Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1968/1969
Serie C
23-03-1969 - Giornata: 27 - Asti - Vincenzo Bosia


Ma.Co.Bi. Asti GS - Alessandria US 0 - 2 (0 - 1)
RETI: 27. Lojacono F.[A], 90. Dori F.[A]

Alessandria US Moriggi Avelino, Piacentini Lorenzo, Rossi Alberto, Daolio Fausto, Colombo Antonio, Lojacono Francisco Ramon, Corbellini Giuseppe, Berta Massimo, De Luca Sergio, Chinellato Bruno, Dori Franco A disp.:(P) Rosso Giacomo All.: Pietruzzi Mario - D.T.: Cappelli

Formazione avversaria
ASTI MA.CO.BI. GS: Odasso, Unere, Avere, Rambaldelli, Dorini, Pitton, Melegato, Zanelli, Pandolfi, Vannicola, Venturello. All: Tarabbia Ermanno

Arbitro: Calì Alberto (Roma)
Note
Ammoniti: Piacentini [Al], Dori [Al], Unere [As] Spettatori: 3000 Angoli: 4-8 Cielo coperto, terreno soffice, fondo in buone condizioni Inizio gara ore 15.00

Commento
Recuperi: Cremonese - Pro Patria 2-0 FGRIGI IN GIORNATA SI E PER L'ASTI E' NEBBIA In giornata di vena la squadra di Pietruzzi tartassa gli avversari — Continua l’altalena dei risultati a sorpresa — Le reti siglate da Lojacono e Dori — Si torna a parlare di promozione L’ALESSANDRIA COME UNA BELLA DONNA, che sa di essere tale, sta confermandosi bizzarra, incostante, pronta alle impennate di classe o ai cedimenti clamorosi, a volte veramente inspiegabili. Uno psicanalista più che un critico, potrebbe oggi pronunciarsi sull’undici di Pietruzzi che si danna l’anima per cercare di capire la sua squadra. Le prestazioni maiuscole si alternano a quelle opache con una cronologicità che lascia veramente sgomenti. Di prove e controprove ne abbiamo avuto parecchie durante il corso di questo campionato. Guardando la classifica gli sportivi hanno di che lamentarsi. I se e i ma divengono ricorrenti. Se non si fosse pareggiato in casa con il Rapallo e il Marzotto ed evitata la sconfitta con il Monfalcone, ci troveremmo ad un tiro di schioppo dal Piacenza. Ed ancora: la sconfitta con il Marzotto e il pareggio interno con il Venezia ci hanno impedito di trovarci oggi a sole tre lunghezze dalla capolista che, seppure per il rotto della cuffia, è tornata imbattuta da Venezia. Le recriminazioni non mancano per dare esca a supposizioni, ad interpretazioni varie. Il guaio è che la realtà non muta affidandosi ai se e ai ma. L’incostanza degli uomini in maglia grigia ci costerà con molte probabilità la promozione in serie B. Ancora privi del proprio centravanti Tomy, i mandrogni hanno avuto un’altra imperniata nel "derby” piemontese con l’Astimacobi. Giocando una partita giudiziosa, come già era avvenuto a Sestri Ponente con il Rapallo, sono riusciti ad imporre i loro diritti e a conquistare senza troppa fatica l’intera posta. Su un terreno reso particolarmente infido dalla pioggia, tutti gli uomini sotto la sapiente regìa di Lojacono, hanno dato una lampante dimostrazione delle loro capacità. Un’Alessandria di movimento con i terzini che si trasformavano in attaccanti quando i compagni erano sotto la porta avversaria; un centrocampo solido e non statico; un attacco ben deciso a puntare al gol e non a ricamare nell’area avversaria. Si è così assistito ad un continuo arrembaggio verso la rete di Odasso che alla fine è capitolato sotto una precisa mazzata di Lojacono. I gol già allo scoccare dei primi quarantacinque minuti di gioco sarebbero stati molti di più se Corbellini — finalmente in giornata di vena — ed i suoi colleghi non avessero trovato sulla loro strada, troppo sovente, i legni della porta e un arbitro pronto ad annullare le reti. Nella ripresa, quando i padroni di casa, gettate alle ortiche tutte le tattiche prudenziali, si sono portati decisamente in avanti, hanno trovato sulla loro strada una difesa mobile pronta a chiudere i corridoi e a rilanciare i compagni nelle azioni di contropiede. Ai grigi si presentano le occasioni migliori e solo per un soffio il punteggio rimane invariato sino al 90' quando Dori sigla l'ottima prestazione con il gol. Come abbiamo detto tutti meritano un plauso per la caparbietà dimostrata. Da Moriggi sempre pronto a sfoderare il grande intervento, a Daolio, uno dei migliori se non il migliore, a Corbellini, a De Luca che pure schierato nell’inconsueto ruolo di centravanti è riuscito a non essere di meno degli altri compagni. A differenza di quanto era avvenuto con il Venezia, gli uomini in maglia grigia hanno voluto il successo e lo hanno conquistato. E’ difficile dire cosa sapranno fare domenica prossima con la Biellese, considerata l’altalena delle prestazioni. Si direbbe che la squadra risenta degli umori del suo uomo guida che è Lojacono. Se Ramon gira tutto va a gonfie vele, in caso contrario incomincia a serpeggiare il nervosismo con i risultati che tutti conoscono. Con il successo di Asti i grigi hanno rosicchiato un punticino al Piacenza ed ora si trovano a cinque lunghezze. Li precedono nell’ordine Udinese, Treviso a punti 34 e la