Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1970/1971
Serie C
13-06-1971 - Giornata: 38 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Triestina US 1 - 2 (0 - 2)
RETI: 80. Sassaroli G.[A] 7. Tumiati [Tr] , 21. Truant [Tr]

Alessandria US Chini Andrea, De Luca Sergio, Paparelli Ezio [0. Fusi Giuseppe], Magri Pier Luigi, Colombo Antonio, Berta Massimo, Proietti Farinelli Vincenzo, Di Pucchio Claudio, Sassaroli Gianni, Paesanti Paolo, Lorenzetti Giuseppe A disp.:(P) Ciceri Santino All.: Manente Sergio

Formazione avversaria
TRIESTINA US: D'Ambrogio, Bracco, Martinelli, Del Piccolo, De Gasperi, Moretti, Tumiati, Truant, Naldi, Scala [Bernabei], Rakar. A disp.: Chindi. All.: Pison Sergio

Arbitro: Martinelli Corrado (Catanzaro)
Note
Angoli: 12-5 Spettatori 2.000 circa, di cui 1033 paganti per un incasso di lire 1.263.800 Giornata di sole e caldo, con lieve vento Inizio gara ore 16.00

Commento
SIAMO CADUTI VERAMENTE MALE, perdendo pure l'imbattibilità casalinga. Dopo avere combattuto ad armi pari con la Reggiana per oltre otto mesi, i grigi si sono afflosciati come un pneumatico. Sono venuti a mancare, nel momento cruciale, quella tenuta atletica e quel pizzico di determinazione che nel calcio sono indispensabili. La partita con la Triestina doveva essere quella del festoso addio, nonostante il fallimento del sogno della promozione. All'inizio c’erano state tutte le premesse: il sindaco Magrassi, accompagnato dall’assessore Barberis e dal dott.Testa, aveva consegnato a Magri la medaglia d ’oro dell'Amministrazione comunale. Il "libero” è infatti risultato il vincitore della speciale classifica ’’ la pagella ” pubblicata da « Il Piccolo ». Un’altra medaglia d ’oro, offerta dalla « Gazzetta del Popolo », era andata a capitan Ciceri, che dopo quindici campionati, ha preannunciato il proposito di appendere le scarpe al classico chiodo. Tanta festa è stata poi sciupata dalla prima sconfitta casalinga. Gli alabardati — unica squadra che pur retrocedendo in serie D sia riuscita a battere per due volte i mandrogni — non hanno rubato assolutamente nulla: sono stati i grigi a regalare i due punti all’avversario che, sportivamente, hanno dato tutto per ottenere una soddisfazione almeno sotto il profilo morale. Diversi atleti hanno veramente tradito la fiducia dei tifosi e dei dirigenti che durante il lungo arco del campionato non avevano lesinato, i primi, gli applausi e l’incoraggiamento ed i secondi, fior di biglietti da centomila. Alla fine dell’incontro l’atmosfera nello spogliatoio grigio era piuttosto tesa: si sfogavano i sentimenti repressi per tanto tempo. Risentimenti e critiche in gran parte giusti, considerato che diversi atleti avevano disputato la partita senza dannarsi eccessivamente l’anima. Mancando la concentrazione, la voglia di fare bene, almeno nell’ultima domenica, era ovvio che finisse nel modo peggiore. Così dopo Padova e Venezia, ecco l'amaro calice della prima sconfitta stagionale al « Moccagatta ». E’ difficile scrivere mantenendosi al di sopra della mischia, quando tante speranze sono definitivamente crollate. E’ indubbio che non si può affossare tutto, dimenticando quanto è stato fatto in precedenza, m a è pure vero che i giocatori non possono gabbare impunemente gli sportivi, in particolare i fedelissimi. Il club « Alé grigi », il più attivo durante il campionato, aveva affisso striscioni di ringraziamento a Sacco ed uno - poetico: « Sacco più Manente serie B sicuramente ». Era stato fatto il possibile per creare un clima che fosse di degno coronamento alla stagione. In realtà i giocatori (non tutti per la verità) non ne hanno preso atto, disputando l’ultima gara, perchè così imponeva il calendario. Lo hanno fatto svogliatamente, senza brio, senza dare alla prova un carattere di rivincita. La Triestina, nel girone di andata, aveva frustrato parte delle loro ambizioni costringendoli alla resa al termine di una partita nel corso della quale gli alessandrini avevano mancato per un soffio non meno di quattro o cinque occasioni da gol. Il proposito di restituire, con gli interessi, la rete subita, non ha neppure lontanamento sfiorato la mente della nostra squadra che si è arresa supinamente senza combattere con quella decisione e volontà che gli si richiedeva. A centrocampo e all’attacco le cose peggiori. Ognuno giocava isolatamente quasi si trattasse di una partita di allenamento. Gli unici a salvarsi dal marasma generale Di Pucchio e Proietti. In