Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1968/1969
Serie C
05-01-1969 - Giornata: 16 - Treviglio - Mario Zanconti


Trevigliese SC - Alessandria US 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria US Moriggi Avelino, Bagnasco Giancarlo, Rossi Alberto, Piacentini Lorenzo, Colombo Antonio, De Luca Sergio, Berta Massimo, Corbellini Giuseppe, Villa (I) Lino, Dori Franco, Daolio Fausto A disp.:(P) Rosso Giacomo All.: Pietruzzi Mario- D.T.: Cappelli

Formazione avversaria
TREVIGLIESE CS: Malinverno, Rigamonti, Gira, Maestroni, Consolandi, Cavalletti, Brasi, Bonacina, Ronchi I, Algarotti, Camotti. All.: Massei Oscar

Arbitro: Rodomonte Pasquale (Teramo)
Note
Ammoniti: Consolandi [T], Bagnasco [A] Spettatori: 1800 circa Angoli: 7-2 Giornata mite, terreno gelato Inizio gara ore 14.30

Commento
Recuperi: Biellese-Triestina 1-1 PAREGGIO A TREVIGLIO: 0-0 ECCEZIONALE MORIGGI! ALESSANDRIA - SOTTOMARINA SI GIOCHERÀ’ A PAVIA PER NON ESSERE TACCIATI DI DISFATTISMO, di critici ad oltranza per partito preso, inizieremo la nostra settimanale chiacchierata — interrotta per le feste natalizie — riportando quanto hanno scritto inviati e corrispondenti sull'incontro Trevigliese - Alessandria. Giovanni Bergese sulla Gazzetta del Popolo così esordisce: « Per il gruppo di tifosi che avevano seguito l’Alessandria in questa trasferta l’ombra del "contestato” Lojacono s’allunga sul risultato in bianco che i grigi hanno conseguito al termine di una gara che soltanto sotto il profilo agonistico ha avuto qualcosa da dire.... Sul piano corale la formazione varata da Cappelli e Pietruzzi, ha accusato parecchie battute a vuoto, tanto che il portiere lombardo è stato a lungo inoperoso mentre il gioco è vissuto sugli spunti dei singoli ». Cosa dice invece Giorgio Gandolfi su Stampa Sera?: « La solita Alessandria, pochi pregi molti difetti, ha pareggiato contro la Trevigliese. Il risultato è importante per la classifica, ma il modo con cui è stato conseguito non indica dei progressi tecnici dell’undici grigio: anche a Treviglio la squadra si è mossa senza una precisa direttiva, affidandosi all’improvvisazione ed all’estro dei singoli. Non esiste ancora una traccia di gioco La Gazzetta dello Sport parla di un’Alessandria che ha dato l’impressione di essere in ripresa e di muoversi con un piglio più autoritario. Non ha fatto però nulla di eccezionale e si è arrangiata all’attacco con due uomini. Il migliore è stato tuttavia Moriggi che ha salvato il risultato. Il Giorno scrive che è stata una partita equilibrata e che una prodezza di Moriggi ha salvato il risultato. Questi dunque i commenti visti da diversa angolazione. La risultante è però una sola: la squadra non gira, perde occasioni d’oro per incarnierare i due punti. In testa alla classifica le avversarie guadagnano punti, Treviso e Piacenza confermano ogni domenica come si gioca in serie C. L’Alessandria invece improvvisa, si arrangia, ha scritto il collega della Gazzetta dello Sport. Mai parola è stata più adatta per fotografare la squadra di Cappelli e Pietruzzi. Il direttore tecnico, come tutti sanno ha "contestato” Loiacono responsabile del rovescio contro l’Udinese. Alcune affermazioni dell’italo argentino hanno aggravato la rivalità tecnico-tattica tra i due. Ha detto Cappelli che Loiacono non può atteggiarsi « a salvatore della patria” ragion per cui è meglio rimanga nel limbo a recitare il mea culpa. Siamo stati tra i primi — per averne conferma basta leggere su II Piccolo di alcuni anni orsono — a chiedere, in determinate occasioni, che Ramon venisse escluso dalla squadra. Tutti fecero orecchie da mercante. Nessuno si accorgeva che diveniva l’uomo indispensabile perchè non c’era un degno sostituto. Con il passare delle stagioni Loiacono è riuscito a dare una impronta personale alla squadra per cui