Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1969/1970
Serie C
21-12-1969 - Giornata: 15 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Trevigliese SC 3 - 0 (3 - 0)
RETI: 4. Chinellato B.[A], 16. Di Giovanni P.[A], 86. Berta M.[A]

Alessandria US Moriggi Avelino, Marella Giovanni, Legnaro (I) Gaetano, De Luca Sergio, Colombo Antonio, Chinellato Bruno, Bagatti Romano, Magri Pier Luigi, Villa (II) Silvano, Berta Massimo, Di Giovanni Pasquale A disp.:(P) Binelli Pietro, Frank Ilario All.: Manente Sergio

Formazione avversaria
TREVIGLIESE SC: Malinverno, Rigamonti, Gira, Consolandi, Trevisan [45. Cremascoli], Maffioli, Postini, Ronchi, Bonacina, Foresti, Locatelli. A disp.: Baroni. All.: Massei Oscar

Arbitro: Levrero Pierluigi (Genova)
Note
Ammoniti Gira [T], Magri [A], De Luca [A] Angoli: 10-8 Spettatori: tre mila Inizio gara ore 14.30

Commento
GRIGI SCATENATI CONTRO UNA MODESTA TREVIGLIESE Tuffo facile nonostante le assenze di Piacentini e Dori © L’Alessandria è ancora alla ricerca del gioco migliore © Domenica il campionato riposa e Manente porta i suoi ragazzi a Gastellazzo contro la Garibaldi La ripresa delle... ostilità avverrà il 4 gennaio a Legnano contro i ”lilla” LA «SPAZIALE» CHE IMPERVERSA SEMBRA avere ricaricato i grigi scesi in campo privi di Dori e di capitan Piacentini. Il forfait di quest’ultimo è avvenuto pochi minuti prima dell’inizio della partita e Manente vi ha ovviato schierando M arella. L’Alessandria non ha dovuto faticare molto per avere ragione di una modesta Trevigliese che ha lasciato quasi sempre inoperoso Moriggi. E’ stato pertanto un monologo dei locali che potevano impinguire ulteriormente il loro bottino solo se Villa e compagni non avessero sprecato tante occasioni. Giudicare la squadra sul metro di questo in contro casalingo, è quanto mai arduo e si rischierebbe di andare incontro a sgradite sorprese. Indubbiamente rispetto ai precedenti impegni si notano dei miglioramenti, ma le lacune da colmare sono ancora molte. Incominciamo ad esempio dalla difesa dove, nonostante gli uomini di retro guardia abbiano fatto appieno il loro dovere, si sono trovati in diverse occasioni con dei buchi alle spalle veramente paurosi. Buon per l’Alessandria che gli avanti avversari non erano certamente dei mostri. In caso contrario Moriggi avrebbe avuto una giornata particolarmente calda. Come sempre si lascia troppo spazio per le manovre: i difensori si racchiudono in un fazzoletto ostacolandosi a vicenda. C’è del malinteso. Per la partita con la Trevigliese c’è la giustificazione dell’assenza di Piacentini e del conseguente spostamento di De Luca a terzino e di Marella a libero. Ciò tuttavia non è bastante per assolvere gli uomini della retroguardia. All’attacco le cose sono sempre andate come era logico sperare. Si corre molto, ma al momento giusto non si riesce mi a trovare l’uomo smarcato per il passaggio finale. Gli spostamenti di Di Giovanni a sinistra , di Bagatti al centro non sempre sono giustificati. Di Giovanni ha corso molto, mai risultati non sempre sono sta ti soddisfacenti. Lo stesso discorso si può fare per Magri, un vero maratoneta, ma che in poche occasioni ha potuto dimostrare quanto vale. Una gara dunque non entusiasmante e che conferma le pecche che vengono regolarmente alla ribalta quando si devono affrontare squadre che vanno per la maggiore. La nota positiva viene dal risultato e dai due punti incasellati che sono poi quelli che contano. Manente dovrà dunque lavora re sodo in questi quindici giorni di sosta del campionato. Alla ripresa delle ostilità c’è la trasferta di Legnano dove Lojacono, con il dente avvelenato, cercherà di fare qualche brutto scherzo agli ex compagni. Approfittando della sosta l’allenatore porterà domenica prossima i suoi uomini a Castellazzo Bormida per un rodaggio con il Castellazzo Garibaldi che comanda la classifica del girone H del campionato di seconda categoria. Sarà questa l’occasione propizia per vedere all’opera qualche giovane quali Preda e Frank che tra le mura casalinghe potrebbero esse re assai preziosi. L’Alessandria è giunta ad un a svolta decisiva: perdere ulteriore terreno nei