Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1977/1978
Serie C
29-01-1978 - Giornata: 20 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta
RINVIATA


Alessandria Calcio US - Pergocrema 1932 US 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria Calcio US All.: Mattè Romano


Commento
Un torneo sconvolto. Il maltempo che da sabato imperversa sul Nord Italia ha pesantemente condizionato il girone A della serie C. Bloccate dalla neve Alessandria, Juniorcasale, Biellese, Omegna e Pro Vercelli, ha giocato il Novara, che 6 andato a cogliere a Treviso il suo dodicesimo risultato utile consecutivo. Il trio di testa della classifica si è forzatamente sciolto. Al comando, anche se solo provvisoriamente, è balzata ora l'Udinese, che ha finalmente trovato anche sul terreno amico il ritmo giusto. Ne ha fatto le spese il Mantova, travolto con 5 gol. Il Piacenza invece ha rimediato solo un pareggio sul campo di una squadra delusa, il Lecco, Anche lo Juniorcasale e rimasto a guardare, in quanto Bolzano era sommersa da almeno cinquanta centimetri di neve. Un contrattempo che viene a turbare la regolare marcia degli uomini di Vincenzi che, già impegnati al massimo delle proprie possibilità per continuare nella loro corsa di testa, saranno costretti a « recuperare » in un giorno infrasettimanale contro una squadra non arrendevole. (La Stampa) L'Alessandria rinfrancata, con l’inizio del nuovo anno, ha fatto buon viso a cattiva sorte. Il rinvio infatti non giova all’undici di Mattè: è una pausa che potrebbe rivelarsi deleteria in vista del proibitivo impegno della prossima domenica al ’’Galleana” di Piacenza. L’inverno è il nemico numero uno delle squadre settentrionali, in particolare delle compagini della categoria inferiore, alla continua ricerca di campi per svolgere regolari allenamenti. I grigi la scorsa settimana per disputare l’allenamento del giovedì sono emigrati in riviera, a Rapallo, una formazione impegnata nel campionato di promozione. L’amichevole risoltasi con un punteggio tennistico (cinque a tre per i’’nostri”) aveva consentito al tecnico di constatare il miglioramento della compagine sotto il profilo tecnico. Una galoppata salutare necessaria per verificare alcune circostanze emerse dalla partita clou con l’Udinese. La principale riguardava il giovane Bongiorni, un centrocampista fisicamente ed atleticamente dotato. Il ragazzo nella ripresa aveva accusato un calo prettamente muscolare, causando serie difficoltà ai centrocampisti. Si trattava di un fenomeno passeggero o il giovane risentiva dello stress derivante dal brusco passaggio dalla "Beretti” alla prima squadra? La sgambata di Rapallo annullava i timori: Bongiorni, ricuperata sveltamente la fatica, era pronto al nuovo cimento. Eliminato il dubbio le attenzioni del mister si erano appuntate su Facchinello chiamato a sostituire l’infortunato Vichi. L’ex granata forte dell ’esperienza passata dimostrava chiaramente di essere nelle condizioni per affrontare il rientro in squadra senza troppi patemi d'animo. Facchinello è un giocatore serio ed ambizioso: attendeva il momento del rientro per riproporre la candidatura alla prima squadra. La neve gli ha impedito di dimostrare quanto realmente vale. La prova è rimandata alia prossima domenica a meno che Vichi ricuperi velocemente. Mattè sulle risultanze dell’allenamento di Rapallo aveva predisposto, per affrontare il Pergocrema, un solo accorgimento tattico: l’inserimento di Molinari per godere, a centrocampo, di una pedina maggiormente solida, capace di fronteggiare l’avversario solitamente scorbutico, pratico in difesa e sbrigativo nel capovolgimento di fronte. Il giovane trasformato nella fase iniziale della stagione in libero (essendo venuto meno l’apporto dell’oggetto misterioso Gaudenzi) possiede ottime