Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1973/1974
Serie C
27-01-1974 - Giornata: 19 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Triestina US 1 - 0 (1 - 0)
RETI: 31. Baisi S.[A]

Alessandria US Pozzani Flavio, Maldera (II) Attilio Benedetto, Di Brino Marcello, Reja Edoardo, Barbiero Valeriano, Colombo Antonio, Manueli Luigi [78. Di Prospero Sergio], Volpato Angelo, Baisi Sergio Pietro, Dalle Vedove Giampiero, Dolso Arrigo A disp.:(P) Croci Claudio, Mazzia Bruno All.: Ballacci Dino

Formazione avversaria
TRIESTINA US: Fontana, Sabbadin, Pomaro, De Luca, Albicocco, Brusadelli, Tosetto, Fera, Paganin, D'Alessi, Schillirò. A disp.: Marson, Riva, Lucchetta. All.: Cergoli.

Arbitro: Vivarelli (Firenze)
Note
Rigore parato al 74. a Baisi [A]. Espulso 73. D'Alessi [T]. Ammoniti: Pomaro [T] Spettatori: 6000 circa di cui 4285 paganti per un incasso di 8.823.500. Inizio gara ore 14.30 Angoli: 8-2

Commento
Recuperi: Seregno – Solbiatese 1-0 Venezia – Mantova 2-1 CAMPIONI D'INVERNO I GRIGI DISTANZIANO LECCO E VENEZIA L'Alessandria, battuta la Triestina, guadagna un punto sulla coppia inseguitrice. La rete messa a segno da Baisi che fallisce un penalty. Difesa primato: quattro reti subisce in diciannove partire e Pozzani imbattuto da 559' Giro di boa: Alessandria p. 28, Lecco c Venezia 26; Udinese 23. Il volto della classifica parla a netto favore dell’undici di Ballacci. Nella diciannovesima giornata, ultima di andata, non sono mancati i risultati a sorpresa. Il Venezia che sulla carta aveva una partita facile (con la Solbiatese) non è riuscito a superare la retroguardia della squadra di Bagnoli; il Lecco, impegnato a Novi Ligure con la Gavinovese, dopo avere chiuso in vantaggio il primo tempo, si è fatto raggiungere nella ripresa su punizione bomba di Gittone. I bianconeri di Manente che pure dispongono di un attacco tra i più prolifici del girone non hanno fatto centro e l’incontro si è chiuso su uno zero a zero che torna utile ai leoncelli i quali, pur restando in coda alla classifica, guardano al domani con maggiore fiducia. L’ultima di andata si c chiusa a netto vantaggio dei ragazzi di Ballacci i quali sono riusciti a fare meglio dell’Alessandria edizione 1972-73. Lo scorso anno i grigi, seppure imbattuti, raggiunsero quota ventisette. Al termine del girone ascendente i ragazzi mandrogni presentano un consuntivo alquanto lusinghiero: otto vittorie in casa e due pareggi; tre successi, quattro pareggi e due sconfitte in trasferta. Complessivamente diciotto reti messe a segno e quattro sole subite. Per la difesa un primato considerato che in serie A e B e negli altri due gironi della C nessuna squadra è riuscita a fare meglio. Il Lecco secondo in classifica ha incassato otto gol: il confronto è pertanto a netto favore degli uomini di Bai. lacci. Alessandria campione d ’inverno, ma quel che più conta è che la squadra possiede il materiale umano per raggiungere il traguardo di giugno ancora sola in vetta alla classifica. Nel ritorno i grigi giocheranno dieci volte in trasferta e nove in casa: in realtà le due gare a Novi Ligure e a Tortona (i famosi derbies) non dovrebbero impensierire eccessivamente in quanto rapporto del tifo sarà massiccio con o senza austerity. Cosa dice mister Ballacci del traguardo di inverno? Che è soddisfatto, ma non si sbottona eccessivamente. L’allenatore non ama troppo i proclami e fa bene a restare sulle sue. Il montarsi la testa a metà strada sarebbe oltremodo pericoloso; gli undici che affronteranno la capolista si faranno in quattro per darle dei dispiaceri. Prendete ad esempio la prossima trasferta di sabato a Legnano. I lilla che hanno chiesto ed ottenuto l’anticipo rinfrancati dal successo sul Mantova ce la metteranno propria tutta per non deludere i tifosi. Per la prima della classe le difficoltà saranno sempre in agguato. « Nessuno ha mai regalato nulla ai grigi, suole dire Ballacci, e così sarà in futuro. E’ umano che le avversarie si impegnino allo spasimo per avere ragione di un’Alessandria che potrebbe benissimo figurare in serie B ». La squadra ha dimostrato in queste prime diciannove partite di avere la grinta per superare il periodo critico della primavera che, in passato, è stato quasi sempre fatale. La compagine è formata da uomini esperti che sanno calibrare la fatica, che cercano di ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo. Disporre di una rosa di ’’senatori” più che mai intenzionati a risalire. Facciamo un passo indietro c torniamo ad Alessandria - Triestina, partita definita, non a torto, scorbutica. Ballacci l’ha definita « a ritmo blando » ed effettivamente i ragazzi in maglia grigia non avevano il passo messo in mostra contro Mantova o Monza. La Triestina non era l’avversaria che carica i giocatori, ma li... ammalia. Le squadre della bassa classifica sfruttano sovente la troppa confidenza che le grandi concedono. Nella stragrande i maggioranza, nonostante gli avvertimenti degli allenatori che consigliano prudenza, i giocatori danno per scontato il risultalo ; poi, sul campo, le cose si complicano. Così è accaduto al Moccagatta anche se alla fine il più forte ha avuto la meglio. Sbloccato il risultato al 32’ i grigi hanno proseguito la tenzone senza porre nelle azioni quel pizzico di decisione che in passato aveva consentito loro di mettere in ginocchio complessi assai più insidiosi dei rosso alabardati. Diremmo che i locali hanno giostrato con sufficienza rendendo difficile quello che invece era facile. Prendiamo ad esempio la ripresa. L Alessandria in vantaggio di un gol ha la possibilità di usufruire di ampi spazi. I giuliani costretti a rimontare debbono rimboccarsi le maniche come logica insegna. Se nel primo tempo l’offensiva era lasciata unicamente a Paganin e Schillirò ora anche D’Alessi cerca di incunearsi, imitato da Tosetto. Alle spalle dei triestini c’è ampia possibilità di avanzare, di partire in progressione. L’Alessandria finge di non vedere e indugia, opera per lo più sulla sinistra senza avvedersi che sul settore destro due alessandrini sono sempre in attesa di potere scattare verso Fontana. Il dominio sulla fascia centrale è sterile ai fini dell’offesa. I ragazzi di Cergoli che hanno la strada sbarrata da Volpato e compagni insistono ugualmente in avanti, ma i grigi non passano. Le azioni si snodano con una certa frequenza, ma risultano asmatiche quando si giunge al dunque. Fortunatamente la Triestina non ha molte frecce al proprio arco e la sconfitta, come pronostico voleva, si concretizza al novantesimo. Scendendo ad una analisi più dettagliata della partita potremmo aggiungere che la posizione di Dolso era piuttosto ibrida. Il jolly alessandrino che occupava una posizione di copertura per consentire l’avanzamento di Dalle Vedove, è parso avulso alla realtà del gioco. Nella ripresa maggiormente servito ha creato qualche pericolo, ma il fiato era troppo... corto. In altre occasioni invece ha preferito dilettarsi in esibizioni stilistiche anche piacevoli, ma poco pratiche per il concretizzarsi della manovra. Un Dolso pertanto che dopo avere dominato la scena per alcune domeniche che si è concessa una breve licenza. Veniamo alle altre pedine del centrocampo e precisamente a Reja. Il mediano nel primo tempo ha fatto sorgere qualche perplessità poi, nella ripresa, ha dato fuoco alle polveri entrando maggiormente nel vivo delle azioni. Sfortunatamente i compagni non sempre ne hanno sfruttato i brio con traversoni in profondità. Il giocatone tuttavia sa fornire una resa maggiore, ma non sempre si può pretendere che giochi all’insegna della quasi perfezione. Lo stesso discorso vale per Volpato, un Volpato a tratti nervoso, ma che non si arrende. Continua a pigiare sullo stantuffo anche quando le cose non girano per il giusto verso. L’atleta ha però in serbo l’ultimo passaggio, quello del gol. Se i compagni seguono