confronti delle prime — che sono a quattro punti — vuol dire rinunciare ad ogni sogno di promozione. Manente dovrà pertanto giocare le sue pedine. Ed ora due righe di commento sugli impegni futuri della squadra. Al giro di boa non mancano che quattro giornate. I grigi il 4 gennaio saranno a Legnano, quindi ospiteranno il Venezia, andranno poi a Padova per concludere la loro fatica con il Lecco, un altro cliente che ha ambizioni per le zone alte della classifica. Quattro incontri che dovrebbero fruttare ai grigi non meno di sei punti. Compito impossibile? Gli uomini, come abbiamo già avuto m odo di rilevare, non mancano per raggiungere un tale traguardo, ci vuole però un a maggiore concentrazione. Il problem a principale di Manente, sino ad oggi, è stato quello di amalgamare il gioco dei singoli, di sfruttare al massimo le loro capacità. Il tempo ormai è trascorso inesorabile per cui dalla ripresa del campionato non si potrà più indugiare. Con il nuovo anno si rischia dunque grosso, ma è un rischio che si deve correre se si vuole puntare a quell'unica poltrona che sembra essere proibita ai sogni degli aficionados alessandrini. Che sia il 1970 l’anno veramente buono, dopo tanto purgatorio in serie C? E’ la domanda che si pongono un po’ tutti. Auguriamo quindi a Manente e ai suoi ragazzi che il nuovo anno possa effettivamente costituire il trampolino di lancio verso quella sospirata serie B che appare stregata per i colori grigi. Buon Natale e buon anno a tutti... (Il Piccolo - Il Gattopardo) FRASTORNATA LA TREVIGLIESE DAL BRIO DEI GRIGI:0-3 Con una netta vittoria sulla Trevigliese, i grigi alessandrini hanno fatto il dono natalizio ai loro tifosi, riscattando nel contempo le ultime incolori prestazioni. Il successo dell'Alessandria non ammette dubbi: i grigi, messo al sicuro il risultato nel primo tempo, nella ripresa si sono limitati a controllare gli avversari e sul finire della gara hanno arrotondato il punteggio, fissandolo sul 3-0 in loro favore. I grigi hanno dominato i loro avversari, praticando specialmente nel primo tempo, un gioco aggressivo. Al 4' la prima rete alessandrina:- Chinellato scambia con Di Giovanni e quindi, entro l'area ospite, lascia partire un gran tiro che manda il pallone ad insaccarsi a fil di palo. Il raddoppio dei grigi avviene al 16':. su girata di testa di Bagatti, la palla perviene a Di Giovanni, che evita l'uscita di Malinverno e segna a porta sguarnita. Dopo le due reti, il tono del gioco cala leggermente, ma l'Alessandria tiene egualmente in"pugno la partita, rendendosi parecchie volte pericolosa con Villa e Magri. Nella ripresa, forse paga dei due gol, non forza il ritmo e il Treviglio ne approfitta per assumere l'iniziativa e portare qualche insidia alla porta di Moriggi. I grigi contrattaccano in contropiede e al 41' ottengono la terza rete con Berta (La Stampa - Ed. Sport - E.C.) Risultati: Biellese - Rovereto 1-0 Marzotto - Seregno 1-2 Monfalcone - Udinese 0-0 Pro Patria - Lecco 1-2 Solbiatese - Derthona 0 0 Sottomarina - Venezia 1-0 Treviso - Padova 3-0 Triestina - Novara 2 0 Verbania - Legnano 1-0 CLASSIFICA: Novara, Treviso, Triestina, Rovereto p.20; Solbiatese, Lecco 19; Seregno 18; Alessandria 16; Legnano, Udinese 15; Biellese 14; Monfalcone, Sottomarina 13; Derthona, Verbania 12; Pro Patria, Venezia, Padova, Trevigliese 11; Marzotto 8 *una gara in meno Marcatori: 8 reti: Silva (Seregno); 7 reti: Goffi (Treviso), Paina (Triestina); 6 reti: Bramati (Novara); 5 reti: Villa (Alessandria), Foglia (Solbiatese), Guidetti (Biellese); 4 reti: Proietti e Ulivieri (Legnano), Mazzoleri e Ferrari (Seregno), Miorandi (Rovereto ), Dalle Crode e Centazzo (Solbiatese), M edeot (Monfalcone), Fumagalli e Rizzi (Sottomarina), Cugnolio e Pedrizzetti (Biellese), Maioni (Verbania) Domenica di riposo per le squadre. semiprofessionistiche. Come ogni anno in occasione delle feste natalizie la serie C si ferma e noi ne approfittiamo per tirare un po' le somme. Mancano quattro incontri al termine del girone d'andata e tutto, sia in testa che in coda, è molto nebuloso. L'attuale classifica è divisibile in due parti ben distinte; entrambe comprendono dieci