Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1970/1971
Serie C
16-05-1971 - Giornata: 34 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Piacenza FC 3 - 1 (1 - 1)
RETI: 40. Sassaroli G.[A], 48. Proietti Farinelli V.[A], 80. Lorenzetti G.[A] 30. rig. Stevan [Pi]

Alessandria US Chini Andrea, Fusi Giuseppe, Berta Massimo, De Luca Sergio, Colombo Antonio, Paesanti Paolo, Mantellato Bruno, Di Pucchio Claudio, Sassaroli Gianni, Lorenzetti Giuseppe, Proietti Farinelli Vincenzo A disp.:(P) Binelli Pietro, Paparelli Ezio All.: Manente Sergio

Formazione avversaria
PIACENZA FC: Fioravanti, Filipponi, Montanari, Zoff II, Vallacchi, Avere, Illiano [70. Bosani], Cornaro, Franzoni, Thiella, Stevan. A disp.: Lazzara. All.: Franzosi Angelo

Arbitro: Lattanzi Franco (Roma)
Note
Ammoniti: Filipponi [P], De Luca [A] Proietti [A] Angoli: 5-0. Spettatori 7.000 circa, (5.867 paganti, incasso di L. 7.323.100). Giornata piuttosto calda, con vento a favore dell’Alessandria nel primo tempo, terreno in buone condizioni Inizio gara ore 16.00 N.B.: secondo Tuttosport, unico tra i giornali consultati, la sostituzione del Piacenza sarebbe stato di Bosani per Stevan, infortunatosi dopo uno scontro con De Luca.

Commento
I GRIGI A PADOVA GIOCANO LA GRANDE CARTA DELLA “B” L’INCUBO E’ DURATO ESATTAMENTE 41’, poi dal piede del risorto Sassaroli, il gol del pareggio, e, nella ripresa, il raddoppio di Proietti con, allo scadere, la rete della sicurezza di Lorenzetti. I due punti sono stati incasellati, ma quanta fatica, quanta paura. Un’altra partita al cardiopalma di questo drammatico finale di campionato. L’Alessandria, che non è mai stata baciata dalla fortuna, già priva di Magri e dello squalificato Vanzini, ha dovuto rinunciare all’ultimo momento pure al capitano: Ciceri, che venerdì in allenamento aveva ricevuto una forte botta, ha dovuto dichiarare forfait. Il giocatore è stato subito sottoposto alle cure del caso da parte del prof. Mazza e tutti si augurano che possa essere pronto per la partitissima di Padova. Con una formazione largamente rimaneggiata e con l’imperativo di vincere, i ragazzi di Manente hanno sudato più del previsto per avere ragione di un Piacenza che non voleva assolutamente perdere. La vittoria premia pertanto i grigi che si seno battuti senza risparmio di energia. I due punti, come era nelle previsioni, non sono serviti al riaggancio con la Reggiana che è passata senza troppa fatica a Rovereto. Gli emiliani con un secco tre a zero hanno liquidato l’avversario e ora attendono a pié fermo un Venezia che potrebbe creare loro notevoli difficoltà, come già fece con gli alessandrini. Sono invece definitivamente tramontate ile speranze del Padova che pareggiando a Busto ha perduto un altro punto dalia coppia regina i veneti distano infatti sei lunghezze dalla capolista e cinque dai grigi. Prima di affrontare il discorso sulla quart’ultima giornata, che potrebbe essere decisiva nel discorso promozione, soffermiamoci sull'incontro tra Alessandria e Piacenza. Manente ha ricuperato all’ultimo momento De Luca ma lo innesto di questo ragazzo non è servito molto alla difesa che ha fatto acqua da tutte le parti. L’assenza di Ciceri ha poi creato una specie di choc: la presenza del capitano serve sempre a tonificare il morale dei compagni che a volte compiono errori puerili. L’ allenatore posto di fronte ad una alternativa tremenda nella scelta dei portieri, ha optato per il giovane Chini che nel secondo tempo della partita con il Lecco, si era dimostrato meno incerto e più deciso di Binelli. Il giovane difensore - che compirà ventitré anni a novembre - pur mancando dell’esperienza che sempre si richiede ad un portiere, non ha deluso le aspettative. Sia tra i pali che nelle uscite si è mosso con molta decisione tanto da fare cadere le logiche riserve sulla scelta. Abbiamo