Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2009/2010
Lega Pro 1ª Div.
10-01-2010 - Giornata: 19 - Busto Arsizio - Carlo Speroni


Aurora Pro Patria 1919 - Alessandria US 1912 1 - 0 (0 - 0)
RETI: 57. Passiglia [Au]

Alessandria US 1912 Servili Andrea, Pucino Raffaele [28. Ciancio Simone], Sottil Andrea, Signorini Andrea, Gosheh Shadi [78. Motta Angelo Giovanni], Longhi Matteo, Rosso Daniele, Mateos Aparicio Marcelo [61. Volpara Emanuele], Buglio Angelo, Fantini Enrico, Artico Fabio A disp.:Briano Mauro, Cammaroto Vincenzo, (P) Cicutti Alessandro, Damonte Loris All.: Buglio Francesco

Formazione avversaria
AURORA PRO PATRIA 1919: Caglioni, Aquilanti, Rinaldi, Pivotto, Barbagli, Baù [71. Melara], Passiglia [63. Cristiano], Bruccini, Serafini, Pacilli, Urbano [46. Ripa]. A disp: Giambruno, Masiero, Sarno, Chiecchi. All. Cosco Vincenzo

Arbitro: Abbattista Eugenio (Molfetta) [Bordini, Schembri]
Note
Espulso 53. Pivotto [P] Ammoniti: Pucino [A], Longhi [A], Ripa [P], Signorini [A], Gosheh [A]. Angoli: 14-1. Recuperi: 1. + 5. Spettatori: 422 paganti. 1.045 abbonati, incasso € 12.245 Giornata di sole, terreno buono Inizio gara ore 14.30