con attenzione io sue mosse prima o poi Angelo scodella loro la palla buona: contro la Triestina l’occasione è capitata a Baisi che ha fatto centro. Da qualche domenica Dalle Vedove opera in posizione maggiormente avanzata: il ragazzo ha il fisico e la stoccata, ma dovendo operare in zone piuttosto affollate difficilmente riesce ad evidenziare la sua potenza. La riprova si è avuta contro i giuliani. La decisione tattica di Ballarci trova giustificazione con la necessità di dare un maggiore contributo a Baisi e Manueli che restano le punte di diamante. Il centravanti dopo avere siglato il gol ha svolto una notevole mole di lavoro trovandosi poi isolato Manueli che non è ala pura cerca spazio ed inevitabilmente finisce per affiancarsi al compagno con la conseguenza logica che sui cross una delle estreme è sempre sguarnita. Quante volte nel corso della contesa i cross hanno attraversato la luce della porta senza trovare un... piede alessandrino? La costante supremazia evidenziata nei novanta minuti di gioco avrebbe meritato un premio più consistente di reti. Ancora due parole sul "pacchetto” difensivo. Di Brino che aveva il vantaggio di operare in avanscoperta proprio per la posizione assunta da Tosetto è stato tra i più attivi. Con la volontà che Io contraddistingue si è inserito nel vivo della manovra sfiorando il gol. Il terzino non ha badato alla fatica per concedere il suo apporto sia in fase di interdizione che di impostazione delle fiondate verso la porta di Fontana. Ancora una volta il bravo difensore è risultato ii migliore per avere portato una carica agonistica notevole a vantaggio dell’intera compagine. Per Maldera l’inizio è stato piuttosto difficile: Schillirò è un cliente sempre pericoloso, scattante. Attilio scottato è divenuto timoroso, incerto: sono occorsi diversi minuti perchè si rinfrancasse. Tornato sullo standard normale ha neutralizzato l'uomo che, tenuto costantemente a bada, è stato costretto ad intervenire di prima su palloni che dovevano essere elaborati per aggirare uno schieramento a doppia mandata. Colombo e Barbiero infatti intervenivano con decisione spazzando l’area e, se necessario, impostavano prontamente per il centro campo. L’Alessandria pur esibendosi a basso regime ha ugualmente raggiunto il traguardo che si era prefissa. Il bottino, ancora una volta, sarebbe stato più consistente se Baisi non avesse sciupato banalmente il calcio di rigore concesso per atterramento di Dalle Vedove. Il goleador alessandrino che voleva aggiungere un’altra rete al bottino ha sparacchiato senza convinzione alla sinistra del portiere, il quale avendo intuito, la traiettoria, non ha avuto difficoltà nel respingere. Per la terza volta consecutiva i grigi hanno fallito inopinatamente la massima punizione. In precedenza avevano mancato il bersaglio Musa (Gavinovese), Manueli (Derthona) ed ora Baisi. Ballacci deve trovarsi un altro giustiziere in quanto a volte le m assim e punizioni si rivelano decisive. Con molte probabilità tornerà ancora a Manueli anche se ii miglior rigorista resta... Pozzani. Il portiere infatti dimostra negli allenamenti di saperci fare, ma nelle partite il pericolo è troppo grande per arrischiare. Veniamo alla rete che ha scatenato le proteste dei rosso-alabardati. Le fotografie dal nostro Zanini documentano che il pallone aveva oltrepassato la linea bianca: il guardalinee aveva visto giusto. L’arbitro Vivarelli ha pertanto, giustamente, convalidato la marcatura. Sul preciso colpo di testa scoccato al 32' da Baisi, Fontana ha fermato, ma non trattenuto il pallone che gli è scivolato sotto il ventre. L’estremo difensore è stato abile nel girarsi e nell'agguantarlo per riportarlo oltre la linea. Rete pertanto quanto mai valida quella che ha consentito ai grigi di aggiungere altri due punti alla classifica. L’Alessandria "pur avendo giocato a ritmo blando” ha ribadito di possedere una intelaiatura alquanto salda ed