Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2009/2010
Lega Pro 1ª Div.
18-10-2009 - Giornata: 9 - Lecco - Rigamonti-Ceppi


Lecco Calcio 1912 - Alessandria US 1912 3 - 1 (2 - 0)
RETI: 13. Ciano [Le] , 32. Corrent [Le] , 57. Ciano [Le] 52. Rodriguez Samon R.[A]

Alessandria US 1912 Cicutti Alessandro, Ciancio Simone [68. Volpara Emanuele], Cammaroto Vincenzo, Sottil Andrea, Gosheh Shadi, Briano Mauro [46. Motta Angelo Giovanni], Buglio Angelo, Rodriguez Samon Reider, Fantini Enrico [76. Schettino Alberto], Rosso Daniele, Longhi Matteo A disp.:Bolla Alec, (P) Lorenzon Francesco, Pucino Raffaele, Signorini Andrea All.: Foschi Luciano

Formazione avversaria
LECCO CALCIO 1912: Pansera, Bartolucci, Mateo, Villagatti [79. Galeotti], Guglieri, Cortese [73. Buda], Corrent [79. Arrigoni], Calzi, Antonioni, Sau, Ciano. A disp: Orlandi, Santoni, Giannone, Parodi. All. Magoni Oscar

Arbitro: Intagliata Gaetano (Siracusa) [Caroti, Carmignani]
Note
Espulso: 53. Buglio [A]. Ammoniti: Calzi [L], Sottil [A], Rosso [A]. Angoli: 3-1. Recuperi: 3. + 4. Spettatori: 2.500. Inizio gara ore 15.15 giornata fredda e cielo parzialmente coperto, terreno in discrete condizioni.

