Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1977/1978
Serie C
15-01-1978 - Giornata: 18 - Treviso - Omobono Tenni


Treviso AC - Alessandria Calcio US 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria Calcio US Lucetti Angelo, Moretti Franco, Contratto Renzo, Tonetto Flavio [78. Piccotti Enrico], Colombo Antonio, Vichi Roberto, Bologna Vincenzo, Bosetti Ermanno, Vagheggi Claudio, Bongiorni Gabriele, Baglini Stefano A disp.:Gaudenzi Mario, (P) Vezzulli Ivano All.: Mattè Romano

Formazione avversaria
TREVISO AC: Riccarand, Cusinato, Tesser [75. Innocente], Stefanelli, Michellazzi, Fellet, Zandegù, Zambianchi, De Poli, Colusso, Petta. All: Fornasaro Bruno

Arbitro: Baldi Giorgio (Roma)
Note
Ammoniti: 22. Vagheggi [A]; 24. Colusso[A]; 43. Bologna [A]; 55. Contratto [A] Spettatori: paganti 1.308, incasso 4.359.800 lire Inizio gara ore 14.30

Commento
Strenua difesa dello 0-0 a Treviso BARRICATE DEI GRIGI Paurose mischie nell'area alessandrina Alessandria in difesa dal primo all'ultimo minuto. Tattica di copertura accorta, tanto che poche volte i trevigiani sono riusciti a impensierire davvero Lucetti. D'altro canto, il portiere di casa è riuscito a toccare il pallone non più di tre volte: al 59' sui piedi di Baglini ormai spompato da 60 metri di galoppo; all'8O' ancora su Baglini (che però una frazione di secondo prima era stato pescato in fuorigioco dall'arbitro su allungo di Piccotti, appena entrato); all'85 su alleggerimento del proprio capitano Cusinato. Tutto qui. Non si può proprio dire che I grigi di Maddè abbiano fatto molto per tentare magari anche soltanto nell'ultimo scorcio di gara il colpaccio. Fin dall'Inizio della ripresa in avanscoperta è rimasto il solo Vagheggi il quale ha saputo anche mettere alla frusta il difensore diretto Mlchelazzt ma non poteva certo pretendere di fare chissà cosa con lo scarso aiuto che saltuariamente gli veniva da Baglini e Bologna. Comunque se un punto l'Alessandria cercava a Treviso un punto ha trovato. E senza rubare. Attenta la guardia di Colombo e Moretti sui cannonieri biancocelesti Petta e Zandegù, continuamente impegnati al limite dell'area Bosetti, Bongiorni e Tonetto a dare una mano alle retrovie, sempre puntuale il libero Vichi. La partita sì è mantenuta sostanzialmente corretta. Falli e ammonizioni sono da imputarsi soprattutto al terreno pesante che ha certo aiutato gli alessandrini nei confronti di un Treviso che spesso ha avuto anche la pretese di giocare di fino con il risultato di non riuscire quasi mai a concludere l'azione. A centrocampo il pallone era difficilmente controllabile per il pantano, sulle fasce laterali assumeva rimbalzi imprevedibili per l'erba bagnata. Il pericolo più grosso i grigi di Maddè lo hanno corso in apertura di ripresa quando da fuori area Zandegù ha indovinato una gran botta di pieno collo mandando il pallone a stamparsi sotto la traversa con Lucetti nettamente sorpreso. Mischie, tentativi di tiro, area alessandrina sempre affollata, proverbiale metà campo da vendere. Il fischio di chiusura dell'arbitro Baldi è stato una liberazione: punto guadagnato, obiettivo raggiunto. (La Stampa - Ed. Sport) Nella giornata dei pareggi (otto) e dell’astinenza (sette reti realizzate) la compagne di capitan Colombo ha strappato un punto importante più per il morale che per la classifica. Spieghiamoci bene. Domenica prossima sarà al Moccagatta l'imbattuta Udinese, capolista in coabitazione con Juniorcasale e Piacenza. Un antagonista per nulla facile, diciamolo pure, scomodo nel momento della grande rincorsa verso le prime posizioni. La classifica chiede punti, guai arenarsi. Il brodino serve a rilanciare la compagine di Mattò,a tentare il grande colpaccio perchè, parliamoci chiaro, perdere non si può, pena il ritorno nel limbo. La diciottesima giornata ha imbrogliato la matassa ai vertici e nella zona bassa. L’Udinese e la Juniorcasale giocando in casa godevano nettamente del favore dei pronostici, meno il Piacenza ospite di un campo scottante come quello dell’Appiani, perforato nell’ultimo turno dal Trento. Friulani e casalesi: i primi sono rimasti inchiodati sullo zero a zero per colpa del Sant’Angelo, i secondi li hanno imitati non essendo riusciti a trovare la strada giusto per