detto di De Luca che ha maggiormente risentito delle due giornate di assenza dai terreni di gioco, tanto da apparire titubante, timoroso anche quando aveva la palla tra i piedi, senza alcun avversario che lo contrastasse. Il libero è stato più volte messo in difficoltà in quanto in fase di ricupero è apparso alquanto lento. La poco felice giornata di De Luca ha coinciso, sfortunatamente, con le altrettanto prove opache di Colombo e Fusi. Lo stopper alessandrino che domenica scorsa a Solbiate era stato uno dei pilastri, non è più stato in grado di ripetere le belle prestazioni delle ultime settimana, Il centravanti Franzoni lo ha scavalcato numerose volte, lasciandolo surplace quando scattava deciso verso Chini. Neppure il mestiere è bastato a Colombo per cercare di contenere i danni. Lento, persino incerto il nostro difensore raramente è riuscito contrarre efficacemente il numero nove. Fusi, dal lato opposto, è sovente ricorso a grossolani falli per avere ragione di uno Stevan che gli sfuggiva con una facilità irrisoria. Per evitare guai peggiori ha dovuto fare ricorso unicamente alla prestanza fisica. Fusi in questo finale sta denunciando pecche veramente paurose: gli è stata data occasione per sfondare ma ha mancato clamorosamente il bersaglio. A completare la giornata storta della difesa ecco Paesanti l'ombra dello scattante giocatore che nella fase centrale del campionato era riuscito da solo a risolvere diverse partite. Con le idee appannate senza lo scatto che lo aveva portato alla ribalta, ha girovagato nella zona centrale del campa senza mai riuscire a trovare la giusta posizione. Il ragazzo ha bisogno di almeno una domenica per riprendersi, per riallacciare le file del discorso che i primi caldi hanno bruscamente interrotto. Fortunatamente, il grave handicap è stato mitigato in parte dalia grande giornata di Berta, il quale sta concludendo il campionato con prestazioni sempre più esaltanti. Per l’arco dei novanta minuti non ha mai perso una battuta sia in fase difensiva che di appoggio alle punte. Si può dire che dove c’era la palla, puntuale all’appuntamento, vi era pure Berta, promosso, per l’assenza di Ciceri, a capitano. La fascia di comando è stata veramente ben meritata. Si può dire, senza ombra di smentita, che non ha fallito una battuta dimostrando di possedere una riserva di fiato veramente notevole. Accanto a lui si deve porre senz’altro Di Pucchio l’attento regista che ha sputato veramente sangue per cercare di mettere ordine nella traballante difesa alessandrina. Non ha mai mollato neppure nei momenti più critici, i lottando con tutte le energie che aveva in corpo. Dopo le note dolenti della difesa, le prove maiuscole di Berta e di Di Pucchio, parole di elogio spettano doverosamente a Sassaroli, indipendentemente dal goal del pareggio. Finalmente si è rivisto il centravanti dell'inizio di campionato, attento, scattante, che sa difendere la sfera ed è pronto a scambiare con il compagno smarcato. Una resurrezione da tempo attesa da tutti gli aficionados che, nonostante tutto, hanno sempre creduto al suo attaccamento ai colori sociali e alla grinta di Gianni. E’ riuscito a trovare pure la via del goal, seppure su punizione. In precedenza era andato però vicinissimo alla conclusione su azione manovrata. L'augurio è che insista, ora che la squadra ha più che mai bisogno di un uomo di peso che sappia reggere ai contrasti. Lorenzetti non ha demeritato: avrebbe potuto segnare in apertura un goal da fare crollare le tribune (lancio di Sassaroli al centro, cross di Mantellato e girata al volo che esce di poco sopra la traversa) e sarebbe stato per la squadra una vera boccata di ossigeno. Rispetto alle precedenti esibizioni bisogna però aggiungere che si è notato un certo qual risveglio anche se il ragazzo può dare assai di più considerata la classe