Commento
TRE SCHIAFFI, PER TRE REGALI Alessandria irriconoscibile, il Lecco ringrazia degli errori e dilaga. Il peso delle molte assenze Quale è la vera Alessandria? Speriamo quella di Monza e non quella di Lecco. Due squadre diverse, troppo distanti l’una dall’altra per approccio alla partita, per motivazioni, per intensità, per determinazione. Insomma, per gambe e soprattutto per testa: dopo una vittoria che avrebbe dovuto ridare fiducia a tutto l’ambiente difficile pronosticare un’inversione di rotta così radicale, così netta, anche così allarmante. Fatichiamo a pensare a una involuzione tattica, semmai al peso delle assenze che si moltiplicano, perché al forfait di Servili si aggiunge, in extremis, anche quello di Artico, con il polpaccio che non guarisce e il dolore che non è sopportabile. Mettiamo pure tutto nel conto, anche un altro ritocco nel modulo e la scarsa (anche molto) vena interpretativa di buona parte degli uomini scelti. Però, non basta a spiegare la peggiore prestazione stagionale di un’Alessandria che rischia già quando ancora il cronometro non ha ultimato il primo giro, e lo fa con una continuità che preoccupa e consegna la gara alla gestione di un avversario non irresistibile, ma arrabbiato, concreto e grintoso come erano stati i grigi a Monza. Ecco perché ci viene spontanea la domanda: solo un calo di condizione e di idee, condito con troppi errori, o c’è dell’altro a rendere più complicato, forse anche a compromettere, gli sforzi di chi sta lavorando? Qualche pensiero extracampo che, però, si manifesta sul campo e condiziona, anche inconsapevolmente, il rendimento? Ieri, a fine gara, abbiamo rivolto la domanda a tutti: al presidente Gianni Bianchi, all’allenatore Luciano Foschi, al ds Paolo Guidetti, al capitano giornata Matteo Longhi, a uno dei protagonisti in negativo, Alessandro Cicutti. Tutti abili a girare attorno alla risposta, meglio di quanto non fosse riuscito a chi era in campo. Al di là degli appunti tattici - meglio un 4-3-1-2, ma certo Foschi contava su una prestazione ben diversa da Rosso e forse meglio tenere giù nell’intervallo Buglio, un po’ nervoso e poco nel gioco - noi insisteremo nel pretendere la risposta. Che aspettiamo dai diretti interessati: parole e, soprattutto, fatti, se sono questi che mancano, per non dare ragione a chi si affanna, non solo da ieri, a sostenere che ai grigi ‘manca il manico’ per provare una rivoluzione che gioverebbe solo a pochi. (Il Piccolo - Mimma Caligaris) Due disattenzioni e altrettanti gol subiti, la terza segnatura con Cicutti non indenne da colpe, una prestazione sconcertante se paragonata a quella di Monza: i grigi rimediano un pesante 1-3 a Lecco e vengono messi sotto da un’avversaria tutt'altro che irresistibile. C’è da riflettere a lungo, perché gli schiaffi rimediati sul lago fanno male e indicano che servono rinforzi. In avvio Rodriguez vince il ballottaggio con Motta, mentre Fantini è spostato a destra con Rosso punta centrale. Subito un brivido per l’Alessandria: cross dalla sinistra di Guglieri, Cicutti non trattiene ma poi rimedia deviando in angolo. Bello il duello a centrocampo tra Corrent e Buglio, con il giocatore ospite che si becca il cartellino giallo dopo una decina di minuti. Al 14' Lecco in vantaggio, su gentile concessione della difesa alessandrina. Spiovente a centro area di Anotnioni, retroguardia ferma, così Ciano ha il tempo di stoppare e battere Cicutti con un rasoterra imprendibile. Foschi si arrabbia dalla panchina e ha ragione, non sarà questo l’unico motivo per infuriarsi. Bluceleste ancora pericolosi a ridosso del 18' con un tiro cross di Cortese che finisce sulla traversa. Rodriguez e Fantini cercano di far salire la squadra con le loro progressioni, ma è sempre il Lecco a macinare più gioco grazie ai due terzini che si sganciano con impressionante frequenza. Ci sono tutte le avvisaglie del raddoppio, che giunge su un’altra disattenzione alessandrina: «dormita» di Buglio sulla trequarti, si infila come un treno Corrent che batte nuovamente Cicutti dai 20 metri. Nell’occasione l'autore del gol si infortuna ed è costretto ad uscire. Il 2-0 è un colpo duro da incassare per i mandrogni: la squadra è in costante affanno, ben lontana da quella tosta e concentrata vista a Monza. E’ come se, in settimana, la vittoria al Brianteo avesse svuotato la mente dei giocatori. Si va al riposo e comincia subito a scaldarsi Motta, una delle poche pedine con caratteristiche offensive in panchina. L’ex dell’Ivrea entra al posto di Briano e i grigi passano al 4-4-2 con Fantini e Rosso di punta. La prima bella azione manovrata dall'Alessandria è al 4' con conclusione pericolosa di Rodriguez da posizione decentrata. E’ proprio il cubano ad accorciare le distanze tre minuti più tardi. Caparbia iniziativa di Fantini sulla destra, pallone pennellato per il numero sette, abile a staccare di testa anticipando tutta la difesa. Partita riaperta, ma quasi subito richiusa: Buglio, per rimediare ad un errore di Ghosheh, rimedia la seconda ammonizione e lascia la squadra in dieci. Così, all'11', il Lecco triplica: Cicutti non trattiene un tiro non irresistibile di Sau dopo azione tambureggiante dei padroni di casa, sulla respinta Ciano è lesto a insaccare. L’Alessandria sbanda paurosamente e c’è subito il secondo legno di padroni di casa, poi Cicutti è tempestivo in uscita sul temibile Sau (27'). Gli ingressi di Volpara e Schettino non danno valore aggiunto, l'inferiorità numerica pesa ma i grigi sembrano attanagliati da chissà quali fantasmi anche negli uomini di maggiore esperienza. Una brutta palla persa da Sottil innesca un contropiede e le urla di Foschi non hanno bisogno di essere commentate. C'è tempo per un palo di Buda (39'), poi il triplice fischio dell’arbitro sancisce la fine di un match da incubo. (La Stampa - Ed. Alessandria - Francesco Gastaldi) Il Lecco sfrutta gli errori difensivi dell' Alessandria e conquista la sua seconda vittoria interna di fila con una condotta di gara accorta ed equilibrata. Evidente il buco al 14' su cross da sinistra di Antonioni che consente a Ciano di segnare da due passi. Alessandria che non si rialza e Corrent (subito dopo esce per infortunio) ne approfitta per spegnerle la luce al 32' con un tiro dal limite imparabile. Nella ripresa Rodriguez riapre la partita, ma Buglio un minuto dopo si fa espellere per doppia ammonizione e Ciano su corta respinta di Cicutti punisce definitivamente l' Alessandria. (Gazzetta dello Sport) RISULTATI: Arezzo-Paganese 2-0 Cremonese-Benevento 1-0 Lumezzane-Novara 1-4 Perugia-Pergocrema 1-0 Pro Patria-Como 1-0 Sorrento-Monza 1-2 Varese-Figline 1-0 Viareggio-Foligno 0-2 CLASSIFICA: Cremonese p. 22,Novara 21, Arezzo 18, Varese, Perugia 17, Lumezzane 14, Lecco 13, Pergocrema 12, Foligno, Monza, Alessandria, Benevento 11, Figline, Viareggio 9, Pro Patria, Sorrento 8, Como 7, Paganese 4 MARCATORI: 7 reti: Chianese (Arezzo), 6: Le Noci (Pergocrema), Ebagua (Varese), 5: Motta (Novara), 4: Musetti (Cremonese), Cavagna (Foligno), Il punto sul campionato Il solito Coda (tre gol partendo sempre dalla panchina) regala la vittoria alla Cremonese (che resta al comando) a pochi secondi dalla fine. E per il Benevento la sconfitta suona come una beffa. Vince, anzi dilaga in rimonta il Novara che segna 4 gol in 19 minuti, schiuma rabbia il Lumezzane che se la prende con l' arbitro per il rigore concesso ai piemontesi (e fallito due volte da Bertani) allo scadere del primo tempo, ma soprattutto per l' espulsione conseguente di Bonatti (chiara occasione da gol?) che lascia i rossoblù in dieci per tutto il secondo tempo. Terzo posto in solitaria e continuità di risultati grazie anche e soprattutto al bomber Vincenzo Chianese, che non si accontenta del settimo sigillo stagionale. l Perugia non ruba, però il Pergocrema ha buoni motivi per rimpiangere i sei gol sfiorati e per sostenere che Benassi (strepitoso in alcune circostanze) ha salvato il successo degli umbri. (La Gazzetta dello Sport)