Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1969/1970
Serie C
15-02-1970 - Giornata: 22 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Seregno FBC 1913 2 - 1 (0 - 0)
RETI: 64. Magri P.[A], 77. Di Giovanni P.[A] 48. Doldi [Se]

Alessandria US Moriggi Avelino, De Luca Sergio, Legnaro (I) Gaetano, Marella Giovanni, Colombo Antonio, Chinellato Bruno, Berta Massimo, Magri Pier Luigi, Villa (II) Silvano, Di Giovanni Pasquale, Frank Ilario A disp.:(P) Binelli Pietro, Coppetti Giorgio All.: Manente Sergio

Formazione avversaria
SEREGNO FBC 1913: Spreafico, Santi, Giovannini, Pavesi, Ferrerio, Rizzi, Mazzoleri, Cappelletti [58. Formenti], Ferrari, Pozzato, Doldi. A disp.: Battistini. All.: Ghioni Livio

Arbitro: Rodomonti Pasquale (Teramo)
Note
Espulsi 30. Frank [A], 71. Colombo [A], Doldi [S]. Ammoniti: Ferrari [S], Pavesi [S], Berta [A] Spettatori: 4000 Angoli: 9-2 Cielo sereno, ottimo fondo del campo, visibilità buona Inizio gara ore 14.30

Commento
Recuperi: Legnano - Pro Patria 0-2 IN NOVE SI GIOCA MEGLIO CHE IN UNDICI: PERCHE' ALESSANDRIA-SEREGNO: QUASI UN DRAMMA # I GRIGI SENZA GIOCO FATICANO, SI INNERVOSISCONO (DUE ESPULSIONI), SI TROVANO IN SVANTAGGIO, MA RIMONTANO CON LA FORZA DELLA DISPERAZIONE # POVERTÀ’ DI GIOCO E DI IDEE ALESSANDRIA-SEREGNO: si è sfiorato il dramma sportivo; si è assistito ad episodi che nulla hanno a che vedere con il calcio; uno scontro più che un incontro. La vittoria strappata all’avversario con l’orgoglio e la forza della disperazione ha evitato ulteriori episodi gialli. La Società sarà severamente punita ed ancora u n a volta il castigo cadrà sui dirigenti responsabili delle azioni degli sportivi. In Alessandria - Seregno è accaduto un po’ di tutto: tre espulsi, tre ammonizioni (ma potevano essere di più), calcioni a non finire, lancio di palle di neve in campo in direzione dell’arbitro e, per finire pugilato sugli spalti. Il tifo, nonostante le due squadre abbiano ben poche possibilità di inserirsi nella lotta per il primato, è esploso improvviso, tanto da fare temere il peggio. Qualcuno si domanderà il motivo di tanta reazione visto che le ambizioni sono finite . . . nel cassetto. La risposta è molto semplice: gli aficionados già esacerbati dall’andamento del campionato, hanno assistito ad un incontro nato male prima ancora che le squadre uscissero dagli spogliatoi. La responsabilità questa volta l’addebitiamo, senza attenuanti, a Manente che ha schierato una formazione zoppa, zeppa di mediani e mezze ali e con due punte e . . . mezza, vale a dire Villa, Di Giovanni e Berta. Era pensabile che per un incontro casalingo e con un avversario per nulla trascendentale, si giocasse almeno con quattro punte vere: è questo un desiderio che rimarrà tale fino al prossimo anno. Le posizioni occupate in campo da Berta e dallo stesso Frank sono parse ai più insensate. Frank è stato subito sacrificato come mezza punta, a centrocampo, dove maggiore era l’assembramento di uomini. Il giocatore sottoposto ad un martellamento di calci e gomitate da parte di Pavesi (senza che Rodomonte alzasse un dito) e con ben poche possibilità di inserirsi nel clima della gara, ha finito per perdere la tramontana facendosi espellere, giustamente, ma stupidamente, per fallo di reazione. L’ Alessandria ha manovrato nettamente divisa in due tronconi; il motto era: tutti all’inseguimento della sfera; non importa mantenere la posizione. In questo clima tu t t’altro che idilliaco per il gioco offensivo e difensivo, è giunta la mazzata del goal propiziato da un altro errore imperdonabile di Marella, che si ferma per reclamare il fuori gioco lasciando libero l’avversario. Così oltre il danno pure la beffa. Il nervosismo è aumentato a dismisura ed in questo