Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1969/1970
Serie C
04-02-1970 - Giornata: 17 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Venezia Calcio 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria US Moriggi Avelino, Piacentini Lorenzo, Legnaro (I) Gaetano, Marella Giovanni, Colombo Antonio, Chinellato Bruno, Berta Massimo, Marchetti Mario, Villa (II) Silvano, Di Giovanni Pasquale, Dori Franco A disp.:(P) Binelli Pietro, Frank Ilario All.: Manente Sergio

Formazione avversaria
VENEZIA CALCIO: Favaro, Rigo, Santarello, Bertollo, Zanon, Del Zotto, Ghedin, Scarpa, Bianchi, Badari, Fregonese. A disp.: Terreni, Minozzi. All: Sereni Giorgio

Arbitro: Lavetti Domenico (Bergamo)
Note
Ammoniti: Rigo [V], Ghedin [V], Colombo [A], Badari [V], Scarpa [V], Favaro [V] Spettatori: 2000 Giornata grigia e fredda con nebbia che nella prima parte dell’incontro ha reso problematica la visibilità. Recupero della gara rinviata il 11.01.1970 Inizio gara ore 14.30

Commento
Alessandria - Venezia 0-0 Verbania - Padova 0-1 Pro Patria - Udinese 0-1 Biellese - Trevigliese 0-0 UN ALTRO PREZIOSO PUNTO PERSO DAI GRIGI MERCOLEDI CON IL VENEZIA Domani Ï Alessandria in trasferta ad Udine I grigi, mercoledì scorso hanno pareggiato anche con il Venezia raggiungendo il mortificante bilancio di dieci punti persi al Moccagatta durante la torrente stagione! Ma non vi è solo questo: nel giro delle tre partite casalinghe tanto attese (Lecco, Derthona e Venezia) si è raggiunta la pochezza di tre punti ai fini della classifica, buttando all’aria qualsiasi possibilità di formulare un pensiero per la promozione. Oggi come oggi parlare di -reinserimento nella lotta per il primato significherebbe, pur con tutto l’ottimismo di questo mondo, aver portato il cervello all’ammasso. L’Alessandria non può certamente imprecare contro la sfortuna in quanto i risultati la dimostrano in tutti i modi. L’attacco è mancato nella soluzione del gol anche se qualcuno (nel caso potrebbe essere lo stesso Manente) sarebbe in condizione di affermare che i tiri in porta ci sono stati purtroppo annullati nella conclusione dalla bravura dei portieri avversari, oppure dai pali. Noi, evidentemente, non comprendiamo questo discorso, però vorremmo che ci fosse spiegata la ragione per cui le altre squadre o di riffa o di raffa (come si dice nel clan grigio) il gol della vittoria riescono sempre ad acciuffarlo. E poi ci sono gli errori. L’errore di una formazione (quella contro il Venezia tanto per fare un esempio) che poteva essere rimediato con l’innesto di Frank quando era ormai chiaro che M archetti non riusciva ad inserirsi nella manovra dei compagni Frank, tredicesimo, non lo abbiamo inventato noi ma lo stesso allenatore che l’ha portato in panchina: quindi, se c’era, era logico che lo si sfruttasse al momento opportuno. Questo nel particolare riferimento del recupero di mercoledi, anche se torna il direttore generale, in questa occasione. di una squadra stanca, opaca rispetto alle prestazioni precedenti. Domani, domenica, si va a Udine e per l’Alessandria il campionato si può definire di attesa. L'attesa della fine del torneo, oppure quella del succedersi di miracoli a tal punto da creare nuove speranze. I calcoli aritmetici non sono possibili. Manente, stando ad alcune dichiarazioni fatte in settimana, riporterà in squadra Bagatti e Magri e lascerà probabilmente fuori Piacentini per concedergli un turno di riposo. E ’ pronto De Luca, che dovrebbe giocare in sostituzione del terzino E qui siamo