Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1969/1970
Serie C
29-03-1970 - Giornata: 28 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Verbania SS 4 - 0 (1 - 0)
RETI: 38. Bagatti R.[A], 74. rig. Legnaro (I) G.[A], 80. rig. Legnaro (I) G.[A], 87. Legnaro (I) G.[A]

Alessandria US Moriggi Avelino, Piacentini Lorenzo, Legnaro (I) Gaetano, De Luca Sergio, Colombo Antonio, Chinellato Bruno, Bagatti Romano, Magri Pier Luigi, Villa (II) Silvano, Berta Massimo, Preda Claudio [76. Cervio Nunzio] A disp.:(P) Binelli Pietro All.: Manente Sergio

Formazione avversaria
VERBANIA SS: Fellini, Giannini, Bernocchi, Marforio, Fratangeli, Guidetti, Maioni, Girelli, Ballabio, Bagnoli, Benigni. A disp.: Pisci, Gini. All.: Pedroni.

Arbitro: Scolari (Verona)
Note
Espulsi Bagatti [A], Bagnoli [V] Angoli: 9-6 Inizio gara ore 15.30

Commento
QUATTRO GOAL DI CUI DUE SU RIGORE, duplice espulsione, tripletta di Legnaro: ecco in rapida sintesi il volto di Alessandria - Verbania. I motivi di curiosità per questo incontro, dopo i due rovesci di Sottomarina e Busto Arsizio, erano rappresentati dall’esordio tra le mura casalinghe del giovane Preda e dalla disposizione tattica che Manente avrebbe adottato contro l'undici dell'ex grigio Pedroni, il non dimenticato artefice della promozione dei grigi in serie A. Premesso che hanno vinto i mandrogni, con pieno merito, diremo che il tanto atteso lancio del giovane Preda non ha deluso le aspettative. Il diciannovenne, sino a quando è rimasto in campo, ha dimostrato di possedere un buon controllo della palla e di avere uno spiccato senso del goal. L’unico neo, la lentezza per cui sovente è stato preso in contropiede. Un elemento da rivedere visto che non è risultato affatto inferiore ai colleghi che lo hanno preceduto nello stesso ruolo. Secondo il nostro punto di vista poteva essere sfruttato maggiormente e non tenuto in naftalina per così lungo tempo: l'Alessandria ha bisogno di nuova linfa. Prima di passare ai goal vogliamo soffermarci sulla disposizione tattica. Ancora una volta si è vista una Alessandria dalle idee piuttosto nebulose sia in attacco che in difesa. Incominciamo dalla retroguardia sempre troppo aperta, incerta nei momenti critici. La mancanza di un uomo di grinta si fa sentire più che mai. De Luca è titubante su ogni palla e le sue incertezze innervosiscono gli altri compagni. Fortunatamente dietro a tutti c’era un Moriggi, dalle idee chiare e che ha parato l'impossibile, proprio nei momenti più delicati. Il centrocampo è vissuto praticamente sulle spalle del maratoneta Magri mentre in avanti si è vista la gran volontà di Villa che pur non segnando ha praticamente creato quasi tutte le occasioni da goal. Bagatti sin che è rimasto in campo (e questa volta è stato tenuto in una posizione veramente avanzata) si è ben disimpegnato dimostrandosi pericoloso in ogni occasione. Peccato che abbia rovinato tutto con un fallo di reazione che poteva benissimo evitare. Come era già accaduto in altra occasione i grigi, ridotti in dieci, e costretti a manovrare con maggiore respiro hanno finito con l'avere ragione di un Verbania per nulla irresistibile che tuttavia si è dimostrato pericoloso in diverse occasioni. Quando pure gli ospiti si sono trovati in dieci per la espulsione del loro numero dieci Bagnoli, i locali sono dilagati andando a segno con Legnaro per ben due volte su rigore, ed ancora una volta con lo stesso terzino a conclusione di una bella azione impostata da Chinellato. Un quattro a zero che non fa una grinza, ma che però non deve trarre in inganno. All’Alessandria manca purtroppo una intelaiatura che le consenta di giocare senza troppi fronzoli, con lanci lunghi, con traversoni che spostino l'asse del gioco onde costringere gli avversari ad uscire dal loro guscio Sono i difetti che risalgono all'inizio