Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1969/1970
Serie C
01-03-1970 - Giornata: 24 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Solbiatese AS 3 - 3 (0 - 2)
RETI: 60. rig. Legnaro (I) G.[A], 79. Bagatti R.[A], 82. Di Giovanni P.[A] 6. rig. Barbaresi [So] , 33. Fagnani [So] , 85. Dalle Crode [So]

Alessandria US Moriggi Avelino, Piacentini Lorenzo, Legnaro (I) Gaetano, Marella Giovanni, De Luca Sergio [70. Berta Massimo], Chinellato Bruno, Bagatti Romano, Magri Pier Luigi, Villa (II) Silvano, Di Giovanni Pasquale, Dori Franco A disp.:(P) Binelli Pietro All.: Manente Sergio

Formazione avversaria
SOLBIATESE AS: Borghese, Fiorini, Barbaresi, Beatrice, Dorini, Crespi, Dalle Crode, Brusadelli, Foglia, Fagnani, Rampanti [81. Bonifaci]. A disp.: Simionato. All.: Fattori Mauro

Arbitro: Levrero Pierluigi (Genova)
Note
Espulso: Beatrice [S]. Ammoniti: Piacentini [A], Fagnani [S], Crespi [S]. Angoli: 12-2 Spettatori: 4000 Bella giornata di sole, fondo campo ottimo Inizio gara ore 15.00

Commento
Recuperi: Rovereto - Lecco 1-2 ALESSANDRIA IN BI..CICLETTA DOPO IL PREZIOSO PAREGGIO CON LA SOLBIATESE Primo tempo: senza agonismo alla mercé degli avversari Ripresa: rincorsa della disperazione e solito regalo finale agli ospiti — Siamo veramente ridotti male IN ALESSANDRIA-SOLBIATESE NON SONO MANCATE certo le emozioni e le reti. Erano mesi che i tifosi non vedevano tanti gol che, aggiunti ai due rigori, fanno primato o quasi. Osservando l’andamento dell’incontro c’è da dire che l’Alessandria continua a risentire del complesso di inferiorità che l’attanaglia ogni qual volta gioca in casa. Dopo un primo tempo disastroso sotto tutti i profili, c’è stata la tanto attesa riscossa, che ha consentito di ricuperare e passare a condurre, poi la doccia fredda del pareggio regalato agli ospiti. Con questo ennesimo passo falso, le residue speranze di promozione sono naufragate miseramente: con una squadra come quella vista domenica non si possono coltivare ulteriori illusioni per il futuro. La Solbiatese del primo tempo, ha dimostrato, prima a Manente e poi al pubblico, come si deve giocare in Serie C. Indipendentemente dal rigore inventato da Levrero (che nella ripresa compenserà l’errore concedendoci il ’’penalty” che ha consentito ai nostri di dare il là alla riscossa) gli ospiti hanno ridicolizzato gli uomini in maglia grigia. Per quarantacinque minuti Piacentini e compagni, sono rimasti frastornati da quel tourbillon ubriacante, fatto di passaggi in profondità, di improvvisi spostamenti del gioco per cercare il compagno smarcato. Il centrocampo alessandrino, ridotto al normale, avendo schierato questa volta le ali titolari, aveva la parvenza di un colabrodo: faceva acqua da tutte le parti nonostante il gran prodigarsi di Magri. Gli ospiti saltando la fascia centrale del campo, dilagavano — questo è il termine esatto — verso la porta di Moriggi, dove i difensori aprivano larghi spazi consentendo a Foglia, Dalle Crode e Rampanti di m anovrare a loro piacimento. Gli alessandrini stavano alla finestra, inebetiti, increduli per quanto accadeva. Bagatti ’’piantato” a centro campo lasciava via libera a Barbaresi che poteva incunearsi a suo piacimento in appoggio ai compagni c, proprio dal piede di questo terzino, sono partite le puntate più pericolose. Dalla parte opposta Dori pasticciava, si intestardiva nel volere conservare la palla quando era invece necessario liberarsene al più presto. Villa poco servito e per di più, giù di corda, si faceva spintonare dal suo angelo custode. Il volenteroso Di Giovanni col compito di portare qualche pallone, era sempre