Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1973/1974
Serie C
02-12-1973 - Giornata: 12 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Derthona FBC 1 - 0 (0 - 0)
RETI: 75. Di Brino M.[A]

Alessandria US Pozzani Flavio, Di Brino Marcello, Unere Giuseppe, Reja Edoardo, Barbiero Valeriano, Colombo Antonio, Manueli Luigi, Volpato Angelo, Baisi Sergio Pietro, Dalle Vedove Giampiero [68. Mazzia Bruno], Di Prospero Sergio A disp.:(P) Croci Claudio, Maldera (II) Attilio Benedetto All.: Ballacci Dino

Formazione avversaria
Derthona: Domenghini, Consolandi, Facoetti, Solbiati, Crugnola, Ghidoni, Capon [81. Gaiba], Belfi, Bolis, Bonacina, Beltrami. A disp.: Maraschi, Castellani. All.: Campagnoli Cesare

Arbitro: Fuschi Enzo (Pescara)
Note
Ammoniti Bonacina [D], Solbiati [D], Unere [A], Di Prospero [A], Ghidoni [D]. Spettatori: 6000 di cui 3.939 paganti per un incasso di 8 milioni 177 mila lire. Angoli: 8-3 Pomeriggio freddissimo con vento gelido. Campo perfetto Inizio gara ore 14.30

Commento
Sei pareggi, tre vittorie casalinghe e un solo successo esterno; dieci reti m esse a segno, primato più che m ai negativo in un girone formato da ben venti squadre. Imperano le difese, mentre gli attacchi segnano con il contagocce. Gli allenatori più che a offendere pensano a difendersi, con il risultato che l’undici che mette a segno una rete compie un exploit di rilievo. Cosa è accaduto nella dodicesima? Hanno vinto in casa Alessandria, Belluno e Seregno; hanno pareggiato in trasferta Venezia, Lecco, Mantova rispettivamente sui terreni del Clodia, del Legnano e della Pro Vercelli. L'unico successo oltre le mura amiche, spetta al Vigevano c a farne le spese è stata la Triestina, ormai in piena crisi. Torniamo alle vittorie casalinghe che hanno avuto un peso determinante nella classifica. I grigi si sono aggiudicati il derby con il distacco minimo di un gol, il Belluno ha liquidato di misura il Bolzano mentre il Seregno ha interrotto la marcia positiva dell’Udinese che si protraeva da ben sei domeniche. Avendo la Pro Vercelli impattato al Robbiano e il Venezia in quel di Clodia, l’Alessandria è rimasta sola alla guida del girone A della serie C. L’undici di Ballacci apre la graduatoria seguito a un punto da Venezia e Belluno: a due dalla Pro Vercelli e a tre dal Lecco. La classifica sta assumendo una fisionomia precisa considerato che dietro troviamo Udinese, Mantova e Monza a cinque punti. Le migliori stanno facendosi largo c, prima che il girone di andata si concluda, le pretendenti alla promozione saranno schierate come ad una parata. L’unica sorpresa viene dal Belluno — la sola compagine che al momento è riuscita a piegare i grigi — che continua a sorprendere per la regolarità. I ragazzi di Beraldo hanno l’attacco più prolifico del girone, 22 gol, mentre la miglior difesa spetta ai mandrogni che in dodici confronti hanno subito solo tre reti. Come per le passate edizioni, il campionato si presenta incerto, aperto a tutte le soluzioni. Manca insomma lo squadrone che spopola, che riesce ad imporre il proprio sprint che brucia. Il derby numero nove tra alessandrini e tortonesi ha detto che l’Alessandria, nonostante le sue pecche — che non sono poche — costituisce un complesso robusto capace di macinare ogni avversario. Una squadra che fa penare i propri fans, che quando gioca in casa impiega più tempo de! previsto per inventare il gol, ma che riesce ugualmente a restare a galla tenendo a bada gli antagonisti con molta sicurezza. Che l’undici di Ballacci soffra i derby è una cosa ormai risaputa: lo scorso campionato fu inchiodato due volte sullo zero a zero; altrettanto è stato fatto con la matricola Gavinovese. I timori della vigilia sono stati confermati dal responso del campo: ha vinto l’Orso, ma quanta fatica per debellare la resistenza del leoncello bianconero. Ben settantacinque minuti di tenzone poi la botta vincente di Di Brino che cresce con l’avanzare del campionato. Quando il ragazzo era stato acquistato dall’Ivrea sorsero molti dubbi. Lo zio del giocatore è generai manager del Lanerossi Vicenza: perché non lo aveva consigliato alla propria società? Il terzino era ancora acerbo, ma c’era qualcosa di positivo nel suo gioco tanto che Pietruzzi, che di giovani se ne intende, non ebbe