del campionato: bisogna poi aggiungere la mancanza di quel pizzico di cattiveria o grinta che si nota su tutti i campi di serie C. Proprio il difetto della determinazione è alla base di tanti insuccessi e di tante amarezze. Ne abbiamo avuto la riprova con il Verbania. Sino al momento dell’espulsione di Bagatti, la partita è proseguita con un ritmo piuttosto blando, quasi che la posta in palio non interessasse alcuno. Dopo l'allontanamento dell’ala, il clima si è surriscaldato e gli uomini in maglia grigia, svegliatisi dal letargo, hanno imposto il loro ritmo, la loro impostazione ed hanno finito con il mettere alle corde l'avversario. Purtroppo con 1 se ed i ma, non si la la storia e neppure si vincono i campionati: rimane però la convinzione che se si fosse arrischiato qualcosa di più, non ci troveremmo a rimpiangere le occasioni perdute. Tagliati fuori dalla lotta per la serie B si deve puntare sui giovani di maggiore spicco per sapere come si imposterà la squadra per il prossimo campionato. Di Preda abbiamo detto: il ragazzo non è inferiore ai vecchi « senatori » per cui l'averlo tenuto in naftalina ci pare errore grave. Tra i rincalzi, ci è stato detto, ci sono ancora due 0 tre elementi in grado di dare un notevole apporto ai progetti futuri dei dirigenti. Si tenti allora questa carta senza troppi indugi e si giochi, ovunque, per il risultato pieno visto che è questa Tunica soddisfazione che è rimasta. Il mese di aprile si apre con due partite esterne: la prima contro il pericolante Marzotto e la seconda al Valmaura contro la Triestina che non ha perduto le speranze di dire la sua per la prima poltrona. Impegni indubbiamente difficili, ma che devono essere affrontati senza orgasmo e con l’obiettivo di puntare unicamente a risultati di prestigio e non al solito zero a zero che non ci serve più. Questo è tutto dopo il grande exploit di reti (e la tripletta di Legnaro rigorista d’eccezione) ai danni del Verbania: anche per 1 grigi non è mancata la Pasqua, una Pasqua che poteva essere assai più lieta solo che nel passato non si fossero sprecate tante occasioni (Il Piccolo) Il risultato non rispecchia l'andamento della partita perché se l'Alessandria ha dimostrato di avere le carte in regola per vincere, il Verbania, dal canto suo, non ha meritato un passivo cosi vistoso, tanto è vero che, specie nel secondo tempo, il portiere più impegnato è stato Moriggi. Nell'Alessandria e emerso Chinellato, si è visto un De Luca sempre molto sicuro, mentre Moriggi è stato autore di due strepitose parate, e sufficiente è risultato l'esordio casalingo di Preda, almeno come volontà. La prestazione del terzino Legnaro non ha bisogno di essere commentata: tre gol, anche se due ottenuti grazie a calci di rigore, sono un exploit notevole. Il Verbania come squadra ha palesato un discreto centrocampo, ove s'è imposto Bagnoli, fin quando ha giocato, ed il giovanissimo Guidetti. L'attacco ha avuto due « punte 11 insidiose in Maioni e Ballabio; un po' approssimativa la difesa. Da lodarsi l'arbitro in quanto ha applicato rigorosamente il regolamento, ma un po' discutibile forse il suo operato per quanto concerne le espulsioni, per proteste, di Bagatti e Bagnoli. Il primo gol. dopo 38' di gioco, è scaturito da una mischia al limite dell'area del Verbania: Villa fa filtrare la palla che Bagatti infila in rete, precedendo il portiere in uscita. Il secondo ed il terzo sono stati entrambi messi a segno da Legnaro, tutti e due su rigore, rispettivamente al 29' della ripresa, per un atterramento in area di Villa, e al 35', sempre della ripresa, per un fallo di mano di un difensore. Ancora Legnaro ha realizzato la quarta rete a tre minuti dalla fine: sceso sulla destra da metà campo, il terzino entra in area, dribbla un giocatore e tira in rete. Fellini tocca ma non trattiene il