cristallina. Al suo fianco Proietti, che pur non essendo ala non si arrende mai, corre, cerca il corridoio buono per infilarsi. Come già era accaduto a Busto Arsizio è stato pronto ad inserirsi su suggerimento di Lorenzetti portando in vantaggio l’Alessandria nella ripresa dopo soli quattro minuti di gioco. Non lo si può certo incolpare di non avere dato il massimo di se stesso. Abbiamo per ultimo. Mantellato, che a seguito della squalifica di Vanzini è stato costretto a rinunciare all’intervento chirurgico ad un piede. Non è stato solitamente brillante ed incisivo come era accaduto in altre occasioni: dal suo piede sono scaturiti tuttavia suggerimenti che hanno portato lo scompiglio nella retroguardia avversaria. La partita, appunto per le indecisioni difensive, si era messa piuttosto male per gli alessandrini. A complicarla maggiormente era poi giunto il giusto calcio di rigore, che De Luca e compagni avrebbero potuto evitare. Sullo zero a uno il ricordo di un infausto incontro del primo dopoguerra, ha fatto capolino nell’animo delle migliaia di tifosi. La grande paura è durata esattamente undici minuti poi Sassaroli, su punizione, ha infilato per due volte la rete di Fioravanti. Sulla prima il centravanti aveva calciato senza attendere il fischio di Lattanzi per cui ha dovuto battere la punizione una seconda volta. Invece del pallonetto ha preferito la stangata rasoterra e per Fioravanti non c’è stato proprio nulla da fare. Nella ripresa al 4’ il goal di Proietti ottimamente messo in posizione di tiro dal passeggio smarcante di Lorenzetti e a tre minuti dalla conclusione la terza rote dello stesso Lorenzetti che Proietti aveva servito direttamente su punizione. Sulla partita con il Piacenza non ci sembra ci siano altre cose da dire. li discorso molto importante riguarda la partita di domenica prossima: mentre l’Alessandria si reca a Padova, la Reggiana se la vedrà con il Venezia che seppure di stretta misura è riuscito ad avere la meglio sulla forte 'difesa trentina. Padova e Venezia sono dunque squadre tranquille per quanto concerne la promozione: entrambe scenderanno in campo per migliorare la loro classifica, per ottenere una soddisfazione morale. Evidente che il compito più difficile è dei grigi: all’« Appiani » si è imposta solo la Reggiana, nel corso di una gara in cui la dea bendata si è tinta unicamente in . . . granata. Al punto in cui sono giunte le cose, il traguardo è la vittoria più che il pareggio considerato che la Reggiana, stando al pronostico, dovrebbe liquidare i lagunari. La divisione dei punti non potrebbe bastare nel discorso apertissimo della promozione. Può ¡’Alessandria aspirare e tale traguardo che rilancerebbe la squadra sia sul piano pratico della classifica che su quello morale? L’interrogativo è ricco di incognite. I padovani posseggono un quintetto di punta particolarmente incisivo c una retroguardia piuttosto all’acqua di rose. Compito dei grigi sarà pertanto quello di neutralizzare Zandoli e compagni per poi affondare in contropiede affidandosi all’estro di Lorenzetti e al panzer Sassaroli. Il problema che Manente dovrà risolvere nel corso della settimana sarà quello della difesa. Solo il rientro di Magri, a corto di fiato, ma che può disporre di una riserva energetica non indifferente, può alleviare il tecnico dai crucci che l’affliggono. Qualora tale evenienza non si verificasse non resta che puntare su Paparelli, magari con l’innesto di Zanfagnin, un veneto che potrebbe recitare un ruolo importante in questa partita chiave. Le condizioni attuali di Fusi non inducono a credere che il ragazzo si riprenda in tempo e il rischio di una conferma sarebbe veramente grande. Il discorso fatto per Fusi vale pure per Paesanti che al momento attuale non dà molte garanzie per una partita che si presenta veramente calda, che non si deve perdere