Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1977/1978
Serie C
13-11-1977 - Giornata: 10 - Padova - Silvio Appiani


Padova Calcio - Alessandria Calcio US 3 - 2 (2 - 1)
RETI: 32. Fontani [Pa] , 40. Pillon [Pa] , 60. Sanguin [Pa] 18. Chiogna E.[A], 64. Facchinello G.[A]

Alessandria Calcio US Lucetti Angelo, Bosetti Ermanno, Moretti Franco, Chiogna Ezio, Colombo Antonio, Vichi Roberto, Tascheri Aldo [65. Vagheggi Claudio], Facchinello Gianni, Baglini Stefano, Bologna Vincenzo, Bellacomo Gianfranco A disp.:Piccotti Enrico, (P) Vezzulli Ivano All.: Trebbi Mario

Formazione avversaria
PADOVA CALCIO: Gandolfi, Fontani, Di Mario, Rossi Marco, Lesca, De Petri, Facchini [74. Monzani], Pillon, Scarpa, Sanguin, Rossi Aldo. A disp.: Gennari, Ceccato. All.: Foscarini Flavio

Arbitro: Vago Italo (Chiavari)
Note
Ammoniti: 44. Facchinello [A], 57. Sanguin [P], 67. Bologna [A], 75. Colombo Antonio [A]. Spettatori: 6.000 di cui 5.680 paganti per un incasso di 12.809.700 lire Inizio gara ore 14.30

Commento
FURIOSO ASSALTI DELL'ALESSANDRIA MA IL PADOVA RIESCE AD IMPORSI Non capita spesso, in particolare nella serie semiprofessionisti, di assistere ad una partita cosi appassionante e carica di emozioni come quella disputata all'Applani tra il Padova e l'Alessandria. Le emozioni si sono susseguite a ritmo incalzante, come uno spettacolo pirotecnico, mentre il verdetto è rimasto in bilico fino al fischio di chiusura. Alla fine i padroni di casa hanno avuto la meglio di stretta misura ma quanta fatica per i biancorossi! L'Alessandria avrebbe meritato miglior sorte e un risultato di parità non avrebbe fatto una grinza. I grigi sono andati in vantaggio per primi con un gol a sorpresa ottenuto su punizione battuta da Chiogna che ha fatto filtrare il pallone tra le gambe della barriera biancorossa mandandolo ad insaccarsi nell'angolino destro alle spalle di Gandolfi senza che nessun giocatore intervenisse. Gli ospiti poi hanno badato a difendere l'esiguo vantaggio cedendo però dopo circa 15 minuti su un'azione personale del terzino Fontani, che ha fatto tutto da solo battendo con un tiro liscio Lucetti. I padroni di casa hanno raddoppiato poco prima del riposo con un colpo di testa di Pillon che ha girato in rete un preciso cross del difensore Fontani. La ripresa ha visto ancora il Padova in bella evidenza, tutto proteso all'attacco e al 59' ha ottenuto la terza rete su punizione battuta da Scarpa che ha appoggiato a Sanguin e gran tiro del centrocampista, che non ha perdonato. A questo punto i grigi si sono riorganizzati ed è stato Facchlnello a rilanciare la sua squadra con un gol ottenuto su un gran tiro da lontano che Gandolfi non ha trattenuto facendosi passare la palla tra le gambe. L'allenatore dell'Alessandria Trebbi per dare maggiore vivacità al reparto attaccante ha operato uno scambio tra Tascheri e Vagheggi, due giocatori che hanno le stesse caratteristiche. L'Alessandria ha iniziato un generoso forcing prendendo letteralmente d'assedio la porta biancorossa. Si sono susseguiti i batti e ribatti e prima Scarpa e poi De Petris hanno dovuto salvare sulla linea della porta a portiere battuto. In precedenza Bellacomo su azione personale aveva mandato la sfera a stamparsi sulla traversa. Poi il fischio di chiusura che ha posto fine a un incubo dei padroni di casa. Sul conto del grigi c'è da dire che nel primo tempo proprio dopo pochi minuti dal fischio di avvio Tascheri su passaggio di Bologna aveva superato Di Mario e aveva colpito la traversa con un pallonetto evitando