Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1969/1970
Serie C
02-11-1969 - Giornata: 8 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Sottomarina US 1 - 2 (0 - 0)
RETI: 85. Coppetti G.[A] 16. Fumagalli [So] , 28. Rizzi [So]

Alessandria US Binelli Pietro, Piacentini Lorenzo [65. Zaio Giampiero], Legnaro (I) Gaetano, Marella Giovanni, Colombo Antonio, Coppetti Giorgio, Berta Massimo, Magri Pier Luigi, Villa (II) Silvano, Frank Ilario, Dori Franco A disp.:(P) Zoppi Lorenzo All.: Manente Sergio

Formazione avversaria
SOTTOMARINA US: Bubacco, Drigo, Gallio, De Faveri, Riccardi, Veglianetti, Tresoldi, De Mitri, Fumagalli, Schiavo, Rizzi. A disp.: Seda, Visentin. All.: Fongaro

Arbitro: Marti (Napoli)
Note
Rigore parato 25. a Marella [A]. Espulso 30. Dori [A] Spettatori: 4.000 circa Angoli: 6-0 Inizio gara ore 14.30

Commento
ABBIAMO PERDUTO E SENZA ATTENUANTI, il cercarle sarebbe veramente assurdo. I gol subiti da Binelli sono stati due, ma sarebbero stati molto di più se gli avanti del Sottomarina non avessero peccato di presunzione. Erano scesi al Moccagatta unicamente per difendersi, poi si sono accorti che l’Alessandria non era poi temibile come qualcuno aveva loro detto. Gli ospiti hanno disputato la loro onesta gara e hanno vinto ridicolizzando un avversario senza idee, senza la volontà di opporsi ai colpi sinistri della sorte. Che dire dell’Alessandria, che alla vigilia del campionato era indicata come una favorita e che invece si trova in fondo alla classifica? Bastano poche parole per liquidare una squadra che con il passare delle domeniche non ha saputo trarre alcun profitto dalle lezioni che gli avversari le avevano impartito. La mediocrità di alcuni suoi uomini è veramente paurosa, disarmante. Che i grigi non possedessero la « marcia » in più per inserirsi tra le prime, lo abbiamo scritto ripetutamente, ma nessuno ha voluto darci retta. Ci vuole tempo, ci è stato risposto, l'undici è stato rinnovato in quasi tutti i reparti. Sono trascorse inesorabilmente diverse settimane ed i risultati non si sono visti anzi sono giunte le sconfitte a ripetizione. Nelle quattro partite giocate al Moccagatta siamo riusciti a totalizzare tre punti, una vittoria, un pareggio e due sconfitte con squadre per nulla irresistibili. Pure la difesa fa acqua da tutte le parti ed i gol fioccano: all'attacco le cose non vanno in modo migliore. Villa schierato al centro dopo mesi di attesa è stato il più intraprendente, ma da solo cosa può fare? Gli sportivi locali non sono ancora riusciti una volta a vedere i propri beniamini giocare con tre punte. La tattica preferita è sempre quella dell'accorta (ma non sempre) difesa che tutti conoscono a memoria visto che è la stessa degli scorsi campionati. Manente, e lo abbiamo anche scritto, aveva parlato di un undici battagliero il cui obiettivo principale sarebbe stato sempre il successo pieno. Per vedere vincere l'Alessandria bisogna attendere il giovedì quando scendono nella nostra città squadrette tipo Cassine che hanno dallo loro solo tanta buona volontà. Nonostante l’esperienza del passato si continuano a ripetere gli stessi errori. Come si può pretendere che gli sportivi portino il loro contributo ad una società che non è in grado di dare loro alcuna soddisfazione? Pure l'osservatore più imparziale che ha assistito alla partita con il Sottomarina, non può che rimanere perplesso e allibito, di fronte allo spettacolo fornito dai mandrogni contro una squadra modesta, ma battagliera Ci sono i se e i ma, ma questi non contano affatto nella classifica. Marella realizzando il rigore avrebbe potuto spalancare le porte alla vittoria, ma se non siamo in grado di trasformare le massime punizioni, che colpa ne hanno gli arbitri e gli avversari? E’ la seconda volta che gli alessandrini mancano dal dischetto il gol che avrebbe potuto dare un volto tutto nuovo al campionato. Era proprio indispensabile che calciasse Marella? Il « libero » non sta certamente attraversando un periodo di piena forma e ciò incide sul morale. C’erano pronti Piacentini, Frank, Villa Sull’espulsione di Dori diremo