pena la rinuncia alla promozione. La carta che si gioca a Padova è dunque veramente decisiva: domenica sera si potrà infatti mantenere aperto il discorso per la B o chiuderlo definitivamente. L’Alessandria molto ha dato sinora per raggiungere una realtà che sino allo scorso anno era solo sogno: mai come in questo momento quindi i tifosi fanno appello ai beniamini che sempre si sono battuti, nei momenti critici, con determinazione ed entusiasmo. L’ostacolo di Padova deve dunque essere 'superato, se necessario con la forza della disperazione, con tutte le energie che si hanno in corpo. Agli sportivi un caldo appello: incitare calorosamente i ragazzi durante tutto l’arco della partita. In bocca al lupo vecchio orso grigio: nel momento della verità tira fuori le unghie e dimostra che sei il più forte (Il Piccolo – Il Gattopardo [Giuseppe Zerbino]) Molta paura col Piacenza (3-1) L’INCUBO DI UNA RETE POI I GRIGI DILAGANO Un rigore per gli emiliani – Morto uno spettatore I grigi hanno mantenuto intatto il distacco di un punto che li separa dalla capolista Reggiana, vincendo per 3 a 1 sul Piacenza. Non è il caso però di alimentare illusioni dopo un punteggio cosi netto: l'Alessandria si è impegnata a fondo, ha corso, è riuscita a rimontare un gol di svantaggio ma ha dimostrato allarmanti lacune in difesa e a centrocampo. Il duello per la promozione con la squadra emiliana continua esasperante ed impone ti molti dei grigi un logorio nervoso che influisce negativamente sul loro rendimento. Ieri, di fronte a un Piacenza certo non irresistibile e forse anche avvantaggiato dal fatto di poter praticare un veloce contropiede per la continua e massiccia pressione degli avversari, la retroguardia ha tremato più volte, procurando non poche emozioni al folto pubblico del « Moccagatta ». Nel settore avanzato è brillata per fortuna la stella di Sassaroli e Lorenzetti e le cose si sono aggiustate. Il centravanti ha disputato una delle sue migliori partite degli ultimi tempi, pericoloso di testa e di piedi, freddo esecutore di calci di punizione, altruista e sempre pronto a correre indietro per prendersi la palla e dare una mano ai compagni. Lorenzetti è stato molto pratico e, in alcune occasioni (due splendide rovesciate in porta, estroso ed efficace come sempre. Ancora una volta Paesanti ha messo in luce dei limiti: al suo ottimo vigore fisico non si è accompagnata una chiara visione del gioco. Scarsa anche la vena di Fusi e stranamente di Colombo che si è trovato a disagio con il veloce Franzoni. Berta ha giocato meglio quando poteva spingersi in avanti. Ha aperto le marcature il Piacenza. Al 31' Franzoni è sfuggito alla guardia di Colombo e De Luca non ha trovato nulla di meglio che atterrarlo in area. L'arbitro Lattanzi ha decretato il rigore e Stevan l'ha messo a segno con un forte tiro alla destra di Chini, il giovane sostituto dell'infortunato Ciceri. Il pareggio è venuto 9' dopo. Sassaroli è incaricato di calciare una punizione di prima dal limite. Mentre la barriera si piazza, il centravanti calcia ed un difensore devia in rete. L'arbitro giustamente non convalida e fa ripetere il tiro. Nuovamente Sassaroli dietro il pallone che finisce per la seconda in rete, alla base del montante. E'l'1 a 1. Al 3' della ripresa, in una contro fuga (dopo che Franzoni, ancora solo, aveva clamorosamente fallito un gol fatto, mettendo fuori) uno scambio con Lorenzetti permette a Proietti di segnare. Il Piacenza si butta all'attacco, rendendosi molto pericoloso ma al 40' Lorenzetti, imbeccato su punizione da Proietti, porta il punteggio a 3 a 1 per l'Alessandria. Purtroppo sugli spalti succede un dramma. Il sessantacinquenne Vincenzo Cereda, residente in via Aspromonte 1, acceso sostenitore dei grigi, per l'emozione si accascia ai suolo privo di sensi. Prontamente soccorso, viene trasportato