Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1969/1970
Serie C
19-04-1970 - Giornata: 31 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Biellese AS 2 - 1 (0 - 0)
RETI: 66. Di Giovanni P.[A], 85. Villa (II) S.[A] 58. rig. Ninni [Bi]

Alessandria US Moriggi Avelino, Piacentini Lorenzo, Legnaro (I) Gaetano, De Luca Sergio, Colombo Antonio, Chinellato Bruno, Bagatti Romano, Magri Pier Luigi, Villa (II) Silvano, Di Giovanni Pasquale, Dori Franco [66. Zorzi Enrico] A disp.:(P) Binelli Pietro All.: Manente Sergio

Formazione avversaria
BIELLESE AS: Martignoni, Marinelli, Cestari, Mosca, Granai, Brando, Ninni [73. Costa], Mattarucchi Renato, Pedrizzetti, Romanello, Costanzo. A disp.: Albertini. All.: Scaramuzzi Ermanno

Arbitro: Lupi Luciano (Genova)
Note
Espulso 72. Scaramuzzi [B – All] Ammoniti: Mosca [B] Spettatori: 2.500 Angoli: 12-5 Cielo coperto, fondo del campo buono Inizio gara ore 15.30

Commento
MEDIOCRE ALESSANDRIA DECIDE VILLA ALL'85' I grigi faticano ad avere ragione della modesta Biellese passata per prima in vantaggio © Si è giocato senza mordente, rischiando più volte il crollo© Domenica a Rovereto DOVEVA ESSERE UNA PARTITA FACILE, una passeggiata, ed invece poco è mancato che la derelitta Biellese, non se ne tornasse a casa con i due punti. Il successo è andato ai grigi, ma sino che punto premi la loro prestazione, è difficile a dirsi. Il pareggio sarebbe stato il risultato più equo, ma una volta tanto la fortuna ha voluto dare una mano ai padroni di casa. Mai visto un incontro così scialbo, uomini così spremuti incapaci di anticipare l’avversario. L’Alessandria, come mediocrità, nulla ha avuto da invidiare ai bianconeri ormai con un piede in serie D. Eppure per vincere contro un avversario che aveva ben poco da dire, l’undici mandrogne ha veramente sudato le sette proverbiali camicie. In questa occasione non si può neppure parlare di incontro stregato, di direzione arbitra le incerta: la responsabilità ricade unicamente sui giocatori che a due mesi dalla conclusione del campionato non sono ancora riusciti ad assimilare una qualunque tattica. I difetti sono sempre gli stessi, quelli che si sono riscontra ti all’inizio del torneo e che hanno fatto subito comprendere che la promozione sarebbe stato u n sogno proibito. Il centrocampo? Gli avversari io scavalcavano con un a facilità irriso ria presentandosi così senza troppi preamboli nell’area di Moriggi. L 'attacco è vissuto sulla gran volontà di Villa sempre alla disperata ricerca del goal e sugli spunti rari, ma sempre pericolosi di Bagatti. Di Giovanni, intestardito come sempre nel tenere la p alla ad oltranza e per di più impegnato in posizione arretrata, ha finito con il perdere il senso delle giuste proporzioni. Solitario il rientrante Dori al quale il lungo periodo di riposo non deve avere giovato molto. Chinellato e Magri, almeno nella prima parte della contesa, sono andati a gara nello sbagliare i passaggi pure quelli più facili. Uno spettacolo veramente penoso tanto è vero che non sono stati pochi i tifosi che si sono domandati se sull’orlo del precipizio era la Biellese 0 l’Alessandria. Nei primi quarantacinque minuti si è assistito ad una mediocre esibizione di ventidue uomini che non possono certo invocare i primi tepori della primavera che ’’tag liano” le gambe. La Biellese, poverina, si dannava Lamina: erano gli unici a prendere sul serio la contesa. Nella ripresa la doccia fredda del calcio di rigore concesso dall’arbitro Lupi di Genova, per atterramento di Ninni ad opera di Legnaro. Neppure una protesta da p arte dei giocatori né tanto meno del pubblico, apertamente schierato dalla p arte del più debole che lottava per non soccombere. Sul tiro dal dischetto dello stesso