Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1977/1978
Serie C
25-09-1977 - Giornata: 3 - Trieste - Giuseppe Grezar


Triestina US - Alessandria Calcio US 1 - 1 (0 - 0)
RETI: 23. Andreis [Tr] 22. Baglini S.[A]

Alessandria Calcio US Lucetti Angelo, Moretti Franco, Di Brino Marcello, Bosetti Ermanno, Colombo Antonio, Molinari Pietro, Contratto Renzo [63. Chiogna Ezio], Vagheggi Claudio, Baglini Stefano, Bologna Vincenzo, Bellacomo Gianfranco A disp.:Di Giulio Riccardo, (P) Vezzulli Ivano All.: Trebbi Mario

Formazione avversaria
Triestina: Bartolini, Lucchetta, Berti, Politti [78. Franca], Schiraldi, Salvadori, Andreis, Fontana, Dri, Trainini, Marcolini. A disp.: Valsecchi, Zanutel. All.: Tagliavini.

Arbitro: Gazzari (Macerata).
Note
Espulso 92. Trebbi [A - All] Ammoniti: Molinari, Vagheggi, Lucchetta, Baglini. Spettatori 8.000 circa Inizio gara ore 15.00

Commento
Un punto d'oro per l'Alessandria, in gran parte dovuto alla bravura di Lucetti, autore di una prestazione maiuscola (almeno tre interventi decisivi su altrettanti tentativi di Marcolino. Subito dopo il portiere va citato l'intero pacchetto difensivo, con Colombo e Di Brino in evidenza. La retroguardia alessandrina ha disputato infatti una gara accorta e decisa, chiudendo con abilità gli spazi agli avanti alabardati, che hanno potuto imperversare e minacciare da vicino l'estremo difensore grigio nel solo primo tempo. Nella ripresa la condotta dell'Alessandria è stata veramente immune da pecche: difesa accorta ma non esasperata, centrocampo elastico, pronto a filtrare l'azione avversaria ed a spalleggiare le due punte Vagheggi e Baglinl. Il risultato di parità premia giustamente la compagine ospite, che a Valmaura non ha certamente rubato nulla. Nel primo tempo sembrava che la squadra di casa potesse fare un sol boccone dell'avversaria. Spavalda e ficcante, la Triestina è andata più volte vicina al gol con Andreis e Marcolini, particolarmente attivi. E' venuta Invece la rete alessandrina a calmare gli entusiasmi degli oltre ottomila presenti sugli spalti dello stadio di Valmaura. Viene battuto al 22" un calcio di punizione quasi dalla bandierina del calcio d'angolo: la palla spiove su un mucchio di maglie rosse, completamente immobili. Baglini invece svetta di testa ed infila Bartolini, immobile pure lui. Lo stupore per l'inatteso vantaggio dura un solo minuto: è infatti Andreis a raccogliere un lancio dalla destra e ad entrare di forza in area trascinandosi appresso un paio di difensori incapaci di impedirgli la conclusione ravvicinata. Sulle ali del ritrovato entusiasmo la Triestina si fa ancora più spavalda e rovescia ondate offensive a tamburo battente nella metà campo alessandrina che tampona con un certo affanno, salvandosi spesso fortunosamente. La Triestina si ripresenta in campo con le idee confuse; pasticcia molto e non riesce più a svolgere il gioco fluente della prima parte della gara. Evidentemente paga lo sforzo sostenuto in precedenza. L'Alessandria per contro cresce di tono. Contesta efficacemente il centrocampo avversario e non permette al temibile attacco alabardato di vedere da vicino i pali della porta difesa da Lucetti. (La Stampa) Lo stesso Presidente Cavallo, solitamente critico con i giocatori anche se vincono, commenta: « Sono soddisfatto, come potrei non esserlo davanti ad una esibizione maschia. I ragazzi convinti delle possibilità della squadra hanno ripetutamente posto in difficoltà i padroni di casa. Trebbi aveva allestito una formazione con diversi difensori, ma siamo riusciti ugualmente a giocare la nostra partita d’attacco. Avessimo affrontato la Triestina a viso aperto non avremmo sfigurato, anzi... ». Nulla da eccepire pertanto sulla prestazione dell’undici baby? « La partita ha avuto fasi alterne. Siamo passati in vantaggio per primi mancando di un soffio il raddoppio. Certo l’arbitraggio è risultato per nulla favorevole ai nostri Molinari in veste di libero e non ha mancato un intervento; Colombo ha fatto valere i diritti dell’esperienza e della classe; Bosetti è migliorato di un dieci per cento rispetto alla precedente partita. Un elogio pure agli altri ragazzi