contesto bisogna vedere lo scontro tra Colombo — che sino a quel momento aveva svolto il compito con molta diligenza — e Doldi. La metamorfosi dei grigi è avvenuta dopo l'allontanamento dei due giocatori grigi. Non affermiamo una cosa assurda dicendo che i locali si sono ripresi solo dopo che le file erano state falcidiate. Quello spazio che si era vanamente cercato lo si è trovato solo dopo il forfait obbligato di Frank e Colombo. La manovra dei centrocampisti sino a quel mo mento farraginosa, con un Magri dai riflessi annebbiati e con un Chinellato che non trovava la giusta misura, si è snellita. Villa e Di Giovanni hanno trovato finalmente la possibilità di operare in zone libere senza l’assillo del compagno che ti soffia sulla nuca. La rimonta che sembrava impossibile si è concretizzata nel volgere di una decina di minuti. Prima Magri e poi Di Giovanni (sempre splendido per volontà) hanno fatto secco un avversario che poteva essere messo k. o. sin dal primo tempo, solo se si fosse giocato con maggiore discernimento. Pure Legnaro che nella prima frazione di gioco non era riuscito a compiere sgroppate sulle fasce laterali, sulle quali gravitavano altri giocatori, ha assunto quel ruolo di terzino di punta che lo contraddistingue per rendimento. E’ stato ampiamente dimostrato che solo operando con manovre ariose si riesce a sorprendere l’avversario che difende a denti stretti lo zero a zero. Diremo di più: senza l’espulsione di Frank prima e quella di Colombo poi, i grigi difficilmente sarebbero riusciti a fare loro l’intera posta. Le conclusioni le può trarre ogni sportivo. La vittoria sul Seregno invece costerà oltre alle squalifiche di Frank e Colombo, una pena pecuniaria notevole che si poteva evitare schierando un undici i cui atleti avessero occupato ruoli ben definiti. E’ dall’inizio del campionato che l’Alessandria disputa gli incontri casalinghi lasciando mano libera agli atleti per cui tutto è lasciato all’inventiva, alla giornata di vena. Mancando uno schema e la sicurezza nei propri mezzi, il nervosismo cresce a dismisura con il risultato che tutti conoscono. Allenare u n a squadra non è facile e, su questa constatazione siamo tutti d ’accordo, però il volere adottare tattiche astruse dimenticando negli spogliatoi elementi che garantiscono una maggiore resa è errore imperdonabile. All’ala si schiera u n ’aia e in difesa un terzino e non una mezz’ala: sono concetti elementari che invece nella nostra città assumono forme strane, inconcepibili. Di questi errori nel campionato 1969 - '70, ne sono stati compiuti troppi, ma pare che non siano serviti ad aprire gli occhi a chi invece dovrebbe tenerne conto. Quanto accaduto in occasione dello scontro » con il Seregno non dovrebbe essere dimenticato anche per evitare di scatenare la folla. Ci sarebbe da aprire un discorso sui direttori di gara, ma cosa si può dire? L’arbitro h a sempre ragione e l’ing. Sacco ne sa qualcosa in proposito. Non tentiamo allora di imputare le nostre disgrazie agli uomini in giacchetta nera, ma cerchiamo di preparare una squadra che sappia resistere anche ai colpi avversi della sorte. Domenica, per la prima volta, i grigi sono riusciti a rimontare un gol e a vincere: ci sono volute però due espulsioni per scuotere i . . . superstiti dal loro torpore. Dimostrato che gli uomini ci sono, non resta che dare loro una disciplina tattica efficiente senza dovere sempre ricorrere a quegli accorgimenti che invece di semplificare le idee le confondono. Crediamo che Manente saprà trarre profitto da queste critiche mosse non da malanimo, ma unicamente nell’intento di avere una squadra veramente forte. Domenica prossima è in programma la trasferta a Monfalcone, una squadra che nell’andata ci diede