Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1969/1970
Serie C
08-02-1970 - Giornata: 21 - Udine - Moretti


Udinese AC - Alessandria US 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria US Moriggi Avelino, De Luca Sergio, Legnaro (I) Gaetano, Marella Giovanni, Colombo Antonio, Chinellato Bruno, Preda Claudio, Magri Pier Luigi, Villa (II) Silvano, Berta Massimo, Di Giovanni Pasquale [46. Frank Ilario] A disp.:(P) Binelli Pietro All.: Manente Sergio

Formazione avversaria
UDINESE AC: Miniussi, Moruzzi, Caporale, Fedele, Zampa, Ramusani, Calisti, Giavara, Pezzatini, Maiani, Berzaghi. A disp.: Lattanzi, Tuttino. All: Comuzzi Luigi

Arbitro: Vannucchi Vittorio (Bologna)
Note
Spettatori: 2000 Angoli: 6-3 Terreno in buone condizioni, cielo coperto Inizio gara ore 14.30

Commento
FRANK GRANDE AD ALESSANDRIA DOMENICA RIPOSO Troppi gli errori tattici © Fatali ai ’’grigi” i nove punti perduti al « Moccagatta » © La promozione rinviata, per l’ennesima volta, al prossimo anno LA VITTORIA SUL DERTHONA NEL PICCOLO DERBY, come avevamo previsto, non è servita al rilancio dei grigi che mercoledì scorso sono incappati, nel ricupero con il Venezia, in una delle troppo numerose giornate no. Ora, dopo il pareggio conseguito a Udine, patria di Manente, il rammarico per i punti perduti in casa diviene ancora più cocente. L’Alessandria aveva a disposizione in tre partite casalinghe i punti necessari per compiere un grande passo di avvicinamento al Novara. Perdendo con il Lecco e pareggiando con i lagunari, il magro bottino di tre punti su sei, le ambizioni di promozione di domenica scorsa. In media inglese siamo a — 9 mentre il Novara è a meno 3. Considerato che la media promozione è di — 2 o — 3, i « nostri » dovrebbero vincere tutte le gare interne e conquistare sei vittorie lontano dal Moccagatta. Praticamente impossibile sperare nel miracolo. Un vero peccato l’aver buttato alle ortiche i tre punti delle ultime partite. Dei ventidue punti incasellati undici sono stati raggranellati al « Moccagatta » e gli altri in trasferta. Perfetta media per quanto riguarda i confronti esterni, ma fallimentare per il resto. Sul campo amico sono stati lasciati agli avversari nove punti, un po’ troppi per chi culla ambizioni di promozione. L'Alessandria edizione 1969 - 70 sta ricalcando le orme di quella della passata stagione. Manente è riuscito a conservare alla squadra T etichetta di un gioco redditizio, lontano dal pubblico amico, ma non a modificare il gioco quando si tratta di affrontare gli avversari sul proprio rettangolo. Contro il Lecco ed il Venezia ne abbiamo avuto la riprova. Nonostante che in più di una occasione la maggioranza avesse fatto rimarcare la necessità di puntare su schemi più aperti, il tecnico è rimasto sordo. L'ultima ala vera che abbiamo visto al Moccagatta era Oldani: da allora, pur disponendo di atleti adatti, si è sempre ricorsi a tattiche astruse che prevedevano un infoltimento del centrocampo sempre a scapito dell'attacco. Questo errore tecnico lo si sta pagando duramente e, siamo certi che nel prossimo confronto con il Seregno, le estreme rimarranno tali solo per i numeri che portano sulla maglia. Contro i neroverdi, pur avendo in difesa un uomo libero (Legnaro) Berta ha continuato a mantenersi in posizione arretrata affiancando T acerbo Marchetti e un opaco Chinellato. Per l’intera partita si è difeso il risultato nullo che a noi non serviva proprio niente. I tifosi hanno atteso invano che dalla panchina partisse l'ordine di inserimento di Frank: pur giocando male si è preferito fare affondare la barca. Sui banchi di scuola abbiamo appreso che le più grandi battaglie sono state sempre vinte sui campi e non stando a tavolino. Ci meraviglia pertanto la condotta tenuta dall'allenatore visto che a Udine, stando alle cronache, Tincerimento di Frank all'ala ha dato nuovo vigore ad un undici che sino a quel momento non aveva certamente brillato nelle conclusioni a rete. Ora che il salto in serie B è nuovamente rimandato al prossimo anno (gli sportivi ci sono ormai abituati) non sarebbe il caso di insistere sui giovani lasciando in disparte alcuni senatori che non hanno corrisposto alle aspettative? E’ una domanda interessante visto che sarebbe assai utile pensare in tempo al futuro. Valorizzare dunque i novellini e cercare soddisfazioni nei risultati sarebbe la cosa più saggia. Pensiamo che i dirigenti siano dello stesso parere. Cullarsi in ulteriori illusioni non serve proprio a nessuno. Questo è tutto, visto che i buoni suggerimenti cadono nella maggior parte dei casi nel vuoto (Il Piccolo - Il Gattopardo) I GRIGI SFIORANO IL SUCCESSO A Udine la squadra di Manente si è trasformata dopo l'ingresso del 13 Frank - Villa fallisce il gol della vittoria Il tredicesimo