseconda. Capitan Barbiero pur senza eccellere poco ha concesso all’avversario: ha denunciato qualche leggero sbandamento, ma l’esperienza gli ha consentito di limitare il danno. Resta infine Pippo Pozzani, in smagliante maglia granata: l'estremo difensore alessandrino prosegue la serie utile. L’imbattibilità ha raggiunto i 694’: peccato che alla terza di campionato abbia interrotto la serie utile per un banale incidente che gli ha impedito di prendere parte al confronto con il Belluno. Nella casella delle reti c’è un uno ma di responsabilità e di Croci. Pure a Savona quando è stato chiamato Pozzani si è disimpegnato senza eccessivo orgasmo. E’ uscito alcune volte senza fallire il bersaglio. Una nota particolare gli spetta di diritto in particolare se si dà uno sguardo al campionato scorso. L’Alessandria ha ’’macinato” il Savona con l’autorevolezza della grande squadra, una squadra che potrebbe navigare tranquillamente in serie B. Il risultato, nonostante la contestazione finale dei tifosi liguri, non è mai stato messo in discussione. Sul goal messo a segno da Panucci vorremmo precisare che il segnalinee aveva sbandierato ancora prima che il centravanti venisse in possesso della palla. Gli alessandrini al fischio dell’arbitro si sono fermati lasciando via libera all’attaccante. Non si può pertanto parlare di goal annullato dato che Ambrosio aveva interrotto precedentemente l’azione. A proposito di arbitraggio c’è da rilevare che il direttore di gara ha sorvolato su due grossi falli da rigore a vantaggio dei grigi. Nel primo tempo quando Manueli sfuggito a Budicin è stato sgambettato a ll’in terno dell’area di rigore e allo scadere della ripresa quando Paterlini ha placcato lo stesso Manueli alle gambe con una perfetta mossa da rugbista. Se proprio vogliamo essere pignoli c’è poi stato un fallo di mani, sempre in area bianco-azzurra, sulla cui involontarietà si potrebbe discutere per ore. Per concludere illustriamo le azioni dei gol alessandrini. 23’: dalla bandierina Dolso batte il corner. Sulla palla interviene Manueli che la alza verso Baisi che inzucca. La sfera carambola su Canepa e finisce allo smarcato Volpato che centra con relativa facilità lo specchio della porta. N ella ripresa i grigi raddoppiano con Baisi. Siamo al 78’ e dalla destra avanza l'inesauribile Reja che effettua un preciso centro sul quale interviene l’astuto Mazzia che si libera della palla su Baisi che anticipa due difensori e il portiere. Bellissima infine la manovra che si snoda all’86’. Palla da Mazzia a Baisi che crossa rasoterra al cen tro verso Di Brino appostato al limite d ell’area di rigore. Il terzino non interviene avendo alle spalle Manueli che scatta ed entra in area. Alla disperata esce Paterlini che lo placca. Più rigore di così si muore, ma evidentemente il direttore di gara non vuole infierire. Gli animi, invece che in campo, si sono surriscaldati in tribuna e, a pagarne lo scotto, è stato il segretario dei grigi, Santino Ciceri. L’ex portiere aggredito da una decina di tifosi ha reagito violentemente limitando i danni. Sulla scia del primo battibecco ne sono seguiti altri tra i tifosi locali e quelli mandrogni. Particolarmente tesa l’atmosfera del dopo partita con assedio dell’arbitro, tentato assalto all’autovettura di Carlo Sacco. Fortunatamente nulla di irreparabile. Concludiamo con un dato statistico: l’Alessandria non vinceva a Savona dal 1961. Con il successo è stato ’’vendicato” il risultato di sette mesi orsono quando i grigi in vantaggio di un gol e imbattuti da 22 giornate furono superati nello spazio di soli due minuti dagli avversari. Gli effetti psicologici della battuta d’arresto furono più gravi del previsto in