il p rimo grosso dispiacere. Vogliamo riprenderci i due punti che ci mancano in classifica? Solo tornandosene con la vittoria il lumicino della speranza potrà essere ravvivato (Il Piccolo - Il Gattopardo) L'ALESSANDRIA IN SVANTAGGIO RECUPERA E BATTE IL SEREGNO I grigi si sono affermati per 2 a 1 - Espulsi Frank, Colombi e Doldi - Nel finale risolve Di Giovanni Sudata ma meritata vittoria dell'Alessandria sul Seregno (2-1) sconfitto con lo stesso punteggio subito dagli alessandrini nel girone di andata. Ad un primo tempo tranquillo ha fatto riscontro una ripresa piuttosto calda: in campo è subentrato un notevole nervosismo, dovuto al gioco maschio degli ospiti che ha provocato la reazione degli uomini di Manente. I falli da ambo le parti non si sono contati più e l'arbitro ha cercato di tenere in pugno la gara ricorrendo alle ammonizioni ed espellendo tre giocatori. Nel primo tempo è stato allontanato dal campo l'alessandrino Frank per un fallo di reazione nei confronti di un avversario; la stessa sorte è toccata nella ripresa a Colombo e Doldl, rei di reciproche scorrettezze. A quanto pare i due hanno continuato lo scontro negli spogliatoi, tanto che appena essi hanno imboccato il sottopassaggio qualcuno ha chiamato a gran voce gli agenti. Non è successo nulla, hanno poi dichiarato i dirigenti, e quindi l'episodio rimane tra le ' cose brutte della partito. L'Alessandria comunque, si è trovata ad un certo punto con due uomini in meno e nella necessità di rimontare una rete che gli ospiti hanno segnato all'inizio della ripresa Infatti non erano trascorsi ancora tre minuti del secondo tempo che un'azione di Mazzoleni è culminata con un lungo cross da destra a sinistra verso il libero Doldi. De Luca si è fermato invocando il fuorigioco, ma l'ala sinistra ha continuato l'azione, battendo Meriggi In uscita, mentre lo stesso De Luca, in ritardo, ha cercato di contrastare l'avversario. Poi al 13' s'è avuto l'episodio della duplice espulsione e set minuti dopo il gol del pareggio alessandrino. Bella discesa di Berta con centro finale: Magri, ben appostato in area, si è esibito in una bellissima mezza rovesciata e al volo ha insaccato alla sinistra di Spreafico. Infine, al 32', il sospirato gol della vittoria alessandrina. Scendono In tandem Villa e Di Giovanni e quest'ultimo, avuta la palla buona dal compagna, scarta due uomini e * fulmina » il guardiano ospite. Come si vede, gli episodi salienti della partita si sono avuti nella seconda parte: nei primi 45 minuti dobbiamo osservare onestamente che l'Alessandria non è riuscita a combinare grandi cose; tra l'altro mancava delle due ali titolari Bagattì e Dori, sostituiti rispettivamente da Berta e Frank. Poi Frank è stato espulso (si era alla mezz'ora di gioco), ma anche quando erano al completo i grigi non hanno dato l'impressione di poter vincere agevolmente; -.ciò In quanto il Seregno si è difeso tranquillamente e l'attacco alessandrino ha balbettato assai in fase di conclusione. Basti dire che il portiere ospite solo due o tre volte è stato impegnato dagli avanti alessandrini, ma senza grande pericolo per la sua rete. Nel primo tempo è stato ammonito anche Ferrari, del Seregno, mentre il pubblico ha disapprovato alcune decisioni dell'arbitro col lancio dì palle di neve in campo. Nel Seregno è stato sostituito nella ripresa Cappelletti, già zoppicante nel primo tempo e confinato all'ala sinistra. (La Stampa - Ed. Sport - Emma Camagna) Risultati: Biellese - Derthona 0-2 Legnano - Marzotto 1-0 Novara - Padova 0-0 Rovereto - Lecco rinv. Sottomarina - Solbiatese 0-0 Trevigliese Venezia 1-1 Treviso - Pro Patria 3-0 Triestina - Udinese 0-0 Verbania - Monfalcone 1-1 CLASSIFICA: Novara, Treviso p.30; Lecco, Rovereto 27; Solbiatese 