pallone. Al 21' del secondo tempo e entrato in campo Cervio, in sostituzione di Preda che ha subito una botta. Da rilevare infine due ottime azioni di Benigni al 22', sempre nella ripresa, allorché è stato splendidamente servito da Bagnoli, ed al 37' (La Stampa) Alessandria - Verbania Biellese - Treviso 1-3 Lecco - Marzotto 1-0 Legnano - Seregno 2-0 Novara - Solbiatese 3-1 Padova - Derihona 2-1 Rovereto - Pro Patria 1-1 Trevigliese - Monfalcone 1-1 Triestina - Sottomarina 0-0 Venezia - Udinese 1-1 CLASSIFICA: Treviso, Lecco p. 39; Novara 38; Triestina 35; Rovereto, Solbiatese 32; Legnano, Alessandria 30; Udinese 28; Seregno 27; Padova 26; Sottomarina, Venezia, Verbania 25; Monfalcone, Pro Patria 24; Trevigliese 22; Derthona 21; Marzotto 20; Biellese 18 Marcatori: 10 reti: Silva (Seregno), Medeot (Monfalcone). 9 reti: Goffi (Treviso), Paina (Triestina). 8 reti: Bramati (Novara), Dalle Crode (Solbiatese). 7 reti: Ulivieri (Legnano), Pedroni e Mereghetti (Lecco), Rizzi (Sottomarina). 6 reti: Villa II (Alessandria), Proietti (Legnano), Gavinelli e Carrera (Novara), Ferrari (Seregno), Massucco e Rizzati (Rovereto), Foglia (Solbiatese), Guidetti (Biellese), Zandoli (Padova), Ballabio (Verbania) Il punto sul campionato Coi pareggio interno (0-0 col Sottomarina) di domenica, la Triestina ha definitivamente compromesso le sue possibilità di riagguantare le tre fuggitive. Tra queste ultime, l'impresa più importante è stata condotta a termine dal Treviso che con la vittoria di Biella, non solo ha tenuto il passo del Lecco facile vincitore del modesto Marzotto, ma ha anche parigliato la media inglese dei lariani. Continua ad incasellare punti casalinghi il Novara che con la vittoria sulla Solbiatese ne ha ottenuti così ventisette su trenta. Ancora una volta i novaresi non hanno convinto, ma continuano imperterriti ad incamerare punti che alla fine finiranno per contare pur qualcosa. Il futuro per gli uomini di Parola non si presenta eccessivamente roseo visto che nelle restanti dieci partite, dovranno recarsi per ben sei volte lontano dal « S. Gaudenzio comunque non certo per questo motivo ci sentiamo di escludere fin d’ora la compagine piemontese dalla lotta per la promozione. Una parola definitiva pensiamo possa dirla l’incontro col Treviso in program m a tra quindici giorni. Il calendario del Lecco e del Treviso è per l’avvenire quasi identico per cui tutto resta più che mai aperto a qualsiasi soluzione. Ad ogni buon conto ecco come si presenta il cammino futuro delle tre squadre: Lecco: Udinese, Monfalcone, Pro Patria, Sottomarina, A essandria (in casa) - Derthona, Seregno, Solbiatese, Treviso, Verbania (fuori). Treviso: Rovereto, Trevigliese, Venezia, Lecco, Udinese (in casa) - Novara, Legnano, Padova, Derthona, Seregno (fu ori). Novara: Treviso, Verbania, Triestina, Rovereto (in casa) - Pro Patria, Sottomarina, Alessandria, Biellese, Marzotto, Trevigliese (fuori casa). Sul fondo si è fatta frattanto impossibile la situazione della Biellese che con i suoi diciotto punti ed il meno venticinque in media inglese è ormai praticamente in serie D. Grave anche la sconfitta del Derthona a Padova; i leoncelli tortonesi non possono neppure eccessivamente sperare nei sei incontri casalinghi che dovranno ancora disputare di qui al termine del torneo vista la loro idiosincrasia nell’andare a rete. Piano piano sta riemergendo la gloriosa Pro Patria che negli ultimi quattro incontri disputati, ha incamerato sei preziosissimi punti. Il Marzotto è alle prese con un calendario per nulla invidiabile e pertanto la sua attuale posizione in classifica non gli consente di sperare eccessivamente nel domani. La Trevigliese, facendosi bloccare dal Monfalcone, ha perduto una buona occasione per distanziare il Derthona. Le reti realizzate domenica sono state ventiquattro. (Il Piccolo)