che l’arbitro ha agito troppo frettolosamente, ma sino a quel momento il quintetto alessandrino che aveva fatto di meritevole? Nulla, nulla, nulla. Abbiamo parlato di uomini fuori condizione: ci riferiamo a Marella incerto e spaurito; a Berta che pur non essendo ala viene ugualmente schierato con la maglia numero sette; a Copetti che ha avuto non meno di tre palle gol oltre a quella messa a segno, quando il risultato dell’incontro era ormai segnato. L’organico dell’Alessandria sin dalla prima giornata era più che mai ristretto: ancora prima che si iniziasse il campionato lo si fece presente ai responsabili e all'allenatore. Le risposte furono molto evasive, ma la conclusione era una sola e che cioè si sarebbe provveduto con spostamento di uomini dell'attacco in mediana e viceversa. Gli errori commessi durante la campagna estiva si sono ingigantiti nelle ultime domeniche. Primo tra tutti quello di insistere su Tomy al centro dell'attacco quando sin dalla scorsa stagione si era constatato che l’ex legnanese non sarebbe riuscito a sfondare. Nello scorso campionato si era fatta sentire la mancanza di una vera mezz'ala di punta, ma nessuno ha pensato che il problema andava risolto. Non c’è che da riporre ogni speranza nei nuovi acquisti novembrini che per il momento sono: Di Vincenzo assente dai campi di gioco da oltre un anno; De Luca che sostituirà con molte probabilità Marella; Bagatti una ala sul viale del tramonto, ma che in passato ebbe pure il suo quarto d’ora di notorietà e Marchetti un mediano mezz'ala. Da Milano si dice dovrebbe giungere Marchi, ma patron Rocco non sembra troppo intenzionato a privarsene. Basteranno i primi quattro per raddrizzare la pericolante barca grigia? Rispondiamo di no in quanto si tratta unicamente di palliativi. Solo con due atleti che potrebbero essere Marchi e un forte mediano si può ancora porre rimedio alla situazione drammaticissima. Due parole su Manente che domenica è stato al centro delle prime ma dure critiche. L'allenatore ha chiesto tempo e gli sportivi hanno accolto il suo desiderio. Dopo otto partite pure lui deve assumersi le sue responsabilità per la conduzione tecnica della squadra che lascia alquanto a desiderare sotto il profilo tecnico-tattico. Manente è un elemento preparato, ma si direbbe che sinora ha avuto delle incertezze veramente gravi nella scelta degli uomini. Dopo la batosta di domenica che crediamo abbia chiuso un capitolo veramente triste, è necessario che tutti si rimbocchino le maniche e si assumano le proprie responsabilità davanti all'opinione pubblica. Non si può continuare oltre ad illudere il prossimo (Il Piccolo) Seconda sconfitta interna dell'Alessandria, questa volta ad opera di un aggressivo e pratico Sottomarina (1-2) applaudito a scena aperta dal pubblico alessandrino con evidente scopo polemico. I grigi, nel momento decisivo della gara, hanno fallito un calcio di rigore con il libero Marella che ha tirato blandamente, «dimenticandosi » poi di approfittare della respinta del portiere. Il pallone era finito ad appena due metri di distanza dall'alessandrino. Poco dopo, l'arbitro, con una decisione assurda, ha espulso Dori togliendo quindi all'Alessandria l'unico attaccante veramente pericoloso. Va aggiunto poi che il primo gol del Sottomarina è nato da un incidente subito da capitan Piacentini (in un rimando 11 terzino s'infortunava ad una caviglia permettendo cosi a Fumagalli di puntare a rete e di realizzare) e che la seconda marcatura è stata favorita dall'inesperienza di un giovane esordiente, Zalo, Impiegato dopo l'incidente a Piacentini nel ruolo a lui inconsueto di difensore. Fatto questo quadro, dobbiamo ricordare che poco prima dell'inizio, l'Alessandria ba dovuto rinunciare all'Impiego di Meriggi e di Chinellato in predicato di lasciare la società (Tomy, come si ricorderà, è stato appena ceduto alla Lazio che lo girerà al Perugia). A conti fatti, dunque. Manente è venuto a trovarsi con undici giocatori contati e cosi si spiega perché ha messo in panchina con 11 numero 13 un esordiente, Zalo, il quale necessitava di giocare in ben altra