arrivare nei pressi della porta dei mantovani. Il Piacenza invece mettendo a segno la doppietta, si è tolta la grossa soddisfazione di raggiungere in vetta la coppia regina. La promozione a cinque mesi dalla conclusione del campionato, è tutta da giocare La decisione, è facile prevedere, si avrà in primavera nel momento in cui i giocatori saranno chiamati a produrre il massimo sforzo. Il campionato di serie C, si sa, è per nulla facile e l’ultima giornata lo ha dimostrato. Gli otto pareggi (sei 0-0) lo ribadiscono. Gli attaccanti sono in crisi oppure le difese sono migliorate? E’ il rebus da risolvere nelle prossime domeniche. Pensando che quattro reti sono state messe a segno su due campi (Novara - Triestina 2-2 e Pergocrema - Audace 2-2) è problematico sciogliere l’enigma. Una cosa è certa: avvicinandosi il campionato sula strada del ritorno, si assiste a improvvisi capovolgimenti di situazioni. Squadre sino a ieri deboli o presunte tali estraggono gli artigli, passano decisamente all’offensiva mettendo in imbarazzo le blasonate. L’Audace S. Michele è l’esempio del giorno. La cenerentola oltre a mettere in difficoltà il Pergocrema gli ha rifilato due gol in una sola volta. Un assurdo divenuto realtà. Gli attaccanti, con l'avanzare della stagione, troveranno confronto con un'antagonista ferratissima per saggiare la consistenza atletico - tecnica. Il responso del campo è favorevole alla formazione di Romano Mattè che ha impostato la partita saggiamente, lasciando Vagheggi unica punta con il supporto di Baglini per infastidire la retroguardia dei padroni di casa. Il campo pesante — la pioggia è caduta quasi ininterrottamente per l’intero arco della partita — ha favorito ovviamente gli alessandrini, partiti alla garibaldina per sorprendere i veneti. Sfumata per un soffio la possibilità di assicurarsi la rete del vantaggio, i mandrogni hanno tirato i remi in barca trincerandosi davanti alla rete di Lucetti per parare i colpi di Petta e Zandegù. Il Treviso ha attaccato a lungo, disordinatamente, tentando inutilmente di fare breccia in una retroguardia saldamente impostata sul vecchio e mai domo capitan Colombo. Di grossi pericoli i mandrogni ne hanno corsi pochi se si eccettua la traversa subita nella ripresa. I grigi facendo perno su Colombo, ben sostenuto da Vichi, hanno restituito colpo su colpo cercando di mantenere lontano il pericolo della rete di Lucetti apparso su uno standard notevole. I commenti del post-partita sono complessivamente positivi perchè se una squadra ha sbagliato tattica e misure è il Treviso non l’Alessandria che cercava il punto e l’ha ottenuto.« I grigi hanno raggiunto con il pareggio (0-0) l’obiettivo che si prefiggevano — scrive Emilio Lebreton sulla"Gazzetta del Popolo" — ma i loro meriti sono abbastanza discutibili dal momento che, fatta eccezione per i primi quindici minuti di gara, in cui gli attaccanti si sono affacciati nell’area trevigiana sino a raggiungere il culmine della pericolosità con una triangolazione Vagheggi - Bongiorni - Baglini che ha costretto il portiere ad una uscita in scivolone, hanno disputato la restante parte della gara asserragliati nella loro metà campo. Il Treviso ha attaccato senza costrutto. Nella ripresa si è giocato su una sola metà campo, ma nonostante ciò una sola volta le retrovie piemontesi hanno tremato, cioè al 47’ quando un vero tiro bomba di Zandegù andava ad incocciare la traversa di Lucetti. Per tutto il resto un batti e ribatti fra gli attaccanti biancocelesti e le retrovie ospiti che alla fine hanno avuto la meglio ». Leggiamo quanto scrive Antonio hiades su «Tuttosport»: «I grigi sono apparsi assai protetti dal portiere Lucetti, agile e piazzatissimo, mentre la difesa ha badato essenzialmente a praticare un gioco di rottura. A centrocampo, quando hanno potuto, si sono distinti con manovra di buona fluidità Tonetto e Bongiorni. Praticamente ferme invece le punte ». Veniamo alla cronaca della partita vista dal corrispondente della ’’Stampa”. «.. Fin dall’inizio della ripresa in avanscoperta è rimasto il solo Vagheggi 'il quale ha saputo anche mettere alla frusta il difensore diretto Michelazzi, ma non poteva certo pretendere di fare chissà cosa con lo scarso aiuto che saltuariamente gli veniva