da Lucetti a Baglini ». Il presidente finalmente può respirare a pieni polmoni, godersi il rilancio della compagine mandrogna. In panchina Mario Trebbi ha diretto le operazioni con perizia e grinta, una carica insolita che gli costata, a pochi minuti dalla conclusione, l’espulsione dal campo. Mister, domandiamo, cosa è accaduto? « L’arbitro indugiava a fischiare la fine nonostante fossero trascorsi quattro minuti: ho reclamato e lui mi ha espulso ». L’allenatore ha accolto il provvedimento con filosofia, un punto a Trieste vale il sacrificio, di una ammonizione o una multa. « La compagine ha risposto pienamente alle aspettative. Ero certo della riscossa. Il pronostico ci voleva battuti, sul campo abbiamo dimostrato di non essere gli ultimi della classe. Il centrocampo ha funzionato rendendo difficile la vita ai giuliani. Si poteva fare meglio? Accontentiamoci del pareggio. All’inizio della stagione avevo dichiarato: ”la vera Alessandria la vedrete ad ottobre”. Con il trascorrere delle domeniche si notano miglioramenti. Il collettivo si crea con il tempo. I ragazzi impegnandosi dimostrano di volere riscattare le precedenti esibizioni non sempre fortunate ». Il viaggio a Trieste era ricco di incognite e di motivi polemici. La sconfitta immeritata con il Piacenza aveva creato una atmosfera per nulla tranquilla. I tifosi rumoreggiavano pronti a salire sul cavallo della contestazione. Il clima teso non ha distolto Trebbi chiamato a dimostrare le proprie capacità in un momento tanto delicato. Il tecnico senza troppo clamore, sfruttando i suggerimenti di Deandrea, inviato speciale dei grigi al seguito delle compagini chiamate ad incrociare i ferri con l’orsacchiotto, ha approntato una formazione idonea per bloccare la fonte del gioco rosso alabardato senza trascurare le possibilità di offesa. Confermato in blocco il pacchetto di retroguardia, ha affidato a Contratto il compito di definire lo sbarramento difensivo mentre a centrocampo Bosetti, Bologna, Bellacomo assumevano una posizione d’attesa pronti a chiamare in causa Vagheggi e Baglini. Un’attenta copertura, con spazio per il contropiede, un’arma che l’Alessandria può sfruttare convenientemente per le caratteristiche delle punte.La Triestina reduce dal pareggio di Lecco si è trovata davanti ad una antagonista per nulla disposta a fungere da comparsa. La dimostrazione si è avuta sin dalle prime battute quando i padroni di casa premendo sull'acceleratore hanno cercato inutilmente di aprire un varco per arrivare in zona tiro. I centrocampisti muovendosi in sincronia con i difensori sono riusciti prima a costituire un filtro oltremodo valido poi a mettere in posizione gol gli attaccanti. La svolta della partita si è avuta al 22’ quando Bosetti abbandonata la posizione ha pennellato un pallone per la testa di Baglini. L’alessandrino ha colpito con decisione sorprendendo nettamente l’estremo difensore giuliano. Una vera doccia fredda per gli sportivi locali accorsi in gran numero per salutare la ’’passeggiata” dei beniamini. Sfruttando lo sbandamento dell’undici di Tagliavini i grigi hanno insistito per mettere al sicuro il risultato mancando con Baglini la rete della sicurezza. Con un pizzico di buonasorte le ambizioni dei rossoalabardati potevano essere messe a tacere nello spazio di pochi minuti. Purtroppo i mandrogni almeno nella fase d’avvio del campionato non hanno dalla loro i favori della fortuna: quanto ottengono sul campo lo devono unicamente alle loro capacità. La Triestina superato lo choc ha preso gradatamente quota aiutata in maniera sin troppo vistosa da un arbitro noto agli sportivi alessandrini. Il signor Gazzari di Macerata è lo stesso che diresse la partita di ritorno di Coppa Italia della scorsa stagione tra la Massese e l’Alessandria. Fu una gara memorabile per i ragazzi del duo Trebbi - Viviani costretti a subire ben due rigori. In entrambe le occasioni Zanier riusciva a sventare l’insidia dal dischetto. L’uomo in giacchetta nera ha cercato di ripetersi fischiando a senso unico, pronto ad intervenire per fischiare la massima punizione. Gli alessandrini sono concordi nel riconoscere che Gazzari ha agito