occasione. Sfortuna ed incapacità, dunque, hanno contribuito nella stessa «misura alla sconfitta dell'Alessandria, ora ultima in classifica. I dirigenti, a cominciare dal presidente Ing. Sacco, stanno facendo tutto il possibile per rinforzare la squadra ma Intanto i grigi continuano a deluderà ed a perdere terreno. Forse 1 nuovi acquisti, cui ne seguiranno altri, permetteranno a Manente di chiudere 1 «buchi» originati da una campagna acquisti poco indovinata (su questa faccenda allenatore e dirigenti si palleggiano lo responsabilità). Ora si stanno pagando quegli errori di valutazione che l'Alessandria è tutta da rifare con molta fatica e altrettanta spesa. Contro il Sottomarina, lo spostamento di Villa al centro dell'attacco è risultato infruttuoso in quanto dopo mezz'ora di gioco è venuto a mancare al!'attaccante l'appoggio del validissimo Dori (espulso per un fallo simulato con molta abilità del terzino Drigo). Con un centrocampo confusionario e a tratti inesistente, con un attacco ridotto praticamente ad un'unità (Berta lavorava arretrato nel tentativo di creare qualche azione) l'Alessandria aveva ben poco da sperare. Il suo unico gol, Infatti, è nato da un cross sulla sinistra di un terzino, Legnaro, che un mediano, Copetti, spediva in rete nel bel mezzo di una mischia. Al 16' Piacentini nel calciare un pallone al infortunava alla caviglia. Per sua sfortuna, la sfera finiva contro l'avversario che lo contrastava. Rizzi, il quale lanciava Fumagalli. Binelli indugiava nell'uscita quel tanto da permettere a Fumagalli di inquadrare lo specchio della porta e di realizzare. Al 28' il raddoppio ad opera di Rizzi. Rimessa di De Favarl a Rizzi che sfuggiva con facilità a Zalo il quale rinunciava persino ad inseguirlo. Rizzi si spostava sulla sinistra, attendeva l'uscita di Binelli quindi calciava in rete. Il gol di Copetti, a 5' dalla conclusione, serviva soltanto ad illudere i tifosi alessandrini i quali si sfogavano alla fine con raffiche di fischi ed una blanda « contestazione » davanti agli spogliatoi nel confronti di dirigenti e giocatori. (La Stampa) Risultati: Biellese - Pro Patria 0-0 Legnano - Udinese 10 Novara - Monfalcone 2-0 Rovereto - Solbiatese 1-0 Trevigliese - Seregno 0-4 Triestina - Treviso 2-1 Venezia - Derthona 0 0 Verbania - Marzotto 1-1 Padova - Lecco 0-0 CLASSIFICA: Legnano p. 11; Novara, Solbiatese, Treviso, Rovereto, Triestina, Lecco 10; Seregno, Biellese e Sottomarina 8; Monfalcone, Udinese, Venezia 7; Alessandria, Verbania, Pro Patria, Padova, Marzotto, Derthona, Trevigliese 6. *una gara in meno Marcatori: 5 reti: Silva (Seregno); 4 reti: Proietti (Legnano), Foglia (Solbiatese); 3 reti: Lojacono (Legnano), Bramati (Novara), Mazzoleri (Seregno), Miorandi (Rovereto), Pedroni (Lecco), Cei (Treviso), Paina (Triestina), Guidetti (Biellese), Bagnoli (V erbania); 2 reti: Tomy e Dori (Alessandria), Ulivieri (Legnano), Gabetto e Gavinelli (Novara), Mainardis (Seregno), Rizzati (Rovereto), Barbaresi e Dalle Crode (Solbiatese), Berzaghi e Giavara (Udinese), Stare (Monfalcone), Simonato e Goffi (Treviso), Gira (Trevigliese), Fumagalli e Rizzi (Sottomarina), Pedrizzetti (Biellese), Badari e Bianchi (Venezia), Ballabio, Sadocco e Maioni (Verbania) Il punto sul campionato Il Novara ha superato il Monfalcone grazie ad una gara accorta nel primo tempo e una ripresa a tutta birra che ha permesso di segnare due reti con le firme di Gavinelli e Gabetto. L'incontro tra Biellese e Pro Patria si è concluso a reti inviolate: i padroni di casa sono stati costretti al pari da una squadra chiusa in difesa. Alla solida difesa del Derthona, sul campo del Venezia, è andato il merito del pareggio conquistato al termine di una gara spigolosa e tecnicamente povera Se una squadra meritava i due punti quella era il Verbania con un gioco giostrato con netta superiorità per gran parte della partita contro il Marzotto. Il Seregno ha fatto suo il match sul campo della Trevigliese, vinto con irrisoria facilità, i punti di forza sono stati le due punte e la difesa. Un gol di Rizzati al 36' ha permesso al Rovereto di battere la Solbiatese.