particolare quest’ultimo non rinunciava ad alcuna palla, ma come era accaduto in altre partite, finiva sempre per sbagliare l’ultimo passaggio che era poi quello conclusivo. Sassaroli, che aveva una voglia matta di mettersi in luce se non altro per dimostrare che ha ben meritato il titolo di goleador grigio, si è ben presto smarrito nel caos generale, favorito dalla giornata opaca degli interni. Paesanti infatti è apparso sfocato come non mai, imitato del resto da Lorenzetti che giocava a corrente alternata. Sotto la pressione della Triestina, non avendo un centrocampo valido, il peso della partita è caduto sui rcpar. ti difensivi. C’era un Magri sempre in vena, un Colombo lottatore fino allo spasimo, ma un Paparelli che faceva acqua da tutte le parti imitato da De Luca che cercava di mascherare la poca tenuta atletica affidandosi al mestiere. Berta costretto a sua volta a badare più alla difesa che al centrocampo si muoveva con un certo qual affanno. Dopo il primo gol degli alabardati si è atteso invano la grande riscossa. Era già accaduto altre volte che gli ospiti passassero per primi, m a subito si era avuta la reazione. Questa volta invece l’Alessandria si è letteralmente seduta trascinandosi stancamente per tutto l’arco della contesa. E ’ finita 2-1 per la Triestina, un risultato che non si può in alcun modo invalidare. Non c’è stata sfortuna anche se Proietti ha colpito una traversa: ha vinto la squadria che più ha lottato pur sapendo che la retrocessione era scontata. Il campionato è finito nel modo più impensato con tre sconfitte nelle ultime quattro partite: guardando la classifica si ha ora T impressione che la Reggiana abbia dominato largamente, cosa che sul piano reale non è avvenuto. Sceso definitivamente il sipario, lo sguardo degli sportivi è proiettato verso il futuro. Mancato ancora una volta il bersaglio si tenterà la definitiva riscossa? La domanda rimane per il momento senza risposta. Il presidente ing. Sacco proprio in previsione di quanto sarebbe accaduto ha preferito disertare il « Moccagatta ». Ha evitato di rodersi il fegato e di adottare eventuali provvedimenti contro la maggior parte dei ragazzi. I problemi che devono essere risolti sono diversi, ma il primo resta quello dell’allenatore. Le azioni di Manente sono sensibilmente scese nel finale del torneo: noi siamo del parere che il tecnico sia stato ingannato dagli stessi giocatori che aveva difeso a spada tratta da accuse che non sempre erano solo frutto delle malelingue. Che il trainer friulano abbia lavorato con coscienza e lealtà nessuno lo discute. Ha compiuto degli errori, ma si tratta di vedere se questi effettiva, m ente hanno avuto un peso decisivo^^^ Cosa dicono gli sportivi? Si può affermare senza ombra di smentita che sono equamente divisi per la riconferma o per il cambio della guida tecnica. E’ indubbio che dopo il campionato di quest’anno necessitano delle revisioni che non interessano solo il settore tecnico, ma pure il parco giocatori. La parola spetta come sempre all’ing. Sacco che dopo la grande delusione di Vene, zia si è tenuto in disparte. Negli scorsi mesi aveva preparato i piani per quella che avrebbe dovuto essere la squadra della B: una formazione dotata per combattere con le prime, per inserirsi nel ristretto gruppo che lotta per la se. rie A. Costretto a rivedere i piani, interpellato dai giornalisti, non ha voluto pronunciarsi: decisione indubbiamente saggia. E’ in. fatti indispensabile affrontare l’argomento con molta serenità, senza lasciarsi trascinare dalla foga per non incorrere in errori che poi potrebbero essere fatali. Per il prossimo campionato occorre infatti presentarsi alla partenza con le idee chiare e con un program m a ben preciso L’esperienza di quest’anno ha, per esempio, insegnato che sono necessari rincalzi validi sia per fronteggiare le squalifiche che gli infortuni. Un organico su basi piuttosto ampie che consenta al trainer di potere effettuare scelte a mano sicura nei momenti critici del campionato. L’Alessandria, quella vista all’opera sino allo scorso mese di maggio, ha dimostrato che con l’inserimento di tre o quattro uomini nuovi ha le carte in regola per tentare la scalata senza eccessive preoccupazioni. La campagna acquisti sarà certamente orientata in questo senso. C’è da risolvere il problema del centravanti: sul mercato i pezzi buoni non sono molti. Nel caso di una riconferma di Sassaroli, che pur con i difetti denuncia, ti, è