Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1969/1970
Serie C
22-02-1970 - Giornata: 23 - Monfalcone - Comunale


Monfalcone AC - Alessandria US 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria US Moriggi Avelino, Piacentini Lorenzo, Legnaro (I) Gaetano, Marella Giovanni, De Luca Sergio, Chinellato Bruno, Berta Massimo, Magri Pier Luigi, Villa (II) Silvano, Di Giovanni Pasquale, Coppetti Giorgio A disp.:(P) Binelli Pietro, Marchetti Mario All.: Manente Sergio

Formazione avversaria
MONFALCONE AC: Maschietto, Ceschia, Rigonat, Sortino, Giordani, Bivi, Barassi, Barile, Medeot, Savian, Cossar. A disp.: Nicoli, Merluzzi. All.: Giorgi Ricciotti

Arbitro: Lenardon Fiorenzo (Siena)
Note
Spettatori: 1000 Angoli: 2-4 Cielo sereno e temperatura mite; terreno assai pesante e viscido. Inizio gara ore 14.30

Commento
Recuperi: Venezia - Triestina 0-1 SULLA DIFENSIVA A MONFALCONE ED E' IL SOLITO 0-0 L’Alessandria con due punte valide e molti centrocampisti non osa e ci rimette un punto ■ L’attaccante più incisivo è risultato Chinellato - Ottima prestazione di Di Giovanni - Domenica: la Solbiatese Scrive ”Tuttosport «Se l'Alessandria non ha vinto deve recitare il ” mea culpa " ». Tutti i quotidiani del lunedì si ripetono: è stato un incontro giocato prettamente sulla difensiva; si è badato più a non prendere goal che a segnarne. E’ la solita storia che si ripete, anche se i grigi dimostrano di possedere maggiore tecnica, di essere individualmente superiori. L'errore sta nel manico, considerato che viene riconosciuta all’Alessandria una superiorità, che alla fin fine non ci da, sotto il profilo pratico, punti. Se nel calcio valessero i punti come nel pugilato, saremmo certamente in testa alla classifica con largo vantaggio. Ci vogliono invece i gol e questi ultimi si segnano con il contagocce considerato che giochiamo in casa e in trasferta con mediani che fungono da ali nonostante si sbandieri, alla vigilia, la volontà di vincere. Non si è mai visto nella storia del mondo un esercito vincere standosene in trincea ad attendere che lo avversario si scopra. La stessa storia vale per il calcio. A Monfalcone abbiamo avuto la trovata, non nuova, di Copetti ala sinistra anche se l’avversario non era tra i più temibili. Vogliamo dare uno sguardo alle punte alessandrine? Berta, ala destra, con funzioni di controllore a centro campo; Magri, regista; Villa e Di Giovanni, punte avanzate; Copetti ala tattica, in altre parole altro difensore davanti a Moriggi. Manente sta trasformando l'undici mandrogno in uno dei meno perforabili di tutta la serie C, dimenticando che domenica prossima si gioca in casa. I guai nasco- ! no sempre al Moccagatta quando si tratta di capovolgere la situazione: non è facile trasformarsi in attaccanti quando si è difensori ad oltranza. Se l’Alessandria perderà un'altra volta il campionato (e al momento attuale le speranze sono sempre ridotte al lumicino) è perchè tra le mura amiche non si riesce a fare breccia nelle retroguardie avversarie. Vogliamo fare il conto di quanti punti abbiamo perduto? Dieci punti: quattro pareggi e tre sconfitte. Le vittorie sono state cinque. I grigi hanno realizzato tredici goal su dodici partite, subendone nove. Basta raffrontare questi pochi dati per avere, una esatta visione del rendimento della squadra. Sono queste constatazioni e non considerazioni. Tenuto conto che in trasferta sono stati raggranellati dodici punti contro i quattordici del Moccagatta, appare subito evidente che giocando con maggior raziocinio i grigi si sarebbero trovati se non primi, almeno a ridosso delle primattrici. Nonostante gli innesti dei giocatori "novembrini”, la squadra ha mantenuto lo stesso volto dello scorso anno quando il campionato lo si perse sempre in casa. Il difensivismo ad oltranza crea seri problemi quando pure tra le mura amiche si vuole conservare lo stesso volto. La trovata di Copetti, assente da numerose domeniche, non ci pare delle più indovinate. L’allenatore è Manente e nessuno lo discute: vogliamo invece discutere i risultati che sono quelli che contano. Se