Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1977/1978
Serie C
16-10-1977 - Giornata: 6 - Omegna - Della Liberazione


Omegna AS - Alessandria Calcio US 0 - 2 (0 - 1)
RETI: 9. Vagheggi C.[A], 60. Vagheggi C.[A]

Alessandria Calcio US Lucetti Angelo, Moretti Franco, Contratto Renzo, Chiogna Ezio, Colombo Antonio, Molinari Pietro, Vagheggi Claudio [72. Di Giulio Riccardo], Bosetti Ermanno, Baglini Stefano, Bologna Vincenzo, Bellacomo Gianfranco A disp.:(P) Vezzulli Ivano All.: Trebbi Mario

Formazione avversaria
Omegna: Colombo, Ghezzi, Martines, Minati, Pioletti, Pittofrati, Boife, Piraccini, Martina, Cappellazzo, Trevisani [70. Nolfo]. A disp.: Sista. All.: Zanetti Diego

Arbitro: Cornegliani Carlalberto (Milano)
Note
Spettatori: 2.500 Inizio gara ore 14.30

Commento
Vincendo con una doppietta di Vagheggi L'ALESSANDRIA SI RITROVA A SPESE DELL'OMEGNA Omegna irriconoscibile, lento e impacciato, subito smarrito nel tentativo di controllare il gioco del grigi. E' stato piegato nettamente dall'Alessandria con un doppietto dell'ala destra Vagheggi. L'undici novarese attraversa un periodo critico, i tifosi lo contestano e fischiano irritati, l'allenatore Zanetti è preoccupato. Il suo commento è piuttosto sconfortante: «Con una squadra cosi non si può fare meglio. Basta un gol per metterci in difficoltà». L'Alessandria invece, con la sua prima nitida vittoria in trasferta, raggiunge quota sei e soprattutto ritrova fiducia nei suoi mezzi. Ora i grigi attendono anche due rinforzi, un libero e un centrocampista. L'allenatore Trebbi che gualche tempo fa in uno sfogo aveva fatto volare i tavolini dello spogliatoio può rilassarsi e guardare al futuro con più serenità. Anche se taluni giocatori mancano di esperienza, se l'accordo è ancora imperfetto, l'ossatura del complesso è sufficientemente solida, non ci sono scompensi così evidenti come nell'Omegna che pare a volte ancora alla ricerca di un gioco valido, con atleti spesso anticipati, oggi poco decisi, con scarsa propensione al tiro conclusivo, ammalati di narcisismo. L'Alessandria ha avuto una partenza fortunata. Il primo gol è uno di quelli irripetibili. Lo spazio utile per centrare la porta non coperto dalla fitta barriera di uomini era forse di poco meno di un metro: Vagheggi è stato bravo nell'aggancio e nel tiro forte e deciso, ma sicuramente i rossoneri non meritavano una doccia fredda simile. Poi i grigi la vittoria se la sono ampiamente meritata ma è chiaro che la rete iniziale li ha notevolmente favoriti. L'Omegna invece ha avuto, subito dopo aver subito il gol, il grave demerito (Inesperienza? sfiducia?) dt perdere la calma, di premere irragionevolmente ammucchiandosi al centro, senza trovare sfogo né originalità di temi. Ha avuto occasioni da gol almeno quante l'Alessandria e forse anche di più. I grigi hanno centrato l'obiettivo due volte, i novaresi l'hanno fallito sistematicamente. In tre circostanze in modo davvero clamoroso con tiri precipitosi e dissennati. E tutte le volte da ottima posizione e senza disturbi di marcature pressanti. Si parte con l'Alessandria in attacco. Baglini è molto mobile e crea fastidi alla difesa rossonera. L'Omegna risponde con triangolazioni belle ma sterili. La gara non ha ancora preso una chiara fisionomia ed arriva il primo gol. Nono minuto: corner per l'Alessandria, mischia e secondo tiro dalla bandierina. Batte Chiogna e Vagheggi, con una mezza rovesciata, scaraventa nell'angolo. Il portiere Colombo si distende in un vano tuffo, ma la sfera s'insacca. L'Omegna accusa il colpo. Torna all'assalto, ma la manovra è fragile, piena di inutili rifiniture. Tira Minati (male) al 16' e Contratto (peggio) al 19', poi Cappellazzo (troppo debole) al 21', infine Martina al 25' sorvola di poco la traversa. Al 30' l'Omegna reclama un rigore per un fallo di mano di un alessandrino. L'arbitro non concede e si prosegue con altri tiri dt Minati e Martina. Ripresa e ancora azioni senza mordente del padroni di casa. I tifosi fischiano per gli inutili sforzi dei giocatori, con l'eccezione di Piraccini che continua a distribuire palloni in profondità. L'Alessandria controlla agevolmente e al 60' Vagheggi fa il bis. Manovra