Ninni, Moriggi non poteva fare altro che inchinarsi per raccogliere la sfera in fondo al sacco. Neppure il goal riusciva a scuotere gli alessandrini ai quali evidentemente non interessava troppo il risultato. Tutto al piccolo trotto, con un a Biellese preoccupata solo di conservare quell’insperato goal di vantaggio. Su una innocua punizione battuta da Di Giovanni il goal del pareggio complice Martignone immobile in mezzo ai pali. Un duro colpo per gli ospiti che credevano di avere in tasca i due punti considerato l’andamento della gara. Un serio incidente a Ninni al 28’ della ripresa ha tarpato definitivamente le ali ai bianconeri folgorati, questo è al termine esatto, da un goal di Villa da posizione angolatissima che ha fatto secco il portiere avversario. Una rete da manuale, di quelle insomma che si vedono raramente. Per la Biellese è stata veramente la fine di una partita, che a dire il vero, non si era m essa male anche per l’inconsistenza di un’Alessandria schieratasi in quella che dovrebbe essere la form azione tipo. Una vittoria acciuffata per i capelli in zona Cesarini. L'allenatore Manente — che proprio sabato è stato riconfermato alla guida dei grigi per il prossimo campionato — si sarà reso edotto di quanto il suo undici sia m al ridotto. Il fare un’affermazione contraria significa non volere vedere assolutamente la realtà. Dalla squadra è logico attendersi qualcosa di più positivo dopo questo campionato condotto al piccolo trotto e durante il quale le possibilità di una promozione, sono sempre fuori tiro. Per il derby con il Novara, dove sono in palio oltre ai due punti pure l’orgoglio, ci si augura di vedere un undici con un'altra determinazione e, possibilmente, con quel dannato modulo di gioco e non... lunare che l ’Alessandria non è mai stata in grado di presentare al suo pubblico. Alcuni giocatori vanno decisamente posti in disparte dando maggiore credito ai giovani, anche se costoro sono pochi. Non si può tollerare che dei professionisti o quasi, scendano in campo solo per fare trascorrere i regolamentari novanta minuti di gioco: gli sportivi, a ragione, pretendono qualcosa di più. Né si può affermare che i grigi h anno incontrato sulla loro strada una forte ed effervescente Biellese: ne riderebbero persino i neonati. Manente deve pretendere maggiore grinta, più mobilità ed incisività. Nella trasferta di domenica a Rovereto può provare l'undici a cui sarà affidato il non facile compito di mettere sotto un Novara che guarda sicuro verso la B. Sarà quello l’ultimo severo impegno per i mandrogni, dopo sarà normale amministrazione in attesa dell’appuntamento di settembre, un appuntamento che sarà veramente decisivo per il fu turo della società che dopo tre anni di serie C non è stata ancora in grado di puntare, una sola volta e validamente, al grande traguardo della serie cadetta (Il Piccolo - Il Gattopardo) L'ALESSANDRIA CONDANNA LA BIELLESE (2-1) I bianconeri per primi in vantaggio con Ninni (poi infortunato) su rigore - Pareggia Di Giovanni su punizione e a 5' dalla fine gran gol decisivo di Villa - Espulso l'allenatore biellese Scaramuzzi per proteste - La squadra di Botto è praticamente in Serie D on vendita diretta al pubblico Dopo essersi illusa di poter vincere il « derby » con l'Alessandria, la Biellese — che era andata in vantaggio grazie ad un calcio di rigore concesso generosamente dall'arbitro — nel finale doveva arrendersi all'evidenza, cioè ad un'Alessandria confusionaria ma pur sempre tecnicamente superiore. Di Giovanni pareggiava con un pallonetto diabolico su punizione, Villa risolveva con un gran gol quando oramai mancavano cinque minuti alla conclusione. La sentenza è quasi inappellabile: a poche giornate dalla conclusione