quanto la squadra assorbì assai male il colpo. Occorsero alcuni mesi prima che l’Alessandria tornasse grande come aveva dimostrato di essere. Domenica il « Moccagatta » segnerà con molte probabilità il tutto esaurito: arriva un avversario tradizionale, il Venezia. I ’’neroverdi” hanno sempre avuto fortuna in passato, ma lo scorso campionato le cose sono finite piuttosto male per i lagunari. (Il Piccolo) Grigi più pratici contro i volenterosi liguri L'ALESSANDRIA TORNA SOLA AL COMANDO Un-due di Volpato e Baisi L'Alessandria di Ballacci non concede nulla, nemmeno un po' di ossigeno all'affannato Savona. I grigi hanno infatti conquistato il primato in classifica, battendo nettamente i liguri per due a zero, segnando un gol per tempo. Il punteggio è abbastanza severo nei confronti dei biancoblù che hanno forse giocato una delle loro partite migliori sotto il profilo agonistico e della volontà. Ma, come abbiamo detto, a questa Alessandria non si può dare il minimo spunto senza pagarlo duramente. In pratica Baisi e compagni hanno avuto due grosse occasioni ed entrambe le volte le hanno trasformate in rete, mentre il Savona ha fatto un buon volume di gioco, ha ottenuto la supremazia territoriale per la seconda metà del primo tempo e buona parte della ripresa e tuttavia non ha saputo né potuto arrivare a conclusioni positive. Tagnin ha tentato il tutto per tutto, trasformando la squadra in difesa, cercando con un colpo a sorpresa di cogliere l'avversario impreparato. L'Alessandria ha però risposto botta su botta, riuscendo vincitrice del confronto per sfatare una tradizione che non la vedeva passare indenne sul campo savonese da dodici anni. L'ultimo successo dei piemontesi su questo campo risale infatti al 1961. Il Savona è sceso sul terreno rinunciando al libero Capra, inviato in panchina con la maglia numero 14. Al suo posto è stato schierato Brignole, che forse vanta una maggiore autorità nei confronti dei compagni. In più Bosca ha avuto il numero 4 col compito di controllare Dolso ed impostare le azioni quando il centrocampista alessandrino non tornava indietro. In risposta però Ballacci ha messo Volpato su Rossi e gli equilibri non si sono spostati rendendo vano il modulo a tre punte del Savona con Pavoni. Ardemagni e Panucci avanzati. Il centravanti si è mosso bene, ma forse con troppo nervosismo, e questo ha reso più facile il lavoro dello stopper Colombo che sta comunque attraversando un ottimo periodo di forma. Del resto tutta la retroguardia grigia non ha pecche: Pozzani è sempre sicuro, Barbiere deciso. Di Brino veloce e tempista. Unere ha sempre anticipato Ardemagni, mentre Reja contribuito ad annullare Matteoni e a dare un apporto alla manovra offensiva. In avanti, con continui scambi, hanno giostrato Manueli, Volpalo, Mazzia e Dolso, mentre Baisi non è parso ancora completamente «in palla», anche se è stato l'autore di una delle due reti dell'Alessandria. Dolso, in qualche occasione, compie imprese eccezionali, mancando solo in continuità. Diremo però che oggi, l'uomo vincente è stato Volpato, che oltre a controllare molto da vicino Rossi, ha dato l'avvio alle marcature e ha corso su e giù per il campo senza risparmiarsi. Con una simile ossatura e con la determinazione dimostrata contro il Savona, certamente i grigi potranno fare altra strada in questo non facile campionato, anche a dispetto delle polemiche che aleggiano loro intorno e che non contribuiscono a rendere sereno il clima della squadra. Per quanto riguarda il Savona, sconfitta a parte, ci sono i sin\| tomi di una ripresa. Sarà però \ necessario che Rossi e amici non I si perdano d'animo e continuino a combattere convinti delle proprie possibilità. Tagnin