di Baglini sulla sinistra e correzione precisa per l'ala destra. Tiro secco e Colombo nemmeno abbozza l'intervento. Al 61' e al 63' altre palle-gol sprecate dai rossoneri sempre più smarriti. Gli errori si ripetono al 69' e all'80'. Ancora un tentativo di Piraccini che da solo non può fare di meglio e si conclude (88') con l'ultima palla alle stelle di Nolfo, da poco entrato in sostituzione di Trevisani. (La Stampa - Ed. Sport - Eros Mognon) VAGHEGGI: IL CECCHINO Alessandria mady trasferta: + 1 in media inglese. Lucetti, Moretti, Colombo: un tris con corazza. Domenica il derby numero 2 con la Pro Vercelli Il calcio è bello per le improvvise metamorfosi: credi di avere tra le mani una squadra di fuoriclasse e ti trovi solo-polvere; pensi ad un’altra sconfitta ed eccoti la sorpresa del successo. Per mister Trebbi, per i suoi ragazzi era un confronto interessante, psicologicamente difficile. Lo scivolone interno con il Bolzano pareva avere lasciato il segno. La contestazione del dopopartita, le polemiche proseguite in settimana in quali misure si sarebbero ripercosse sul tecnico e sulla squadra? Il mister conosceva la insidia nascosta; i ragazzi a loro volta erano preoccupati delle possibili conseguenze che sarebbero derivate da un’altra prova incolore. Tornare imbattuti da Omegna era la parola d'ordine. Il contestatissimo Vagheggi ha tagliato corto ad ogni possibile diatriba siglando la prima doppietta della stagione, dando ai grigi un successo esterno di notevole portata. La squadra mandrogna superando nel momento più delicato un antagonista per nulla irresistibile, deciso a trarre profitto del momento per aggiudicarsi i due punti, riprende il cammino con rinnovato entusiasmo attendendo a piè fermo la Pro Vercelli affidata alle cure tecniche del non dimenticato Bruno Mazzia. Pienamente giustificata l’euforia del clan alessandrino, da presidente Bruno Cavallo all’avvocato Pasero; da Trebbi al massaggiatore Viganò, da capitan Colombo a Di Giulio subentrato nella ripresa a sostituire Vagheggi. L’Orso torna sulla cresta dell’onda nella giornata in cui molte squadre hanno sudato le sette proverbiali camicie per respingere gli assalti dei deboli. Incominciamo dall’Udinese bloccata da un Treviso per nulla disposto a fare regali ai bianconeri blasonati; proseguiamo con la Juniorcasale rapida nel mettere sotto il Novara di Viviani. Dimenticavamo l’Audace San Michele definita dai più «squadretta da quattro soldi». I veronesi a digiuno di punti recatisi a Sant’Angelo (vittoria facile dicevano i lombardi) hanno fatto vedere i sorci verdi all’undici di Soldo. Eppure la compagine di Perego la domenica precedente l’aveva fatta da padrone al Vaimaura di Trieste. Sui campi della serie C'è difficile scorrazzare, segnare gol, disporre degli avversari a piacimento. La realtà è una sola: nessuno vuole finire in C2 e tutti fanno barricate per conquistarsi il punticino. Se poi il gioco non soddisfa, nessuno fa drammi, l'importante è riuscire a mantenere imbattuta la rete. Su dieci partite in programma ben cinque sono finite in parità, quattro se le sono aggiudicate i padroni di casa e solo l’Alessandria è riuscita a fare bottino pieno in trasferta. Nel girone A il discorso promozione resta apertissimo, altrettanto dicasi per le compagini aspiranti alla Cl. La grande bagarre si deciderà nei mesi primaverili, nel momento in cui la fatica farà capolino evidenziando i pregi delle squadre che avranno meglio delle altre risparmiato energie. L’Alessandria pur con i difetti divenuti congeniti è tra le squadre tuttora imbattute in trasferta. Su tre gare disputate lontano dal Moccagatta ne ha pareggiato due e vinta una; media inglese da promozione +1. Purtroppo davanti al pubblico amico non sempre la ciambella è uscita con il buco e il dt lo conferma. La compagine di Franco Trebbi necessita di due uomini basilari per vestire i panni delle grandi, un libero e un regista. Il presidente Bruno Cavallo al termine della partita ha confermato l’intendimento di tenere fede alla parola data approfittando della riapertura delle liste. L’allenatore con l’innesto di atleti di esperienza guarderà al domani in assoluta tranquillità. L’Alessandria