in autoambulanza all'Ospedale Civile dove giunge cadavere, stroncato da un infarto. (La Stampa – Cristiano Chiavegato) ALESSANDRIA – PIACENZA 3-1 Oggi la sofferenza del tifoso grigio ha raggiunto il diapason. Persino le coronarie di uno spettatore non hanno resistito! Cosa è mai successo? La difesa grigia, nervosa oltre ogni dire, si faceva infatti risucchiare dagli avanti biancorossi con una facilità sorprendente, provocando una tale spaccatura tra retroguardia ed attacco davvero impressionante. Stevan e Franzoni avevano quasi sempre la meglio su Fusi e Colombo e si deve alla bella prestazione di Chini, che ha sostituito all'ultimo momento Ciceri infortunato, se i danni sono stati limitati al minimo indispensabile. Fortuna però per l'Alessandra che oggi l'attacco è stato quantomai vivace e produttivo, altrimenti ogni speranza, ogni ambizione sarebbe malamente naufragata. Quali le cause di questa spaccatura? Forse si è preferito marcare gli avversari a zona, ma contro Stevan e compagni, che avevano puntato le loro carte sul contropiede, si sono visti De Luca, Fusi, Colombo, Paesanti nettamente in difficoltà, forse come non mai. La giornata negativa dei difensori non deve far perdere di vista la magnifica prova di Di Pucchio, cui per ordine di merito si è affiancato Sassaroli, mentre gli altri avanti coronavano il successo anche per la felice predisposizione di Lorenzetti. Non che l'Alessandria non abbia meritato la vittoria, ma tante titubanze hanno fatto ammattire non poco i suoi tifosi. I grigi avrebbero comunque dovuto e potuto far loro la partita sin dal primo tempo ma un calcio di rigore concesso per fallo su Franzoni da parte di De Luca contribuì ad aumentare ancora più l'orgasmo fra le file della compagine di casa. A rimediare il tutto ci pensò Sassaroli al 41’ di gioco che gelò su punizione Fioravanti. La ripresa non mutò fisionomia: attacco bene, difesa male. Ben lanciato da Lorenzetti al 3’ della ripresa Proietti trovo però lo spiraglio giusto per andare direttamente ad insaccare dopo un'efficace serpentina. Al 41’ il gol della tranquillità. Per un vistoso fallo su Lorenzetti l'arbitro concesse l’ennesima punizione da fuori area che Proietti, grazie anche ad una barriera quanto mai fasulla, comodamente appoggiò sul biondo interno grigio che non ebbe difficoltà ad insaccare sulla sinistra. Vittoria dunque quanto mai sofferta e che riaprirà sicuramente dei problemi a Manente. (Tuttosport - Aldo Vercelli) RISULTATI: Monfalcone - Treviso 3-1 Parma - Derthona 0-0 Pro Patria - Padova 1-1 Rovereto - Reggiana 0-3 Seregno - Legnano 0-0 Sottomarina - Lecco 1-0 Triestina - Solbiatese 0-1 Venezia - Trento 1-0 Verbania - Udinese 1-0 CLASSIFICA: Reggiana p. 51; Alessandria 50; Padova 45; Venezia 38; Parma 37; Lecco, Solbiatese, Trento 36; Treviso 35; Seregno 33; Udinese 32; Legnano, Derthona 30; Pro Patria, Piacenza, Triestina 28; Sottomarina 25; Monfalcone 23 MARCATORI: 19 reti: Zandoli (Padova); 16 reti: Rancati (Parma); 15 reti: Modonese (Padova); 14 reti: Bellinazzi (Venezia); 13 reti: Ferrari (Seregno) e Fava (Parma); 12 reti: Zanolla (Monfalcone) e Goli (Lecco); 11 reti: Sassaroli (Alessandria) e Fregonese (Triestina) Il punto sul campionato Distanze immutate tra le prime della classe, mentre il Padova dimostra di aver mollato la presa pareggiando contro la ben più motivata Pro Patria. Il Verbania dopo un incontro combattutissimo ce l'ha fatta: ha strappato due punti all'Udinese e ha potuto continuare sperare nella salvezza. Il Derthona ha conquistato meritatamente un punto a Parma migliorando cosi la propria posizione in classifica: questo era l'obiettivo dei piemontesi. Vittorie probabilmente inutili ai fini della salvezza quelle del Sottomarina sul Lecco e del Monfalcone sul Treviso. Le sconfitte, invece, inguaiano Piacenza e Triestina raggiunte dai bustocchi.