nuovamente agli interrogativi: Piacentini, domenica con il Derthona, non aveva soddisfatto nel mentre mercoledì, con il Venezia, e stato tra i migliori della difesa. Parlando di un rientro di De Luca non sarebbe meglio un ritorno nel proprio ruolo di battitore libero? Adesso ci verranno a dire che noi facciamo la squadra, che vogliamo imporre questo o quell'altro giocatore ma in effetti le cose non stanno cosi, noi riportiamo una voce generale dei tifosi, quella stesse che mercoledì ad un certo momento della ripresa, chiamava a tamburo battente, l'innesto di Frank al posto di Marchetti. Questo è tutto, almeno per il momento. Saremmo lieti che i fatti nel futuro, ci dessero torto. Un ritorno dell'Alessandria in serie B non sarebbe soltanto grossa soddisfazione per i dirigenti o per i tifosi m a anche per noi tutti che dei grigi scriviamo da tempo senza avere mai la possibilità di gridare ai quattro venti « l’Alessandria è grande, è fantastica! (Il Piccolo - Franco Benzi) PAREGGIO DELL'ALESSANDRIA Il ricordo della bella vittoria ottenuta dal grigi nel derby con il Derthona è stato cancellato oggi nel recupero con il Venezia: l'Alessandria si è fatta imporre il pari (0-0) in una gara modestissima sul piano tecnico, appena sufficiente su quello agonistico. L'undici di Manente ha avuto poche occasioni per segnare ma è riuscito sempre a sprecarle in malo modo: un palo di Chinellato e due grandi parate di Favaro completano il quadro della gara di attacco degli alessandrini, i quali hanno quasi tutti risentito della prova di domenica scorsa non rendendo, quindi, come nelle loro possibilità. A Chinellato, in particolare, è mancata la consueta lucidità nell'impostore il gioco mentre a centrocampo un confusionario Marchetti ha fatto largamente rimpiangere Magri, tenuto precauzionalmente a riposo. L'Alessandria ha attaccato per quasi tutta la partita senza avere però le idee chiare; il Venezia, dal canto suo, ha badato essenzialmente a difendersi tanto che ha schierato uno stopper, Ghedin, all'ala con il compito di controllare Di Giovanni, lasciando all'attacco praticamente solo Bianchi. Ciononostante, approfittando delle frequenti pause dei grigi, i veneziani hanno tentato qualche puntata in avanti e sono riusciti anche a impegnare Moriggi, non sfruttando ira l'altro una clamorosa occasione agevolata dall'arbitro (una direzione piuttosto scialba) che non si era accorto del netto fuorigioco di Bianchi lanciato a rete da un passaggio fatto da Badari con le... inani. Il signor Lavelli cercava di rimediare « inventando » un fallo dello stesso Bianchi su Marella nel momento in cui il centravanti, quasi davanti a Moriggi, si apprestava a tirare. Le occasioni dell'Alessandria si possono così riassumere: colpo di testa di Dori (8') con deviazione di pugno in angolo da parte di Favaro; un tiro-cross di Dl Giovanni (10') corretto di testa verso la porta da Villa con un nuovo ottimo intervento di Favaro nella ripresa, un palo dl Chinellato (2') con il portiere oramai battuto, un tiro altissimo di Berta (12') da posizione favorevole, un errore clamoroso di Legnaro (27') che calciava alle stelle mentre al 32' Villa in piena area sprecava l'ultima grossa occasione. (La Stampa - Ed. Sport - Giorgio Gandolfi) CLASSIFICA: Novara p. 28; Treviso 27; Rovereto 26; Lecco 25; Solbiatese, Triestina* 24; Seregno 23; Alessandria 22; Legnano, Sottomarina 20; Udinese, 19; Verbania, Monfalcone, Trevigliese 17; Biellese, Padova 16; Venezia 15; Derthona, 14; Pro Patria, Marzotto 13 una gara in meno