il portiere in uscita. Numerose sono state le ammonizioni. (La Stampa) IL PADOVA HA IL SANTO.. L'ALESSANDRIA SOLO JELLA Aveva ragione Trebbi a fine gara partita a dannarsi l’anima per la scalogna; uscire sconfitti al termine di novanta minuti giocati all’insegna dell’agonismo puro è la più grossa sventura che possa accadere. L'undici mandrogno ha disputato la migliore partita della stagione anche se è rimasta a mani vuote; ha realizzato due reti; ha colpito altrettante volte la traversa a portiere battuto, si è vista respingere sulla linea di porta almeno tre-quattro palle gol. La porta patavina pareva stregata, invulnerabile. A gara ultimata, gli errori commessi si evidenziano, ma sul campo i grigi hanno letteralmente sputato l’anima pur di agguantare un punto, largamente meritato. La vera Alessandria, gradatamente, torna a galla. Insistendo, eliminando alcuni errori di impostazione è possibile costruire una formazione con le carte in regola per approdare alla C1 senza eccessiva fatica. Il risultato di Padova - Alessandria, (tre a due per i padroni di casa) è bugiardo e, se legge di compensazione esiste, il punto perduto sarà incamerarato con i dovuti interessi. Le aspettative della vigilia hanno trovato puntuale conferma sul campo: novanta minuti giocati alla morte, da cardiopalma. Il pubblico patavino per tre quarti della ripresa ha trattenuto il fiato, ogni folata offensiva grigia metteva a soqquadro il pacchetto difensivo creando le premesse del gol. I bianchi schierati davanti a Gandolfi hanno innalzato una vera barricata per contenere i ripetuti assalti all’arma bianca. La sconfitta rilancia la compagine di capitan Colombo uscita dal campo con l’onore delle armi. Mister Trebbi privo di Contratto (convocato nella nazionale juniores impegnata nel torneo internazionale di Montecarlo) e degli attaccanti Di Giulio e Ferraris ha scoperto la carta Tascheri. Opposto Bosetti sul tornante Pillon, Moretti su Aldo Rossi e Colombo su Facchini ha collocato Facchinello sul regista Scarpa mascherato con la maglia numero nove. In posizione più avanzata Chiogna che non essendo incontrista aveva il compito di dialogare sulla fascia centrale sostenendo le incursioni di Bologna e delle due punte, il diciottenne Tascheri e il centravanti Baglini. Sul settore sinistro Bellacomo, un satanasso inarrestabile, capace di muoversi a tutto campo, di sostenere il pressing senza dimenticare il contributo alla manovra difensiva. Il piccolo astigiano per novanta minuti ha incantato la platea per la carica agonistica, per la determinazione e per la precisione degli interventi. Un’Alessandria meno abbottonata in difesa per le incertezze di Facchinello e le pause di Bologna ripetutamente anticipato dall’avversario, ma atleticamente valida nella manovra all’olandese. Sin dalle prime battute è apparso evidente l’intenzione degli alessandrini di sacrificare parte della concentrazione difensiva a favore dell’offesa. Il Padova ha subito innestato la quinta deciso a liquidare la partita sin dalle prime battute. Ancora prima dell’assestamento delle marcature i padroni di casa hanno impresso alla contesa un ritmo vertiginoso pre.sentando immediatamente l’ex Pillon dopo Giglio del Lecco (un altro guastafeste allevato in seno ai grigi) davanti a Bosetti con girata al volo sorvolante la traversa. Gli alessandrini punti sul vivo restituiscono pan per focaccia. Passaggio smarcante sulla destra per Bologna, il centrocampista centra per l’esordiente Tascheri. Il ragazzo è bravo nel controllare la