vista ad Omegna ha ribadito di essere formazione idonea al gioco di rimessa e nel contempo di avere carattere per resistere al forcing avversario, approfittando degli spazi a disposizione per scendere in velocità nell’opposta area. Trebbi privo dell’infortnato Di Brino ha praticamente riconfermato la formazione che sette giorni prima era mancata clamorosamente contro il Bolzano e cioè Lucetti, Moretti, Contratto; Chiogna, Colombo, Molinari; Vagheggi, Bosetti, Baglini, Bologna, Bellacomo. La sola novità è il ritorno di Colombo a stopper e di Molinari a libero. L’intendimento è di bloccare i rossoneri sul centrocampo, di contenerli e dki sganciare in profondità le punte Vagheggi - Baglini. Il mister, quasi per dimostrare agli sportivi di aver ampio spazo di manovra gioca una carta importantissima, quella di Vagheggi pur sapendo che l’attaccante non ha eccessivamente brillato in passato per responsabilità proprie. L’alessandrino responsabilizzato, conscio di dovere assolutamente ripagare la fiducia dell’allenatore pur senza entusiasmare sfrutterà le due occasioni con altrettanti centri nobilitandosi. I mandrogni, guardati con un certo sospetto presentano sin dalle prime battute le proprie credenziali affidandosi ad un gioco compassato che ha l’unico scopo di evitare di concedere spazio ai padroni di casa. Trascorrono otto minuti e Vagheggi trova lo spiraglio giusto per fare chinare la schiena a Colombo il portiere dell’Omegna. Un gol piuttosto a freddo tale da scatenare la pronta reazione dei cusiani per nulla disposti ad accettare il verdetto. I rossoneri incitati dal pubblico stringono gli alessandrini nella metà campo cercando disperatamente di riequilibrare le sorti. La pressione è costante, ma altrettanto decisa è la risposta degli ospiti. Il Colombo alessandrino, pizzicato dalle critiche della scorsa domenica spazza l’area con interventi sicuri; Moretti ha l’aria di essere un gladiatore. Domina sui palloni alti, si sottopone ad un logorìo impressionante senza mollare, il resto lo fa Lucetti. Il portiere è bravo — commette un solo errore per colpa di un compagno - interviene con decisione, dimostra di sapersi muovere tra i pali. A centrocampo il discorso non sempre fila liscio. Se Chiogna resiste sulla posizione trovando lo spazio per incunearsi in avanscoperta, Bosetti e Bologna, in lenta ascesa, faticano a trovare la giusta carburazione. Bologna solo con il trascorrere dei minuti si ricorda dei suoi trascorsi e oltre ad operare a centrocampo retrocede davanti alla propria area per raccogliere le respinte dei compagni ed iniziare il dialogo con Vagheggi pronto a cercare lo spunto, per lasciare surplace il diretto avversario. Baglini invece ha preferito dedicarsi ad una specie di confronto faccia a faccia con il terzino Ghezzi. Onestamente bisogna riconoscere che ad iniziare la bagarre è stato il difensore rossonero spintonando e trattenendo per la maglia, sin dalle prime battute, l’attaccante alessandrino. Con "trascorrere dei minuti la contesa si è fatta più accesa, sono volati spintoni, falli di reazione a catena sotto lo sguardo compiaciuto dell’arbitro. Baglini ancora una volta è apparso lento, privo dello scatto per involarsi a rete. Una esibizione chiaramente insufficiente viste le possibilità del ragazzo. L’Omegna insiste in avanti trovando una retroguardia, a tratti arruffona, decisa a non lasciarsi superare. Lucetti in ultima battuta si conferma il valido difensore che conosciamo. Stessa solfa nella ripresa. I padroni di casa cercano disperatamente di risalire la china, ma l’Alessandria chiusa in prossimità dell’area replica colpo su colpo sganciando in contropiede le punte. Su un improvviso capovolgimento di fronte giunge il gol della sicurezza. Ad avviare il dialogo è Bologna con un lungo lancio mette in movimento Baglini lesto nello stringere al centro per l’irrompente Vagheggi che tocca di sinistro sorprendendo nettamente Colombo. Sul due a zero il gioco è fatto. I mandrogni tirano i remi in barca, cercano di mantenere il controllo della palla mentre Bosetti domina dalla cintola in su Lucetti trova modo di farsi applaudire a scena aperta volando da un palo all’altro per