Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1977/1978
Serie C
08-01-1978 - Giornata: 17 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria Calcio US - Biellese AS 1 - 1 (0 - 1)
RETI: 87. Vagheggi C.[A] 19. Schilirò [Bi]

Alessandria Calcio US Lucetti Angelo, Moretti Franco, Contratto Renzo, Tonetto Flavio, Colombo Antonio, Vichi Roberto, Bologna Vincenzo, Bosetti Ermanno, Vagheggi Claudio, Bongiorni Gabriele, Baglini Stefano A disp.:Bellacomo Gianfranco, Piccotti Enrico, (P) Vezzulli Ivano All.: Mattè Romano

Formazione avversaria
BIELLESE AS: Reali, Francisetti, Fossati, Capon, Capozucca, Borghi, Schillirò, Conforto, Bercellino, Jacolino, Pellerei. A disp.: Mungitore, Dioni, Braghin. All.: Gori Roberto

Arbitro: Morganti Giuseppe (Ascoli Piceno)
Note
Ammonito: Vagheggi [A] Spettatori: 3 mila circa di cui 2.209 paganti per un incasso di 5.644.200 lire. Inizio gara ore 14.30

Commento
L'ALESSANDRIA HA CORONATO A 3' DALLA FINE LA LUNGA RINCORSA ALLA SCATENATA BIELLESE Vanno in vantaggio gli ospiti al 19' con Schillirò, pareggia Vagheggi negli ultimi minuti A tre minuti dalla fine Vagheggi azzecca la zampata decisiva e regala all'Alessandria l'ormai insperato pareggio nel quasiderby con la Biellese. Un gol che ripaga la lunga e generosa rincorsa dei grigi, largamente dominati nel primo tempo dalla vivacissima Biellese, ma poi cresciuti di tono nella ripresa e protagonisti di un incandescente finale. Un tempo per ciascuno, dunque, con il rammarico per i bianconeri di Gori di aver sprecato nella fase iniziale almeno tre occasioni per arrotondare il bottino e mettere in ginocchio l'avversario. Schilirò, l'eroe della formazione biellese, che in alcune circostanze ha fatto impazzire le retrovie alessandrine e Colombo in particolare, è al tempo stesso il recordman delle più gigantesche papere, imitato da Bercellino e Fossati, entrambi scentrati nella mira con la porta spalancata davanti. Un incontro strano: una Biellese subito aggressiva, veloce, con un ottimo Borghi a registrare il centrocampo; il bravo Conforto su tutte te palle a contrastare e a inventare proiezioni offensive; Schilirò in gran forma e, alle spalle, una robusta barriera con Reali, Francisetti, Capon e Capozucca. E per buona parte del tempo, l'Alessandria che non riesce ad imporre il proprio gioco, esitante a centrocampo, timida nell'affondo. Nessun grosso scompenso, ma un diffuso torpore forse frutto delta fatica di metà settimana con il Trento. Contratto s'inserisce spesso nelle trame d'attacco, Bosetti « lima » i suoi servizi e lancia le punte con continuità. Ma Bologna, malgrado la grande mobilità, non arriva al tiro. Vagheggi si fa spesso anticipare, Baglini non riesce a sfondare. La Biellese dilaga, crea il panico nella difesa grigia, ma non va oltre il gol di Schilirò al 19'. Poi, lentamente, rinvengono i padroni di casa. I bianconeri si assiepano da- Contro il Bolzano, risorto dopo tre sconfitte consecutive Punto prezioso per il Novara Consente agli azzurri di tenere il passo delle prime - Infortunio al 30' per capitan Veschetti (La Stampa - Ed. Sport - Eros Mognon) VAGHEGGI COM E CESARINI RIMEDIA IN EXTREMIS I grigi come Paganini non ripetono l’exploit Quattro gol in una settimana, tre punti, documentano la lenta ripresa della squadra alla ricerca del miglior gioco per risalire la difficile china. Diciamo subito che nelle due prime partite del ’78 i grigi hanno fornito prestazioni nettamente contrastanti: con il Trento hanno letteralmente demolito l’avversario, con la più esperta e sorniona Biellese, hanno fatto appello al carattere per riuscire a raddrizzare una situazione che minacciava di fare crollare i sogni di ripresa. Dall’esame complessivo delle prove emerge un primo dato positivo: si riferisce allagrinta, alla voglia di ben figurare. A Mattò occorre dare atto di essere riuscito al momento a rendere più incisivo il gioco dei ragazzi, anche se in fatto di geometria i dubbi sussistono e si ingigantiscono con il trascorrere delle settimane. Le carenze della squadra sono notevoli, non c’è barba di tecnico in grado di annullarle o mascherarle. Il calcio, è