manchiamo la promozione la colpa è unicamente nostra e ciò è veramente grave. Come ha detto il tecnico il cammino è ancora lungo: mancano infatti alla conclusione quindici partite e in casa ne disputeremo sette. L’attuale media inglese è di — 9 contro i meno quattro di Treviso e Lecco. Per raggiungere le prime e superarle è necessario vincere almeno quattro partite fuori casa senza perdere quelle al Moccagatta che dovranno essere a punteggio pieno. Un cammino piuttosto difficile,. ma che ci impone di giocare con maggiore dinamica e meno difensivismi. Con i pareggi non si raggiungono certo i famosi cinquanta punti necessari per avere partita vinta: vale allora la pena di rischiare qualcosa in più? E’ la domanda che si pongono gli sportivi convinti più che mai che con gli uomini a disposizione non si doveva mancare il bersaglio. Vedremo cosa capita domenica prossima con la Solbiatese, una formazione che non avendo grandi ambizioni sta disputando un notevole campionato. Dovrebbero rientrare le ali titolari Bagatti e Dori e si spera che giochino effettivamente sulle fasce laterali del campo e non a centrocampo. Il discorso è valido in particolare per Bagatti che dopo le due reti messe a segno con la Biellese, non è più riuscito a trovare la via del goal. Un’Alessandria più garibaldina per tutto l'arco della gara e non solo per il primo quarto d’ora è quello che si attendono gli aficionados che nonostante tutto sperano nel miracolo. Nel calcio tutto è possibile, anche le rimonte che lasciano a bocca aperta, ma i successi si devono cercare con volontà, senza lasciarli al caso. I grigi devono convincersi che hanno le possibilità per fare felici i propri sostenitori, ma senza ricorrere a tatticismi tortuosi, facendo unicamente appello al loro bagaglio tecnico. Vogliamo osare qualcosa in più, gettando l’alchimia alle ortiche o restare nell’anonimato del centro classifica per gridare poi che abbiamo disputato un buon campionato? Gli alessandrini vogliono la squadra in B e non il palliativo di una annata discreta. Su questo, ci pare, non esistono discordanze. (Il Piccolo - Il Gattopardo) "GAZZETTA DEL POPOLO" — «Una faticaccia da incubo e una " suspence " da cardiopalma in questa partita conclusasi col risultato ad occhiali. Comunque si tratta di uno 0 - 0 che calza a pennello, valido, del quale sono rimasti soddisfatti tutti e particolarmente i grigi. La partita non è stata bella dal punto di vista spettacolare, ma su un terreno pesante non poteva essere migliore. Sul piano agonistico invece è stata apprezzabile. Con lo scorrere dei minuti, la fatica ha annebbiato alquanto le idee, ha attanagliato i muscoli e se le azioni non sono state più brillanti, sempre in misura maggiore si è rivelata la generosità degli atleti impegnati nello sforzo. Entrambe le squadre hanno fatto il possibile per non perdere e hanno cercato poi di andare a segno, ma l’attenta vigilanza dei portieri ha negato la via della rete ai palloni insidiosi scagliati nello specchio della porta. Al 37’ del primo tempo Chinellato ha colpito il montante con un gran tiro ad effetto scagliato da fuori area. Nel gioco difensivo i grigi sono apparsi grintosi e talvolta fallosi per i loro interventi senza fronzoli, senza complimenti ». "LA GAZZETTA DELLO SPORT" — «La tradizione che vuole il Monfalcone vittorioso al Moccagatta ma mai vincitore in casa contro i grigi, è stata ancora una volta rispettata. Questa tra il Monfalcone e l'Alessandria è stata la tipica partita sterile conclusasi a reti inviolate. Due compagini pugnaci e volitive quanto si vuole ma oggi decisamente senza smalto. La mancanza di ordine e di chiarezza di idee è stata la caratteristica spettacolare dell’incontro, disputato su di un terreno fangoso ed estremamente viscido. La squadra ospite è partita al fischio di inizio di gran carriera aggredendo gli azzurri, ma è stato, questo dei grigi, un fuoco di paglia che è durato soltanto una decina di minuti. Quindi le ostilità hanno avuto nel proseguo un andamento molto equilibrato, se cosi si può determinare la ripetuta serie di offensive e di contrattacchi