anche quando non c’è la sua ombra aleggia sul gioco dei compagni. L’errore, perchè di errore si tratta, è che durante la campagna acquisti non si è provveduto a trovargli l’uomo superiore capace di sveltire la manovra. La responsabilità non ricade su Loiacono, ma su Cappelli che nonostante abbia avuto a disposizione diversi giocatori non ha saputo scegliere giusto. La realtà è che oggi non c’è l’uomo ”antiloiacono” e la squadra ne risente più che mai. La strada è una sola: reinserirlo perchè ancora il giocatore che da solo può vincere una partita. Nel prossimo campionato si provvederà diversamente. Il tecnico saggio muove le pedine secondo la caratteristica dell’avversario: ciò significa che per determinate gare Ramon potrà essere sostituito, ma volere a tutti i costi la sua esclusione non ci sembra giusto neppure sotto il profilo unicamente sportivo. Le speranze di salire in B sono ancora quanto mai vive: si deve però ricrea re un ambiente più sereno. Al momento attuale non ci sembra che ciò accada nell’Alessandria. Pare che la maggioranza abbia perduto di vista il traguardo finale. Qualcuno lo farà per scaramanzia, ma gli altri? Gli sportivi rumoreggiano, chiedono che ritorni Loiacono; tra i giocatori pare non regni molto affiatamento. Il braccio di ferro che Cappelli ha voluto iniziare con Ramon non serve a nessuno e nemmeno al tecnico milanese che potrebbe trovarsi, come già anni orsono, tutti contro. Per questi motivi si deve fare un sereno esame di coscienza. Avendo sbagliato all’inizio è ora impossibile pretendere cose miracolistiche. L’Alessandria, quella vista in queste ultime domeniche, lascia molto a desiderare sotto tutti i profili anche se in trasferta riesce a guadagnare punti che non servono a nulla se poi si perdono in casa come è accaduto nelle due infauste gare giocate al Moccagatta. Gli avvicendamenti che si susseguono ogni domenica, e che non sempre sono dettati da infortuni e squalifiche, non contribuiscono a dare all’undici una fisionomia ben determinata. E’ davvero grave il dovere scrivere che dopo sedici partite non si è riusciti a trovare un modulo di gioco che si adatti alle caratteristiche tecniche dei singoli giocatori. Il discorso della squadra nuova, degli innesti si poteva fare ed era valido — sino ad alcuni mesi or sono; ora non più. Che succederà nel prossimo campionato se si apporteranno nuove modifiche alla formazione? Nel calcio, come nella vita contano sempre i risultati non le chiacchiere che creano solo malumori. La lezione di queste ultime gare dovrebbe avere insegnato qualcosa ai responsabili della conduzione tattica. Se non accadrà nulla vorrà dire che il nostro, come quello degli sportivi, è un dialogo con i sordi e con questi ultimi è inutile parlare a meno che non si conosca il loro alfabeto manuale. Speriamo che non sia così perchè sarebbe un bel guaio, non per noi, ma per l’Alessandria. (Il Piccolo - Franco Benzi) L'ALESSANDRIA PAREGGIA SUL CAMPO DEL TREVIGLIO I grigi assenti Tomy e Lojacono ancora lontani da un discreto stato di forma La « solita » Alessandria, pochi pregi e molti difetti, ha pareggiato contro la Trevigliese (0 a 0). Il risultato è importante per la classifica ma il modo con cui è stato ottenuto.non indica dei progressi tecnici nell'undici grigio: anche a Trevigiio la squadra si è mossa senza una precisa direttiva, affidandosi all'improvvisazione ed all'estro dei singoli. Non esiste ancora una traccia di gioco: i centrocampisti Berta e Daolio giocando nella zona delle ali, le « punte » si ammassano ci centro, la difesa fa molla confusione specialmente con De Luca. Occorrono tutta la classe di Moriggi e la grinta di Colombo perché gli avversari non vadano in goal. La squadra di Cappelli e Pietruzzi, naturalmente, ha mostrato un buon miglioramento rispetto all'incontro di sette giorni