giocatore ha salvato l'Alessandria a Udine. E' stato proprio Frank, subentrato nel secondo tempo all'ala sinistra Di Giovanni, a far cambiare faccia a una partita che, dopo un tempo, non pareva promettere niente di buono per la formazione di Manente. Il cambio ha completamente trasformato la compagine alessandrina che è andata addirittura vicino al gol. Il pallone d'oro lo ha avuto sui piedi il centravanti Villa II verso la fine dell'incontro. Il centravanti, però, anziché colpire il pallone, con forza e sicurezza ha cercato invece il pallonetto e ha così permesso all'estremo difensore bianconero dì parare. In precedenza l'arbitro aveva sorvolato su un atterramento in area dello stesso centravanti da parte del libero Ramusani. Se l'Alessandria si fosse trovata a giocare in casa, probabilmente l'arbitro non avrebbe avuto esitazione a indicare il dischetto del rigore. Al « Moretti » invece ha fatto finta di non vedere e sbracciandosi ha invitato i giocatori a continuare. Il primo tempo è stato piuttosto difficile per gli alessandrini, apparsi come disorientati di fronte alla dinamicità dei padroni di casa. Sotto la porta di Moriggi si sono create paurose mischie che gli attaccanti friulani non hanno saputo sfruttare. Forse in questa prima parte della gara i piemontesi hanno avuto il torto di stringersi un po' troppo in difesa, rinunciando completamente a ogni velleità offensiva. E' il caso di dire che contro un'Udinese ancora una volta confusionaria e priva di idee, l'Alessandria per non voler rischiare ha perso l'occasione di conquistare tutta la posta in palio. (La Stampa - Ed. Sport - G.C.) Risultati: Derthona - Triestina rinv. Lecco - Biellese 2-1 Legnano - Trevigliese 2-0 Monfalcone - Sottomarina 1-1 Padova - Rovereto 0-0 Pro Patria - Marzotto 0-0 Seregno - Verbania 0-0 Solbiatese - Treviso 1-1 Venezia - Novara 1-1 CLASSIFICA: Novara p. 29; Treviso 28; Rovereto, Lecco 27; Solbiatese, 25; Triestina*, Seregno 24; Alessandria 23; Legnano 22; Sottomarina 21 ; Udinese 20; Monfalcone, Verbania 18; Padova e Trevigliese 17; Biellese, Pro Patria, Venezia 16; Derthona, Marzotto 14 due gare in meno una gara in meno Marcatori: 9 reti: Silva (Seregno); 8 reti: Medeot (Monfalcone) e Goffi (Treviso); 7 reti: Bramati (Novara), Rizzi (Sottomarina) e Paina (Triestina o 6 reti: Villa II (Alessandria), Ulivieri (Legnano), Ferrari (Seregno), Massucco, Rovereto), Foglia (Solbiatrse); 5 reti: Carrera (Novara), Rizzati (Rovereto), Dalle Erode (Solbiatese), Cei (Treviso), Fumagalli (Sottomarina), Guidetti e Cugnolio (Biellese) Il punto sul campionato La seconda giornata del Girone di ritorno, non ha visto mutamenti in vetta alla classifica in quanto il Novara ha saputo conquistare almeno un punto nella difficile trasferta di Venezia, contro i nero verdi ringalluzziti per il pareggio imposto all’ Alessandria nella partita di ricupero. Per la. vittoria finale, scartata la Solbiatese ed anche il Rovereto (se pur ottimo) causa le impossibilità tecniche di affrontare un campionato oneroso come quello della B, rimangono Novara, Treviso, Lecco, Triestina, rispettivamente a quota 29, 28, 27 e 24 (ma la squadra rosso-alabardata ha una partita in meno). E l’Alessandria? Non avendo approfittato del ricupero per fare pieno bottino; ora come le stelle sta a guardare, ma non inerte (il pareggio con l’Udinese lo dimostra) aspettando i passi falsi delle avversarie, unica sua speranza. Il resto del calendario vede il Lecco- avvantaggiato con 9 incontri casalinghi e 8 fuori e le altre, compresa la squadra grigia, viceversa. Saranno quindi, come per la prima parte del campionato, gli scontri diretti a decidere, naturalmente con Rovereto, Solbiatese ed anche Seregno terzi incomodi. In sintesi la seconda giornata si è presentata così: Il Venezia contro il Novara ha giocato una grossa partita e lo avrebbe potuto battere agevolmente se non avesse buttato al vento le occasioni. Con un tocco poi, maldestro ... di Scarpa ha regalato il pareggio. La fortuna sembra assistere le capoliste, infatti a Solbiate il Treviso ha pareggiato al 92’ dopo che i lombardi avevano fallito un rigore! Il Lecco in casa ha fatto sua la posta contri< una non irresistibile Biellese, mancando anzi molte occasioni. La Biellese quindi arranca nel fondo classifica con Venezia, Pro Patria, Derthona, (in piena crisi dirigenziale e tecnica) e Marzotto. 11 derby milanese Legnano - Trevigliese, ha visto la vittoria dei lilla con il nostro Lesca sugli scudi, ormai avviato verso il successo personale (Juventus?). Quattro i rigori concessi, tre realizzati: Baccari (Monfalcone) Bianchi (Venezia) Fornara (Biellese); uno sbagliato: Barbaresi (Solbiatese). Espulso Bulli (Rovereto). Una partita rinviata per nebbia: Derthona-Triestina. (Il Piccolo)