Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1969/1970
Serie C
26-04-1970 - Giornata: 32 - Rovereto - Quercia


Rovereto US - Alessandria US 0 - 1 (0 - 1)
RETI: 2. Dori F.[A]

Alessandria US Moriggi Avelino, De Luca Sergio, Legnaro (I) Gaetano, Marella Giovanni, Colombo Antonio, Chinellato Bruno, Bagatti Romano, Magri Pier Luigi, Preda Claudio, Di Giovanni Pasquale, Dori Franco A disp.:Berta Massimo, (P) Girardengo Costante All.: Manente Sergio

Formazione avversaria
ROVERETO US: Gennari, Borelli, Bacchini, Picci, Ferrari, Ghidoni, Miorandi, Massucco, Calloni [79. Cesari I], Bulli, Rizzati. A disp.: Cantagallo. All: Scaramuzzi Ermanno

Arbitro: Sgherri Gian Battista (Grosseto)
Note
Ammoniti: Chinellato [A] Angoli: 5-2 Spettatori: 2.000 incasso di lire 1.700.000. La pioggia ed il vento hanno disturbato la gara per quasi tutti i 90 minuti. Terreno pesante, con numerose pozzanghere. Inizio gara ore 15.30

Commento
A ROVERETO QUINTO SUCCESSO ESTERNO Con un gol dopo soli due minuti i grigi tornano vittoriosi Domenica il campionato riposa # E’ in preparazione il « gran derby » tra il Novara e (’Alessandria al Moccagatta POSITIVA TRASFERTA DEI GRIGI A ROVERETO: è bastato un goal di Dori, dopo soli due minuti di gioco, per tornarsene a casa con la quinta vittoria esterna. Un’Alessandria veramente ’’m ade” in trasferta, visto che lontano dal Moccagatta sono stati racimolati ben quindici punti. Potevano essere molto di più, solo se la fortuna avesse dato una mano. Il campionato lo abbiamo perduto, come già lo scorso anno, in casa quando lasciammo nelle mani degli ospiti ben dodici punti, un po’ troppi in verità. Il compito dei ragazzi di Manente, diviene difficile ogni qualvolta si tratta di prendere l’iniziativa. In trasferta spetta sempre agli altri e in contropiede, vien quasi sempre fuori il gol. Così è accaduto sul campo della città trentina, dove i grigi sono scesi pensando al derby con i cugini novaresi, che si giocherà il 10 maggio in quanto domenica il campionato riposa. L’allenatore ha tenuto a riposo Villa chiamando in squadra il portafortuna Preda e lasciando negli spogliatoi Piacentini. Dopo soli due minuti su un’azione Chinellato - Preda il centravanti ha imbeccato Dori che, dopo una lunghissima astinenza, ha fatto centro. Il Rovereto annichilito ha cercato di reagire, ma ha trovato un centrocampo alessandrino veramente valido e non quello, per intenderci, visto all’opera al « Moccagatta » con la Biellese. Con un Magri e un Chinellato che girano, tutto diviene più facile sia per la retroguardia che per gli attaccanti. I veneti hanno così bussato vanamente alla porta di Moriggi, lasciando ai mandrogni la possibilità di filtrare in contropiede. Con minore precipitazione ci sarebbe pure scappato il secondo gol. Una vittoria meritata che nessuno ha messo in dubbio. Gli alessandrini hanno messo in mostra, cosa importante, un’ottima preparazione atletica il che tornerà particolarmente utile visto che ci avviamo verso la stagione calda. Il campionato domenica riposa e Manente ha il tempo necessario per studiare la tattica giusta da opporre alla capolista Novara per il derby. Se si giocasse sotto la cupola di San Gaudenzio il pronostico sarebbe più dalla parte dei grigi che da quella degli azzurri. Invece incontrandosi le squadre al « Moccagatta » bisognerà stare con gli occhi bene aperti per non incocciare in una di quelle giornate che fanno cascare veramente le braccia. La partita, come abbiamo avuto modo di rilevare in precedenza, è troppo im portante per i nostri colori. Nell’andata, dopo che Villa sbagliò il rigore, gli avversari approfittarono dell’errore per metterci sotto. Fu una sconfitta immeritata, le cui conseguenze si ripercossero negativamente su gran parte degli atleti. L’Alessandria ha attualmente le carte in regola per restituire la pariglia. Sarà una partita giocata allo spasimo, almeno da parte dei nostri cugini i quali non devono assolutamente perdere. Una sconfitta aprirebbe automaticamente la porta alla promozione al Treviso e al Lecco. I trevigiani che domenica sono andati a vincere a Legnano giocano in casa e, ovviamente, sperano molto dai grigi. Il Novara che scenderà al « Moccagatta » adottando una tattica accorta agirà in contropiede: dispone di uomini in grado di filtrare veloci. Manente deve dunque studiare attentamente le pedine: una nostra vittoria, seppur platonica, si ripercuoterà positivamente anche sul futuro campionato. Per il derbissimo Alessandria - Novara si preannuncia intanto il tutto o quasi esaurito al « Moccagatta »: dalla vicina città giungeranno migliaia di tifosi per incoraggiare i beniamini in questa trasferta che può valere veramente la promozione in Serie B. (Il Piccolo - Il Gattopardo) L'ALESSANDRIA DOMINA A ROVERETO E VINCE CON UNA RETE DI DORI Ineccepibile sotto tutti i punti di vista la vittoria ottenuta dall'Alessandria, che è passata da vera dominatrice sul campo del Rovereto; non tragga in inganno il risultalo, perché l'1 a 0 è bugiardo c non rispecchia i valori in campo né la netta superiorità dimostrata dagli uomini di Manente nei confronti dei bianconeri locali. Passati in vantaggio in apertura di gioco con un fulmineo contropiede che ha trafitto Gennari, i grigi