26; Triestina*, Alessandria 25; Seregno, Legnano 24; Sottomarina 22; Udinese 21; Verbania, Monfalcone 19; Trevigliese, Padova 18; Venezia 17; Biellese, Pro Patria, Derthona* 16; Marzotto 14 *due gare in meno una gara in meno Marcatori: 9 reti: Silva (Seregno); 8 reti: Medeot (Monfalcone) e Goffi (Treviso); 7 reti: Paina (Treviso), Bramati (Novara), Rizzi (Sottomarina); 6 reti: Villa II (Alessandria), Ulivieri (Legnano), Ferrari (Seregno), Massucco (Rovereto), Foglia (Solbiatese); 5 reti: Proietti (Legnano), Carrera (Novara), Rizzati (Rovereto), Dalle Crode (Solbiatese), Cei (Treviso), Fumagalli (Sottomarina), Guidetti e Cugnolio (Biellese); Il punto sul campionato La Serie C si adegua alle sorelle Serie B ed A, con un campionato ancor tutto da giocare: nel fazzoletto di cinque punti ben sette squadre. Sedici partite da disputare. quindi il calcolo delle probabilità ha ancora indice incerto. Domenica prossima tiene cartellone Lecco-Novara con deuteragonisti un Treviso-Marzotto (primo ed ultimo) aperti ad ogni risultato, e Derthona-Rovereto, con i leoncelli fuori-crisi ed inorgogliti per il successo esterno a Biella. Squadre corsare potrebbero essere VAlessandria, la Solbiatese ed una più tranquilla Triestina. Ma passiamo alle partite di domenica scorsa. In casa il Novara non è riuscito ad andare oltre uno scialbo 0-0 con un Padova, travagliato da complessi di ambientamento. Che gli ’’azzurri” stiano entrando in fase calante dopo essere stati campioni d'inverno? Le dirette inseguitrici lo sperano e ne approfittano come il Treviso che ha imposto ai bustocchi un categorico 3-0 declassando i "tigrotti” al rango più modesto di... micini. Non altrettanto hanno fatto la Solbiatese e la Triestina: la prima facendo un buco nell’acqua a Chioggia (0-0): la seconda arenandosi in un risultato tipico dei ”derbies”. I friulani infatti con un gioco più razionale, frutto di una valida impostazione, hanno conseguito il pareggio in casa degli alabardati. Il "clou" della giornata Rovereto-Lecco è stato rinviato causa forza maggiore. Ben trenta centimetri di bianca coltre coprivano il campo e l’unico gioco disputabile con la palla ero quello di... neve. Un altro punto interrogativo dunque che aggiunge una nuova "suspense” al campionato. A proposito di "suspense" veniamo ad Alessandria-Seregno. Gli "azzurri" lombardi, sulle ali di una fama che vuole il "Moccagatta" oltremodo ospitale, sono scesi in campo con una decisione quanto mai proterva a far intera posta o arrogandosi il diritto almeno alla divisione del bottino. Il loro gioco intimidatorio, alcune decisioni arbitrali infelici hanno fatto quasi avverare codeste aspirazioni. Il goal, segnato in sospetto fuori gioco, e il cedimento di nervi di due grigi espulsi con un antagonista rendevano poi i tifosi esasperati ed una nevicata di palle pioveva sul campo facendo temere il peggio. La dea bendata sì, ma con occhio benigno, ci ha messo poi una pezza raddrizzando prima il risultato, indi sovvertendolo. Il Seregno con tanto di naso, il pubblico mandrogno con la gioia più bella perchè sofferta e l’arbitro Rodomonte ridimensionato a... Cameade! In fondo alla classifica sempre più difficile la situazione del Marzotto sconfitto dal Legnano; una boccata d ’aria pura invece per la consorella alessandrina Derthona, vincitrice dell’incontro di Biella con un probante 2-0. Qualcosa da ridire sulla prima rete di Nordio ma il bis dei "leoncelli" non ammette replica. La risalita potrebbe cominciare! La cronaca della terza del girone di ritorno vede: un rigore concesso, uno segnato: Galtarossa (Treviso); 5 le espulsioni: Frank e Colombo (Alessandria), Dolti (Seregno), Fognarti (Solbiatese), Lazzaretto (Marzotto). Una partita rinviata (Il Piccolo)