andato in gol tredici volte, è indispensabile trovargli un elemento che lo sappia fiancheggiare validamente e sostituirlo nel caso di un calo di forma o di infortunio. Ci siamo spinti troppo avanti su argomenti che avremo modo di affrontare nelle prossime settimane. Per concludere: deploriamo apertamente quanto accaduto al termine della gara. Un gruppo di esagitati ha costretto Manente ad uscire da una porta laterale per evitare le loro ire. Una manifestazione veramente antisportiva che non fa onore a nessuno. Manente ha diritto al rispetto di tutti perchè si è sempre comportato da gentiluomo: se ha commesso errori lo si contesti, ma in modo educato, senza ricorrere a form e di intimidazione. Ricordiamo che l ’Alessandria ha dato molte soddisfazioni e non si può dimenticare quanto è stato fatto di buono per passare a... vie di fatto. Gli errori della mancata promozione non sono solo di Manente, ma in gran parte di alcuni giocatori pagati a suon di milioni. (Il Piccolo) Mesto 1-2 ad Alessandria I GRIGI SCONFITTI DALLA TRIESTINA Dominati nel primo tempo, gli alessandrini arrivano appena al gol dalla bandierina Salutata da qualche bordata di fischi, l'Alessandria ha concluso malinconicamente con una sconfitta per 1-2 ad opera della Triestina il campionato che avrebbe dovuto sanzionare il suo ritorno in serie B. La partita che ha infranto l'Imbattibilità stagionale del campo alessandrino, non rivestiva alcun particolare significato per le squadre: i grigi, ormai certi di rimanere in C, avendo ceduto nel finale di fronte alla Reggiana, i rosso alabardati ormai rassegnati alla retrocessione; ciò nonostante gli avversari hanno giocato, specie nel primo tempo, con slancio, non così i grigi, chiaramente deconcentrati e capaci solo, nel finale, di ottenere il gol della bandiera. Privi di Vanzini, squalificato dalla Lega, e di Mantellato, infortunato, i grigi, nei primi 45 minutt, non sono In pratica esistiti. La Triestina è pervenuta al primo gol dopo soli 7 minuti di gioco per merito dell'ala destra Turninati su passaggio di Naldi. L'Alessandria, beffata dalla modesta avversarla, anziché riorganizzarsi, appare sempre più incerta, e la Triestina ne approfitta per raddoppiare al 21' su punizione di Truant, che ha sorpreso con un pallonetto l'incerto Chini. Nella ripresa l'Alessandria si riscuote, colleziona uno stragrande numero di calci d'angolo (14-0) ma riesce a malapena ad accorciare le distanze al 35' con Sassaroli su centro di Paesana. Il pubblico, malgrado questo opaco epilogo del torneo, ha ancora fiducia nei grigi: vistosi cartelli ai bordi del campo invitavano l'allenatore Manente a rimanere, Lorenzetti a non lasciare la squadra, mentre un altro cartello recava scritto « Sacco più Manente in serie B sicuramente ». Quello che non si è ottenuto in questo campionato, evidentemente la tifoseria locale se lo aspetta per il prossimo. (La Stampa - Ed. Sport - Emma Camagna) Risultati: Legnano - Derthona 2-0 Piacenza - Venezia 1-0 Pro Patria - Verbania 0-1 Reggiana - Monfalcone 3-0 Rovereto - Seregno 1-1 Solbiatese - Trento 3-1 Sottomarina - Parma 0-2 Treviso - Lecco 0-0 Udinese - Padova 0-0 CLASSIFICA: Reggiana p 58; Alessandria 52; Padova 49; Venezia 42; Parma, Solbiatese, Trento 41; Lecco 40; Treviso 39; Udinese 37; Seregno 36; Legnano, Verbania, Rovereto 35; Piacenza 34; Derthona 32; Pro Patria, Triestina 31; Monfalcone 26; Sottomarina 25 Marcatori: 19 reti: Zandoli (Padova); 18 reti: Rancati (Parma); 16 reti: Bellinazzi (Venezia); 15 reti: Modonese (Padova); 14 reti: Ferrari (Seregno); 13 reti: Sassaroli (Alessandria), Goffi (Lecco), Fava (Parma) e Maioni (Verbania); 12 reti: Sperotto (Udinese), Zanolla (Monfalcone) Il punto sul campionato Meritata vittoria del Legnano sul Derthona, anche se le due squadre, senza preoccupazioni di classifica hanno fornito una prestazione soltanto a tratti vivace. La gara è stata caratterizzata da azioni confuse anche perchè il Derthona si è presentato in campo privo di cinque titolari. Vittoria del Verbania allo Speroni di Busto Arsizio: la gara è terminata con solo una rete di scarto, ma se gli ospiti avessero spinto di più il punteggio avrebbe assunto proporzioni più ampie. Con un gol di Jacopino al 24' della ripresa, il Piacenza ha ottenuto una vittoria sul Venezia. Pareggio tra Udinese e Padova: i gol hanno portato la firma di Sperotto al 1' e Parisi al 36'. La Reggiana si è congedata dal campionato con una vittoria contro il Monfalcone.