nei loro confronti con severità per cui il pareggio assume notevole rilevanza sotto il profilo psicologico. I ragazzi di Trebbi sottoposti alla pressione dei giuliani hanno evitato di lasciarsi vince-re dall'orgasmo senza rinunciare a contrastare l’avversario in possesso del pallone. Il carattere dei giocatori lo si è visto in ripetute occasioni. I piemontesi raggiunti a conclusione di una mischia hanno serrato le fila giocando con la determinazione della fase iniziale, evitando di concedere spazio. La Triestina pur operando in fase offensiva si è trovata nell’impossibilità di aggirare l’attento pacchetto difensivo pronto ad intervenire per bloccare le incursioni. La restante parte è toccata a Lucetti in forma strepitosa.L’estremo difensore alessandrino si è disimpegnato con la sicurezza di un veterano sventando un paio di palle gol con interventi smerlativi. Il ragazzo ha confermato di avere le possibilità per recitare un ruolo di primo piano in campionato. Tra i pali è risultato imbattibile. Le punte alabardate davanti ad un portiere pigliatutto alla fine si sono arrese. Sulla validità del punto conquistato sono gli stessi cronisti locali a ribadirlo attraverso le cronache pubblicate dai maggiori quotidiani. « Bel colpo dell’Alessandria. Un pareggio (1-1), strameritato, al termine di una partita — scrive Dante Di Ragona sulla "Gazzetta del Popolo” — spumeggiante, intelligentemente giocata... E’ stato buon gioco per l’Alessandria controllare nella ripresa a centrocampo la velleità degli spenti Politti e Traini che avevano perso la funzione dinamica precedente, limitandosi più a guidare che trascinare le schiere alabardate. Anzi, approfittando dell’evidente calo fisico dei padroni di casa, gli alessandrini sono spesso volati in contropiede con Vagheggi e Baglini o addirittura con lo stesso Bologna sorprendendo la difesa triestina ». Con un titolo eloquente «I grigi hanno fatto tremare la Triestina», la ’’Stampa Sera”, scrive: « Un punto d’oro per l’Alessandria, in gran parte dovuto alla bravura di Lucetti, autore di una prestazione maiuscola (almeno tre interventi decisivi). Subito dopo il portiere va citato l’intero pacchetto difensivo con Colombo, Di Brino in evidenza. La retroguardia alessandrina ha disputato infatti una gara accorta e decisa, chiudendo con abilità gli spazi agli avanti alabardati, che hanno imperversato e minacciato l’estremo difensore grigio solo nel primo tempo. Nella ripresa la condotta dell’Alessandria è stata veramente immune da pecche: difesa accorta, ma non esasperata, centrocampo elastico, pronto a filtrare ed a spalleggiare le due punte Vagheggi e Baglini. Il risultato di parità premia giustamente la compagine ospite, che a Valmaura non ha rubato nulla ».Sulla « Gazzetta dello Sport » il corrispondente Italo Soncini scrive: « Quante emozioni a Valmaura e quante reti mancate dagli alabardati. Diciamo tre o quattro, un po’ da addebitarsi ad un attacco in giornata piuttosto opaca, molto da ascriversi alle acrobazie di Lucetti, autore di interventi con applausi a scena aperta. Ciò autorizza ad affermare che gli ospiti hanno tutt'altro che demeritato il punto conquistato in questa trasferta babau. Una squadra ricca di carattere e discretamente organizzata nei quadri, naturalmente con tendenza difensiva. Comunque molto efficace nella retroguardia e con un regista avente anche funzione di punta, cioè Bologna, ruolo condiviso con Baglini ». L’Alessandria ha meritato il punto con una condotta guardinga senza trascurare, come preannunciato alla vigilia, la possibilità di insidiare l’avversario. La riprova la troviamo nella rete di Baglini che ha choccato gli ottomila spettatori presenti ai Valmaura. I ragazzi di Trebbi giocando distesi, convinti delle proprie possibilità possono recitare un ruolo di primo piano confermando le aspettative della vigilia. Un brodino giunto nel momento giusto per riportare tranquillità alla vigilia dei due appuntamenti consecutivi casalinghi con l'Audace San Michele e il Bolzano. Trebbi ritorna sulla cresta dell’onda con i suoi giocatori che ritrovando sicurezza nei propri mezzi dimostrano di avere le qualità per riportarsi