doti di resistenza ed una visione di gioco aperta, tale da consentirgli di manovrare in difesa senza trascurare i collegamenti con i reparti avanzati. Negli intendimenti del mister, i grigi avrebbero dovuto affrontare i lombardi con la consueta copertura a centrocampo, Vagheggi prima punta con il compito di svariare sulle estreme per consentire l’inserimento del vero centravanti, Baglini e della mezzapunta Bologna. Tattica consueta, la più idonea per affrontare la parte maggiormente delicata della stagione, l’inserimento dell’Alessandria nella ristretta cerehia delle squadre chiamate il prossimo anno alla Cl. Sulla panchina invece Piccotti, in netta ripresa e il redivivo Barozzi, un ragazzo partito bene, scomparso alla distanza per demeriti propri. La partita, purtroppo, non è andata in scena a causa dell’abbondante nevicata.L ’arbitro Corigliano, giunto di Crotone, dopo una rapida ricognizione sul campo ha ordinato lo ’’sciogliete le file” per cui le biglietterie non sono state neppure aperte. Mister Mattè nell’impossibilità di impegnare i ragazzi per mancanza di un terreno idoneo, ha raggiunto la palestra della Scuola Guardie di P.S. per una sgambata in vista della ripresa dell’attività vera e propria in programma a partire dal mercoledì. Mancando la... materia prima della partita, approfittiamo dell’occasione offerta dall’offensiva del ’’generale inverno” per analizzare brevemente il comportamento dell’Alessandria della luce delle prime diciannove partite del girone di andata. La compagine mandrogna ha ’’girato” a quota 16, un punto in meno dello scorso anno. La squadra partita con la sola ambizione di agganciare una delle dodici posizioni per garantirsi la promozione nella serie d'eccellenza della Cl si è immediatamente trovata ad affrontare gravi problemi. Mister Fabio Trebbi impegnato a lavorare su un pruppo di giovani, si è accorto ben presto di avere dei doppioni e dei ruoli scoperti. Innanzitutto la mancanza di un libero, di un regista e una punta in grado di sfruttare il lavoro dei centrocampisti. Sin dalle prime gare della stagione le carenze si sono ingigantite al punto da accentuare la frattura psicologica fra il tecnico e il presidente Bruno Cavallo. Le incomprensioni esplose in fase pre-campionato hanno assunto dimensioni nuove riversandosi negativamente sull'intera compagine. Neppure gli acquisti ottobrini di Vichi e Facchinello (da non dimenticare la contemporanea partenza del terzino Di Brino per Chieti) sono serviti ad equilibrare una situazione tanto delicata. Ad aggravare il quadro complessivo si aggiunse una serie sfortunata di gare (cinque legni colpiti) che incisero notevolmente sul morale del collettivo. Mister Trebbi stretto tra l'incudine del presidente ed il martello della classifica cercò inutilmente di correre ai ripari, azzeccando le mosse, senza trovare nel contempo il pizzico di fortuna indispensabile per uscire dall’impasse. Il derby di Casale, ad esempio, lo persero i giocatori, non certo Trebbi. Quel giorno l’allenatore azzeccò le marcature presentando al «Natal Palli» una compagine concentrata, decisa a fare risultato. Gli sportivi ricordano la conclusione: passati in vantaggio con Bologna subirono nel finale un gol su punizione che grida ancora vendetta e la seconda rete a tempo largamente scaduto per una grossa e imperdonabile papera del portiere Lucetti. Esonerato Trebbi con una procedura sin troppo affrettata, in considerazione di quanto era accaduto realmente in campo, è subentrato Romano Mattè chiamato a ricuperare una squadra in disarmo sotto il profilo della determinazione, della voglia di riuscire a risalire la china. La situazione è leggermente migliorata, i risultati hanno fatto nuovamente capolino anche se il bilancio è pur sempre magro. Su cinque incontri disputati, parliamo