vero, si impara poco alla volta, ma è necessario avere la predisposizione del soggetto, in caso contrario la lezione servirà unicamente a dimostrare esattamente quanto si era sostenuto e cioè i limiti della compagine. Il nuovo mister, avvantaggiato dalle esperienze negative del predecessore, ha puntato sulla rigenerazione sotto il profilo atletico per supplire alle deficienze tecniche alle quali accennavamo. Contemporaneamente ha puntato decisamente sulla trasformazione del gioco escludendo dalla formazione Facchinello per fare posto prima a Bongiorni e successivamente a Tonetto, due ragazzi alla ricerca di un posto in prima squadra. La ventata di gioventù (un ritorno all’Alessandria baby d’inizio stagione) ha influito positivamente anche se il lavoro da svolgere è ben lungi dall’essere concluso. La riconferma si è avuta nel confronto con la Biellese. un cliente difficile, scorbutico, capace di imbrogliare le carte ad ogni antagonista. La speranza di ottenere il beneplacito alla C1 restano essenzialmente riposte nella carica agonistica indispensabile per supplire ai limiti dell’attuale organico alessandrino.«Il cammino è arduo, difficile, nulla tuttavia è ancora perduto. Importantissimo ai fini del raggiungimento del traguardo fissato all’inizio della stagione sarà la determinazione,l voglia di sopravvivere. L’importante è restare agganciato al gruppo di centroclassifica, evitare che si crei un vuoto incolmabile. Resistendo avremo la possibilità — prosegue Romano Mattè — di approfittare dei cedimenti primaverili delle compagini in difficoltà ai primi calori preannuncianti l’approssimarsi dell’estate. Contenere la perdita di punti in quest’ultimo periodo del girone di andata è indispensabile se vogliamo creare le premesse per una proficua rincorsa». Il tecnico punta molto delle sue speranze su un ricupero nella seconda parte della stagione sfruttando la migliore preparazione atletica, la tenuta. L’Alessandria sinora ha speso relativamente poco essendo partita al piccolo trotto per evitare di trovarsi nel periodo cruciale con le bronzine fuse. Attraverso un’adeguata preparazione il miracolo è ancora possibile anche se la strada diviene difficile da percorrere stante la necessità di quadagnare punti di ogni pié sospinto per mantenersi nella posizione ottimale di rilancio. Arduo per non dire impossibile formulare un pronostico a due domeniche dalla conclusione del girone di andata. L’Alessandria ha un calendario terribile: domenica giocherà a Treviso in attesa di concludere con l'Udinese impostasi a Vercelli con un eloquente due a zero. I friulani grazie al successo conseguito al Robbiano, sono nuovamente balzati in vetta alla classifica agguantando la Juniorcasale costretta a dividere la posta dalla Triestina. Alla squadra di Mattè necessitano due punti per girare a quota 16, uno in meno dello scorso campionato, in attesa di iniziare il ritorno con la concentrazione e la carica indispensabile per concretizzare il sogno degli sportivi mandrogni alquanto titubanti sul futuro della squadra. Veniamo alle due partite disputate mercoledì (ricupero con il Trento) e domenica (Biellese) che hanno fruttato, come scritto all’inizio, i primi tre punti del nuovo anno. L’undici di capitan Colombo reduce dalla magra rimediata a Seregno (i lombardi nell’ultima giornata sono stati surclassati dal Pergocrema per due a zero) responsabilizzati al massimo, il presidente Cavallo ha voluto intrattenersi lungamente con i suoi ragazzi, ha affrontato il Trento di David con una carica impensabile. Mattè per l’occasione ha inserito il diciannovenne Tonetto sulla fascia destra, riconfermato Bongiorni ed escludendo Facchinello e Picconi auasi nulla nella gara di San Silvestro. La rivitalizzazione della compagine ha dato i suoi frutti, favorita dalla disposizione tattica dei veneti, convinti di trovarsi davanti ad una formazione decisamente in fase calante. Quattro i protagonisti principali della giornata, capitan Colombo in retroguardia, Bosetti sulla fascia centrale, Bologna sulla trequarti e Vagheggi la vera punta sostenuta da Baglini. Superata la prima mezz’ora senza