facile preda della retroguardia, in quanto la tattica era rimasta sempre la stessa: assalto ad ariete, tipo la va o la spacca. Quasi non bastasse, a centrocampo ecco l’evanescente Chinellato che invece di Sondare la palla in profondità preferiva il passaggio di due metri. Ciò che per gli avversari era elementare, diveniva sommamente difficile per i grigi ai quali erano necessari dieci passaggi per avanzare di venti metri. Ad ogni capovolgimento di fronte la freschezza fisica dell’undici di Solbiate, aveva sempre ragione su una retroguardia che non marcava stretto, che concedeva tutto il terreno possibile per la manovra. Un quadro veramente deludente con un undici (quello lombardo) che dopo il regalo del rigore, invece di chiudersi in difesa insisteva in avanti ben sapendo che la retroguardia non avrebbe tenuto saldamente. Stessa musica sino all’episodio del rigore concesso con troppa m agnanimità da Levrero per farsi perdonare il precedente. L’Alessandria, intravista la possibilità del pareggio, facendo più appello a quell’agonismo (che era m ancato nella prim a frazione di gioco), alla forza della disperazione, che agli schemi tattici, riusciva a rimediare il gol con Bagatti, al quale era stato tolto il divieto di starsene a centrocampo. Dopo due minuti ecco la rete di Chinellato, messa a segno per una indecisione di tutto il pacchetto difensivo ospite Vittoria strappata per i capelli? Nemmeno per sogno. La Solbiatese, frastornata per il capovolgimento della situazione, e con il fiato grosso per lo sforzo, si riportava in avanti e su un intelligente cross di Barbaresi (ai lettori distratti ricordiamo che è lo stesso che sorvegliava Bagatti e, che nel 1. tempo aveva compiutole incursioni più pericolose) il solitario Dalle Crode aveva tutto il tempo per fare secco Moriggi che si attendeva qualcosa di più dai colleghi. Così la vittoria, che sembrava veramente piovuta dal cielo', è sfumata con tutte le conseguenze che non stiamo ad illustrare. L’episodio del pareggio illustra, più di tante parole, la situazione attuale della squadra che sembra risentire, con forte anticipo, dei primi tepori della primavera. L’incontro con la Solbiatese ribadisce quanto abbiamo scritto negli ultimi mesi, che purtroppo nessuno ha voluto ascoltare. Come sempre la collaborazione non è stata accettata, con il risultato che tutti possono constatare. Parlando dei singoli potrem mo dire che Bagatti solo nella ripresa si è svegliato da letargo; Dori, a corto di preparazione, non ha dato nessun vero contributo al gioco dei compagni. A differenza di Di Giovanni, sempre pronto a sputare l'anima, Villa non è riuscito ad andare a rete: le rare volte che ha avuto la palla gol, non è stato in grado di concludere. Valido come sempre il contributo di Magri. I difensori hanno lasciato alquanto a desiderare incominciando dall’irriconoscibile Legnaro che l'avversario ha messo più volte in difficoltà. Anche capitan Piacentini non è stato all’altezza delle scorse domeniche: il nervosismo lo ha tradito beccandosi una ammonizione che si poteva evitare .Tra De Luca e Marella il più in vena ci è parso il primo, m a con un Chinellato che non riusciva a legare è difficile dire su chi debba ricadere maggiormente la responsabilità per gli svarioni difensivi. Questo è tutto. La Solbiatese squadra corsara, fatta di giovani e che ogni anno deve smontare il complesso per ricavare il denaro per vivere, ci ha mostrato come si gioca in Serie C. Sfumata la Serie B, l’Alessandria andrà domenica a Busto per incontrare un avversario con l’acqua alla gola: speriamo che i responsabili si decidano a fare