hanno preso saldamente in pugno le redini del gioco, imponendo una manovra scarna ma estremamente redditizia per la razionalità della disposizione tattica, basata su un attento controllo della fascia centrale- del campo e per l'azzeccato gioco delle marcature, che hanno soffocato fin dal nascere le disordinate offensive che i locali hanno tentato di avviare con la speranza di rimettere in sesto un incontro ampiamente compromesso fin dall'inizio. L'autore del gol è stato Dori, ma esso è stato propiziato da Preda che, spostatosi sulla destra nei pressi della linea laterale, ha effettuato un dosatissimo cross a favore del compagno appostato sul vertice opposto dell'area; Dori ha agganciato il pallone, ha eluso l'intervento di Borelli e ha staffilato in rete a fll di palo, eludendo l'uscita del portiere roveretano. Manente ha distribuito quindi i compiti con molta precisione e pari oculatezza, affidando Bulli, il regista della squadra roveretona, a Magri, che ha ingaggiato un duello a centro campo risoltosi nettamente a suo favore nella ripresa, quando il suo avversario ha ceduto definitivamente le armi stremato dalla fatica; così Chinellato ha messo il bavaglio a Miorandi, né Legnaro s'è fatto sorprendere dal continuo girovagare di Massucco, per finire con Di Giovanni, il quale non solo ha vinto il confronto con Ghidoni, ma ha svolto una notevole mole di lavoro, risultando ti cervello della squadra, l'ispiratore d'ogni manovra offensiva, che trovava in Dori e Preda gli interpreti ideali e puntigliosi. Moriggi non ha corso grandi pericoli e solo nel finale di gara è stato chiamato in causa per sbrogliare situazioni d'una certa pericolosità. (La Stampa - Ed. Sport - E.G.) Risultati: Bieliese - Triestina 1-1 Derthona - Seregno 2-1 Lecco - Monfalcone 2-0 Legnano - Treviso 1-2 Novara - Verbania 1-0 Padova - Solbiatese 0-0 Trevigliese - Sottomarina 0-0 Udinese - Marzotto 2-1 Venezia - Pro Patria 0-0 CLASSIFICA: Treviso, Novara, p. 45; Lecco 44; Triestina 39; Solbiatese 36; Alessandria, Legnano, Udinese 35; Rovereto 34; Sottomarina 31; Padova, Venezia 30; Seregno 29; Verbania 28; Pro Patria 27; Monfalcone, Derthona 25; Marzotto, Trevigliese 24; Biellese 19 Il punto sul campionato Alla vittoria del Novara sul Verbania nell’anticipo di sabato, hanno risposto subito tanto il Treviso quanto il Lecco con altrettante chiare affermazioni. Una grossa prova è stata fornita soprattutto dai trevigiani che sono andati a prendersi i due punti al Pisacane di Legnano contro una squadra, cioè, che sta attraversando un periodo di ottima forma. Il Lecco nella gara interna col Monfalcone, ha sconfitto anche le intemperie, ma è stato, nella conquista della vittoria, agevolato dalla tattica suicida dei cantierini che hanno commesso il grosso errore di sbilanciarsi troppo in avanti. Solito ritornello per il Novara: gioca male, ma vince. Anche nella gara con il Verbania, la compagine di Parola non ha per nulla soddisfatto, ma ha ritrovato la mente Carrera che nell’occasione ha fatto anche il braccio mettendo a segno il goal della vittoria. A sei giornate dalla conclusione in testa, tutto è ancora possibile e quindi tentare un pronostico in simili condizioni è per lo meno assurdo: comunque calendario alla mano, chi sembra star meglio è il Treviso visto che dovrà incontrare quattro squadre ormai assolutamente tranquille poi il Derthona in trasferta ed il Lecco in casa propria. Quest’ultimo per contro oltre alla già citata trasferta in terra veneta, dovrà vedersela, pure, con squadre sempre ostiche come Solbiatese e Alessandria. Il Novara, infine, pare essere nella situazione più scomoda con le sue due sole partite casalinghe (Trestino e Rovereto) contro le quattro esterne (Alessandria, Bieliese, Marzotto e Trevigliese). A ridosso delle tre vedette si è fatto intanto inaspettatamente ardente la lotta per la quarta posizione che pur avendo tutt'ora per favorita la Triestina, ha visto tornare in lizza la Solbiatese, l'Alessandria, il Legnano e l’Udinese. A d annaspare sul fondo sono sempre le solite sei delle quali però una, la Bieliese, è già da tempo considerata spacciata. Per una squadra (Derthona) che fa un passo avanti, un’altra (Monfalcone) che sprofonda sempre più. E' da tempo che si registra questa altalena ed è per questo che le inguaiate di quattro mesi fa sono rimaste tali anche oggi. A parte la Biellese che è ormai giunta alla diciottesim a domenica di astinenza, la squadra che ci pare più squinternata è la Trevigliese che continua ad essere la compagine che ha conseguito il minor numero di vittorie (tre), il maggior numero di reti al passivo (37) e soli 17 goals all'attivo. Continua, come detto, a precipitare il Monfalcone che però ha dalla sua il calendario che gli consente di disputare quattro delle rimanenti sei gare, sul terreno amico, e tre di queste addirittura contro altrettante dirette concorrenti (Derthona, Marzotto e Pro Patria). Il Marzotto nulla ha potuto contro un'Udinese ritornata alle grosse prestazioni. Gli uomini di Menti sono comunque usciti a testa alta anche se nelle loro condizioni sarebbe stato meglio ottenere dei p u n ti piuttosto che dei consensi. La Pro Patria ha fatto un passo in avanti grazie al pareggio di Venezia. (Il Piccolo)