in grado di reggere ai futuri cimenti. Per l’attacco il mister ha sempre in serbo le carte di Rossi e Vanzini, due atleti, un giovane ed un esperto del mestiere che potrebbero contribuire a dare maggiore ossigeno alle punte. Nel girone di ritorno proprio per non fondere le bronzine sarà indispensabile portare qualche ritocco al complesso che, al momento attuale, appare ancora saldo anche nelle giornate di minore concentrazione. I grigi sabato prossimo si recheranno a Legnano per la prima di ritorno. I lilla dopo un avvio piuttosto incerto si sono ripresi e gli ultimi risultati confermano che la compagine è sulla cresta dell’onda. La scorsa domenica i lombardi hanno dato il colpo di grazia alle ultime speranze, del Mantova che, dopo la sconfitta, deve rassegnarsi a rinviare al prossimo campionato le speranze di un ritorno in serie B. L’Alessandria affronta il decimo impegno lontano dalle mura amiche in tutta tranquillità: l’obiettivo è il pareggio per riconfermare l'attuale media inglese che è di meno uno. Se poi si ripetesse Vercelli tanto di guadagnato. La formazione dei grigi dovrebbe essere la stessa che ha avuto ragione della Triestina. Ballacci infatti è del parere che è sempre pericoloso ritoccare il delicato meccanismo della squadra che riesce sempre a trovare il ’’folletto’’ durante i novanta minuti di gioco. Diamo uno sguardo alle altre squadre impegnate a contendere agli alessandrini il traguardo della serie B. Incominciamo dal Lecco che riceverà sul proprio terreno un Vigevano corsaro. Il Venezia sarà invece in trasferta e su un campo tu tt’altro che facile, quello del Trento che è riuscito ad avere la meglio sulla Pro Vercelli. Per i neroverdi è d ’obbligo il successo pieno se non altro per raddrizzare la media inglese scesa a —3. L'ultima aspirante alla serie B è senz’altro l'Udinese che ha subito una mezza battuta d ’arresto ad opera del Derthona. L'undici di Manente, tra le quattro bigs, è quella che sulla carta dovrebbe trarre maggior vantaggio. La ventesima potrebbe riservare più di una sorpresa: ancora a vantaggio dei grigi o contro? I tifosi sono per la prima ipotesi c, nell’attesa della domenica, il giorno precedente invaderanno Legnano per essere ancora vicini ai beniamini.(Il Piccolo - Il Gattopardo) BAISI-GOL SUCCESSO DEI GRIGI Al Moccagatta battuta la Triestina - Determinante l'apporto del centravanti Al giro di boa l'Alessandria si conferma capolista, facendo suo il titolo di «campione d'inverno». Per l'occasione, le basta un gol rocambolesco realizzato da Baisi subito dopo la mezz'ora. La Triestina, impantanata nelle ultime posizioni della classifica, gioca la sua onesta partita, uscendo dal «Moccagatta» con una sconfitta onorevole. Lo «scudetto invernale», si sa, è platonico, però contano il modo e i punti con i quali viene conseguito, e sotto questo aspetto non si può negare che i grigi abbiano tutte le carte in regola per salire in «B». Stile, gioco e ritmo fanno dell'undici di Ballacci, anche quando non è in giornata felice come oggi, una squadra di tutto rispetto. Fino al momento del gol di Baisi, il gioco è stato abbastanza equilibrato. Schermaglie e scaramucce da una parte e dall'altra, ravvivate da un serrato duello fra Baisi e Albicocco. A disagio sul fondo allentato, i grigi hanno stentato un po' a trovare il passo giusto. Poi, sbloccato il risultato con il centravanti, lo hanno amministrato con disinvoltura, dando l'impressione di non forzare. Proprio in questo frangente, fin verso la metà della ripresa, i padroni di casa, constatata l'inconsistenza degli avversari, hanno dimostrato di avere i requisiti della formazione da «scudetto», d'essere cioè capaci di controllare sempre il gioco e di ottenere il massimo con il minimo sforzo. Ballacci dalla panchina ha spronato i giocatori e la squadra s'è riportata subito in avanti. L'allenatore ha inserito Di Prospero al posto di Manueli per dar peso all'attacco. Ritrovata