giocare dei giovani gettando alle ortiche quella tattica astrusa dei cinque uomini a centrocampo per difendere uno zero a zero che non vale proprio nulla (Il Piccolo - Il Gattopardo) GIRANDOLA DI RETI FRA ALESSANDRIA E SOLBIATESE Partita ricca di colpi di scena, quella tra Alessandria e Solbiatese, conclusasi in pareggio con 3 gol per parte. I grigi, in svantaggio di due reti dopo un'ora di gioco, sono riusciti a rimontare il passivo, così da trovarsi a cinque minuti dalla fine in vantaggio per 3 a 2. Poi si sono fatti raggiungere, pareggiando così una gara che ha avuto due fasi ben distinte e che per poco non ha causato una nuova amarezza al pubblico locale. L'Alessandria ha infatti dovuto subire l'iniziativa di una svelta e ben registrata Solbiatese, e per tutto il primo tempo non è riuscita a combinare alcunché di buono, incassando per di più due reti, òli ospiti sono andati in vantaggio dopo appena sei minuti di gioco, con un calcio di rigore concesso con generosità dall'arbitro. La massima punizione è nata da un fallo di Legnaro su Dalle Crode, commesso sulla linea laterale dell'area di rigore. Anzi, a molti è sembrato che il fallo fosse stato compiuto appena fuori dalla linea, ma il direttore di gara ha indicato senza esitazioni il dischetto degli undici metri e a Moriggi non è rimasto che raccogliere il pallone in fondo alla sua rete sul tiro di Barbaresi. A coronamento della loro superiorità gli ospiti hanno raddoppiato al 33' con Fagnani, lesto a sfruttare un invito di Foglia: cinque difensori alessandrini non sono riusciti a fermare i due avversari, spalleggiati solamente da un altro compagno di squadra. Insomma, la partita era nata proprio male, ed i tifosi parevano ormai rassegnati ad -un'altra prova negativa dei grigi. L'inizio della ripresa ha visto invece i giocatori di Manente scatenati, sebbene senza molto profitto per i troppi errori, per cui si è dovuto attendere fino al 15' per vedere ridotte le distanze. Un calcio di rigore a favore degli uomini di Manente ha bilanciato quello concesso con una certa facilità agli ospiti. Un fallo dì Beatrice in area di rigore quasi sulla linea di fondo ha indotto l'arbitro a concedere la massima punizione, trasformata in rete da Legnaro. Dopo dieci minuti l'allenatore dei grigi ha sostituito De Luca con Berta, nell'intento di dare più penetrazione all'attacco, vista la persistente sterilità. Al 34', finalmente, i grigi sono riusciti a pareggiare: calcio di punizione dal limite battuto da Chinellato. Il pallone viene respinto dalla barriera e perviene a Bagatti. che con un gran tiro riesce a sorprendere l'ottimo Borghese. Un minuto dopo si è ripetuto un fallo di Fiorini su Legnaro (sul tipo dì quello che aveva originato il rigore contro i grigi), ma l'arbitro ha concesso ai locali solo una punizione dal limite dell'area. Al 37' l'Alessandria ha segnato la sua terza rete: corner di Di Giovanni, testa di Chinellato e gol. A questo punto pareva che la gara fosse finita con la vittoria dei grigi, ma a cinque minuti dalla fine Dalle Crode ha pareggiato ancora le sorti della partita, segnando di testa su cross di Foglia. Nel frattempo Bonifaci è entrato al posto di Rampanti, mentre è stato espulso Beatrice per proteste. (La Stampa - Ed. Sport - E.C.) "GAZZETTA DEL POPOLO” — « Tra Alessandria e Solbiatese è finita con il punteggio di tre reti per parte a conclusione di un incontro che ha avvinto gli spettatori fino alla fine. Anche oggi la Alessandria ha corso il rischio di una sconfitta salvandosi nella ripresa grazie all’incitamento del suo pubblico, dopo essere stata nella polvere per tutto il