esitazioni nel pronosticare al ragazzo un ottimo avvenire calcistico. La previsione si concretizza. Di Brino sta bruciando le tappe e, se saprà mantenersi integro, se non si monterà la testa avrà molte soddisfazioni. Ribadendo il favorevole periodo è risultato il mattatore del derby, l’uomo che riesce a polarizzare l’attenzione dell’avversario e del pubblico. Ballacci gli aveva affidato Beltrami, un'ala sempre insidiosa che però, per disposizione tattica, giocava prevalentemente a centrocampo. La posizione arretrata consentiva pertanto al nostro difensore di trovarsi sovente in zona gol. La trasformazione del terzino in funzione di difensore - attaccante, è maturata nel corso dell’attuale torneo. Così dopo il gol messo a segno con il Venezia, il piccolo Facchetti alessandrino ha bissato con i bianconeri regalando ai compagni due punti che risulteranno assai (preziosi nel proseguo del campionato. Una rete, fa sua, che vale veramente doppio, tenuto conto clic sino al 75’ i grigi avevano premuto davanti a Domenghini senza trovare lo spunto indispensabile per andare a bersaglio. L’azione è partita ancora una volta dal "professor” Mazzia che già a Trento siglò il gol del successo della formazione di capitan Barbiero. Dalle Vedove rimasto in campo sino al 66’, nonostante il gran prodigarsi non era riuscito a creare ordine nella zona centrale e neppure a fungere da sostegno delle punte. Diciamo che il gioco di Dalle Vedove, sotto certi aspetti, pare avulso dalla realtà della squadra. L’innesto di Mazzia avvenuto nel momento più cruciale del derby, quando cioè i locali erano protesi, quasi disperatamente, verso la rete tortonese alla ricerca di un gol che non giungeva. Il forcing minacciava di restare senza esito, se il complesso non avesse trovato un uomo capace di dare ordine alla manovra, a volte caotica che si andava sviluppando. Sarà un caso, ma -— se si eccettua la partita di Vigevano — la presenza di Mazzia è sempre stata determinante nell’economia della funzionalità dell’undici. Così è stato contro i ragazzi di Campagnoli i quali hanno sfoderato la grinta dei giorni migliori. Dicevamo che Mazzia ricevuta la palla sul settore destro, completamente sguarnito, è avanzato pescando con un lungo preciso cross, la testa di Baisi. Il centravanti molto astutamente ha smorzato la sfera verso Di Brino che lo seguiva. Il difensore attorniato da Faccetti e Ghidoni ha trovato il corridoio giusto con un tiro strambo clic ha ingannato i due tortonesi c lo stesso "Domingo” che si è visto la palla passare vicino alle mani e finire in rete. Con la segnatura l’Alessandria ha saldato il conto con gli ospiti, dopo che nel primo tempo aveva banalmente gettato alle ortiche la possibilità di sbloccare il risultato. Nel secondo derby stagionale si è ripetuto quanto registratosi in quello con la Gavinovese. Dalle Vedove (c siamo al 39’) avanza sulla sinistra, poi scambia con Di Brino che, scorto Di Prospero gli allunga la sfera per il susseguente tiro, ma Consolandi lo fa ruzzolare a terra. Tra la sorpresa generale l’arbitro indica il dischetto del rigore. Era veramente un fallo da punire cosi severamente? Sinceramente la nostra impressione è che l'arbitro abbia agito troppo affrettatamente. Dallo stesso avviso non è stato Ballacci il quale, al termine della partita e, dopo avere parlato con i giocatori, ha detto: « Era rigore. Di Prospero mentre cercava l’aggancio con il piede sinistro è stato messo a terra da Consolandi che gli ha ’’placcato” quello destro. Non esistono dubbi sul penalty. Peccato che Manueli, il quale durante la settimana calcia decine di rigori senza sbagliarne uno, abbia fallito il bersaglio ». Dall’affermazione del mister si può arguire una cosa molto importante: Manueli sente eccessivamente il clima della contesa. Che il sistema nervoso del ragazzo non sia troppo saldo lo si era notato in precedenti occasioni: al neo occorre aggiungere che l’ala, da tre-quattro partite, è veramente in fase calante. Coloro i quali avevano pensato che dopo la partenza di Musa il giocatore ne avrebbe tratto giovamento, sono rimasti con un palmo di naso. Il ragazzo pur avendo notevoli doti, non riesce ad esprimerle proprio perchè sente tremendamente l’importanza dei confronti. Ballacci ha detto che l’Aiessandria « non sopporta tre punte ». Considerando Baisi e Di Prospero attaccanti quale è il... terzo uomo? Manueli sarà la terza ’’forza” sulla carta, ma non certamente sul campo in quanto si sgancia dalla posizione arretrata con molta parsimonia. L’attaccante si comporta in maniera assai diversa: scatta in avanti quando il compagno ha la sfera, cerca lo scambio invece di intestardirsi nel dribbling ignorando la spalla che attende vanamente che gli restituisca la ’’pelota”. Manueli pare non avere le caratteristiche alle quali abbiamo accennato e, se li possiede, fa ben poco per metterle in risalto. Diciamo allora che i grigi hanno affrontato i leoncelli con due punte e mezze. A questo punto bisognerebbe aprire una perentesi per dire che l'Alessandria non dispone di ali. Il discorso c vecchio e lo si sapeva al momento della partenza di Musa per Arezzo. 11 mister ha ammesso senza titubanze che ’’giocare senza ali è una cosa grave”. Concordiamo perfettamente perchè se riusciremo ad acciuffare la serie B sarà veramente un miracolo dovuto all’abnegazione dei giocatori che non si arrendono neppure quando la dea bendata sembra divertirsi alle loro spalle. Non resta che sperare nel completo ricupero di Manueli e in Di Prospero che al momento attuale è un sacrificalo. La soluzione migliore la si è intravista nella ripresa quando, l’esordiente si è insediato al centro e Baisi Io ha affiancato sulla sinistra, in funzione di sostegno. Se il neo acquisto, che Taramene è stato servito (ha il solo "torto” di non essersi ancora inserito nel gioco di squadra) Baisi si è lasciato sovrastare da Crugnola che gli ha reso la vita alquanto difficile. Diciamo che il centravanti è mancato nei momenti cruciali quando era indispensabile cercare il tiro da qualunque distanza. Costretto a muoversi in uno spazio piuttosto affollato da difensori avversari, la punta alessandrina è stata costretta a cercare, costantemente, un compagno per tentare la soluzione del gol. Il problema si accentua in particolare negli incontri casalinghi quando si deve andare in gol a tutti i costi. » In trasferta le cose si semplificano di molto in quanto si agisce per lo più in contropiede e contro retroguardie piuttosto allentate. Nulla da eccepire sul comportamento dei centrocampisti. Volpato ha corso molto, ha cercato in ogni occasione l’ultimo passaggio. E’ un atleta sul quale si può fare pieno affidamento perchè svolge il compito con molta cura, poco preoccupandosi della fatica che deve affrontare. Il solo interrogativo concerne la tenuta. Su Reja non possiamo che esprimere il giudizio delle precedenti gare. Un centrocampista in continuo movimento che rompe la trama avversaria e subito si proietta verso l’opposta difesa. Fortissimo nei contrasti poco concede alla platea, ma molto alla manovra corale. Per finire aggiungeremo che Colombo, nonostante il freddo, ha sudato assai per tenere al guinzaglio un Bolis che smaniava dalla voglia di ben figurare. Per capitan Barbiero una partita senza infamia e senza lode: visto che la difesa non subisce reti, bisogna concludere che la posizione del baffuto reggiano è quella giusta. Se poi si concede qualche distrazione di troppo allora gli si deve dare una tiratina di orecchi. In crescendo la prestazione di Unere che, particolarmente in zona difensiva ha francobollato a dovere Capon. Per Pozzani un confronto di ordinaria amministrazione considerato che raramente gli attaccanti bianconeri si sono affacciati all’area alessandrina con chiari intendimenti per trafiggerlo. Vittoria dunque meritata tanto più che il Derthona si è difeso con molta energia, ma che in attacco non ha mai trovato lo stoccatore che gli sarebbe utile per migliorare l’attuale posizione di classifica. Ed eccoci alla tredicesima che vede l’Alessandria trasferirsi in Friuli per saggiare la consistenza dell’Udinese affidata all’ex allenatore Manente. Le zebrette bianconere fermate a Seregno cercheranno la pronta riscossa. L’Alessandria, come del resto ha preannunciato Ballacci, ha come obiettivo il pareggio. Tornare da Udine con un punto è impresa tutt’altro che disprezzabile in particolare se i grigi — per qualche malanno o squalifica — dovessero rinunciare a qualche uomo chiave. Il campionato non concede proprio tregua: si elimina un avversario e già si deve pensare al prossimo. I grigi, prima della sosta invernale affronteranno ben due trasferte consecutive (Udine e Clodiasottomarina) e poi in casa il Mantova che resta sempre uno dei più temibili concorrenti alla serie B. Poi avremo la trasferta in quel di Vercelli, ma il confronto lo si avrà con l’anno nuovo... Per il momento pensiamo all’impegno friulano, un impegno che dirà molte cose sulla reale consistenza della squadra che. come ai bei tempi, è alla guida della classifica.