lanciati da entrambe le compagini ». "TUTTOSPORT" — « L’Alessandria di Manente è apparsa decisamente superiore sia per la tecnica dei singoli sia per gli schemi che hanno saputo praticare specialmente gli uomini di centrocampo. Di Giovanni ha sovrastato compagni ed avversari per abilità di palleggio e per acume tattico, m a Magri e Chinellato lo hanno sapientemente coadiuvato. Anzi, proprio dal piede di Chinellato è partito l’unico tiro che aveva tutti i crismi per finire in fondo al sacco e che invece è rimbalzato sul montante alla destra di Maschietto. Se i grigi non hanno strappato il successo pieno devono recitare il mea culpa perchè, stante una così chiara differenza di classe, non sarebbe stato davvero impossibile ai piemontesi intascare i due punti solo che avessero spinto in attacco con maggior grinta e maggior determinazione ». Risultati: Derthona - Rovereto 1-0 Lecco - Novara 2-0 Marzotto - Treviso 0-0 Padova - Trevigliese 2-1 Pro Patria - Sottomarina 1-0 Seregno - Triestina 0-1 Solbiatese - Verbania 1-2 Udinese - Biellese 0-0 Venezia - Legnano 1-0 CLASSIFICA: Treviso p 31; Novara 30; Triestina, Lecco 29; Rovereto* 27; Solbiatese, Alessandria, 26; Legnano, Seregno 24; Sottomarina, Udinese 22; Verbania 21; Monfalcone, Padova 20; Venezia 19; Derthona, Pro Patria, Trevigliese 18; Biellese 17; Marzotto 15 una gara in meno Marcatori: 9 reti: Silva (Seregno); 8 reti: Medeot (Monfalcone) e Goffi (Treviso); 7 reti: Bramati (Novara), Rizzi (Sottomarina). Paina (Triestina); 6 reti: Villa II (Alessandria), Ulivieri (Legnano), Ferrari (Seregno), Massucco (Rovereto), Foglia e Dalle Crode (Solbiatese); 5 reti: Proietti (Legnano), Carrera (Novara), Rizzati (Rovereto), Lombardi (Lecco), Cei (Treviso), Fumagalli (Sottomarina), Guidetti e Cugnolio (Biellese), Bianchi (Venezia), Zandoli (Padova), Ballabio e Maioni (Verbania) Il punto sul campionato Lentamente, lentamente sulla vetta della classifica si sta operando quello sgretolamento di ordine da cui potrebbe balzare fuori la capolista ultima, con l'Alessandria in veste di outsider (ma non tanto). Gli scontri diretti sono decisivi: Lecco - Novara lo ha dimostrato. La squadra piemontese da qualche tempo è l'ombra di se stessa: il parco riserve non consente quella linfa continua e vitale per gli opportuni ricambi. Si potrebbe quasi intuire che la squadra azzurra abbia perso la . . . Correrà! Cosi pure il Rovereto aggredito da un Derthona annaspante e animato dalla forza della disperazione ha segnato il passo. Nel corso della partita non è mancata la coda « gialla » con Colondri atterrato da un pugno di Massucco (naturalmente espulso). La vittoria permette ai leoncelli di sganciarsi dal fondo. Hanno approfittato dello stop novarese la Triestina vittoriosa a Seregno con gli alabardati che in contropiede infilano la porta di Battistini; l'Alessandria, che pur non potendo restituire al Monfalcone la preda ghermita al Moccagatta, ha ottenuto un prezioso pareggio, sfiorando la vittoria con un palo colpito da Chinellato: il Treviso che ha impedito ad un Marzotto, sull’orlo del baratro, di tessere la stoffa della vittoria, imponendo un risultato bianco. Gli alti vertici vedono dunque il Treviso in testa (che non convince molto), il Novara col fiatone, la Triestina lanciatissima con una partita da recuperare in casa, ma con un ospite sgraditissimo il Lecco altrettanto lanciatissimo (a pari punti), il Rovereto anch’esso con un match in meno (Derthona) e l'Alessandria. Così sono impegnate nel prossimo turno, un prossimo turno che sembrerebbe improbabile artefice di mutamenti ma che proprio per questo potrebbe riservare delle sorprese: Alessandria - Solbiatese; Novara - Derthona; Sottomarina - Treviso; Trevigliese - Lecco; Triestina - Monfalcone. Ritornando a domenica scorsa fa spicco la vittoria esterna del Verbania a Solbiate e il pareggio della Biellese à Udine; senza storia gli altri incontri. Le note di cronaca raccontano: Un rigore concesso e segnato (Mareghetti - Lecco). Due espulsioni: Jaconi (Lecco) e Massucco (Rovereto). Una autorete: Panisi (Padova) (Il Piccolo)