della gestione Mattè, una sola vittoria contro tre pareggi ed una sconfitta. Il Moccagatta resta un campo non stregato, ma difficile per la compagine mandrogna, come era accaduto con Trebbi. La motivazione è semplice: l ’AIessandria dovendo attaccare cade in letargo mancandogli l’uomo gol. Il gran premere serve a poco se in area di rigore non si trova l’opportunista capace di sospingere la palla in rete. Le migliori prestazioni Colombo e compagni le forniscono in trasferta dove meglio si evidenziano le caratteristiche dei pesi piuma che dispongono di maggiori spazi per gli inserimenti verso l’area avversaria. Costruendo con i centrocampisti una barriera sulla tre-quarti l'antagonista deve sudare parecchio per trovare lo spazio necessario per fare filtrare gli incursori. Mattè ha compreso le possibilità della compagine e, senza indugio, gli ha confezionato l’abito su misura, adottando anche al Moccagatta lo stesso schema tattico delle trasferte. La partita con l'Udinese lo conferma, dopo la grossa magra con la Biellese, squadra che ripetutamente ha graziato gli alessandrini, rischiando nel finale di farsi infilare. L ’Alessandria è squadra leggerina, carente in alcuni uomini, anche se nell’arco della partita gli stessi cercano di mascherare i limiti con una carica agonistica notevole. Il collettivo grigio, è bene ripeterlo, si può salvare unicamente se sorretto da una discreta forma atletica e da una grande volontà di sopravvivere. I pochi che intravvedono un complesso monstre, con virtù nascoste, lasciatecelo dire, sono dei grossi illusi. Entrando nel vivo della disamina delle diciannove partite balza subito ail'oechio dell’osservatore un dato per nulla trascurabile: i grigi sono tra le pochissime squadre a non avere subito o usufruito di un calcio di rigore. Cosa significa? La nostra difesa pur avendo subito solo quindici reti, gioca solitamente sul velluto, se si eccettuano gli interventi a volte piuttosto carichi di.... elettricità di Moretti, un giocatore generoso, valido sotto il profilo dell’impegno, meno giudicandolo tecnicamente. Un pacchetto difensivo incapace di giocare ’’cattivo” di costringere l’avversario a girare al largo per evitare pericolosi contatti diretti. Gli arbitri sinora hanno ripagato tanta gentilezza, sorvolando su almeno due penalty.Per nulla emblematica la conquista da parte delle punte di un calcio dal dischetto. L ’Alessandria in area di rigore fatica enormemente: la gran mole di lavoro avviene nella maggioranza dei casi al limiti della fatidica area. Raramente si nota l’uomo in maglia grigia cercare di entrare di prepotenza costringendo l ’avversario ad intervenire fallosamente. L’elaborazione della manovra per linee esterne consente ai difensori di adottare le misure idonee per evitare il grande dilemma di chiudere l’avversario con le maniere forti. Cincischiando le probabilità di essere fermata fallosamente al limite dell’area si riducono al lumicino. La compagine alessandrina, al termine della prima grande tappa si è trovata senza il beneficio di un calcio di rigore. Vedremo se nel girone di ritorno la squadra riuscirà ad ottenere maggiori soddisfazioni. La seconda di ritorno vede l’Alessandria in trasferta sul terreno del Piacenza costretto a dividere la posta a Lecco Per l’ex capolista è d’obbligo la vittoria, per l'Alessandria l’imperativo è di fare l’impossibile per aggiungere un altro punto alla graduatoria. Il campo piacentino in passato, si è dimostrato oltremodo ostico per le maglie grigie: riuscirà Mattè a sfatare il pronostico, a rilanciare i suoi ragazzi verso il centro classifica. Nella partita di andata gli alessandrini sconfitti per uno a zero disputarono una eccellente gara andando vicinissimi al pareggio. Solo la scalogna ’gli impedìdi raggiungere il traguardo. Restituirà la