dietro al gruppo di testa lanciato all’inseguimento del Piacenza. La terza giornata di campionato non ha registrato sorprese di rilievo. I piacentini hanno avuto ragione dell’Omegna, il Novara ha faticato per domare i tigrotti di Barison. La classifica è fluida, siamo nella fase iniziale ed i valori suscettibili di variazioni. L’Alessandria tornata indenne da Trieste (la compagine grigia è tutt’ora imbattuta in trasferta) si accinge ad assaggiare la consistenza della matricola Audace San Michele all’asciutto di punti dopo le prime tre giornate. I veronesi sabato scorso sono stati sconfitti dal Padova, dopo aver collezionato tre pali. I grigi dovranno stare all’erta per evitare sorprese. I parenti poveri della classifica sono sempre pericolosi non avendo nulla da perdere. L’ottima prestazione autorizza a sperare in un immediato rilancio della compagine di capitan Colombo dimostratosi ancora un protagonista. Il presidente Cavallo sta intanto perfezionando il giro d’orizzonte per rinforzare adeguatamente la compagine. L’arrivo di un regista appare scontato. Con un "geometra” esperto sulla fascia centrale gli orsacchiotti raddoppieranno le possibilità di andare a rete. I contatti da tempo avviati dovrebbero concludersi positivamente ancora prima della riapertura delle liste fissate dal 18 al 25 ottobre. Sul prossimo incontro casalingo, Trebbi appare decisamente fiducioso. « L’Audace è squadra alla ricerca di un punto, l’Alessandria del primo successo stagionale. Il ’’brodino” di Trieste ha convinto i ragazzi: giocando con la grinta e la volontà del Valmaura possiamo fare molta strada. Le uniche preoccupazioni riguardano Vagheggi infortunatosi ad un ginocchio, ma facendo gli scongiuri l’attaccante dovrebbe essere in campo ». Mister Trebbi ha ripreso la preparazione martedì pomeriggio in un’atmosfera distesa, come ai bei tempi. L’Alessandria conquistando il pareggio è tornata nuovamente a galla. (Il Piccolo) Risultati: Biellese - Treviso 2-1 Juniorcasale - Lecco 2-1 Mantova - Bolzano 1-1 Novara - Pro Patria 1-0 Padova - Audace 1-0 Pergocrema - S.Angelo 0-0 Piacenza - Omegna 2-1 Seregno - Pro Vercelli 0-0 Trento - Udinese 1-2 CLASSIFICA: Piacenza p.6; Novara, Biellese, Padova, Udinese 5; Triestina, Juniorcasale 4; Mantova, Bolzano, Pergocrema, S.Angelo, Seregno 3; Trento, Alessandria, Pro Patria, pro Vercelli, Trento 2; Lecco 1; Omegna, Audace 0 MARCATORI: 4 reti: Zandegù (Treviso); 3 reti: Piccinetti (Novara);2 reti: Dioni (Biellese), Basili (Juiorcasale), Frutti e Tedoldi (M antova), Veschetti (Novara), Trevisani (Omegna), Pastianello (Padova), Cesati (Piacenza), Norbiato (Trento), Dri e Andreis (Triestina). 1 rete: Piccotti e Baglini (Alessandria), Schillirò. Bercellino, Conforto, Fossati (Biellese), Sartori e Busnardo (Bolzano), Corti e Pota (Lecco), Legnato e Dellamonica (Juniorcasale), Quadrelli (Mantova), Vriz (Novara), Bacchetta e Piraccini (Omegna), Sanguin (Padova), Mizzotti (Pergocrema), Franzoni. Alessandrini e Romano (Piacenza), Frigerio e Berrà (Pro Patria), Balocco, Maruzzo e Scandroglio (Pro Vercelli), Mascheroni e Perego (Sant’Angeio), Damonti e Baliarin (Trento), Trainini, Berti e Marcolini (Triestina) Il punto sul campionato C'è voluto un calcio di rigore nell'ultima mezz'ora di gioco per consentire al Novara di battere il portiere avversario Fellini, della Pro Patria, e conquistare due punti preziosi per rimanere nella scia del Piacenza. L'Udinese, attenta e sorniona, dopo aver superato un primo tempo piuttosto critico, nella ripresa è passata al contrattacco ribaltando il risultato in tre minuti, in casa del Trento. Successo di misura del Casale sul Lecco che ha provocato non pochi sussulti ai pochi spettatori presenti allo stadio. Concluso il primo tempo sotto di una rete che ha sanzionato il predominio del Treviso, compatto ed equilibrato in tutti i settori, la Biellese è riuscita a capovolgere il risultato. Partita agonisticamente valida e tatticamente non eccelsa: il Piacenza ha fatto sua l'intera posta in palio grazie alla esperienza dei suoi giocatori che hanno messo in mostra individualità ottime; l'Omegna ha lasciato una ottima impressione.