squadre e, tranne pochissime eccezioni, tutto si sta svolgendo all'insegna dei pronostici della vigilia. A comandare il gruppo troviamo quattro compagini di cui il solo Rovereto rappresenta la sorpresa. I bianconeri di Giavara stanno conducendo un campionato esaltante malgrado abbiano rifatto ex novo la squadra che tanto brillantemente aveva, lo scorso anno, conquistato la promozione in C. Il trainer Roveretano ha indubbiamente compiuto un'ottimo lavoro perchè non è certo facile amalgamare in cosi breve tempo tanti uomini provenienti dalle più disparate categorie. Treviso, Novara e Triestina stanno mantenendo fede ai pronostici e lo stanno facendo, specialmente il Treviso, con una regolarità impressionante, proprio da grande squadra. Non dimentichiamo che i trevigiani hanno in quindici partite, perduto una sola volta e proprio a Trieste dove sinora la sola Solbiatese è riuscita ad aggiudicarsi un punto. Il Novara dopo un inizio decisamente negativo, 4 punti in 5 partite, ha intrapreso quella serie favolosa che gli è valsa 16 punti in 9 incontri. Alle spalle di questo poker di squadre troviamo il Lecco e la Solbiatese, vale a dire una nobile decaduta dell’estate scorsa e la solita squadretta tutto pepe che ogni anno Carabelli ha il piacere di vedere nelle posizioni di avanguardia. I lariani di Lupi hanno a suo tempo condotto una campagna acquisti molto intelligente conservando i "vecchi” più in salute ed aggiungendo pedine adatte ad un torneo duro e logorante com’è quello della C. Poi troviamo un'altra matricola, il Seregno, che pur cambiando ben poco sta andando a gonfie vele ligia alla teoria che il calcio è fondamentalmente un gioco di équipe. I vari Silva, Ferrari e Mazzoleri, i goleadors della squadra, forti dell’intesa raggiunta lo scorso campionato, segnano che è un piacere e con i goals ovviamente vengono anche i grossi risultati. A quota sedici "vegeta" l'Alessandria, una squadra che non è ancora riuscita ad esprimersi al meglio pur se dotata di ottime individualità; inoltre ha sbagliato fino a questo momento la bellezza di tre calci di rigore determinanti che l’hanno privata di almeno altrettanti punti. Con Udinese e Legnano, si chiude il primo gruppo di squadre cui accennavamo all’inizio. Tale gruppo, a nostro avviso, è costituito da quegli "undici" che possono considerarsi in corsa per la promozione. A dire il vero sia l’Udinese che il Legnano non danno l'idea di essere granché, ma il distacco che esse hanno dalle prime, giustifica la loro presa in considerazione. Dalla Biellese, punti 14, al Marzotto fanalino di coda, si può già incominciare a parlare di lotta per la retrocessione. Tra le "inguaiate", troviamo anche compagini di tutto rispetto come Venezia e Padova che risentono del caos esistente tra le file dirigenziali. Entrambe hanno cambiato allenatore nella speranza di risollevarsi, ma a quanto sembra il male era e rimane un altro. Malgrado il terz'ultimo posto è da segnalare la bella ripresa, dopo un avvio preoccupante, del Derthona che, tecnicamente assai povero è riuscito ad ovviare a tale manchevolezza con una volontà davvero rimarchevole. Solito tran tran per le varie Sottomarina, Monfalcone, Verbania e Trevigliese. Tutti gli anni queste squadre, già dalle prime domeniche si trovano invischiate nei meandri del fondo classifica e sino alla fine è un continuo lottare a denti stretti. La Biellese, con una squadra giovane e battagliera ha fornito più di una prestazione esaltante, ma inevitabilmente ogni tanto la sua mancanza di carattere gli ha giocato brutti scherzi. Pro Patria e Marzotto, oggi come oggi, sono le squadre che più di ogni altra sembrano stentare a tenere il ritmo; si tratta di compagini rifatte di sana pianta e per giunta senza spendere e quindi il salvarsi per il rotto della cuffia sarà per loro come aver azzeccato un terno al lotto. La situazione alle soglie della ripresa del torneo è dunque questa; si tratta indubbiamente di una situazione che si presta a mutare in un batter d'occhio, ma le favorite sono tutte lì pronte a sfruttare reciproci passi falsi. L’irrazionalità del calcio ha pur sempre qualcosa di razionale. (Il Piccolo)