sfera, nel superare con un pallonetto l’avversario, nel riprendere la sfera per ripetere lo stesso giochetto con il portiere. Il pallone scavalcato Gandolfi si adagia sulla traversa. Una vera disdetta. Il giovane meritava ben altra soddisfazione. I capovolgimenti di fronte sono rapidi, tanto da evidenziare il migliore scatto dei padovani che trovano un Vichi abile ad orchestrare la regia difensiva davanti alla rete di Lucetti. Alla bordata di Tascheri rispondono i padroni di casa con Facchini il cui colpo di testa sorvola la traversa.L’Alessandria riprende le fila del dialogo, rimediando una punizione sul settore destro. Siamo al diciassettesimo quando Chiogna si incarica di calciare. Centro perfetto con palla a rientrare, che inganna difensori e portiere infilandosi alla destra di Gandolfi. Lo stadio ammutolisce di colpo. I biancoscudati invece di accusare il colpo stringono le file cercando di agguantare il pareggio. La difesa alessandrina sottoposta ad un assedio continuo denuncia la mancanza di un difensore puro anche se Bosetti si impegna per rendersi ùtile, per dare una mano al pacchetto difensivo. Il primo grosso pericolo i mandrogni lo corrono al 26’ su una incursione sulla sinistra con Lucetti fuori dai pali. Scarpa è lesto ad indirizzare nella porta sguarnita, ma Vichi in mezza rovesciata rimedia, riprende Lesca e stavolta è Chiogna a dire di no. Per alleggerire la pressione Vichi esce dal guscio, dialoga con i compagni arrivando sino all’opposta area. Improvviso il crollo. Manovra sulla destra con Facchinello indeciso se intervenire o meno suìlavversario e Fontani ne approfitta per sgusciare verso la rete avversaria. Il terzino stringe, anticipa l’intervento di Vichi con un angolatissimo rasoterra che sorprende il portiere. E’ da poco trascorsa la mezz'ora e la contesa è nuovamente aperta a qualsiasi risultato. I patavini incitati a gran voce dal pubblico insistono nel controllo del centrocampo pervenendo al bis per una generale distrazione della difesa grigia. A dare il via all’azione vincente è lo scatenato Fantoni: sul cross svetta la testa di Pillon completamente libero e per Lucetti non c’è nulla da fare. Partita conclusa? Neppure per sogno. I ventidue in campo hanno molte energie in serbo ed insistono: i bianchi per difendere il vantaggio, i grigi per riportarsi in parità. La ripresa trova le squadre pronte ad incrociare i ferri con lo stesso spirito pugnandi del primo tempo. L’Alessandria sfruttando la poca consistenza della difesa patavina stringe i tempi trovandosi sul groppone, imprevisto e immeritato il... terzo gol. Al limite dell’area di rigore l’incerto e discutibile arbitro Vago (il nome è un programma) si accende una mischia ed un patavino finisce a terra. Punizione. L’Alessandria appronta una munitissima barriera davanti alla porta per fronteggiare l’insidia. Scarpa tocca corto a Sanguin il cui rasoterra sorprende nettamente Lucetti appostatosi, stranamente, dietro ai compagni lasciando sguarnita una larga fetta della propria rete. La mazzata invece di influire negativamente riaccende l'attenzone. L’Alessandria trascinata da un Bellacomo in splendida forma si rovescia nella metà campo avversaria stringendo d’assedio i veneti. Il pressing è indiavolato al punto da trasformare lo stesso Facchinello mentre Bologna fatica, nel groviglio di avversari, a muoversi, a trovare lo spunto, il passaggio vincente. La rete patavina sembra dovere crollare da un momento all’altro tanta è la foga degli ospiti. Facchinello al 64’ ricordandosi di