primo tempo. Che gli uomini dell’Alessandria fossero m al disposti, lo si è visto fin dalle prime battute della gara. Ancor prima che i difensori grigi riuscissero ad attuare le marcature la Solbiatese è passata in vantaggio. Al 7’ Legnaro si è presa una confidenza ingiustificata con Dalle Crode che, in fuga sulla destra, ha dato cinque metri sullo scatto al difensore. Il ricupero è stato faticoso e solo in area Legnaro ha raggiunto l’ala destra avversaria caricandola però a tergo ed atterrandola. L’arbitro ha concesso il rigore e Barbaresi ha trasformato. L’Alessandria ha tentato di riordinare le idee ma la Solbiatese non le ha dato tregua ». "STAMPA SERA” — « Partita ricca di colpi di scena quella tra Alessandria e Solbiatese. I grigi in svantaggio di due reti dopo un’ora di gioco sono riusciti a rimontare il passivo, così da trovarsi a cinque minuti dalla fine in vantaggio per 3 -2 . Poi si sono fatti raggiungere pareggiando così una gara che ha avuto due fasi ben distinte e che per poco non ha causato una nuova amarezza al pubblico locale. L’Alessandria ha infatti dovuto subire l’iniziativa di una svelta e ben registrata Solbiatese, e per tutto il primo tempo non è riuscita a combinare alcunché di buono, incassando per di più due goals ». ’’LA GAZZETTA DELLO SPORT” — « Emozioni al Moccagatta per un incontro che si è giocato a viso aperto anche se poco consistente per la sua dirittura tecnica. Fasi alterne per le due squadre che sono passate con i loro tifosi dall’altare alla polvere, o viceversa, nell’arco dei novanta minuti di gioco. Poi le velleità si concludevano sul pareggio, più che giusto per i contendenti. Chi ha sofferto di più è stata l’Alessandria che è andata al riposo nel primo tempo con due reti al passivo. Situazione pesante ancor più accentuata dal gioco inconsistente privo di nerbo. C’è stato un rigore contro i grigi all’inizio (7’ inventato dall’arbitro ), ma questo poteva significare poco rispetto alla scarsità del gioco che si vedeva in campo da parte dei padroni di casa . . . L’Alessandria può ringraziare per come sono andate le cose. Ha giocato un primo tempo tutto da dimenticare e una ripresa affannosa, con idee poco chiare. Ha schierato un Dori assolutamente fuori condizione e un Bagatti nullo con il compito di mezzala per controllo di Barbaresi, uno dei due uomini più pericolosi degli avversari. Legnaro in giornata negativa ha concesso tutto a Dalle Crode e da questo ne è derivato una regia che ha messo in continua difficoltà Moriggi ». ” TUTTOSPORT ” — « Pur giocando ” paurosamente ” con una pochezza di idee, sprovveduti sul piano tattico, scaricati fisicamente e privi di qualsiasi agonismo, i grigi sono andati ugualmente ad un soffio dalla vittoria dopo essere stati sull’orlo del precipizio. Al termine del primo tempo infatti più nessuno dava un briciolo di fiducia ad una compagine sfasata e con larghe crepe in ogni reparto e per di più in netto svantaggio di due reti nei confronti della sua antagonista (bella davvero la squadra di Fattori). E’ chiaro però che se l’Alessandria ha balbettato, annichilita anche così a lungo oggi, lo deve forse al mancato apporto di Bagatti e Dori, immessi in squadra forse ancora prematuramente. Non che gli altri si siano salvati: anzi, non sapremmo proprio indicarvi chi si sia elevato dalla mediocrità. Risultati: Biellese - Seregno 0-1 Legnano - Padova 0-0 Novara - Derthona 1-0 Rovereto - Udinese 1-1 Sottomarina - Treviso 0-1 Trevigliese - Lecco 0 3 Triestina - Monfalcone 2-0 Venezia - Marzotto 1-1 Verbania - Pro Patria 2-1 CLASSIFICA: Treviso, Lecco p. 33; Novara 32; Triestina* 31 ; Rovereto 28; Solbiatese, Alessandria 27; Seregno 26; Legnano 25; Verbania, Udinese 23 Sottomarina 22; Padova 21 ; Molfalcone, Venezia 20; Derthona, Pro Patria, Trevigliese 18; Biellese 17; Marzotto 16 una gara in meno Marcatori: 10 reti: Silva (Seregno); 8 reti: Medeot (Monfalcone), Goffi (Treviso), Paina (Triestina); 7 reti: B ramati (Novara), Dalle Crode (Solbìatese), Rizzi (Sottomarina); 6 reti: Villa II (Alessandria), Ulivieri (Legnano), Ferrari (Seregno), Massucco (Rovereto), Foglia (Solbiatese), Pedroni (Lecco), Ballabio (Verbania) Il punto sul campionato A giocarsi la promozione sono rimaste quattro squadre (Treviso, Triestina, Novara e Lecco) che nella migliore delle ipotesi potranno salire a cinque se il Rovereto farà suo il recupero odierno con il Lecco. Quindi anche nel girone A si incomincia finalmente a capire qualcosa relativamente almeno alle zone alte mentre sul fondo tutto è più che m ai nebuloso. Veniamo ad analizzare una per una le prestazioni delle venti squadre impegnate nelle gare di domenica scorsa. Il Treviso solitario capolista è andato a far pieno bottino in terra chioggiotta contro una squadra che pare aver perduto lo smalto di un tempo. Impressionante la regolarità dei biancocelesti che da circa quattro mesi non conoscono più sconfitte. La vittoria per uno a zero sul Derthona pare voglia costituire il canto del cigno per il sempre più sfuocato Novara. Le prossime cinque gare in program ma sembrano fatte apposta per consentire agli uomini di Parola di riprendersi dall'attuale abulia in vista dello « scontro » col Treviso del 12 di aprile. Continua frattanto la rimonta della Triestina che si è sistemata a soli due punti dalla vetta pur a vendo ancora una gara da ricuperare e precisamente quella col Derthona in terra piemontese. Colovatti inoltre è dal 18 gennaio che non si china a raccogliere palloni in fondo al suo « sacco ». Simile alla situazione dei giuliani è quella del Lecco che troviamo a 31 punti dopo la sonante vittoria conseguita a Treviglio nell’anticipo di sabato. Continuando a leggere la classifica a ritroso troviamo il Rovereto che come accennato in apertura del nostro servizio, ha ancora la possibilità di recitare un ruolo di primo piano nella corsa alla promozione anche se non è più la compagine spigliata ed effervescente di inizio campionato. A quota 27 e prime delle « centroclassifica », troviamo l’Alessandria e la Solbiatese che proprio domenica hanno dato vita ad una gara avvincente, non tanto per il gioco, quanto per le emozioni e l’agonismo. Nel giro di poche settima ne si è portato al sicuro il Verbania grazie ad alcune prestazioni maiuscole e fortunate. Dopo essere andato a vincere la domenica precedente a Solbiate grazie a due « papere » del portiere lombardo, domenica scorsa soltanto a cinque minuti dal termine è riuscito a sconfiggere la sempre modesta Pro Patria. Chi è invece inaspettatamente caduto molto in basso è il Monfalcone che n egli ultimi tempi non ha saputo far di meglio che pareggiare in casa e perdere fuori. Decisamente sulla strada della D sono Marzotto e Biellese, e non tanto per la loro attuale posizione di classifica, quanto perchè da una parte, i veneti non riescono a vincere più una partita (l’ultima che è anche Tunica risale al 28 settembre dello scorso anno) pur giocando discretamente e dall’altra i piemontesi continuano a gettare via punti in casa. Il Venezia dopo un periodo di ripresa è ritornata alle prestazioni disastrose e visto che ha la miseria di 20 punti, due in più cioè delle terzultime, non si può proprio dire che si trovi in una posizione tranquilla (Il Piccolo)