dea bendata il maltolto dello scorso autunno? Sulla formazione, salvo malanni dell’ultima ora non dovrebbero sussistere dubbi ad eccezione del dilemma Vichi - Facchinello. Il libero infortunatosi nella partita con l’Udinese riprenderà la preparazione nei prossimi giorni per cui appare difficile il ricupero in tempo utile. A Piacenza il tecnico è intenzio nato a schierare la migliore formazione irrobustita dall’inserimento di Molinari per consentire al centrocampo di disporre di un’altra pedina per imbrogliare la matassa all’avversario. Mattè concluso imbattuto il mese di gennaio spera vivamente di proseguire la sene utile per trasformare febbraio in una base di lancio per i ragazzi. L’Atessandria, lo abbiamo scritto nella parte iniziale è squadra da trasferta per cui le chances sono discrete anche se i piacentini si faranno in quattro per aggiudicarsi l’intera posta. «Scendiamo a Piacenza con l’obiettivo di non perdere. Nessuno farà drammi in caso di sconfitta solo se la squadra mostrerà di sapere lottare e soffrire. Superato lo scoglio del difficile incontro dovremo rimboccarci le maniche per racimolare il maggior numero di punti negli incontri diretti. I grigi nelle ultime gare hanno dimostrato di potere reggere ad avversari ben più quotati, ammette il mister, di avere trovato in altre parole la voglia di lottare e sacrificarsi. Stiamo entrando nella fase cruciale della, stagione: cercheremo di giocare tutte le nostre possibilità per presentarci nei mesi primaverili nelle condizioni ideali per entrare nell’elite delle dodici compagini ». La speranza è veramente l’ultima dea a morire e Mattè lo lascia trasparire chiaramente. Le premesse per la riscossa esistono, è necessario tradurle nella realtà con i risultati, i soli a contare nell’economia della classifica. I mandrognì in terra emiliana intendono realmente giocarsi tutte le possibilità per tornarsene imbattuti. E’ un sogno, ma domenica potrebbe essere realtà..(Il Piccolo) Risultati: Audace - Trento 1-0 . Bolzano - Juniorcasale rinv. Lecco - Piacenza 1-1 Omegna - Triestina rinv. Pro Patria - Biellese rinv. Pro Vercelli - Padova rinv. Sant'Angelo - Seregno 3 0 Treviso - Novara 1-1 Udinese - Mantova 5 1 CLASSIFICA: Junior, Udinese, Piacenza p.27; Novara 24; Biellese 22; Mantova, Triestina, Treviso 21; S.Angelo, Trento 19; Bolzano, Padova, Pergocrema 18; Lecco 17; Alessandria, Pro Vercelli 16; Pro Patria, Omegna 14; Audace 12; Seregno 9 *una gara in meno MARCATORI: 8 reti: Ascagni (Juniorcasale), Cesati (Piacenza), Andreis (Triestina): 7 reti: Dioni (Biellese), Basili (Juniorcasale), Frutti (Mantova), Piccinetti (Novara), Pellegrini (Udinese): 6 reti: Schillirò (Biellese): Ulivieri (Udinese),Galluzzo (Lecco), A. Rossi (Padova), Perego (S.Angelo). 5 reti: Vitale (Audace), Sartori (Bolzano), Vriz e Zanotti (Novara), Mazzoleri (Pergocrema). Franzoni (Piacenza), Perego e Mutti (Sant’Angelo), Zandegù (Treviso); Dri (Triestina); 4 reti: Vagheggi (Alessandria), Vendrame (Audace), Pillon (Padova), Alessandrini (Piacenza), Stefanelli (Treviso), De Bernardi (Udinese). Il punto sul campionato La seconda capolista, il Piacenza prossimo avversario dei grigi ha segnato il passo a Lecco (1-1) perdendo il contatto. La Juniorcasale, impegnata a Bolzano, ha rinviato l’appuntamento a causa della neve. I cugini, nell’attesa del ricupero devono accontentarsi della terza posizione. Abbiamo detto dell’Udinese. La formazione friulana fermata al Moccagatta la scorsa domenica sul pareggio, ha innestato la quinta sotterrando i virgiliani sotto una valanga di gol. I mantovani pur disponendo di una retroguardia salda, hanno perduto la tramontana. In vetta, la lotta per il primato prosegue; nella zona bassa altrettanto anche se la classifica, incompleta, non consente un esame preciso della situazione.