danno, gli alessandrini sono balzati prepotentemente alla ribalta nella parte finale della prima frazione di gioco con una rete bellissima per raoidità ed esecuzione. Bosetti da posizione centrale allarga sulla destra sullo scatenatissimo Vagheggi pronto a saltare lo stopper e ad effettuare un calibrato centro sul quale si eleva lo smarcato Bologna. Il centrocampista con calma olimpica colpisce di testa insaccando sulla sinistra di Zamparo. L’ultima rete al Moccagatta gli alessandrini l’avevano messa a segno con Baglini il 23 ottobre dello scorso anno durante il derby con la Pro Vercelli. Galvanizzati dal vantaggio i mandrogni si scatenano nella ripresa raddoppiando al 49’ ancora con Bologna. Ad impostare la manovra vincente è Baglini: l’attaccante si libera sulla sinistra servendo Bologna in grande giornata. L’alessandrino stoppa il pallone si gira, lasciando partire una bordata che si insacca alla destra dell’estremo difensore veneto. Il gioco è fatto. I duemila spettatori sono increduli davanti alla facilità di manovra dei beniamini pronti a contrastare l’avversario, a ripartire verso la rete avversaria. Gli orsacchiotti danno l’impressione di avere ritrovato lo sprint delle giornate migliori: l’accoppiata Vagheggi - Baglini è irresistibile. Le azioni si snodano con rapidità sulla fascia anche se non sempre i centrocampisti sono lesti nell’appoggiarli, nel fornire l’appoggio indispensabile. La compagine di Colombo, seppure con qualche sbavatura in retroguardia, continua a bussare incessantemente in area avversaria. L’artefice della riscossa è Vagheggi: l’ala operando in prossimità dell’area di rigore sfrutta lo scatto ed il dribbline per incunearsi a ripetizione tra le maglie dei trentini ormai disorientati davanti ad un antagonista rinfrancato nel morale L’Alessandria conclude in bellezza realizzando a tre minuti dalla conclusione il tris di reti. E’ Vagheggi a partire da metà campo, a seminare gli avversari: entrato in area di rigore allarga leggermente sulla destra liberandosi dell’avversario che stringe al centro evitando l’uscita del portiere ed insaccando. Il franco successo apre il cuore alle speranze più rosee anche se Mattè si affretta al termine della tenzone a gettare acqua sul fuoco. « Assaporiamo il ritorno alla vittoria, commenta, senza voli pindarici. Il cammino da percorrere è ancora lucro per galvanizzarci oltremisura. Necessita umiltà e determinazione per superare gli altri ostacoli. Nessuno deve illudersi, domenica arriva la Biellese ed avremo la possibilià di sincerarci sulle possibilità della squadra». La prova del nove con i bianconeri di Cori ha ridimensionato i giudizi. I lanieri costituiscono un complesso ottimamente impostato in difesa e centrocampo potendo avvalersi di uomini di esperienza del calibro di Berellino e Borghi, Vecchi marpioni della serie semiprofessionistica. L’Alessandria opposta ad un avversario scaltro, poco propenso a sbilanciarsi in attacco, ha patito le pene dell’inferno per trovare le giuste misure per uscire dal confronto con il minor danno possibile. Mattè secondo una logica consolidata ha confermato la formazione di mercoledì affidando Schillirò alla custodia di capitan Colombo e il centravanti, con funzione di regista Bercellino al Biovane Tonetto. Sul fronte opposto Capozucca è andato su Baglini e Francisetti su Vagheggi mentre il fluidificante Fossati trovava sulla propria strada il giovane Bongiorni. Sulla mezza punta Bologna si appiccicava Capon. Le altre marcature erano dettate dalla logica. Gli orsacchiotti sulle ali dell’entusiasmo della ritrovata via del successo al fischio d’inizio partono con l’entusiasmo dei ragazzini. Contratto scatta sulla destra, se ne va in velocità costringendo la difesa bianconera in angolo. Sono trascorsi esattamente 29” ed i grigi usufruiscono del primo tiro dalla bandierina. L’Alessandria insiste. Cerca il gol decisamente nella speranza di mettere a tacere sin dalle prime battute l’avversario. La superiorità si concretizza in quattro calci d’angolo nello spazio di cinque minuti. E’ sull’ultimo che la difesa ospite trema. Bologna al limitare dell’area piccola