(Il Piccolo) ALESSANDRIA DI NUOVO SOLA IN TESTA I grigi soffrono con il Derthona: 1-0 Gli uomini di Ballacci dominano il derby al Moccagatta, ma mostrano scarsa incisività Inferiore al previsto l'afflusso del pubblico, un po' per li blocco delle auto, molto per il vento gelido che ha convinto parecchi a rimanersene In casa. Gli alessandrini hanno comunque raggiunto il «Moccagatta» a piedi, i tortonesi hanno sostituito l'auto personale con I pullman ed il treno, i più coraggiosi non hanno esitato ad affrontare i venti chilometri in bicicletta. «Siamo una squadra di risparmiatori — ha commentato Ballacci riferendosi all'unica rete realizzata —, i gol vengono col contagocce. Certo oggi abbiamo anche giocato male, Indipendentemente dal fatto che I giocatori sentissero o meno l'atmosfera del derby. Non sopportiamo le tre punte, con gli uomini a disposizione bisogna ripiegare su due punte c quattro centrocampisti. Senza dubbio per la partenza di Musa, l'Alessandria ha perso vivacità, però la società ha guadagnato 150 milioni!». Tutto sommato però un Bailacci soddisfatto, sino al punto di ammettere che il Derthona si è battuto bene, con impegno. Amaro invece Campagnoli, dopo l'ennesima sconfitta dei leoncelli. «Anche quest'oggi è andata buca — commenta il trainer tortonesi- —; abbiamo fatto 11 massimo, prevedendo tutto meno un rigore inesistente e un gol realizzato da Di Brino con un tiro sbagliato. Con meno fatica avremmo potuto pareggiare, invece loro sbagliando hanno segnato. Il momento, bisogna dirlo, 6 contro di noi. Comunque se la squadra continuerà a giocare come oggi, possiamo dire di essere sulla strada giusta, tanto da guardare con fiducia al futuro. A noi però manca il pubblico dell'Alessandria ». (La Stampa - Ed. Sport - Ferruccio Cavallero) Risultati: Belluno - Bolzano 2-1 Clodiasott. - Venezia 0-0 Gavinovese - Padova 0 0 Legnano - Lecco 1-1 P. Vercelli Mantova 0-0 Savona - Monza 0-0 Seregno - Udinese 1-0 Trento - Solbiatese 1-1 Triestina - Vigevano 0 1 CLASSIFICA: Alessandria p.18; Belluno, Venezia 17; Pro Vercelli 16; Lecco 15; Udinese, Mantova, Monza 13; Trento, Padova, Vigevano, Solbiatese 12; Seregno, Bolzano, Clodiasott. 11; Gavinovese, Legnano 9; Triestina 7; Derthona, Savona 6 Marcatori: 8 reti: Zanolla (Mantova); 6 reti: Ballarin (Belluno); 5 reti: Inferrerà (Belluno), Sollier e Rossetti (Pro Vercelli), Bellinazzi (Venezia); 4 reti: Della Bella (Belluno), Marchi (Lecco), Canzi (Seregno), Vergani e Mongitore (Trento), B onora (Udinese), Modonese (Venezia). 3 reti: Baisi (Alessandria), Bonacina (Derthona). Ulivieri (Gavinovese) , Foglia (Lecco), Rossi e Maioni Pro Vercelli), Panucci (Savona), Vanazzi (Seregno), D’AIessi (Triestina), Stevan (Udinese), Bianchi (Venezia). Il punto sul campionato Il derby della laguna tra Clodia e Venezia si è concluso a reti inviolate: ne l'uno ne l'altro attacco hanno trovato modo di superare le opposte difese. Pareggio per la Pro Vercelli opposta al Mantova, senza la consueta cornice di pubblico: gli ospiti hanno schierato molti elementi già utilizzati tre anni orsono in massima divisione; l'incontro è stato gagliardo, divertente sotto il profilo tecnico e agonistico. Battuta d'arresto casalinga per la Triestina ma questa volta con molte attenuanti: il Vigevano è riuscito a compiere una pregevole impresa di segnare una rete senza effettuare tiri importanti. Due strepitose parate hanno inchiodato il Savona sul pari di fronte al Monza costringendo cosi la squadra biancoblu a rimanere in coda alla classifica. Risultato di parità, reti inviolate tra Gavinovese e Padova: la gara è stata disturbata da un forte vento di tramontana, i padroni di casa avrebbero meritato qualcosa di più per la supremazia territoriale dimostrata senza essere stata concretizzata.