andare a bloccare un fendente scagliato da fuori area a fil di palo. Moretti è inesauribile nel contrastare, nell’uscire dall'area con la palla incollata al piede. Il piccoletto Bellacomo si fa in quattro tamponando o collaborando airalleggerimento e per i volonterosi ragazzi di Zanetti la possibilità di mettere a segno almeno il gol della bandiera sfuma nelle prime brume della sera. Un’Alessandria utilitaristica, pronta a sfruttare gli errori, a trarre profitto dalla situazione. Un successo scacciacrisi e due punti preziosi per agganciarsi nuovamente al centro- classifica in vista di una rimonta che potrebbe essere clamorosa. L’inserimento di un libero capace di mettere ordine in retroguardia e di un regista annullerebbero molte dell pecche evidenziate nel primo scorcio della stagione.« Possiamo giocare meglio — ammette Trebbi — ma ad Omegna era importante non perdere. La sconfitta con il Bolzano doveva essere cancellata ad ogni costo. La doppietta di Vagheggi è giunta al momento giusto consentendoci di controllare la partita, di difendere il primo successo stagionale esterno. Con la classifica assestata il futuro è meno... grigio; se poi giungeranno i rinforzi, a guadagnarne sarà il gioco ».L'undici di Colombo acciuffati due preziosissimi punti torna al Moccagatta per il primo derby del quadrilatero. Domenica saranno di scena le bianche casacche vercellesi reduci da un discusso pareggio interno. I padroni di casa stavolta sono seriamente intenzionati a fornire una esibizione ad alto livello, a dimostrare agli sportivi il vero volto della compagine.Riuscendo nell’impresa avranno a portata di mano la possibilità di compiere un ulteriore balzo verso la vetta della graduatoria. La prossima giornata vedrà infatti le squadre al vertice a confronto diretto. Il Novara riceverà il Padova, l’Udinese andrà a Trieste (e sarà un derby di fuoco); il Piacenza viaggerà verso Crema. Trebbi e il suo manipolo non possono lasciarsi sfuggire l’occasione di assaporare almeno per una settimana l’aria della zona promozione. Sarebbe il più bel regalo per i tifosi pronti a far pace, a tornare in massa allo stadio per godersi un campionato che sinora non ha espresso valori superiori. (Il Piccolo - Il Gattopardo) Risultati: Bolzano-Trento 1-1 Juniorcasale-Novara 2-1 Lecco-Pcrgocrema 2-0 Padova-Biellese 3-0 Piacenza-Seregno 4-0 Pro Patria-Mantova 0-0 Pro Vercelli-Triestina 0-0 S. Angelo Lod.-Audace 0-0 Udinese-Treviso 1-1 CLASSIFICA: Udinese p.10; Piacenza, Padova 9; S.Angelo 8; Novara, Bolzano, Juniorcasale 7; Mantova, Alessandria, Lecco, Triestina, Pro Patria, Pergocrema, Biellese 6; Trento, Pro Vercelli, Treviso 5; Seregno 3; Omegna 2; Audace 1 MARCATORI: 6 reti: Cesati (Piacenza); 4 reti: Basili (Juniorcasale), Piccinetti (Novara) e Zandegii (Treviso). 3 reti: Dioni (Biellese), Sartori (Bolzano), Frutti (Mantova), Bastianello (Padova), Franzoni (Piacenza), Foglia (Pro Patria), Pozzi (S.Angelo Lodigiano), Norbiato (Trento), Dri (Triestina), Pellegrini (Udinese).2 reti: Vagheggi (Alessandria) Bercellino (Biellese). Galluzzo (Lecco), Tedoldi (Mantova), Veschetti (Novara), Trevisani e Piraccini (Omegna), A.Rossi (Padova). Maruzzo (Pro Vercelli), Ballarin (Trento), Andreis (Triestina), Bencina e De Bernardi (Udinese). Il punto sul campionato Il Treviso ha ottenuto un bel pareggio al cospetto della capolista Udinese al termine di una gara spigolosa con gli ospiti che hanno chiuso il primo tempo in vantaggio. Vittoria del Casale nel derby piemontese contro il Novara, i gol a favore dei padroni di casa sarebbero potuti essere di più se gli uomini di Vincenzi avessero avuto più calma e tranquillità nella ripresa. Nonostante avesse giocato in casa, la Pro Vercelli non è riuscita a battere la Triestina: si sono dovuti accontentare di un pareggio, il quinto in sei partite; la partita è stata piuttosto monotona, primo tempo equilibrato e ripresa con gli ospiti che si sono ritirati nella propria metà campo. Con una formazione rimaneggiata e per via delle assenze la Biellese dopo aver retto molto bene nel primo tempo, ha dovuto alzare bandiera bianca, di fronte ad un Padova lanciato e deciso ad assicurarsi l'intera posta in palio.