colpisce di "recisione di testa indirizzando nell’angolino basso alla sinistra di Reali sorpreso dalla conclusione. Tocca all’ex Borghi rimediare con un salvataggio sulla linea bianca. L’Alessandria sembra rassegnarsi e la Biellese esce autorevolmente dal guscio mettendo a nudo le pecche densive dei padroni di casa. Il campanello d’allarme lo suona Schillirò decisamente in giornata. L’attaccante si libera al limite dell’area del suo angelo custode porgendo a Jacolino in attesa al limite dell’area. La posizione è ottimale, ma il bianconero indirizza sopra la traversa. I grigi hanno ancora in serbo la sorpresa con il solito Contratto in movimento sulla fascia destra. L’alessandrino salta due uomini, in velocità, porgendo a Vagheggi il cui servizio trova nuovamente la testa di Bologna; l’alessandrino conclude nettamente a lato. La Biellese studiato l’avversario approfitta della possibilità di manovrare sulle fasce creando le premesse al gol. Schillirò si destreggia sulla destra, lascia surplace Colombo centrando rasoterra. Lucetti in tuffo respinge alla disperata sui piedi di Fossati. Basterebbe appoggiare la palla in rete, invece il terzino cerca la bordata sciupando la più facile delle occasioni. Si attende un intervento di Mattè per il cambiamento della marcatura vista la difficoltà in cui opera Colombo sul guizzante attaccante bianconero. Dalla panchina il suggerimento non arriva, giunge invece il gol. L’inarrestabile Schillirò ripete l’azione precedente. Sulla linea laterale mette fuori causa lo stopper grigio avanzando verso l’area di rigore mentre Vichi cerca di chiudergli lo specchio del tiro. Il biellese azzecca il tiro, il libero lo favorisce imprimendo una leggera deviazione alla sfera che supera Lucetti insaccandosi. Autorete? L’alessandrino sostiene di avergli impresso il colpo di grazia, l’avversario parla di tiro fortunato. La realtà è una sola: l’Alessandria è costretta ad inseguire il risultato dopo appena 18 minuti di gioco. La necessità di rimediare porta lo scompiglio nelle file mandrogne. I contrasti a centrocampo sono praticamente inesistenti; non basta il gran correre di Bosetti o la determinazione di Bologna per cercare di mettere ordine in un complesso chiaramente alla deriva. Gli alessandrini proiettandosi in avanti rischiano di farsi trafiggere in contropiede. I bianconeri approfittando del momento favorevole, mancando al 20’ il raddoppio. A mettere nei pasticci il pacchetto difensivo è per l’ennesima volta Schillirò, lesto nel liberarsi di un Colombo incapace di frenarne lo slancio. Su invito dell’ala Pellerej ha la palla buona, cerca il ’’sette” ed invece indirizza sopra la traversa. Un’occasione preziosa conclusa nella maniera più banale. La sagra degli errori dei lanieri prosegue. Conforto al 36’ smarca Schillirò al centro dell’area di rigore. L’attaccante è liberissimo di concludere,attende l’uscita disperata di Lucetti ’’regalandogli” il pallone. Il biellese si dispera: un’altra analoga occasione difficilmente l’avrà nelle prossime domeniche. L’Alessandria stretta alle corde reagisce con la forza della disperazione; attacca in massa con le idee chiaramente annebbiate. I centrocampisti seguono a distanza le manovre offensive, raramente abbandonano la posizione. L’unica possibilità del pareggio la trovano su una punizione staffilata di Baglini a fil di palo. L’ombra della sconfitta si allunga sinistra sul Moccagatta anche se l’inizio della ripresa è chiaramente in grigio. L’Alessandria aumenta il ritmo, stringe i bianconeri in prossimità dell’area di rigore senza trovare il tiro improvviso decisivo. In tribuna il presidente Cavallo si mette le mani nei capelli osservando i ragazzi giostrare con la palla al piede invece di concludere. La Biellese paga della rete la difende a denti stretti stroncando ogni incursione sulle fasce. E’ una tattica chiaramente rinunciataria che nasconde notevoli insidie Pellere al 13’ si inserisce ottimamente sull’out servendo al centro per gli smarcati Schillirò e Bercellino in chiara posizione di fuori gioco. Il centravanti a due passi da Lucetti sbaglia misura spedendo a lato. Lo