possedere una notevolo ’castagna” dà un saggio della bravura piegar io le mani a Gandolfi con un secco rasoterra: il portiere non trattiene ed il pallone rotola in rete nonostante il disperato tentativo di ricupero. Il risultato è nuovamente in bilico, la possibilità di riportarsi in parità aumentano considerevolmente. Tutta la squadra grigia rinforzata da Vagheggi subentrato a Tascheri si installa nella metà campo sottoponendo il Padova ad un vero bombardamento. Bellacomo al 69’ da posizione angolatissima scocca un diabolico pallonetto sorprendendo l'estremo difensore. In aiuto di Gandolfi interviente il Santo e la palla urtata la parte sottostante della traversa invece di ricadere dentro la fatale linea bianca torna incredibilmente in gioco.Disdetta più nera non poteva perseguitare Colombo e compagni. La pressione invece di spegnersi si accentua ed i salvataggi in extremis sulla linea di porta non si contano. L’intero Padova è attestato nell’area piccola per contenere le sfuriate avversarie. Gli assalti, purtroppo sono destinati a restare senza fortuna. L’applauso finale del pubblico accomuna vincitori e vinti. La rapida sintesi, il flash dei novanta minuti è oltremodo eloquente per fotografare la prestazione dei ragazzi di Trebbi. Cosa è mancato all’Alessandria per tornarsene a casa con il punto strameritato? Diremo innanzitutto che per la prima volta è mancato all’apuntamento Lucetti. Il portiere solitamente abile, determinante in altre contese è stato superato sia sul primo che sul terzo tiro in maniera alquanto discutibile. Una giornata nera che è costata il secondo insuccesso in trasferta. Al termine della partita molto si è dissertato sulla scelta tattica operata. Osservazione logica. Giocando in trasferta, sul modulo delle precedenti gare, si punta solitamente sul gioco di rimessa lasciando all’avversario l’iniziativa di offendere. L’Alessandria in occasione della rete del pareggio è stata sorpresa dalla brillante e veloce fluidificazione di Fontani, ma giova ricordare che in area erano appostati ben tre difensori. Una copertura oltremodo sufficiente per parare il colpo. Una maggiore copertura del centrocampo? L’unica nota stonata, se cosi la vogliamo definire, si riscontra nella posizione forse troppo audace di Facchinello a corto come riserva di fiato. L’ex sorrentino nella posizione di francobollatore di Scarpa, a zona, ha lasciato alquanto a desiderare mancandogli la marcia in più. L’unico e grosso neo è costituito a nostro avviso dall’imperfetta preparazione atletica del giocatore costretto ad operare in uno spazio ristretto per trarre il migliore vantaggio. Accanto a Facchinello collochiamo Bologna abile nel controllo della palla, ma regolarmente anticipa, toda un Fontani grintoso nel contrasto e veloce negli inserimenti. Dal terzino sono scaturite le occasioni migliori per l’undici patavino. In continua fludificazione sul settore destro si è dimostrato una spina nel fianco della retroguardia grigia. Troppo lezioso in area di rigore invece di sveltire le manovre per sorprendere gli avversari le ha ’’congelate” consentendo ai veneti di stringersi in prossimità della porta di Gandolfi. Lucetti, Facchinello, Bologna i grossi punti interrogativi della appassionante contesa.Strano, ma vero, ima spanna sopra tutti — e, considerata la statura è tutto detto — il Filippide grigio, cioè Bellacomo. Deciso nel contrasto, pronto nell’appoggio ha costretto Di Marco ad affrontarlo con interventi oltremodo duri. Impossibile stabilire quanti chilometri ha