Commento
MA QUESTI SONO I GRIGI? L’Alessandria più brutta perde meritatamente. Il gol decisivo subito in superiorità numerica Si dice che, una volta toccato il punto più basso, si può solo risalire. Speriamo che funzioni davvero così. Perché l’Alessandria brutta come ieri a Busto non ce la ricordavamo da tempo. Mai, di sicuro, in questa stagione: neppure a Arezzo, dove il punteggio era stato molto più severo nelle proporzioni. Ma giocando per quasi un tempo e, soprattutto, contro una squadra che, in qualità è l’unica che può rivaleggiare con il Novara. Come non è, invece, la Pro Patria, con tutto rispetto per una squadra che ha fatto la stessa partita dell’andata, sfuriata iniziale e forcing nella ripresa. Con la differenza, però, che a Ivrea, in mezzo c’era stata l’Alessandria, ieri ‘non pervenuta’ a Busto, latitante in tutti i reparti, gravemente insufficiente in quasi tutti gli interpreti e i pochi a sfiorare la sufficienza sono gli attaccanti, Artico e Fantini, che almeno provano a scardinare una difesa non impossibile. Almeno questa la sensazione, nelle rare fiammate, ma così rare da non avere mai, purtroppo, la controprova. Buglio tradito nelle scelte Cambia qualcosa Buglio, perché anche per lui l’amichevole con il Genoa non è stata solo una festa, ma una verifica. Lo ha convinto Longhi: la promuove titolare, a nostro giudizio, però, nella gara meno adatta alle sue caratteristiche. Non avremo mai la controprova, ma ci resta il dubbio che Briano avrebbe dato al centrocampo grigio equilibri del tutto assenti ieri. Intendiamoci: la sconfitta non è colpa di uno, ma effetto dell’assenza di tutti, di una confusione inspiegabile, di una sofferenza eccessiva sulle fasce. Perché se a sinistra il problema non è di oggi e il tecnico sollecita un innesto, a destra ci eravamo abituati a qualcosa (anche molto) di meglio. Invece Pucino va in tilt dal 1’ e Pacilli è una Ferrari inseguita da una Topolino. Non basta spostare Rosso per provare a tenere più basso l’esterno bustocco, qualcosa cambia con Ciancio, ma solo nell’ultimo quarto d’ora del primo tempo. La certezza che l’Alessandria allo ‘Speroni’ non è mai arrivata dopo l’espulsione di Pivotto, provocata dall’unica giocata di classe dei grigi: potrebbe essere la svolta, lo diventa solo per i padroni di casa, che sembrano, loro, con un uomo in più. Anche quando Cosco, l’allenatore, prova ancora ad aiutare i grigi, togliendo Baù e inserendo Melara, inguardabile, piantato sulla fascia destra, che sbaglia tutto e di più. L’Alessandria, però, non c’è, giocatori fondamentali come Buglio consegnano palloni agli avversari, anche la difesa soffre Ripa, fastidioso come una zanzara in piena estate. Il rimedio non c’è. O, meglio, bisognerebbe cambiarne undici, senza comunque avere la certezza di scuotere chi vaga, affannato, per il campo, senza logica, senza gioco, senza idee, senza voglia. Tutto quanto, cioè, non è mai stata l’Alessandria in questo campionato. Buglio annuncia radicali cambiamenti per Crema, il presidente Bianchi scarica un po’ di colpe sulle voci di un mercato che, in casa grigia, non è masi stato così silenzioso. Meno male che, dietro si sono mossi in pochi: ma è magra consolazione dopo il grasso, meritato, della gestione Buglio. (Il Piccolo - Mimma Caligaris) Brutto inizio del 2010 per l'Alessandria, che esce sconfitta dallo stadio Speroni di Busto: è solo una la rete al passivo, ma la prestazione dei grigi è davvero scialba e il ko ci sta tutto. Soprattutto nel primo tempo, infatti, i padroni di casa sciupano alcune occasioni molto favorevoli e poi, seppur in inferiorità numerica, fanno loro l'incontro. Viceversa gli ospiti creano zero palle gol anche in undici contro dieci. Subito un paio di brividi per l'Alessandria, messi alle corde da Urbano e Pacilli: sul numero 11 di casa Servili compie un intervento molto dubbio in area, l’arbitro non concede il rigore. Al 15' La Pro Patria si mangia un gol fatto. Ancora una fuga di Pacilli sulla sinistra, cross in mezzo e Urbano spedisce alto a porta vuota. Il primo vero tiro dell’Alessandria è una punizione rasoterra di Fantini (23') che lambisce il palo: nel frattempo l'allenatore ha invertito le posizioni di Rosso e Fantini, senza sortire effetti. Emblematico il dato al minuto 26: sono già dieci i corner battuti dai padroni di casa, mentre i mandrogni latitano. Prima della mezz’ora, Buglio cambia: Ciancio sostituisce Pucino, parso in palese difficoltà. Così Fantini torna sulla destra mentre Rosso si sposta a sinistra come in avvio. Sembra essersi assestata l'Alessandria e al 33' Mateos manca di un soffio la deviazione vincente sotto porta, guadagnando almeno il primo calcio d’angolo. In avvio di ripresa, Cosco mischia le carte nel reparto avanzato della Pro Patria: fuori l'evanescente Urbano per il più ficcante Ripa. All'8', però, i bustocchi rimangono in dieci: illuminante apertura di Artico per Fantini che si invola, fallo da ultimo uomo di Pivotto e rosso diretto. Neanche il tempo di organizzarsi per sfruttare l’uomo in più, che i grigi capitolano: azione confusa in area, la difesa libera corto, la palla finisce sui piedi di Passiglia che dal limite batte Servili complice l'evidente deviazione di un difensore. Nonostante la superiorità numerica l'Alessandria fatica a macinare gioco e al 40' la Pro Patria legittima il vantaggio con una deviazione volante di Ripa che obbliga Servili alla paratona in corner. Poi più nulla. (La Stampa - Ed. Alessandria - Francesco Gastaldi) La Pro Patria, in inferiorità numerica, supera l' Alessandria. Partenza sprint della squadra di Cosco che non sfrutta diverse palle gol. L' ingresso di Ciancio per Pucino dà più equilibrio ai piemontesi che, nella ripresa, possono sfruttare anche l' uomo in più per l' espulsione di Pivotto: fallo da ultimo uomo su Fantini. La Pro Patria, pur in dieci contro undici, si butta in avanti e trova il gol al 12' con Passiglia che sorprende Servili. L' Alessandria attacca in massa ma non crea pericoli a Caglioni ed è la Pro Patria che sfiora il raddoppio, al 40' , con una deviazione di Ripa parata da Servili. (Gazzetta dello Sport) RISULTATI: Cremonese-Paganese 1-0 Figline-Perugia 2-1 Foligno-Pergocrema 2-0 Lecco-Benevento 1-2 Lumezzane-Viareggio 1-0 Monza-Arezzo 1-6 Pro Patria-Alessandria 1-0 Sorrento-Novara 0-2 Varese-Como 1-0 CLASSIFICA: Novara p.45; Cremonese 40; Varese* 36; Arezzo* 34; Benevento 33; Lumezzane, Perugia 28; Alessandria 26; Foligno 23; Figline 21; Pro Patria, Monza 20; Lecco 19; Sorrento, Como* 18; Viareggio 17; Pergocrema* 16; Paganese 14 *Una gara in meno Perugia e Figline -1 punto di penalizzazione Il punto sul campionato Il Novara vince la prima sfida rossonera in quattro giorni, conserva l' imbattibilità stagionale e il primato solitario in campionato, in attesa della gara di Coppa Italia di mercoledì a San Siro contro il Milan. Il Sorrento è costretto ad allungare la striscia casalinga senza vittorie. La Cremonese vince ma soffre contro la Paganese. A risolvere la partita è toccato dopo 15' nel primo tempo a Max Guidetti, al gol numero 150 in carriera. Un gol arrivato al termine di una azione personale dell' attaccante conclusa con il solito sinistro. L' anno del centenario incomincia per il Varese con un record: battendo il Como i biancorossi ottengono la decima vittoria interna consecutiva da inizio stagione e migliorano il primato della categoria. Inizio dell' anno scoppiettante per il Figline che supera il Perugia. Parla bulgaro la prima vittoria 2010 del Lumezzane. Un gol di Galabinov al 27' del secondo tempo rovina i piani del Viareggio, sulla difensiva per tutta la partita. (La Gazzetta dello Sport)