la Biellese è spacciata, retrocede in Serie D nonostante l'ammirevole prodigarsi dei suoi giocatori, uno dei quali, Ninni, ieri è uscito innanzitempo dal campo per un incidente che si spera sia meno grave del previsto (sospetta distorsione di un ginocchio: oggi verrà sottoposto a radiografia). La Biellese che a tratti si è esibita in ottime manovre, nel primo tempo ha impensierito in più di un'occasione la difesa grigia senza peraltro mostrare molta decisione nelle conclusioni. L'Alessandria, con un irriconoscibile Magri a centrocampo, un Di Giovanni stanco, due ali che già pregustano le vacanze, nel primo tempo è andata piuttosto male giungendo a conclusione soltanto due volte (colpo di testa di Villa, bel tiro di Bagatti deviato in angolo da Martignoni). Nella ripresa c'è voluta la frustata del gol bianconero per spingere i grigi a dare maggiore ritmo all'incontro ed a vivacizzarlo con alcuni discreti spunti. Il pareggio peraltro è giunto su calcio piazzato mentre la rete decisiva è il frutto di un tiro da campione da parte di Villa al quale Manente, giustamente, rimprovera di cercare gli spunti difficili evliando così le conclusioni più logiche e forse più produttive. Ancora una volta sono stati i difensori grigi a dare la spinta necessaria alla squadra: Piacenti¬ ni, Legnaro, Colombo, Chinellato a turno hanno superato la metà campo collaborando egregiamente con centrocampisti e punte nel tentativo di andare a bersaglio. All'attacco soltanto Villa è risultato sufficiente almeno come generosità mentre Moriggi, in porta, si è disimpegnato con sicurezza. Dall'altra parte vanno poste in evidenza la prestazione del portiere, del libero Granai, di Mosca, Ninni e del furbo Costanzo. La cronaca dell'incontro si riduce, agli episodi dei gol: al 13' Costanzo entrava in area, evitava Colombo e Piacentini poi Legnaro lo caricava a tergo e l'ala bianconera cadeva abilmente a terra. Rigore: tiro secco di Ninni e gol. Il pareggio al 21: fallo su Dori al limite dell'area bianconera. Di Giovanni con un pallonetto si fa beffa della barriera e del portiere avversario. Sette minuti dopo Ninni entra in area, De Luca e un altro grigio lo stendono senza complimenti: sarebbe fallo da rigore se l'arbitro in precedenza non ne avesse fischiato uno alquanto discutibile. Il signor Lupi, pertanto, fa cenno di proseguire poi sospende il gioco per permettere agli infermieri di portare fuori l'infortunato -Ninni in barella. L'allenatore biellese Scaramuzzi protesta e viene espulso. Al 40' il gol di Villa: il centravanti scende sulla destra, entra in area, stringe e poi lascia partire una cannonata che si infila sotto la traversa: 2 a 1. Manente — confermato sabato dall'Alessandria alla guida della squadra anche per la prossima stagione — tira un sospiro di sollievo. « Li alleno tutta la settimana — dirà più tardi — a tirare in porta e poi in partita non lo fanno mai... ». Il presidente della Biellese. Botto, presente in tribuna, sorride tristemente: « Peccato — dice — sarebbe stata una bella soddisfazione. Sono contento comunque che la squadra abbia giocato dimostrando che non meritiamo l'ultimo posto ». (La Stampa - Ed. Sport - Giorgio Gandolfi) Risultati: Marzotto - Triestina 2-0 Monfalcone -Padova 2-2 Pro Patria - Legnano 0-1 Seregno - Lecco 0-0 Solbiatese - Venezia 0-0 Sottomarina - Novara 1-1 Treviso - Trevigliese 2-0 Udinese - Derthona 2-1 Verbania - Rovereto 0-1 CLASSIFICA: Treviso, Novara p. 43; Lecco 42; Triestina 38; Legnano, Solbiatese 35; Rovereto 34; Alessandria, Udinese 33; Sottomarina 30; Seregno, Padova, Venezia 29; Verbania 28; Pro Patria 26; Monfalcone 25; Marzotto 24; Derthona, Trevigliese 23; Biellese, 18 Marcatori: 11 reti: Goffi (Treviso). 