da Baglini e Bologna. Comunque se un punto l’Alessandria cercava a Treviso, un punto l’ha trovato. E senza rubarlo. Attenta la guardia di Colombo e Moretti sui cannonieri biancocelesti Petta e Zandegù continuamente impegnati al limite dell’area Bosetti, Bongiorni e Tonetto a dare una mano alle retrovie, sempre puntuale il libero Vichi. La partita si è mantenuta sostanzialmente corretta. Falli e ammonizioni sono da imputarsi soprattutto al terreno pesante che ha aiutato gli alessandrini nei confronti di un Treviso che spesso ha avuto anche la pretesa di giocare di fino con il risultato di non riuscire quasi mai a concludere l’azione ». Un’Alessandria votata unicamente al conseguimento del risultato utile necessario per mantenersi agganciata al gruppo di squadre di centro- classifica. «Mantenendoci in posizione di attesa, a due - tre punti dalle squadre comprese tra le dodici in lotta per la C1 — disse Mattè — avremo la possibilità di rifarci nei prossimi mesi ed in particolare in primavera. Il tempo lavora a nostro favore, consente di migliorare la tenuta atletica ed il gioco collettivo. Sarà una battaglia lunga, ma alla distanza posso dire che riusciremo a spuntarla. Il raggiungimento del traguardo è legato alla disponibilità degli atleti. Sarà necessario soffrire, stringere i denti, battersi con grinta notevole. Sino al termine del campionato non avremo partite facili. I ragazzi hanno compreso la necessità di rimboccarsi le maniche, di continuare a lottare per concludere in zona C1. I vantaggi saranno duplici: la società avrà raggiunto il traguardo stabilito all’inizio della stagione, i giocatori una rivalutazione ai fini del rilancio economico. L’Alessandria ha iniziato l'anno nei migliori dei modi conquistando quattro preziosi punti. La sauadra registra progressi con il trascorrere delle settimane. Dovremo lavorare molto e sodo, impegnarci senza rinunciare alla possibilità di tentare l’impossibile ».Il mister guarda alla condizione atletica senza dimenticare l’aspetto psicologico. L’impegno preso alla fine dell’anno assumendo la conduzione tecnica dei grigi sinora viene rispettato: il futuro confermerà i proponimenti enunciati. E’ fuori discussione: la compagine nelle ultime uscite ha ritrovato fiducia nei propri mezzi. L’ultima partita di Treviso la ribadisce anche se per necessità è stata scelta la strada della difesa ad oltranza. Una tattica necessaria considerata la povertà di classifica. Con il punto conquistato i grigi si sono portati a ridosso della coppia Bolzano - Padova e a due punti dal Lecco e Pergocrema. Importante sarà il risultato di domenica con l’Udinese unica squadra delle serie nazionali ancora imbattuta dopo lo scivolone dell’Ascoli (serie B) a Genova con la Sampdoria. I friulani dispongono di un attacco particolarmente insidioso (la punta di diamante resta l’ex novese Ulivieri approdato in Friuli dopo la parentesi di Foggia) e di una retroguardia altrettanto munita: sei reti subite in diciotto partite disputate. Nell’ultimo turno hanno perduto una facile occasione per sganciarsi dalla Juniorcasale lasciandosi imporre il pareggio da un Sant’Angelo Lodigiano che ha chiuso ogni varco alle punte. L’Alessandria rigenerata nel morale si accinge alla grande impresa con le carte in regola. Il provino di Treviso è pienamente riuscito.Romano Mattè ha collocato ogni pedina al posto giusto insistendo sulle marcature strette per togliere ai padroni di casa ogni possibilità di manovra. La carta vincente è risultata Contratto appiccicato alla terza punta Stefanello: il difensore tallonandolo da vicino ha vinto il duello alla distanza confermandosi tra i migliori in campo. Bologna e Bosetti, due dei tre ”B” (il terzo è Baglini) hanno completato la cerniera di centrocampo dimostrando di essere nella condizione ideale per sbarrare la strada alla capolista. Considerata l'importanza della posta in palio, è facile prevedere uno schieramento prudenziale impostato sulle due punte, Vagheggi avanzalo, Baglini pronto a dialogare sulle estreme mentre Bologna sarà chiamato, di volta in volta, a sostenere lo sforzo offensivo. Particolare cura sarà dedicata al controllo delle fasce per evitare pericolose incursioni, tali da mettere in difficoltà l’intero pacchetto