avrà ora a disposizione i nuovi acquisti lutino e Motto, avuti dalla Sampdoria e chissà che non vengano tempi migliori anche per i tifosi biancoblù. E veniamo alla partita. Non è stato un bell'incontro, nel complesso, piuttosto nervoso e frammentario. Le ostilità si sono aperte all'8' con un tiro di Rossi da fuori area, parato da Pozzani a fil di traversa. Quattro minuti dopo un tiro di Ardemagni viene respinto da Unere, arriva in corsa Panucci che di testa invia il pallone in porta, ma trova ancora il portiere grigio pronto. Al 14' c'è un diversivo dell'Alessandria con un colpo di testa di Baisi e poi ancora un pericoloso tiro di Rossi da fuori area. Al 23' il primo gol. Dolso compie una bella discesa che procura un calcio d'angolo. E' lo stesso numero 11 grigio incaricato del tiro: raccoglie Manueli che mette al centro dove Baisi colpisce di testa inviando il pallone a quattro metri dal portiere. Tutta la difesa savonese rimane ferma, mentre Volpato arriva fulmineo e colpisce con tutta la sua forza mettendo in rete. Il Savona risponde con Panucci e Pavoni che sprecano un paio di occasioni favorevoli. Al 45' Manueli viene atterrato in area, ma l'arbitro aveva già fischiato un precedente fallo. Il Savona preme senza indugi nella ripresa. Prima Panucci di testa su lancio di Bosca. poi Cucchi con un tiro fortissimo diagonale sfiorano la marcatura. Al 30' è ancora il centravanti a costringere Colombo ad una deviazione spettacolare. Al 32' Panucci va in gol saltando lo stopper, ma l'arbitro aveva già fischiato un fallo per fuorigioco, sbandierato forse con troppa precipitazione. Naturalmente il punto viene annullato e proprio sull'azione successiva, quasi per beffa, l'Alessandria raddoppia. C'è un contropiede con Reja che avanza e mette al centro. Mazzia appoggia molto bene per Baisi ed al centravanti non resta che segnare. E' il 34' della ripresa e sul due a zero l'incontro non ha più nulla da dire. (La Stampa - Ed. Sport - Cristiano Chiavegato) Risultati: Bolzano - Mantova 1-0 Derhona - Legnano 0-0 Gavinovese - Udinese 1-2 Monza - Seregno 1-0 Padova - Pro Vercelli 2-3 Solbiatese - Vigevano 1-0 Trento - Belluno 1-1 Triestina - Clodiasottom. 1-1 Venezia - Lecco 0-0 CLASSIFICA: Alessandria p.14; Pro Vercelli, Lecco, Venezia 13; Belluno 12; Monza 11; Treviso, Mantova, Solbiatese 10; Bolzano, Udinese 9; Padova 8; Clodia, Gavinovese, Vigevano 7; Derthona, Triestina 6; Seregno, Legnano, Savona 5 Marcatori: 7 reti: Zanella (Mantova); 4 reti: Marchi (Lecco), Bellinazzi (Venezia), Dalla Bella e Inferrerà (Belluno); 3 reti: Rossi, Rossetti e Maioni (Pro Vercelli), Panucci (Savona), Mongitore e Vergani (Trento), Bianchi e Modonese (Venezia) Il punto sul campionato Il sogno del Venezia di violare l'imbattibilità del Lecco è svanito nella nebbia che ha avvolto il campo a fine gara rendendo arduo il compito dei neroverdi. La mezz'ala Sollier ha realizzato due delle tre reti con cui la Pro Vercelli ha battuto il Padova, in trasferta, in un match dominato dagli ospiti. Era l'incontro tra le derelitte del campionato, per il Derthona poteva essere l'occasione buona, una vittoria avrebbe scacciato la crisi che ormai durava da troppo tempo: hanno attaccato, si sono gettati allo sbaraglio ma la difesa del Legnano ha retto l'impatto. Immeritata battuta d'arresto della Gavinovese opposta all'Udinese: gli ospiti hanno portato a casa l'intera posta in palio, però un risultato di parità avrebbe più giustamente valutato i valori in campo. Le sorti del Vigevano si sono decise al minuto 24 del primo tempo quando Tonelli ha ceduto il posto a Marini esaurendo le sostituzioni: una rete di Fumagalli ha deciso il match al 75' con il gol di Fumagalli.