10 reti: Silva (Seregno), Medeot (Monfalcone). 9 reti: Paina (Triestina). 8 reti: Bramati (Novara), Dalle Crode (Solbiatese), Rizzi (Sottomarina). 7: reti: Villa II (Alessandria), Proietti e Ulivieri (Legnano), Gavinelli e Carrera (Novara), Massucco e Rizzati (Rovereto), Pedroni e Mereghetti (Lecco), Zandoli (Padova) Il punto sul campionato Ancora 630’ e poi, forse (non si può infatti a questo punto escludere a priori uno spareggio) si saprà il nome della squadra promossa in serie B. Intanto le tre che comandano la graduatoria procedono con lo stesso passo e per ora non è facile stabilire quale di loro finirà per spuntarla. Il Novara, infatti, che sulla base della prestazione di una settimana orsono pareva la squadra più in forma, è riuscita domenica a malapena ad ottenere un pareggio sul non certo impossibile campo del Sottomarina. Assai faticoso è stato anche il pareggio del Lecco in quel di Seregno dove la compagine di Lupi ha dovuto lasciare l’iniziativa agli avversari per quasi tutto l’incontro. Il Treviso ancora privo della mente Magistrelli ha dimostrato di aver ben superato lo choc per la seconda sconfitta stagionale rimediata la domenica precedente a Novara. sconfiggendo con il punteggio classico la modesta Trevigliese. Alle spalle del terzetto si è fatto definitivamente il vuoto grazie all'inaspettata sconfitta della Triestina a Valdagno. I friulani hanno, con questa deludente prestazione, detto addio alle speranze di riaggancio che pareva ancora possibile prima di render visita agli uomini dei Conti Marzotto. Per i rossoalabardati ora si fa arduo anche il mantenere la quarta posizione sempre più appetita dal risorto Legnano che da qualche mese non concede più molto alle avversarie. Questo ottimo finale di campionato servirà a valorizzare ancor di più le corteggiatissime stelle lilla delle quali una ha già cambiato aria; ci riferiamo al centravanti Ulivieri passato in settimana alla corte del napoletano Feriaino. In coda, ormai spacciata la Biellese, continua ardente la lotta per sopravvivere. Delle cinque squadre che cercano di sfuggire ai rimanenti due posti che significano retrocessione. una sola ha vinto; ci riferiamo al Marzotto che da quando ha rispolverato sulla panchina l’ex vicentino Menti è riuscito ad ottenere finalmente un gioco e con questo i risultati. Nuovo pareggio casalingo (e così fanno dieci) del Monfalcone che ha visto le streghe sino ad un minuto dal termine quando grazie ad un calcio di rigore, è riuscito a raggiungere sul due a due un Padova che fino a quel momento aveva fatto del suo contropiede un’arma micidiale. Tre sconfitte per Pro Patria, Derthona e Trevigliese. Ma mentre per le ultime due la battuta d’arresto è venuta da trasferte assai impegnative, per i bustocchi si è trattato di un capitombolo casalingo che ha contribuito a rendere di nuovo molto precaria la loro situazione. I piemontesi del Derthona non hanno di certo deluso al Moretti di Udine, ma due reti splendide li hanno obbligati a rinfoderare le speranze di tornarsene a casa con almeno un punto, cosa che pareva possibile quando al 3’ di gioco il rientrante Cogliandro batteva lo sfarfalleggiante Miniussi. Per domenica prossima il programma è piuttosto interessante con due partite su tutte: Lecco - Monfalcone e Legnano - Treviso. In testa e in coda si continua a viaggiare al buio, ma prima o poi la lampadina dovrà pur accendersi! Due i rigori ed entrambi realizzati col biellese Ninni e col monfalconese Cossar. Per la seconda domenica consecutiva non ci sono stati espulsi tra i giocatori, in campo ha fatto il cattivo il trainer della derelitta Biellese, Scaramuzzi, che così è stato allontanato anzitempo dal campo. Ai bianconeri quest’anno va davvero tutto di traverso! (Il Piccolo)