difensivo. Per la compagine di capitan Colombo la prossima sarà la vera prova del nove: uscire imbattuti dal confronto significa ’’girare” a quota 16 o 17 con notevoli probabilità di migliorare il rendimento nella fase discendente del campionato. «L’Udinese è avversaria da affrontare con le dovute cautele del caso per evitare di trovarsi con le pive nel sacco — commenta Mattè — come è accaduto ad altre compagini. Non tragga in inganno il pareggio subito tra le mura amiche. I friulani cercheranno di approfittare dello scontro diretto tra Piacenza e Juniorcasale per tornare solitari in vetta alla graduatoria. Domenica ci troveremo davanti ad una squadra dalla retro- guardia quasi imperforabile: dovremo studiare attentamente la partita, sviscerarla in ogni suo aspetto ». L’allenatore rinfrancato dall’ultimo risultato, in cuor suo pensa al colpo gobbo, alla possibilità di fare bottino pieno anche se sottoscriverebbe il pareggio a due mani. Gli sportivi sono chiamati alla mobilitazione, all’incitamento continuo dei beniamini chiamati a confermare l’imbattibilità iniziata con il nuovo anno. Alessandria - Udinese è una partita da vedere, da non perdere. Un appuntamento insomma da tenere in evidenza. I bianconeri, in altre parole, non devono passare anche se il pronostico pende dalla loro parte. L’Alessandria è pronta al grande cimento, a cercare la riabilitazione in un campionato sinora avaro di soddisfazioni per la grande massa degli sportivi, abituati lo scorso anno, a vedere le primattrici a chinarsi davanti al vecchio e mai domo orso grigio. (Il Piccolo) Risultati: Biellese - Seregno 1-0 Juniorcasale - Mantova 0-0 Lecco - Pro Vercelli 0-0 Novara - Triestina 2-2 Padova - Piacenza 0-2 Pergocrema - Audace 2-2 Pro Patria - Bolzano 0-0 Trento - Omegna 0-0 Udinese - S.Angelo 0-0 CLASSIFICA: Junior, Udinese, Piacenza p.26; Novara, Biellese 22; Treviso 21; S.Angelo, Mantova, Triestina, Trento 19; Lecco, Pergocrema 17; Padova, Bolzano 16; Alessandria 15; Pro Patria, Pro Vercelli 14; Omegna 13; Audace 10; Seregno 9 MARCATORI: 8 reti: Ascagni (Juniorcasale), Cesati (Piacenza), Petta (Treviso); 7 reti: Dioni(Biellese), Basili (Juniorcasale), Andreis (Triestina); 6 reti: Galluzzo (Lecco), Frutti (M antova), Piccinetti (Novara), A.Rossi (Padova). 5 reti: Mazzolerà (Pergocrema), Franzoni (Piacenza), Mutti (Sant'Angelo Lodigiano), Zandegù (Treviso), Dri (Triestina). 4 reti: Vagheggi (Alessandria), Sartori (Bolzano), Vriz e Zanotti (Novara), Alessandrini (Piacenza), Pozzi (S. Angelo Lodigiano), Ulivieri (Udinese); 3 reti: Baglini e Bologna (Alessandria), Vendrame (Audace), Bercellino (Biellese), Marella (Juniorcasale), Tedoldi (Mantova), Jacomuzzi (Novara), Cassardo (Omegna), Bastianello e Pillon (Padova), Rossi (Pergocrema), Gritti (Piacenza), Foglia (Pro Patria), Maruzzo (Pro Vercelli), Perego (S.Angelo), Damonti, Norbiato, Ballarin e Sannino (Trento), Stefanelli (Treviso), De Bernardi (Udinese) Il punto sul campionato La Biellese ha incamerato due punti preziosi, sconfiggendo il Seregno, ultimo in classifica ma non per questo meno combattivo e pericoloso: c'è voluto un rigore ad inizio ripresa per frustare gli inesistenti attacchi degli avversari. Pareggio a reti inviolate per il Casale, bloccato per la seconda volta senza realizzare reti, contro il Mantova: gli ospiti hanno impostato la gara sul fisico, affrontando con rudezza gli avversari. Ennesimo pareggio della Pro Patria, che non ha riuscito a vincere una gara dal lontano ottobre: ancora tanta incertezza offensiva nel match contro il Bolzano. Il Novara ha sonnecchiato per tutto il primo tempo e ha corso il rischio di subire una dura lezione: nervoso e scomposto ha subito due gol nel giro di dieci minuti, si è salvato grazie all'incredibile sventatezza dei triestini che hanno sprecato un rigore e almeno tre palle gol. Il Trento, opposto all'Omegna, certamente meritava qualcosa di più, non foss'altro per l'insistente continua pressione verso la rete dei piemontesi che hanno opposto una difesa caparbia: i trentini sul piano tecnico sono stati superiori agli avversari. Quarto pareggio esterno della Pro Vercelli sul campo del Lecco: il terreno fangoso ha favorito i piemontesi che puntavano a rompere le trame offensive degli avversari.