prima a Biella; ma questo non rappresenta un grande passo avanti perché peggio che nella gara con i bianconeri biellesi era difficile giocare. Assente lo squalificato Tomy, ancora in « castigo » Lojacono per motivi di « disciplina tattica », Cappelli ha recuperato Corbellini affidandogli un ruolo di mezza punta. L'ex piacentino è in precarie condizioni di forma cosicché ha reso poco. Anzi, ha sbagliato clamorosamente un tiro da goal al 26' della ripresa quando solo davanti al portiere avversario, ha calciato a lato da cinque metri di distanza. Anche Villa ha ribadito il suo momento negativo: corre molto, spreca le energie ed al momento del tocco decisivo è sfiancato e con le idee annebbiate. Le note positive dell'Alessandria sono venute, come si è accennato, da Morigi e da Colombo nonché da Dori. L'estremo difensore ha compiuto nella ripresa tre parate sensazionali dopo essere stato poco impegnato nel primo tempo II « volo » compiuto da Moriggi al 23' su una punizione di Gira ha avuto il potere di fare scattare in piedi il pubblico trevigliese che ha applaudito a lungo. Colombo è stato il difensore più impegnato; non ha sbagliato un intervento, ha contrastato efficacemente i pur pericolosi attaccanti avversari. Dori nel primo tempo è stato l'avanti più insidioso dei grigi. Nella ripresa ha giocato spesso arretrato, dande un buon aiuto ai compagni. Tutti gli altri alessandrini hanno avuto un rendimento pressoché uguale; molta volontà, qualche buon spunto ma anche parecchi errori. La Trevigliese, che è allenata dall'ex giocatore della Spai e dell'Inter, Oscar Massei, ha impressionato per il ritmo c per la vivacità: ha avuto tre grosse occasioni per andare in vantaggio ma come si è detto Moriggi ha sempre salvato la sua porta. In evidenza Gira, Consolandi, Brasi, Algarotti, nonché il « cervello » Bonacina. Alla fine dell'incontro un gruppetto di tifosi alessandrini ha atteso all'uscita il direttore tecnico Cappelli chiedendogli di rimettere in squadra Lojacono. Il tecnico ha risposto con un sorriso ed un « vedremo ». Domenica intanto la squadra dell'ing. Sacco dovrà giocare in campo neutro causa la squalifica del Moccagatta: l'incontro con il Sottomarina dovrebbe essere disputato a Pavia eppure a Casale. (La Stampa - Ed. Sport - Giorgio Gandolfi) Risultati: Cremonese - Novara 0-2 Legnano - Rapallo 1-0 Savona - Astimacobì 1-0 Solblatese - Pro Patria 1-0 Sottomarina - Bieilese 1-1 Trevigliese - Alessandria 0-0 Treviso - Marzotto 2-2 Udinese - Piacenza 0-2 Verbania - Venezia 1-0 Monfalcone - Triestina 1-2 CLASSIFICA: Piacenza, Treviso p. 22; Udinese, Solbiatese 21; Triestina 19; Trevigliese, Novara, Pro Patria Savona 18; Alessandria, Monfalcone 17; Legnano 16; Venezia, Verbania, Biellese 14; Rapallo, Cremonese, Sottomarina 11; Marzotto, Macobiasti 9 Marcatori: 11 reti: Longo (Solbiatese); 10 reti: Blasig (Udinese); 9 reti: Ulivieri (Legnano); 8 reti: Bellinazzi (Venezia); 7 reti: Ciclitira (Monfalcone); 6 reti: Solbiati (Pro Patria); 5 reti: Lojacono e Tomy (Alessandria), Bramati (Novara), Postini (Trevigliese), Magistrali (Treviso); 4 reti: Fregonese (Venezia), Del Barba (Solbiatese), Medeot (Monfalcone), Pestrin, Mola e Ferrenti (Piacenza), Giacomini e Paina (Triestina) Il punto sul campionato Il Piacenza, nel match vinto contro l'Udinese, ha confermato di essere una squadra di rango, con una accorta disposizione degli uomini. Il Verbania è riuscito a battere il Venezia al termine di un match abbastanza corretto ma che ha fatto registrare due gravi incidenti. La Biellese è scesa a Sottomarina per racimolare un punto e ci è riuscito con pieno merito. Novara in sordina nel primo tempo con due sole conclusioni da gol ma tutte in rete a Cremona: il successo è stato legittimato nella ripresa per la superiorità di gioco che a volte si è fatta schiacciante.