una formula efficiente, con Dalle Vedove e Volpato «filtri» a centrocampo e Dolso a sussidiare l'attacco con le sue improvvise invenzioni, i grigi hanno schiacciato i triestini nella loro area e solo una prodezza di Fontana, unita alla scarsa convinzione di Baisi dal dischetto del rigore, li ha privati a sei minuti dal termine del raddoppio. D'Alessi, nel frattempo (fino a quel mo mento il migliore degli alabardati) s'è fatto allontanare dal campo per avere protestato con troppa vivacità. E il punteggio, nonostante due puntate di Reja e Dolso quasi allo scadere, non è più cambiato. Oggi I grigi che ci hanno più impressionato sono stati Barbiero, Reja, Volpato, Dolso e Baisi. Quest'ultimo, buon cannoniere, sa farsi valere anche come suggeritore Il pallone va a cercarselo per proporre il gioco e le iniziative di Manueli e Dolso dipendono spesso da lui. Il suo contributo alla squadra è di importanza fondamentale, come lo sono il dinamismo di Reja, la combattività di Barblero, la regia di Volpato e l'illuminato senso tattico di Dolso Attualmente questi cinque giocatori costituiscono la spina dorsale dell'Alessandria, che Ballacci sta guidando verso la serie cadetta Le principali note di cronaca. Di Brino, all'8' scambia con Volpato che crossa: testa di Dalle Vedove e parata di Fontana. Al quarto d'ora Volpato tenta il tiro a sorpresa da fuori area, sfiorando il bersaglio. I grigi passano al 31': Volpato, dalla destra, rimette al centro per Baisi che devia di testa. Il portiere alabardato è sulla traiettoria, ma blocca la palla oltre la linea e l'arbitro, su segnalazione del guardalinee, convalida. Dopo l'intervallo, Di Brino, al 48', si spinge in avanti e batte dall'altezza del dischetto del rigore mancando di poco il raddoppio. Poi è la volta di Baisi (53') a concludere con una zuccata respinta da Fontana un'azione seguente a calcio d'angolo. Schillirò, al 53' gira a rete dal limite dopo un assolo impegnando Pozzani a terra. L'Alessandria si scuote e dopo aver sostituito Manueli con Di Prospero (18') fruisce della massima punizione per un fallo su Dalle Vedove (82'), stretto in area da De Luca e Brusadelli. Baisi, dopo due minuti di discussioni e l'espulsione di D'Alessi, calcia debolmente e Fontana riesce a respingere. (La Stampa - Ed. Sport - Giuseppe Fedi) Risultati: Belluno - Monza 2-0 Bolzano - Vigevano 1-0 Gavinovese - Lecco 1-1 Legnano - Mantova 1-0 Padova - Savona 1-1 Seregno - Clodiasott. 5-0 Trento - Pro Vercelli 1-0 Udinese - Derthona 0-0 Venezia - Solbiatese 0-0 CLASSIFICA: Alessandria p.28; Venezia, Lecco 26; Udinese 23; Belluno 22; Monza 21; P. Vercelli, Trento 20; Seregno, Bolzano, Mantova 19; Vigevano, Solbiatese 18; Gavinovese 17; Legnano, Padova 16; Clodiasott. 15; Savona, Triestina 12; Derthona 11 *una gara in meno Marcatori: 11 reti: Zanolla (Mantova); 8 reti: Ballarin (Belluno); 7 reti: Ulivieri (Gavinovese), Mongitore (Trento), Bellinazzi (Venezia), 6 reti: Baisi (Alessandria), Sanseverino (Monza), Rossetti e Sollier (Pro Vercelli), Panucci (Savona), Canzi (Seregno). Il punto sul campionato La Gavinovese ha bloccato sul pari il Lecco: vigorosa la prova della squadra di Hanset: il Lecco ha avuto un brillante avvio, la Gavinovese non ha potuto fare niente di meglio che ostacolare il gioco degli ospiti con un netto sbarramento. La Pro Vercelli a Trento si era presentata con un grande bagaglio di speranze ma ad avere la meglio sono stati i locali. Un Savona sciupone ha mancato a Padova un risultato grosso, uscendo dal campo con un risultato di parità che ha favorito la squadra di casa. L’Udinese era partita a mille per cercare di avere la meglio sul Derthona già nel primo tempo ma non ci è riuscita, avendo avuto più volte la possibilità ma sono caduti nella trappola orchestrata dagli ospiti. Scialbo pari del Venezia sul campo della Solbiatese; nonostante i numerosi attacchi i locali non sono riusciti ad avere la meglio sugli avversari.