scampato pericolo mette le ali ai grigi. Mister Mattè, affidando, finalmente, Schillirò a Moretti, avanza nel ruolo di mezz’ala Colombo che cerca di dialogare con i compagni ostinatamente protesi ad aggredire l’antagonista al centro. E’un assedio senza precedenti. I centrocampisti continuano a rifornire le punte strette nella morsa di Borghi e compagni. L’inserimento di un centrocampista puro favorirebbe il serrate finale, ma solo al 78’ l’allenatore compie il cambio Piccotti - Tonetto. Il risultato pare saldamente ancorato a vantaggio degli ospiti che intravvedono la possibilità di tornarsene a casa con due insperati punti. Nel calcio le sorprese sono d’attualità e l’imprevisto può accadere da un momento all’altro. Il miracolo si concretizza a quattro minuti dalla conclusione, inaspettamente. Bosetti scende al centro pennellando un invitante pallonetto per Vagheggi in movimento nell’area: l’attaccante mandrogno saetta in velocità centrando il ’’sette” della porta di Reali. Un bolide imprendibile, una mazzata per i bianconeri. L’Alessandria ritrova vitalità e concentrazione. Palla al centro: Baglini tocca per Vagheggi che invita all’azione Piccotti portatosi sulla sinistra. Il centrocampista effettua un tiro-cross con pallone a ’’candela” a fil di traversa: Reali con uno stupendo colpo di reni devia oltre il legno in calcio d’angolo. I grigi scatenati proseguono il pressing nel disperato e vano tentativo di ribaltare la situazione. Finisce 1-1, si volta pagina. Mattè e la sua pattuglia domenica veleggiano per Treviso un campo Solitamente tabù anche se ricordiamo una vittoria e un pareggio.Mantenere l’imbattibilità è d’obbligo considerato che gli alessandrini, un tempo squadra corsara in trasferta, sono all’asciutto da troppi mesi. Gli ultimi due punti furono conquistati ad Omegna poi, iniziò la parabola discendente. Per gli orsacchiotti le prove del nove continuano. Strappare un punto significa presentarsi al grande appuntamento con l’imbattuta Udinese in condizioni di spirito ideali per cercare il colpaccio. La lunga marcia continua, impossibile distrarsi. I punti conquistati in casa e fuori oggi valgono doppio (Il Piccolo - Il Gattopardo) Risultati: Audace-Treviso 2-1 Bolzano-Novara 1-1 Mantova-Piacenza 0-0 Omegna-Lecco 1-0 Padova-Trento 1-3 Pro Vercelli-Udinese 0-2 S.Angelo - Pro Patria 0-0 Seregno - Pergocrema 0-2 Triestina - Juniorcasale 0-0 CLASSIFICA: Juniorcasale, Udinese p.25; Piacenza, Novara 21; Treviso, Biellese 20; Mantova, S.Angelo, Triestina, Trento 18; Lecco, Padova, Pergocrema 16; Bolzano 15; Alessandria 14; Pro Patria, Pro Vercelli 13; Omegna 12; Audace, Seregno 9 MARCATORI: 8 reti: Ascagni (Juniorcasale) e Petta (Treviso); 7 reti: Basili (Juniorcasale) e Cesati (Piacenza). 6 reti: Dioni e Schillirò (Biellese), Galluzzo (Lecco), Frutti (Mantova), Piccinetti (Novara), A. Rossi (Padova); 5 reti: Franzoni (Piacenza), Mutti (Sant’Angelo), Zandegù (Treviso), Dri e Andreis (Triestina). 4 reti: Vagheggi (Alessandria), Sartori (Bolzano), Vriz (Novara), Mazzoleri (Pergocrema), Alessandrini (Piacenza), Pozzi (S.Angelo), Ulivieri (Udinese); 3 reti: Baglini e Bologna (Alessandria), Vendrame (Audace), Bercellino (Biellese), Marella (Juniorcasale), Tedoldi (Mantova), Zanotti (Novara), Cassardo (Omegna), Bastianello e Pillon (Padova), Foglia (Pro Patria), Maruzzo (Pro Vercelli), Perego (S. Angelo), Damonti, Norbiato, Sannino, Ballarin (Trento), Stefanelli (Treviso), De Bernardi (Udinese) Il punto sul campionato Netta e meritata vittoria dell'Udinese che si è imposta a Vercelli con il più classico dei punteggi, le bianche casacche hanno lottato su ogni pallone e reggendo al più quotato avversario, poi pian piano la stanchezza si è fatta sentire. Diciannove punti realizzati in dieci partite conservando, in una giornata di scarsa vena, il primato in classifica: è stato un punto utile quello conquistato con la Triestina. Meritato successo dell'Omegna sul Lecco, molto più di quello che dica il risultato: dopo una serie di gare sfortunate, gli omegnesi hanno di nuovo assaporato la vittoria, rilanciandosi verso posizioni più consone in classifica.