percorso, quante palle ha toccato. Resisterà ad un ritmo tanto forsennato? I suoi estimatori sono pronti a giurare sul ragazzo e sui polmoni del trottolino che con Vichi è un lottatore nato. Sul libero alessandrino si è espresso in modo lusinghiero il mago di Turi, il vulcanico Pugliese sceso a Padova per cercare la... grazia di una società disposta ad accettare i suoi servizi. « E’uno dei migliori liberi della serie semiprofessionistica Lo ricordo a Catanzaro: perchè è sceso tanto in basso? La prestazione odierna è eccellente ».Moretti e Colombo hanno badito di amare la lotta gettandosi su ogni pallone, sacrificandosi in continui inserimenti per tentare di lanciare i compagni verso l’opposta rete. Il centravanti Baglini ha mostrato maggiore mobilità e grinta cercando di farsi largo nella selva di gambe, di trovare il tiro risolutore. Nel finale Scarpa gli ha tolto la soddisfazione di assaporare la gioia del gol. Sull'esordiente note largamente positive anche se il ritmo forsennato della partita ha finito per stroncarlo anzitempo. Il diciottenne ha mostrato di essere maturo per la riconferma anche se lo attende la concorrenza di Ferraris escluso all’ultimo momento dalla formazione per i postumi dell’infortunio rimediato nelle ultime settimane. Ha lasciato a desiderare Vagheggi inserito nella ripresa per vivacizzare ulteriormente il pressing alessandrino. L’ala insiste eccessivamente nel dribbling puntando con decisione dove la mischia è più accesa con il risultato di perdere la palla e l’occasione per servire i compagni o centrare il bersaglio. L’Alessandria esce dalla prova dell’Appiani rinvigorita anche se il risultato le dà torto. Continua la serie iellata, ma prima o poi cesserà. Nessun dramma per la sconfitta, le possibilità di rimediare esistono. Occorre unicamente perseverare, allentare la tensione, procedere uniti. La prossima domenica scende al Moccagatta la Pro Patria di Barison e il traguardo è uno solo: i due punti per prepararsi adeguatamente al grande derby con la Juniorcasale (Il Piccolo - Il Gattopardo) RISULTATI: Biellese – Novara 0-0 Bolzano – Udinese 0-0 Junorcasale – Pro Vercelli 1-0 Lecco – Audace 2-0 Mantova – Pergocrema 3-0 Omegna – Seregno 0-0 Pro Patria – Piacenza 0-0 Sant'Angelo – Trento 3-0 Triestina – Treviso 1-0 CLASSIFICA: Udinese p. 15, Piacenza 14, Sant'Angelo, Juniorcasale 13, Mantova, Padova, Novara 12, Biellese 11, Lecco, Bolzano, Triestina, Pergocrema 10, Alessandria, Trento 9, Pro Patria, Treviso, Omegna 8, Pro Vercelli 7, Seregno 6, Audace 3. MARCATORI: 6 reti: Dioni (Biellese), Basili (Juniorcasale). Piccinetti (Novara), Cesati (Piacenza); 5 reti: Ascagni (Juniorcasale), Frutti (Mantova). 4 reti: Sartori (Bolzano). Galluzzo (Lecco) Franzoni (Piacenza), Mutti (S. Angelo Lodigiano), Zandegù (Treviso).3 reti Bastianello e Pillon (Padova), Foglia (Pro Patria), Marezzo (Pro Vercelli), Perego e Pozzi (Sant’Angelo Lodigiano), Norbiato e Ballarin (Trento), Pellegrini (Udinese). Il punto sul campionato Giornata con tanti 0-0 (ben quattro), poche reti (15 di cui cinque solo a Padova) e nessuna vittoria esterna. Le due prime della classe hanno pareggiato in trasferta ed hanno visto Sant'Angelo (3-0 al Trento) e Juniorcasale (1-0 alla Pro Vercelli) recuperare un punto. Vittoria meritata della Triestina contro un rinunciatario Treviso. Il Lecco ci ha messo 63 minuti, quindici tiri in porta ed una dozzina di calci d'angolo per sfondare il muro eretto dall'Audace; impresa che non è riuscita alla deludente Omegna nei confronti del Seregno.