rediviva Solbiatese a 35 punti. Solo la Solbiatese è riuscita domenica a fare punteggio pieno sul campo di Sestri Ponente con il derelitto Rapallo, il che sta a dimostrare che all’infuori del Piacenza non c’è la formazione "monstre” che riesce ad emergere. Cosa accadrà in futuro è difficile a dirsi in quanto il campionato è ancora molto lungo. La posizione dell’Alessandria che ha già gettato alle ortiche numerose occasioni per inserirsi alle spalle della capolista, rimane sempre critica. Per mantenere il ritmo (Il Piccolo - Il Gattopardo) ANCORA LOJACONO AD ASTI DA' LA CARICA AI GRIGI: 2 a 0 Cavallo, presidente del Macchiasti, pentito della fusione: «Troppa gente intorno alla squadra» Un bel derby, è il caso di sottolinearlo subito. Al di là del risultato (2-0 per i grigi) che costituisce l'esatta proporzione tra le due squadre in campo, Macobìasti ed Alessandria per novanta minuti hanno offerto uno spettacolo vario e divertente. Buon segno, è una conferma che il calcio di provincia resta più che mai vivo e genuino, fedele alle tradizioni di un passato indimenticabile. Non resta che augurarne il buon proseguimento. L'Alessandria ha costruito il suo successo nel primo tempo. L'ha completato allo scadere dei novanta minuti dopo aver resistito ad una massiccia controffensiva dei granata e dopo essersi vista annullare due reti in aggiunta a quelle incredibilmente sbagliate. Ancora una volta Francisco Lojacono è stato l'alfiere della vittoria alessandrina. Ha segnato un goal bellissimo al 27' del primo tempo e soltanto lui in quel periodo poteva trafiggere il bravo Odasso, ha offerto uno « show » a parte sulle punizioni, ed ha raccolto applausi per alcune efficaci proiezioni offensive. Gioca sul metro del « libero » all'inglese. Quando gli avversari attaccano rimane in agguato dietro ai propri difensori, ma appena l'Alessandria si muove in avanti, Lojacono si apposta sulla linea dei mediani come « libero » avanzato. La manovra può risultare a tratti difficoltosa per un uomo al quale 34 anni di età c 90 chili non consentono più lo scatto bruciante e il recupero, ma l'esperienza dell'argentino è tale che gli permette di sopperire a questi inconvenienti. Ancora oggi Francisco rimane dunque un idolo ed un esempio. Il Macobiasti ha giocato con molto impegno e ferma determinazione, mai accettando la resa anticipata. Il compito, tuttavia, gli è risultato insuperabile per una complessiva inferiorità tecnica rispetto all'avversario e per l'incidente che a partire dal 39' del primo tempo l'ha privato di Rambaldelli, vittima di una distorsione alla caviglia. Da quel momento Zanelli è retrocesso a « libero » e l'ex catanese si è schierato, pressoché inutilizzabile, all'ala. Senza Zanelli, - per il Macobiasti il governo del centrocampo, già difficile in partenza, è diventato proibitivo. La cronaca è densa di avvenimenti ma conviene limitarla alle fasi essenziali o determinanti. Al 13* Corbellini colpisce la traversa. Al 27' il goal di Lojacono. L'azione parte proprio dall'argentino che si era spinto in avanti. Viene fermato ai limiti dell'area astigiana, la palla ritorna all'Alessandria, manovrata da Dori che supera tre avversari in dribbling sulla destra, quindi in diagonale l'ala effettua un gran tiro che si stampa contro il palo. Sulla sfera da quindici metri si avventa Lojacono che A volo infila con un prepotente rasoterra. Al 30' della ripresa segna De Luca di testa ma l'arbitro annulla per un precedente fallo su un attaccante alessandrino. Al 33' va in goal Berta ma la rete non è valida per evidente fuorigioco, al 45' il raddoppio. Daolio appoggia verso Dori che sulla sinistra si destreggia molto bene, infilando poi Odasso con un lento tiro diagonale. Alla fine il rammarico polemico di Cavallo preoccupato della situazione: « Forse ho sbagliato a fare la fusione, troppa gente attorno alla squadra. Oggi, poi, non abbiamo indovinato la formazione. Mantovani non era un ragazzo da lasciare fuori ». (La Stampa - Ed Sport - Franco Costa) Risultati: Cremonese - Trevigliese 0-0 Legnano - Udinese 0-0 Marzotto - Pro Patria 1-1 Novara - Monfalcone 2-2 Rapallo - Solbiatese 0-1 Treviso - Sottomarina 1-1 Triestina - Biellese 3-0 Venezia - Piacenza 1-1 Verbania - Savona 1-1 CLASSIFICA: Piacenza p.38; Solbiatese 35; Treviso, Udinese 34; Triestina, Alessandria 33; Novara 31; Savona 30; Monfalcone 29; Pro Patria 28; Trevigliese, 27; Venezia 26; Legnano 24; Biellese, Verbania 23; Sottomarina, Cremonese 20; Astimacobi 19; Marzotto 18; Rapallo 15 Il punto sul campionato Il Venezia avrebbe potuto battere la capolista Piacenza ma ha perso questa occasione banalmente, sbagliando nella ripresa, almeno tre palloni gol e subendo poi il pareggio a dieci secondi dal termine. Altro pareggio casalingo del Verbania: le reti sono state segnate da Balassina e Magnini. Un Novara ringiovanito e sperimentale è stato costretto al pari dal Monfalcone.